Lo rivela una ricerca su mille ragazzi dai 16 ai 19 anni,
realizzata dal mensile Campus. La provocazione: prendete esempio dai divi
dello spettacolo |
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"Cari prof, non ci piacete" bocciati da due studenti
su tre |
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Insensibili,
poco comunicativi, indifferenti ai giovani |
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"Non sanno nulla di musica tecnologia e droghe
leggere" |
"Ignorano il nostro mondo, sono trascurati anche nel
vestire" |
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MARIA NOVELLA DE LUCA |
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ROMA - Bocciati in globalizzazione, moda, tecnologie,
piercing, musica e droghe leggere. Trascurati nel vestire, insensibili ai
problemi degli studenti, poco coinvolgenti durante le lezioni, per nulla
informati sul mondo del lavoro e terribilmente lontani dalle immagini
levigate dei divi della tv. Che poi conoscano la loro materia, e siano
aggiornati, come sembra, su calcio e sport, non è che cambi molto il giudizio
finale. Cari prof non ci piacete. Così hanno decretato mille studenti tra i
16 e i 19 anni intervistati dal mensile Campus, un´indagine per capire che
cosa manca, davvero, agli insegnanti italiani per essere considerati dei
«maestri». Al primo posto tra le critiche alla scuola i ragazzi hanno
indicato (68%) proprio i professori, poi le condizioni fatiscenti degli
istituti. Alla domanda «ti è mai capitato di parlare dei tuoi problemi con un
insegnante?», il 69% ha risposto «no, mai». Oltre la cattedra, insomma, il
silenzio. Dalla ricerca affiora anche l´identikit di un certo modello di
studente. Che critica i prof per il loro modo di vestire (dimesso e
trasandato), manderebbe insegnanti e presidi a scuola dai personaggi delle
soap, e soprattutto (ma forse la risposta è ironica) sogna in cattedra Maria
De Filippi, Alessia Marcuzzi, Fabio Volo, Lorenzo Ciompi e Piero Chiambretti. |
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