A - anno scolastico 2007-2008
Forum Insegnanti - 31-08-2008
Lo stato d'animo dei lavoratori della Scuola oscilla dallo sconforto alla rabbia nel rilevare la persistente inadeguatezza del sindacato e delle opposizioni nel contrastare il processo di privatizzazione dei beni comuni in generale e dell'istruzione in particolare, come se non esistesse da parte di tali soggetti la consapevolezza che ci si stia avviando precipitosamente ad un punto di non ritorno, ragion per cui occorre ora e subito senza alcun indugio una massiccia mobilitazione per contrastare un attacco senza precedenti ai principi della Costituzione, ai diritti dei lavoratori e al loro salario e all'etica stessa della convivenza civile. Consapevoli che per evitare il baratro e rompere lo stato di assedio che vede alleati governo, poteri forti e mezzi di informazione occorre una risposta immediata, determinata e sinergica di tutti, ci rivolgiamo a quanti sentono l'importanza del ruolo svolto nella società dalla Scuola dello Stato e, in particolare, a tutte quelle persone, quei movimenti, quei soggetti politici, sindacali e associativi che in questi giorni hanno già elevato la loro protesta o comunque in passato hanno lottato contro lo sfascio prodotto dagli scorsi governi per iniziare a far sentire la nostra voce di protesta.

Claudia Fanti - 30-08-2008
Veramente di corbellerie non se ne può più, non se ne può più di se stessi e della propria dabbenaggine, di aver studiato, scritto, lavorato fino a rinunciare a se stesse, non se ne può più...fate di noi ciò che volete, ma non nascondete le vostre intenzioni...sarebbe più onesto e comprensibile...Cara Ministra non tiri fuori la figurina di riferimento per i cuccioli che noi amiamo senza bamboleggiamenti e parli chiaro di tagli e di disprezzo per la scuola e per ciò che ha realizzato con il sudore del corpo e della testa.
Miha - 30-08-2008
Devo ammettere che quando verso ferragosto ho visto l'agenzia sull'intervista a Padania contro voti e '68 ho pensato fosse solo una confidenza buttata lì tra un grappino e l'altro in vacanza tanto per far parlare di sé durante le olimpiadi. Adesso me la sono andata a leggere e sono rimasto di stucco.
Il Tremonti non è evidentemente una mascotte, un nanetto portaborse: di questo governo rappresenta un po' l'eminenza grigia, è presidente dell'Aspen Istitute Italia ( una associazione nata in USA che privilegia il confronto e il dibattito" a porte chiuse...") e membro fisso del gruppo Bilderberg, insomma è uno che conta.
Riccardo Ghinelli - 30-08-2008
Per certi versi il cinque in condotta non farebbe grossi danni agli studenti. Come è sempre successo nessuno verrà bocciato per la condotta: è come usare il cannone per sparare alle allodole. La media dei voti conta poco fino alla seconda superiore. Da lì in poi sarà un voto fra gli altri che difficilmente modificherà il credito scolastico. La sufficienza portata al sei potrebbe anche essere positiva, consentendo al consiglio di classe un maggior numero di opzioni rispetto alle due (otto e nove) che sono in pratica disponibili oggi.
Giuseppe Aragno - 29-08-2008
Ogni volta che parla, ministro, lei diventa la prova provata delle sue mille ragioni e non ci sono dubbi: se è giunta a farsi governare da una personalità della sua statura politica e culturale, lei ha perfettamente ragione: la scuola ha irrimediabilmente fallito. La rifondi, perciò, per favore. Trovi il coraggio di farla a sua immagine e somiglianza. Animo.
Claudia Fanti - 28-08-2008
Ma che razza di Paese è questo in cui ci si diletta a parlare e scrivere di cose che non si conoscono!
Quando le mie colleghe e io leggiamo i quotidiani o ascoltiamo la Ministra Gelmini fare esternazioni, rimaniamo letteralmente a bocca aperta.

