Dipartimento per i Servizi nel territorio
Dipartimento per lo sviluppo dell’Istruzione

 

Prot n.  1773Dip

Roma, 27 giugno 2003

Oggetto: Progetto di innovazione relativo agli obiettivi di apprendimento pei i primi due anni della scuola primaria

Come è noto, la legge 28 marzo 2003, n. 53, riguardante la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale, delega il Governo ad emanare, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore, uno o più decreti legislativi per la sua attuazione.

Peraltro, la stessa legge, all’articolo 7, comma 4, consente, già a decorrere dall’anno scolastico 2003/2004, l’iscrizione al primo anno della scuola primaria delle bambine e dei bambini che compiano i sei anni di età entro il 28 febbraio 2004. A tale norma è stata data attuazione con circolare 11 aprile 2003, n. 37, mediante la riapertura dei termini per le iscrizioni. Pertanto, la stessa norma, nel disporre immediatamente tale modalità di avvio del processo innovativo, ha determinato anche le condizioni per garantire agli allievi interessati un percorso formativo adeguato alle loro specifiche esigenze di sviluppo, in coerenza con lo spirito della legge.

La. medesima legge prevede, inoltre, che la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado facciano capo ad un unico ciclo di istruzione. Da ciò discende la necessità di articolare piani di studio che si sviluppino progressivamente per l’intero corso di otto anni, quali sono quelli corrispondenti al primo ciclo. Ulteriore necessità è quella di garantire un percorso formativo unitario e graduale, coerente con il Profilo educativo culturale e professionale dello studente, riservando specifica cura all’introduzione, fin dal primo anno della scuola primaria, dell’alfabetizzazione generalizzata nella lingua inglese e nell’informatica.

D’altra parte, occorre anche garantite la prosecuzione dei percorsi educativi, già attivati secondo le Indicazioni. Nazionali per i Piani di studio personalizzati per la scuola primaria, agli allievi delle classi prime delle istituzioni scolastiche che, nell’ anno scolastico 2002/2003 hanno aderito al progetto di sperimentazione nazionale di cui al d. m. 100/2002.

Inoltre, l’adozione dei nuovi contenuti culturali ed educativi può costituire un valido strumento per attivare, attraverso la pratica didattica e il diretto coinvolgimento del mondo della scuola e di quello delle famiglie, una approfondita riflessione atta ad arricchire, a valorizzare e a socializzare la cultura e taluni profili e aspetti rilevanti della legge di riforma.

In effetti la partecipazione diretta dei docenti, delle famiglie e dei vari soggetti del territorio interessati e coinvolti si rivela quanto mai opportuna per contribuire alla costruzione e verifica delle esperienze innovative.

Vi è, peraltro, l’ulteriore esigenza di rendere graduale e progressivo il passaggio. dall’attuale al nuovo ordinamento, anche attraverso un dibattito interno alle scuole che consenta di approfondire i punti e gli snodi essenziali sui quali insiste il progetto riformatore.

Ciò significa valorizzare l’autonomia scolastica, esaltandone quegli aspetti laboratoriali di applicazione e di ricerca. innovativa, che costituiscono uno dei punti fondanti del Regolamento n. 275/99 e che vedono nei docenti gli attori indispensabili per il rinnovamento del sistema educativo del nostro Paese.

In tal senso, non solo è opportuno, ma fondamentale che l’esercizio della delega abbia come protagonisti privilegiati gli operatori della scuola, coinvolti direttamente, a vario titolo, nel processo di rinnovamento, nella consapevolezza che l’attuazione di una riforma di così vasta portata può produrre i risultati attesi soltanto se viene ampiamente dibattuta, condivisa e praticata

Proprio per quanto sopra esposto, in attesa dell’emanazione dei decreti legislativi di attuazione della legge, il prossimo anno scolastico può diventare l’anno di prima attuazione limitatamente ai contenuti dei nuovi piani di studio.

In tale prospettiva, le istituzioni scolastiche rielaboreranno i piani de offerta formativa relativi ai primi due anni della scuola primaria sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento delle conoscenze e delle abilità, necessarie allo sviluppo delle competenze, e delle educazioni alla convivenza civile, espressi nelle Indicazioni Nazionali per la scuola primaria (Indicazioni nazionali che, come è noto, sono state già oggetto di sperimentazione nell’anno scolastico 2002-2003)

A tal fine, le istituzioni scolastiche medesime, nell’esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, finalizzeranno l’organizzazione dell’attività didattica al miglior perseguimento degli obiettivi formativi indicati nei Piano dell’offerta Formativa, introducendo i piani di studio di cui alle Indicazioni Nazionali per i primi due anni della scuola primaria, nel rispetto dell’autonomia e fermi restando, in questa fase, gli attuali assetti strutturali, l’orario di funzionamento e le risorse professionali in dotazione.

Nell’ambito di questo processo di innovazione, le istituzioni scolastiche potranno anche opportunamente interagire con il territorio ai fine di meglio corrispondere alle esigenze degli allievi e delle famiglie, nonché ai bisogni formativi localmente espressi.

Anche la richiesta di pronuncia rivolta a codesto Consiglio è finalizzata all’attuazione di questo processo virtuoso di approfondimento.

Si allega, pertanto, la bozza del provvedimento, con il quale viene previsto il progetto nazionale di innovazione, che tesaurizza le esperienze già effettuate dalle 251 scuole coinvolte nella sperimentazione per l’anno scolastico 2002/2003, nonché un seguito della relazione illustrativa a suo tempo fatta tenere sullo svolgimento della sperimentazione stessa

Per tutte le motivazioni esposte, e ad integrazione della nota Prot. n. 1246 del 13 maggio 2003, si chiede che l’autorevole avviso del CNPI sulla richiesta relativa all’estensione generalizzata dell’insegnamento della lingua inglese e dell’informatica nei primi due anni della scuola primaria, attenga ai contenuti pedagogico/didattici espressi nelle Indicazioni Nazionali, non tralasciando anche di far conoscere suggerimenti sui profili organizzativi e sugli altri aspetti della riforma per una innovazione di qualità del processo formativo.

