Giulia Maninetti - 10-04-2006
C'è uno strano progetto che sta riuscendo a passare quasi inosservato nei siti delle varie scuole superiori, contemplato anche dal programma della Riforma Moratti: incentivare i rapporti fra scuola e famiglia, attraverso un sistema d'informazione preciso e ineccepibile.
Nella tradizione del nostro paese e nel nostro patrimonio etico-antropologico la famiglia ha già un ruolo centrale nella vita di un individuo e l'ingerenza che ha nel percorso scolastico e nella formazione dello stesso è innegabile. L'ambiente economico e culturale in cui si cresce è determinante e diventa un fattore discriminante che si riflette anche nella vita scolastica. Compito della scuola sarebbe eliminare gli ostacoli e le differenze di ordine economico e sociale fra gli studenti, metterli tutti sullo stesso piano e dare a tutti la stessa possibilità.
Già, perché ci si pensa poco e, proprio ora che si sta cercando pressantemente di far tornare alla ribalta il ruolo e il valore della famiglia intesa nel senso più tradizionale del termine, risulta molto impopolare, ma a volte questa "istituzione" sociale altro non è che un impedimento, un ostacolo alla realizzazione personale dell'individuo. E la scuola non sta facendo altro che incentivare questi impedimenti.
La tecnologia aiuta. E così nascono siti con scopi puramente commerciali che rispondono al bisogno delle scuole di attirare iscritti e rimanere sul mercato, come in un sistema aziendale, occhieggiando al bisogno di controllo delle famiglie.
Nella tradizione del nostro paese e nel nostro patrimonio etico-antropologico la famiglia ha già un ruolo centrale nella vita di un individuo e l'ingerenza che ha nel percorso scolastico e nella formazione dello stesso è innegabile. L'ambiente economico e culturale in cui si cresce è determinante e diventa un fattore discriminante che si riflette anche nella vita scolastica. Compito della scuola sarebbe eliminare gli ostacoli e le differenze di ordine economico e sociale fra gli studenti, metterli tutti sullo stesso piano e dare a tutti la stessa possibilità.
Già, perché ci si pensa poco e, proprio ora che si sta cercando pressantemente di far tornare alla ribalta il ruolo e il valore della famiglia intesa nel senso più tradizionale del termine, risulta molto impopolare, ma a volte questa "istituzione" sociale altro non è che un impedimento, un ostacolo alla realizzazione personale dell'individuo. E la scuola non sta facendo altro che incentivare questi impedimenti.
La tecnologia aiuta. E così nascono siti con scopi puramente commerciali che rispondono al bisogno delle scuole di attirare iscritti e rimanere sul mercato, come in un sistema aziendale, occhieggiando al bisogno di controllo delle famiglie.