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Il Giorno-che fine farà il docente di educazione tecnica?

                                                                                                   13-11-2003

 

Caro ministro Moratti

 
nella versione datata 30 luglio 2003 delle Sue "Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di I° grado", a pagina 11 viene esplicitato il modello di ripartizione fra le diverse discipline del monte-ore obbligatorio. Da questo quadro si evince che l'insegnamento dell'educazione tecnica (oggi 3 ore settimanali per classe) sparisce dai programmi per essere sostituito da un non meglio precisato "scienze e tecnologia" (1 ora settimanale per classe) inserito nell'area attinente l'insegnamento delle scienze matematiche.



Non voglio entrare nel merito di questa decisione - del resto, se Lei avesse ritenuto utile acquisire su questo punto il mio parere e quello dei miei colleghi, lo avrebbe chiesto - preferisco considerarlo un ordine che in quanto tale sono pronta ad eseguire.


Tuttavia, proprio nella sua messa in pratica si concentrano i problemi.

Pur essendo pronta a riconvertirmi, affinché il passaggio ad altro ruolo o funzione risulti serio ed efficace, deve essere accompagnato almeno da un minimo percorso di formazione, del quale, oggi, non si ha notizia, pur essendo Sua intenzione implementare il nuovo modello di scuola media già dall'anno scolastico 2004/2005.
E' pur vero che la scuola italiana (per fortuna sostenuta da molti insegnanti fortemente motivati) si regge su una struttura "antisismica" che ondeggia, si incrina, ma non crolla.


E' altrettanto vero che continuare a proporre percorsi formativi a posteriori, come è avvenuto per esempio per le funzioni obiettivo ancora lo scorso anno, è un'inutile operazione formale i cui costi possono essere evitati. La esorto quindi ad un pragmatismo almeno pari a quello cui io mi sono obbligata, perché indichi con chiarezza e nel più breve tempo possibile in quale modo prevede di utilizzare me e le migliaia di colleghi che perderanno il proprio ruolo di insegnamento nella scuola media nei prossimi due anni.


Nel porgerLe i miei saluti, e nel ringraziarLa per l'attenzione che vorrà dedicarmi, penso ai miei studenti, i soli ancora capaci di risollevarmi il morale.



*Insegnante di Educazione tecnica di Bareggio in rappresentanza del Collegio docenti della scuola media statale Conti di Buccinasco