un - anno scolastico 2008-2009
Bruna Sferra - 31-05-2009
Ho appreso con stupore dal sito dell'INVALSI che la scuola Iqbal Masih di Roma, da Lei diretta, è tra l'elenco di quelle che hanno aderito alle prove di quest'anno scolastico.
Premesso che non c'è alcuna obbligatorietà, vorrei osservare che la scelta è in forte contraddizione con la linea seguita da Lei e dalla sua scuola fin dal settembre scorso. Infatti la scuola Iqbal Masih è stata capofila del movimento "Non rubateci il futuro" e ha avuto il merito di iniziare, attraverso una lunga occupazione, la protesta contro la L.133/08 e l'allora D.L.137/08 (decreto Gelmini), oggi L.169/08. Tra le tematiche in difesa della scuola pubblica, "Non rubateci il futuro" non ha mancato di esprimere la netta contrarietà al disegno di legge Aprea per le gravi conseguenze che questo determinerà sulla scuola.
Punto e S'Virgola - 29-05-2009
Il Ministro si esercita ad attaccare ancora una volta, dopo la "sparata" del marzo scorso, i dirigenti scolastici; l'occasione per intervenire glielo fornisce una lettera che molti Dirigenti scolastici del Lazio hanno inviato ai Genitori per informarli che le Scuole sono "in ginocchio" e che tale situazione rischia di compromettere il funzionamento ordinario del servizio in assenza di fondi per le supplenze, per le spese di funzionamento, per i corsi di recupero, per le visite fiscali obbligatorie, ecc.

Tale iniziativa ha posto all'attenzione di tutti, a cominciare da chi ha responsabilità di governo, la gravità della situazione e dei problemi che la Scuola pubblica sta attraversando a tutela del diritto all'istruzione dei cittadini ed in difesa del pubblico servizio.

Non possiamo più esimerci dal segnalare, apertis verbis et "urbi et orbi" le inadeguatezze di chi si erge a "fustigare" i dirigenti scolastici-funzionari dello Stato; di più: si assuma la responsabilità di individuare le responsabilità e di revocare i contratti di quelli che "debbono cambiare mestiere".
Uno studente autoconvocato - 28-11-2008
Cosa sta succedendo in questi giorni funesti?
La crisi sta mettendo in ginocchio il paese, serve liquidità da poter immettere sul mercato dell'economia reale, bisogna che si taglino le spese superflue - i famosi "sprechi" - e tutta la trafila della 133.

Ok, sembra un discorso sensato, però c'è un passaggio che mi lascia perplesso: il momento in cui si è cominciato a pensare all'Università come a uno spreco.

Non mi si venga a dire che la situazione degli atenei migliorerà, che si fanno dei tagli mirati alla razionalizzazione delle risorse: i tagli sono a pioggia, più che interventi mirati sembrano un attacco al napalm.
Insegnanti seconda lingua comunitaria - 25-11-2008
Non intendiamo accettare uno scenario che dà come pressoché certo e ineluttabile l'asservimento delle diverse lingue e culture (comprese quelle nazionali) al monopolio esclusivo di una lingua - l'inglese - la quale, per questo stesso processo, risulterebbe, da una parte, la lingua dominante e dall'altra, l'espressione di una cultura necessariamente impoverita e semplificata: al contrario, riteniamo indispensabile educare i giovani alla pluralità linguistica e culturale, in un'ottica di apertura, in grado, contemporaneamente, di valorizzare l'insieme del patrimonio storico, culturale e linguistico del nostro continente e di accogliere la ricchezza che viene dai grandi spostamenti di popolazioni che interessano la realtà contemporanea.
E' solo dal confronto tra e con modelli culturali diversi, e non dalla loro omologazione, che la scuola può concorrere a formare persone che, consapevoli della propria identità e appartenenza, sappiano riconoscere e apprezzare il dialogo con "l'altro da sé", diventando con ciò cittadini in una società sempre più vasta e multietnica, dove fondamentali devono essere i valori del rispetto e della tolleranza reciproca.
Collegio congiunto I Circolo Forlì - 19-09-2008
ci sentiamo chiamati a rispondere alla società e all'opinione pubblica sul perché siamo contrari al ripristino di un'unica figura tuttologa, e lo facciamo in tutta serenità e pacatezza, ma con grande determinazione.
Infatti siamo convinti che sia un valore aggiunto per i figli di tutti, in qualsiasi situazione sociale, fisica e psichica essi si trovino all'ingresso della scuola primaria, dopo aver già conosciuto in quella dell'infanzia più figure di riferimento e averne tratto benefici profondi, l'avere a disposizione più docenti dei diversi ambiti previsti. Dai campi di esperienza della scuola dell'infanzia agli ambiti della scuola primaria, non certo all'enciclopedismo generico di un maestro che sa di ogni disciplina e di ogni didattica un po'.