Laura - anno scolastico 2011-2012
Laura Alberico - 23-05-2012
L'attentato alla scuola di Brindisi e le sue conseguenze ci fanno pensare che l'ultimo baluardo delle istituzioni civili è stato violentato senza pietà. La cultura, la scuola, quel territorio ricco di ideali e progetti per un futuro migliore sono diventati un bersaglio fragile e indifeso in un clima politico confuso e privo di certezze. Non esiste una guerra e una bandiera, un nemico riconoscibile e identificabile per poterlo combattere. Esiste ed è quasi tangibile l'istinto reazionario che vuol far tacere la libera espressione, le parole con le quali e sulle quali si costruisce il domani, la trasmissione della cultura che aiuta a comprendere il passato e da esso gli insegnamenti per il futuro.
Laura Alberico - 10-02-2012
In questi giorni il clima lancia la propria sfida agli uomini, li sottopone a vere e proprie prove di resistenza ricordando loro che la vita e la sopravvivenza sono legate all'ambiente e alle sue trasformazioni più di quanto si possa immaginare.
Laura Alberico - 23-01-2012
Le categorie servono a darci un ordine mentale, ad avere una visione della vita il più possibile giusta e priva di ambiguità. Così da piccoli si impara a distinguere il bene dal male, poi si cresce e, purtroppo le due sponde si avvicinano ed è sempre più difficile riconoscere chi sta da una parte o dall'altra. In questa situazione, spettatori o protagonisti di una realtà confusa il mondo continua a mostrare uno scenario multiforme in cui le vicende diventano un pasto obbligato da consumare, in solitudine o in compagnia.
Ogni tanto però si verificano eventi tragici ...
Laura Alberico - 23-12-2011
Un termine nuovo che ricorre sempre più spesso e ci fa riflettere sulle difficoltà economiche che aumentano sempre di più nel nostro paese. I nuovi poveri non mostrano il volto dell'emarginazione e della solitudine, difendono ancora la loro dignità lottando ogni giorno contro le difficoltà della vita quotidiana, un treno che non si ferma più per accompagnare e accogliere chi ha bisogno di lavorare e di contare ancora per gli altri e per la società. I nuovi poveri hanno perso la loro visibilità, giovani ancora per arrendersi alle evidenze e troppo vecchi per credere ancora di ricominciare una nuova vita.
Laura Alberico - 08-11-2011
Fino a che punto la poesia, i sentimenti riescono ad essere reali, tali da essere visti, toccati con mano? La risposta è sotto gli occhi di tutti in questi giorni che assistiamo al fervore di tanti giovani che si sono impegnati per rimuovere macerie e fango nella città di Genova.
Angeli eppure ragazzi come tanti, quelli che sembrano tutti uguali in una società che non regala nè promette più di tanto per il loro futuro.
C'è una poesia che non segue regole metriche nè si impara a memoria, è quella che nasce dal cuore e dalle idee, dall'altruismo e dalla speranza, parole che nei momenti più critici possono essere ancora vere e significative.