Intendiamoci, Lei la si può anche comprendere: inesperienza, assoluta lontananza dalle aule, il fatto che ignori gli ultimi 200 anni di pedagogia, incarico del ministero più rognoso..., ma giornalisti e opinionisti ci lasciano interdette...
Repubblica Salentina - 26-08-2008
Non conosciamo in prima persona e a menadito la situazione di tutte le scuole meridionali ma conosciamo le scuole e, soprattutto, i docenti della nostra area, ci riferiamo sia ai docenti di scuola inferiore e superiore che ai docenti universitari. Sono in gamba, sono preparati e, malgrado negli ultimi anni sia venuta sempre meno l'immagine della scuola italiana e dei suoi insegnanti, essi sono sempre impegnati in prima linea nello svolgere con credo, orgoglio e determinazione il loro compito. Naturalmente ci guardiamo bene dal dire che i "nostri" docenti sono più "bravi" di quelli settentrionali, non esiste, come non esiste a nostro avviso nemmeno una motivazione per porre un simile confronto.
Forum Precariscuola - 26-08-2008
Poco importa se un ragazzino del nord insulta un coetaneo chiamandolo "terrone".
Questo come lo chiama lei, bullismo o razzismo?
Lei vuole sconfiggere il bullismo proponendo un 5 in condotta, ma nel contempo offre un mero esempio di come sia possibile essere incivili e anticostituzionali usando parole a dir poco disdicevoli.
Le sue parole, infatti, generano pregiudizi, e questi a lungo andare si consolidano e si trasmettono da una generazione all'altra sfociando in quei comportamenti che lei definisce bullismo.
Rosanna Vittori - 26-08-2008
Bravo il Ministro che lotta contro i fannulloni! Discriminare quei lavoratori che debbono prendersi cura di persone disabili fa parte di questa lotta? Mi spieghi il ministro che ha dichiarato guerra al malcostume pubblico: non pensa che sottraendo ai dirigenti la responsabilità di intervenire su quei lavoratori che abusassero del loro 'privilegio' di assistere ad un congiunto gravemente disabile, li offende e depotenzia in una delle loro prerogative? Non ci dovrebbero essere i dirigenti a garantire efficienza e motivazione del personale ? Perché chiamarli dirigenti se no?
Maristella Curreli - 25-08-2008
Il delirio politico dell'estate 2008 abita tra Ponte di legno e Cortina. Lo dimostrano il dito medio di Bossi e le affermazioni della Gelmini sui professori meridionali bisognosi di "corsi intensivi" perché abbassano il livello della scuola nazionale. Giudizi arbitrari e gratuiti. Certo. Frutto di inesperienza, superficialità ed ignoranza. Si spera.

Francesco Di Lorenzo - 25-08-2008
In questo inizio di anno scolastico c'è bisogno di ottimismo, di grande fiducia e di entusiasmo. C'è bisogno di leggere, scrivere, dibattere, scambiare opinioni, ricercare, comunicare, spiegare, farsi spiegare, avere un progetto e portarlo avanti. Ma ci vuole forza, molta forza, perché non lo scoramento - che quello non esiste - ma una punta di tristezza ti prende.
È vero, ammettiamolo, anche chi capiva di scuola ( o almeno si circondava di quelli che di scuola ne capivano) ha fatto poco e niente o ha avuto difficoltà a fare qualcosa di serio, tra aperture inutili e riforme mai applicate, soggezioni ataviche e veti incrociati, difficoltà strutturali e ostilità culturali.
Ma qui tocchiamo punte altissime...
Stella Carfora - 25-08-2008
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Garantire il diritto allo studio è una legge dello stato italiano.

Gentilissima Ministra, mi rivolgo a Lei, in quanto rappresenta il Ministero dell' istruzione.

il diritto allo studio è garantito nel nostro paese dalla nostra carta costituzionale, tanto che se un genitore disattende questa norma è perseguito penalmente.

