COME SALVARE LO STUDENTE
RYAN DAL FILO SPINATO DELL' ESAME DI MATURITÀ
Marco Lodoli
Notte prima degli esami, notte di incubi e tragiche premonizioni, di batticuore e insonnia:
d' improvviso, dopo una marcia durata tanti anni, si intravede la frontiera, e
forse anche qualcosa di ciò che sta dall' altra parte, ma prima bisogna
superare quella linea. Lo studente immagina il peggio, fili spinati di domande
crudeli, professori cecchini che aspettano al varco, un' interrogazione
simile a un interrogatorio. Di colpo si ha l' impressione
di non sapere nulla, di essere un cuscinetto molle su cui si infileranno gli
spilloni sadici degli insegnanti. E' la notte dei rimpianti, ogni ragazzo pensa
avrei dovuto studiare di più, ascoltare almeno qualche lezione, fare il
simpatico con quel pazzo del prof d' italiano, fingere
un minimo interesse verso la letteratura contemporanea, verso i problemi
storici, verso qualcosa, e invece ho passato l' anno a corteggiare quella
cretina del terzo, a sonnecchiare nel banco, a sognare il futuro. Ecco, ora i
nodi vengono tutti al pettine. Leggerò le tracce del tema e rimarrò a bocca
aperta, con la penna sospesa a mezz' aria, senza sapere cosa scrivere, come
cominciare. E' vero, le percentuali dei bocciati sono quasi niente, uno su
cento non ce la fa, ma quell' uno sarò proprio io, maledizione. Non riuscirò a tranciare
il filo spinato, a saltare il fossato dei professori coccodrilli che mi
aspettano con le fauci spalancate. Su internet si moltiplicano le voci intorno
ai temi più probabili. La morte del Papa, la guerra in Irak,
la globalizzazione, il fanciullino
di Pascoli, le macchine di Marinetti, i broccati di D' Annunzio. Tutto e il contrario di tutto. Un compagno
di scuola dice che suo cugino ha un amico a Roma che
abita nel palazzo del sottosegretario all' istruzione, e che ha avuto la
soffiata giusta: un tema sarà di sicuro sul colonialismo. E'
così, è sicuro. E allora bisogna ripassare per
bene, e soprattutto preparare infiniti foglietti da consultare al bagno, rotolini piccoli come microfilm da infilarsi nelle mutande
e nelle scarpe. Il panico aumenta, è un cane nero che ringhia coi denti affilati. E' una palla nera pronta ad abbattere questo incerto castelluccio di
carte. Sono momenti tremendi, ma anche bellissimi. Mai in cinque anni gli
studenti sono stati tanto uniti, come naufraghi su una zattera in balia della
notte. Mai si è sentita così forte la solidarietà e l' amicizia.
Tutti per uno e uno per tutti, almeno stavolta, almeno stanotte. Salvate lo
studente Ryan dalle schioppettate del nemico. Passare
quella linea sembra davvero una prova impossibile, un' avventura
eroica. E invece poi accadrà quello che sempre è
accaduto. Una mattina di luglio tutto sarà finito e ci si ritroverà dall' altra parte quasi senza essersene accorti. Non c' erano cecchini, non c' erano torture. Sarà come traversare
una porta già quasi aperta. Già fatto, è tutto già accaduto? Sì. Il mondo della
scuola è concluso, ormai sta tutto dietro le spalle.
Davanti c' è il mondo vero, quello tanto desiderato,
un posto sconfinato e arido dove forse più nessuno ti passerà un compito, ti
suggerirà una risposta o ti regalerà un voto.