Rete RISMO - Riflessioni sull’applicazione della riforma.

 

 

a) L'ordinamento legislativo

 

Il decreto Legislativo è una fonte primaria (di II° grado in quanto non emanato dal Parlamento, ma dal Governo su espressa delega di un atto legislativo ordinario. Art. 76 Costituzione). Ha forza di legge e ne ha la medesima efficacia. Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, porta la dicitura: "è fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osserva re"

La "transitorietà" non fa perdere il vincolo.

 

b) Ruolo istituzionale del D.S.

 

Ad. 25 D.Lgs. 165/2001

"Il D.S. ha la legale rappresentanza dell'istituzione Scolastica", con questo si intende anche che "è custode della legalità" intesa come garanzia di osservanza, nella propria istituzione, delle leggi, ma anche delle direttive dell'Amministrazione (ordinamenti, Ordinanze, Circolari...). Il D.S. "è responsabile dei risultati”, da cui è desumibile anche che il cittadino ha diritto a chiedere conto all'istituzione scolastica e a chi ne è responsabile di quei risultati che le disposizioni legislative e normative prevedono.

 

c) Competenze del Collegio Docenti

 

Ad. 7 D.Lgs. 297/94 comma 2 lettera a

"Il collegio dei docenti [...] ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del Circolo o dell'istituto; in particolare cura la programmazione dell'azione educativa, al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi alle specifiche esigenze.

 

d) Autonomia

 

DPR275/99 Artt. 1-3-8

Le istituzioni scolastiche sono espressione di "autonomia funzionale", per questo il potere di autodeterminazione consente alle scuole di "operare scelte contenutistiche, metodologiche, organizzative e gestionali, coerenti con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'art. 8". "ll Ministro definisce gli obiettivi generali del processo formativo (…) gli obiettivi specifici di apprendimento, gli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni, il riconoscimento dei crediti e dei debiti formativi".

 

e) Azioni del D.S.

 

Nel caso di un collegio che propone di disattendere o di agire in contrasto con la legge con una delibera, perciò, illegittima, si possono percorrere tre vie :

 

1)Il D.S., in qualità di legale rappresentante (v. punto b) dichiara ipso facto l'illegittimità della delibera e la sua inammissibilità

 

2)Il D.S. dichiara il suo voto contrario alla delibera e la invia al C.S.A. (inteso come organo delegato dall'U.S.R. che ha il compito di vigilanza sull'attuazione degli ordinamenti scolastici, da cui il potere di annullamento degli atti degli organi collegiali, nell'applicazione del potere di autotutela dell'Amministrazione, v. D.P.R. 319 dell'11 agosto 2003, Art. 8, parere dell'Avvocatura di Stato di Bologna del 31/3/2004, partenza 7677-8 Rif. Ct. 1431/04, avv. Paolucci)

 

3) Se il tema della proposta di delibera non é all'ordine  del giorno o se l'espletamento dell'ordine del giorno lo consente, il D.S. chiude il collegio docenti, dichiara completato l'ordine del giorno e lascia il Collegio, il quale può restare in seduta assembleare e proseguire la sua discussione non più come organo collegiale dell'istituto, bensì come assemblea dei docenti.

 

f) Sulla scheda e sul portfolio

 

Portfolio, se ne parla

C.M. 29, 5/3/2004

"Il portfolio delle competenze è costituito dalla documentazione essenziale e significativa delle esperienze formative dell'alunno e dalla descrizione delle azioni di orientamento e di valutazione del medesimo”

Indicazioni Nazionali D.Lgs. 59/2004

Una documentazione in cui si possono inserire materiali dall'allievo, individualmente o in gruppo, capaci di descrivere le più  spiccate competenze del soggetto; prove scolastiche sig

C.M. 85, 31/12/2004

"strumento di documentazione dei processi formativi(….) documenta il processo di apprendimento di ciascun alunno, nonché gli elementi di rilievo del comportamento...anche mediante annotazioni secondo scansioni temporali individuate dagli insegnanti, concorrono alla organica e formale valutazione periodica dell'alunno da riportare sulla scheda e da comunicare alle famiglie"

 

g) Sulla scheda e sul portfolio 2

 

Si ritiene che, per l'immediato, il portfolio sia il supporto documentario che sostiene un quadro valutativo che sfocerà nella "certificazione delle competenze" per la quale il MIUR si riserva di “offrire modelli” e "scansioni temporali>' (v. C.M. 85/2004).

Deve essere un documento concreto, formalizzato, presente a scuola, uno per ogni bambino. Nella sua forma più semplice, una cartella intestata che serva da raccoglitore delle prove più significative, delle osservazioni dei docenti, di eventuali riflessioni sul percorso scolastico operate dagli stessi alunni, di osservazioni sugli stili di apprendimento e su competenze segnalati dalla famiglia. In ciò supportati dalla stessa C.M.85: in prima applicazione è opportuno che la strutturazione del portfolio siano improntati a un'ampia gamma di soluzioni e massima flessibilità (...) Si  ispirino a criteri di funzionalità e essenzialità, anche per non gravare i docenti di adempimenti formali aggiuntivi"

 

h) Sulla scheda e sul portfolio 3

 

Scheda di valutazione

Gli spazi di autonomia per le scuole:

C.M. 85: "le istituzioni scolastiche possono, con i necessari adattamenti e con i vincoli riferiti agli apprendimenti (Gli apprendimenti: riguardano gli apprendimenti raggiunti dagli allievi nelle conoscenze/abilità individuate negli obiettivi formativi formulati dai docenti per le diverse unità di apprendimento realizzate, e desunti, attraverso l'autonoma mediazione didattica dell'équipe dei docenti, dagli OSA delle Indicazioni Nazionali. Il comportamento dell'alunno: viene considerato in ordine al grado di interesse e alle modalità di partecipazione educativa della classe e della scuola, all'impegno, alla capacità di relazione con gli altri ecc...), predisporre una scheda personale dell'alunno, ispirandosi al precedente modello ministeriale, oppure elaborando modelli impostati [...] questo ministero, a sostegno dell'autonomia fornisce, secondo una proposta aperta a modifiche e integrazioni da parte delle istituzioni scolastiche medesime, .(...) taluni esempi di scheda personale dell'alunno.

Resta fermo, ovviamente, la piena autonomia delle istituzioni scolastiche di avvalersi degli esempi di abilità/conoscenze e dei modelli di scheda indicati".