Cobas scuola - 15-10-2010
Napoli affronta ogni giorno con estrema fatica il grave problema di una criminalità, così aggessiva da sembrare talvolta fuori controllo. Non occorrono inchieste e studi approfonditi per valutare l'impatto micidiale che le devastanti politiche di smantellamento della scuola e dell'università pubblica hanno su un tessuto sociale disgregato. La città, afflitta dal pauroso binomio licenziamento-disoccupazione, soffocata dall'economia del vicolo e avvilita dallo stereotipo della "città di plebe", subisce ora l'oltraggio di poltiche repressive, volute da un governo reazionario, in cui la figura del Ministro dell'Interno, il leghista Roberto Maroni, assume un ruolo centrale e inequivocabile. Ieri, come risulta chiaramente da un comunicato stampa dei Cobas Scuola, ingenti forze dell'ordine non hanno trovato di meglio da fare che impegnarsi nella sorveglainza di quella pericolosissima e nota combriccola di "sovversivi" costitutita da professori, studenti e ricercatori, che atraversavano la città in unpacifico e democratico corteo di protesta che chiedeva le scarosante dimisisoni del ministro Gelmini. Un ricercatore è stato così "assicurato alla Giustizia"