Io mi chiedo, e Le Chiedo, se uno stato che disattende a questa norma non garantendo il diritto allo studio, possa essere perseguito penalmente dai genitori che detengono la potestà genitoriale
I genitori delle scuole d'Italia ,e specie del sud, sono preoccupati dalle norme che si avvicendano nelle e per la scuola.
Antonio Vigilante - 24-08-2008
Questa, che potremmo chiamare fase 2 della caccia al diverso, è probabilmente già cominciata. Ne abbiamo avuto qualche anticipazione già anni fa. Tra poco, con ogni probabilità, quelle anticipazioni appariranno rose e fiori. Il diverso diverso, il diverso di seconda generazione, è il meridionale. Perché in Italia le cose vanno male? Colpa dei meridionali. Risposta facile ed efficace. "Nel Sud alcune scuole abbassano la qualità della scuola italiana. In Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata organizzeremo corsi intensivi per gli insegnanti", dichiara il ministro dell'istruzione Gelmini. Comodo, no?
Vincenzo Andraous - 22-08-2008
Ritengo non più dilazionabile l'urgenza di coniugare in modo autentico teoria e prassi, sicurezza e risocializzazione, in quanto entrambe le istanze sono elementi costitutivi della nostra collettività.
Forse, oltre la condivisione dei principi morali, i quali sono logicamente immutabili, sarebbe più consono e umano condividere le modalità e le sfumature, che invece purtroppo cambiano sovente.
Monica Capezzuto - 22-08-2008
Pochi giorni fa, ho assistito ad un'intervista ad uno dei pugili italiani che partecipano alle Olimpiadi.
Il pugile è di origine campana.Campania. Italy. Non è un' imitazione made in China. Prodotto italiano esportato dignitosamente e candidato a vincere una qualche medaglia. Ma la giornalista non entra nel merito sportivo ma subito la butta sul sociale.
Parla del riscatto del ragazzo venuto dal sud, che è riuscito ad uscire da una situazione disagiata - cosa non vera- che può essere una speranza, il simbolo del riscatto per tutti i ragazzi campani che annegano nella camorra in salsa savianese, che la Campania, fino a ieri invasa dall'immondizia, può finalmente vantare una stella in tutto quello scempio sociale in cui è sommersa. Premesso ciò, chiede al silenzioso atleta se la sua partecipazione alle Olimpiadi possa essere la chiave di volta per l'ennesimo riscatto -tutti ostaggi senza saperlo - di un' intera società martirizzata e degradata. Una nuova icona della speranza dopo Gomorra nella fogna campana disertata dai turisti .
Neanche un cenno ai meriti sportivi di un ragazzo che si è allenato ore ed ore per centrare un obiettivo.
Maurizio Tiriticco - 20-08-2008
La società della conoscenza?

