SCUOLA E COMUNI:

DOCUMENTO APPROVATO IN OCCASIONE DELLA

XX ASSEMBLEA ANNUALE DELL'ANCI

Firenze 15-18 ottobre 2003

 

Ordine del Giorno approvato dall’Assemblea Nazionale dei Comuni Italiani

 

I Comuni, riuniti a Firenze in data 18 ottobre 2003:

 

Ø      Considerano il tema dell’educazione e della scuola elemento strategico per la costruzione del diritto di cittadinanza dei nostri cittadini e per le prospettive di sviluppo dei nostri territori.

 

Ø      Esprimono per questo motivo la forte volontà di essere interlocutori di Governo, Regioni, istituzioni scolastiche, per la qualità della scuola e dei percorsi di educazione, istruzione e formazione.

 

Ø      Ritengono che la riduzione della spesa per scuola e ricerca possa ripercuotersi negativamente su ogni prospettiva di crescita culturale, sociale ed economica nonché di sicurezza delle città, impedendo quei processi di inclusione culturale e sociale e di prevenzione che solo nelle scuole e con le scuole possono essere realizzati.

 

Ø      Evidenziano che la riduzione del tempo scuola si ripercuoterà pesantemente sull’organizzazione della vita delle famiglie che, non potendo rinunciare alla dimensione attuale dell’offerta, le porterà inevitabilmente a richiedere alle amministrazioni locali un ruolo di supplenza, impossibile per la costante riduzione di risorse umane e finanziarie che gli enti locali stanno subendo.

 

CHIEDONO

 

al Governo e al Parlamento:

 

-          un impegno forte per garantire risorse economiche e umane adeguate affinché l’autonomia delle istituzioni scolastiche possa effettivamente progettare e realizzare percorsi educativi adatti ai nostri giovani cittadini, in accordo con gli enti locali;

-          di destinare adeguate risorse agli enti locali che, unite all’impegno di Comuni, Province e Regioni nel reperire risorse proprie, siano finalizzate alla messa a norma e in sicurezza di tutte le strutture scolastiche, affrontando così quella che sta diventando un’emergenza;

-          di assumere un impegno politico nei confronti dell’educazione dell’infanzia (da zero a sei anni) per la generalizzazione delle scuole dell’infanzia per tutti i bambini, sostenendo anche i comuni nell’assunzione delle iniziative derivanti dalla legge di riforma e nello sviluppo dei servizi educativi alla prima infanzia, oggi insufficienti, anche a causa della scarsità di risorse che i comuni ricevono dallo Stato e dalle Regioni;

-          che sia garantita, nella scuola primaria, un’offerta scolastica quantitativamente e qualitativamente appropriata per permettere una soddisfacente risposta alla domanda di tempo pieno delle famiglie.