Roberto Malini - 22-08-2009
Milano, 22 agosto 2009. Mirko ha 11 anni. Nel dicembre del 2006 subì un'aggressione razziale da parte di una ronda padana a Opera (Milano). Sua madre fu spinta a terra e umiliata. Il suo fratellino, più piccolo di due anni, da quel giorno ha problemi con il linguaggio. Lui non ha mai dimenticato. "Quando sarò grande," dice con il viso rosso dall'agitazione, "voglio essere forte, per proteggere la mia famiglia dalla Lega Nord". I nemici di Mirko, i persecutori dei bambini, delle donne e del popolo Rom non sono cambiati. Sono solo diventati più potenti, hanno raggiunto posizioni da cui possono scrivere e far applicare leggi terribili contro i Rom e i migranti, da cui possono organizzare - protetti dalla loro legge - la più spietata e disumana caccia all'uomo che si sia mai vista in Italia.
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