Quando si vuole sottolineare una delle caratteristiche di queste società ad alto sviluppo, tecnologicamente avanzate, terziarizzate, si ricorre spesso all'espressione "società della conoscenza". E non è errato! In effetti, una delle ragioni per cui si è giunti a tale grado di sviluppo - e che procede con ulteriori accelerazioni - va ricercata nel fatto che le conoscenze hanno raggiunto livelli mai toccati nella storia dell'uomo. E' quasi un tormentone constatare che negli ultimi trent'anni si sono raggiunti livelli tali di saperi a fronte dei quali è ben poca cosa ciò che l'uomo ha prodotto nelle migliaia di anni precedenti!
Ed è chiaro che al concetto di "società della conoscenza" si associano buone dosi di ottimismo per il nostro futuro: malattie debellate, lo spazio a portata di mano, beni prodotti a iosa e così via. Se poi più della metà del pianeta non fruisce di tali vantaggi, se il clima va degenerando, se nuove e sempre più massicce migrazioni rischiano di sconvolgere assetti culturali che nel corso dei secoli si sono venuti consolidando, l'ottimismo non manca: la "società della conoscenza" porrà rimedio a tutto! A meno che...
Doriana Goracci - 20-08-2008
Il libretto-fumetto leghista, strumento di cultura per la scuola media inferiore, tra le frasi più emblematiche che accompagnano le vignette, scrive: "Tutti i libri di testo insegnavano i valori del fascismo che dovevano formare gli italiani del domani, disciplinati e fieri allo stesso tempo". Avanzano 1300 copie nei depositi della casa editrice del suddetto e quindi a settembre, grembiulini e attenti alla condotta, le scolaresche potranno godere nelle scuole lombarde di questa ulteriore distribuzione di tesoretto culturale, dove fanno chicchirichì i galli che cantano "we are the padan cocks" e che beccando hanno inghiottito Garibaldi, scomparso dall' unità d'Italia.
Antonio Vigilante - 18-08-2008
La pars construens della pedagogia istituzionale di Lapassade (istituzionale nel senso che considera la scuola una istituzione modificabile dagli studenti) consiste nella proposta del metodo dell'autogestione pedagogica, che intende restituire agli studenti il potere e il diritto di gestire la propria formazione culturale. Il docente molla la presa, lasciando alla classe il compito di organizzarsi e diventando una sorta di consulente, che interviene per fornire materiale di lavoro e per animare il gruppo. Dopo lo smarrimento iniziale, il gruppo si organizza, si dà una struttura interna, impara a prendere decisioni all'unanimità. I risultati sono rilevanti su almeno due piani.
Cosimo Scarinzi - 17-08-2008
In sintesi, per quanto riguarda la scuola, un paio di misure condivisibili, quelle previste dagli articoli 4, al comma 1, e 7, i primi tre articoli ed il sesto che danno una risposta d'immagine alle difficoltà che attraversa la scuola pubblica: un po' di rigore e qualche ipotetica convenzione, le borboniche "festa, farina e forche" e, soprattutto, una pesante azione del ministero nella materia del reclutamento e della mobilità che vengono sottratte, scelta interessante per un governo che si pretende liberale, alla contrattazione.
ASLO Sezione di Napoli - 11-08-2008
Tutti buttati fuori su due piedi e senza salario dalle fabbriche. Il padrone non ha alcun timore di esercitare la sua dittatura. Nella peggiore delle ipotesi per lui, sarà costretto a riassumerli per via legale, avendo ottenuto il vantaggio di avere allontanati delle avanguardie scomode e combattive dai loro compagni per mesi o addirittura anni. L'unico modo per impedire quest'operazione della Fiat era una risposta di lotta massiccia della massa degli operai. Risposta che non c'è stata, come era prevedibile, visto l'attuale livello di disorganizzazione degli operai.
Maurizio Tiriticco - 05-08-2008
In un quadro normativo così incerto in ordine ai curricoli - per non dire delle incertezze in ordine alla disponibilità delle risorse umane e finanziarie - il disegno di legge recentemente approvato dal CdM che, per quanto riguarda l'istruzione, introduce la valutazione del comportamento e la disciplina "Cittadinanza e Costituzione", risponde a necessità reali o vuole essere soltanto un segnale dell'avvio di un rinnovato rigore nei confronti dei soli studenti? In altri termini, le loro insufficienze sono attribuibili soltanto ad un loro disimpegno? O non vi sono altre ragioni, di struttura, di ordinamento, di metodologia?
Giuseppe Aragno - 05-08-2008
Dallo Speciale Racconti



Dove hai messo radici lasci sempre qualcosa di te stesso e i distacchi sanno essere spesso dolorosi. La "promozione sindacale" a responsabile di zona mi strappò alla Siberia dopo quindici anni di sogni, speranze e delusioni. Come spesso accade, però, le "terre di confine"ti entrano nel sangue e, quando te ne vai, ti smarrisci, come a mare talvolta, se una nebbia improvvisa cancella le luci del porto nel buio della notte.

