Florenti - 25-02-2010
Puntuale, a riforma Gelmini in decollo (?), arriva questo rapporto a ribadire una situazione ben nota agli addetti ai lavori.
Sono condizioni storiche,strutturali,ambientali ecc. a creare in Italia questo divario. E il ministero dell'istruzione com'è intervenuto? Facendo di tutta un'erba un fascio, utilizzando da anni in modo scorretto alcuni dati statistici per bollare in negativo i prodotti della scuola italiana tutta, per poi concludere che data questa scarsa qualita' non vale la pena investire in questo settore, e via con i tagli, anziche' intervenire opportunamente a seconda delle varie specificita'.
Anche questo Rapporto Agnelli ritardato andrà poi interpretato, fatto è che la nostra categoria è stata additata dal e al risentimento di luoghi comuni ben noti e diffusi fra la gente, gente d'altra parte incantata dal sortilegio che in italia conduce a questo inquietante esperimento spettacolar-politico, gente fra la quale si annoverano incredibilmente molti stessi insegnanti.
Sono condizioni storiche,strutturali,ambientali ecc. a creare in Italia questo divario. E il ministero dell'istruzione com'è intervenuto? Facendo di tutta un'erba un fascio, utilizzando da anni in modo scorretto alcuni dati statistici per bollare in negativo i prodotti della scuola italiana tutta, per poi concludere che data questa scarsa qualita' non vale la pena investire in questo settore, e via con i tagli, anziche' intervenire opportunamente a seconda delle varie specificita'.
Anche questo Rapporto Agnelli ritardato andrà poi interpretato, fatto è che la nostra categoria è stata additata dal e al risentimento di luoghi comuni ben noti e diffusi fra la gente, gente d'altra parte incantata dal sortilegio che in italia conduce a questo inquietante esperimento spettacolar-politico, gente fra la quale si annoverano incredibilmente molti stessi insegnanti.