IL CAPO DIPARTIMENTO
Pasquale Capo


Bozza Decreto Ministeriale
(Inviato il 27 giugno 2003 al CNPI per il prescritto parere)

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n 297, contenente il testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione relative alle scuole di ogni ordine e grado;

VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 e in particolare l’articolo 21, recante principi e criteri direttivi per la definizione dell’autonomia didattica ed organizzativa delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, ti. 275, contenente il regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche e in particolare l’articolo 11, riguardante la realizzazione di iniziative finalizzate all’innovazione;

VISTO il decreto ministeriale 26 giugno 2000, n 234, avente ad oggetto i curricoli dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275; VISTA la legge 28 marzo 2003, n. 53, contenente delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale; VISTO in particolare l’articolo 7, comma 4 della predetta legge n 53/2003 che prevede, per l’anno scolastico 2003/2004, la possibilità di iscrizione al primo armo della scuola primaria dei bambini e delle bambine che compiono i sei anni di età enif o il 28 febbraio 2004;

VISTA la circolare ministeriale il aprile 2003, a 37, con la quale è stata data attuazione alla predetta disposizione, consentendo l’iscrizione anticipata alla prima classe della scuola primaria;

CONSIDERATO che agli allievi che si sono avvalsi di tale facoltà occorre garantire un percorso formativo coerente con le loro specifiche esigenze di sviluppo;

CONSIDERATO che la legge n. 53/ 2003 prevede che la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono un unico ciclo di istruzione;

CONSIDERATO che l’unicità del citato ciclo di istruzione non può non comportare la ridefinizione degli obiettivi specifici di apprendimento per l’elaborazione di piani di studio personalizzati, da sviluppare nell’arco dell’intero ciclo medesimo;

CONSIDERATO che nell’anno scolastico 2002/2003 è stato realizzato un progetto di sperimentazione nazionale che ha consentito, ad allievi iscritti al primo anno della scuola primaria, la possibilità di avvalersi di piani di studio coerenti con nuovi percorsi formativi;

TENUTO CONTO degli esiti della predetta sperimentazione desunti dalle rilevazioni effettuate sia a livello centrale che a livello locale;

CONSIDERATO che occorre garantire ai predetti alunni la prosecuzione dei percorsi educativi già attivati;

CONSIDERATO altresì che l’adozione dei nuovi contenuti culturali ed educativi di cui alle Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati, quale avvio della riforma nei primi due anni della scuola primaria, può costituire, attraverso la pratica didattica e il diretto coinvolgimento della comunità scolastica e delle famiglie, un valido strumento per una approfondita riflessione atta a arricchire e valorizzare l’azione innovatrice della legge di riforma;

RITENUTO di dover promuovere, in attesa dell’emanazione dei decreti legislativi di attuazione della legge n. 53/2003, un processo di graduale innovazione che consenta il passaggio dall’attuale al nuovo ordinamento attraverso il contributo specifico delle pratiche didattiche che le istituzioni scolastiche sono chiamate a svolgere; e ciò anche al fine di assicurare la regolare progressione del percorso formativo agli allievi che nell’anno scolastico 2002/2003 hanno frequentato la prima classe della scuola primaria e a quelli che si sorto iscritti al primo armo a decorrere dall’anno scolastico 2003/2004;

CONSIDERATA la opportunità di garantire, nei primi due anni della scuola primaria, l’alfabetizzazione informatica e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, come previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera f) della citata legge 53/2003;

SENTITO il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione;

DECRETA

Articolo 1 -
(Iniziative finalizzate all’innovazione)

1. A decorrere dall’anno scolastico 2003/2004 e fino a quando non saranno adottati i provvedimenti di esecuzione della legge n 53/2003, è avviato un progetto nazionale rivolto alle classi prima e seconda della scuola primaria, finalizzato ad una prima attuazione di talune innovazioni coerenti con le linee di riforma configurate dalla predetta legge n. 53/2003, limitatamente ai contenuti dei piani di studio delineati nelle Indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati per la scuola primaria, che costituiscono, in allegato, parte integrante del presente decreto.

2. Le predette Indicazioni Nazionali recano i nuclei essenziali dei piani di studio, degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento, per le discipline di studio e per le educazioni alla convivenza civile.

3. 1 piani di studio predetti vengono attivati dalle istituzioni scolastiche nell’ambito della autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, da esercitare tenendo conto delle attese delle famiglie nel contesto. culturale, sociale ed economico delle realtà locali, fermi restando gli attuali assetti strutturali, gli orari di funzionamento e le risorse professionali in dotazione.

Articolo 2 -
(Alfabetizzazione informatica ed alfabetizzazione nella lingua inglese - Iniziative di formazione in servizio)

1. A decorrere dall’anno scolastico 2003/2004, nei primi due anni della scuola primaria sarà assicurata l’alfabetizzazione informatica e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, secondo quanto delineato dalle Indicazioni Nazionali.

2. Nell’attuale fase di progressivo consolidamento dei processi di autonomia e di riforma del sistema scolastico, vengono assicurate al personale scolastico, all’interno del quadro delle iniziative generali di formazione, specifiche azioni di formazione in servizio, finalizzate al sostegno dei processi innovativi.

IL MINISTRO