Suggerimenti per missione terrestre n° 7

 

 

Obiettivi

Percezione sonora dei fonemi.

Sviluppo dell’espressività fonematica e musicale.

Sviluppo della discriminazione timbrica.

Miglioramento della respirazione.

 

Approccio

Prima parte: esercizio vocale imitativo

Seconda parte: animazione sonora di tipo musicale.

 

Motivazioni

Ci interessa far scoprire:

a) che il corpo umano è lo strumento musicale più eclettico e prodigioso;

b) che i fonemi sono suoni.

 

Due considerazioni a latere

 

Il bambino non ha mai visto passeggiare una A

Una riflessione, per similitudine, sui bambini di prima elementare.

Il bambino non ha difficoltà a fare un'equivalenza tra un segno grafico  e un oggetto; ad esempio. se gli diciamo che il simbolo % segnala l'ora della merenda lo capirà subito.

La difficoltà spesso è nel sentire che un suono è un oggetto: il bambino non ha mai visto il suono di una A, lo ha sentito infinite volte ma difficilmente è consapevole che si tratta di un oggetto fisico e concreto.

 

Le malattie professionali dell'insegnante

Il tema della voce è di vitale importanza, per il bambino e anche per la professione docente. La voce è il nostro strumento di lavoro, eppure lo conosciamo così poco. Raucedine, eccesso catarrale, polipi e patologie anche gravi derivano dalla cattiva respirazione e dall'uso scarso di quei naturali amplificatori che sono i risonatori del cranio. Questo ha un riflesso ambientale spesso sottovalutato, nel senso che la voce educata male (meno espressiva, più strillata in gola, con molte brevi pause per respirare) è atavicamente associata dall’ascoltatore con le situazioni di allarme e di eccitazione.

In molte specie animali la voce accoglie o respinge. Anche tra gli umani accade qualcosa di simile.

La voce del docente, se calda ed espressiva, può positivamente ospitare in un territorio (il territorio fisico dell'aula e quello mentale della disciplina); nel caso contrario, quando manda ancestrali segnali di conflittualità territoriale, respinge.

Come se non bastasse, la voce del docente (che esprime il ritmo fisico del suo respirare ) sancisce il ritmo collettivo della lezione come un orologio inconscio; spesso ci lamentiamo che i bambini sono accelerati e dispersivi, e non ci rendiamo conto che siamo noi ad accelerarli dal primo buongiorno quando entrano in classe.

 

 

1. Raccomandazioni e pratiche

 

È meglio aver provato prima da soli, con pazienza; da adulti è più difficile trovare, nella propria voce, le elasticità e gli eclettismi che un bambino trova con una certa facilità.

Il CD in questo caso può aiutare praticamente la realizzazione della missione, in quanto il bambino tende naturalmente a imitare i suoni che ode. Per questo motivo, contrariamente alle altre missioni, può essere utile provare a lavorare con il computer acceso, eventualmente preparandosi all’esercizio. Se qualche bambino è più abile di altri, può fare da trainer, almeno per prova.

Se l’esercizio non funziona con tutti i bambini, non è grave; è già molto provare e cimentarsi, scoprire che questo ambito ha una sua importanza, cominciare ad ascoltare la propria voce

 

 

2. Variabili in ordine all'età

 

Gli esploratori più piccoli

Nessuna difficoltà con i piccoli (questi esercizi funzionano già dall'età di 5 anni), purché si evitino tempi morti e interruzioni.

 

Gli esploratori più grandi

Il secondo gioco può essere molto potente ed espressivo. In seconda media/cl 7°, dopo qualche prova iniziale è interessante usare il registratore e organizzare orchestrazioni, ma questa è probabilmente una routine già sperimentata da molti insegnanti di musica.

 

 

3. Tempi

 

Il gioco per questa missione richiede circa un’ora con i piccoli, di più con i grandi che sul secondo gioco, volendo, possono appassionarsi per due ore e continuare l’esperienza nelle lezioni successive.

L'indomani è bene ripensare a quello che è stato scoperto. Infine si scrivono/realizzano le testimonianze e si  prepara la busta (per i piccoli) o la e-mail (per i grandi) da spedire a Qwrtp.

 

 

4. Note tecniche

 

Per evitare tempi morti è utile aver stampato in anticipo le copie della relazione di Nico d'Aria.