Forum Precariscuola - 04-08-2008
Gentile Ministro Mariastella Gelmini,

sappiamo che di lettere accorate di precari ne riceve tante e che, fino ad ora, la sua politica è stata della non-risposta, o comunque della risposta indiretta, però ancora una volta riteniamo di doverLa disturbare per sottoporLe un ennesimo punto di vista.
Ci auguriamo di avere una risposta, anche se sappiamo che la nostra lettera non è più toccante di quella della collega malata terminale o del collega diversamente abile o della madre dell'altro collega diversamente abile.
Gianfranco Pignatelli - 04-08-2008
Delle verità taroccate e manipolate... Eccone una. Un ministro a caso - e per caso -, quello dell'istruzione, presenta un ddl con delle vecchie novità: grembiule, esami di riparazione e sette in condotta. Attenzione, però.
Dietro tutto questo c'è ben altro. Intanto, tutti a chiedersi se abbia un senso un bullo bello in divisa o se un alunno prepotente potrà essere fermato da un sette in condotta.
Paolo Citran - 01-08-2008
Valutare e valutazione non appartengono unicamente al lessico scolastico. Valutare indica un attribuire valore, spesso un valore etico, politico, civico ...
In questi ultimi anni si parla sempre più insistentemente de "i valori" con ingenuità talvolta, con protervia talaltra, con dogmatismo fideistico assai spesso, quasi che i valori fossero fatti e non valori, come tali soggetti a giudizio non dichiarativo - descrittivo, ma piuttosto basati su una scelta, su un dover essere non verificabile né falsificabile, non confermabile cioè né attraverso il ricorso al ragionamento né il ricorso all'esperienza (al nazista logicamente coerente possiamo manifestare la nostra ripugnanza ed il nostro rifiuto più radicale dei principi da cui attingono il suo pensiero e la sua azione, ma non possiamo contestare dimostrativamente su base logica o sperimentalmente su base empirica la non validità dei suoi principi).
Quindi valutare non è stabilire dati di fatto, ma attribuire un valore in base a principi rispetto ai quali si registra di fatto o per convenzione una qualche condivisione. Valutare è anche inevitabilmente un agire interpretativo (non mi limito a registrare un fatto, ma lo valorizzo o meno in base ad un accordo più o meno esplicito o ad una convenzione più o meno condivisa).
Parlare di valutazione scolastica non può prescindere - a mio parere - da tale precisazione di carattere generale.
Forum Precariscuola - 30-07-2008
Egregio Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,

i docenti di ruolo e i docenti precari del sud, del centro e del nord d'Italia, Le scrivono per invitarLa a porre un freno ai continui attacchi e insulti che, i rappresentati della Lega, sferrano nei loro confronti.

Gent.me Onorevoli Mariastella Gelmini e Valentina Aprea,

dalle Vostre dichiarazioni di questi ultimi giorni va delineandosi un quadro per noi abbastanza chiaro del disegno del Governo relativo alla formazione e reclutamento degli insegnanti.
Carla Andreolini - 30-07-2008
Da l'Unità - La striscia rossa, 29 luglio 2008:

«Siamo governati da un gruppo di persone che fanno leggi solo per se stessi, non vogliono dialogare, sono cordiali ma assolutamente fascisti. L'unica ideologia che hanno è il fascismo. Hanno gli ...
Rosanna Vittori - 29-07-2008
La manovra finanziaria approvata con decreto blindato (con voto di fiducia!), furbescamente titolato "per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" prevede tagli alla scuola nel triennio 2009-2012 che raggiungono circa gli 8 milioni di euro. Un'enormità!
Francesco Di Lorenzo - 24-07-2008
Dal cumulo di cenere emergeva poi una piccola larva (o un uovo), che i raggi solari facevano crescere rapidamente fino a trasformarla nella nuova Fenice...

Se non si cambia il modo di far politica in Campania non ci sarà alcun futuro. O meglio. Il futuro è ovvio che verrà lo stesso, ma sarà un futuro intriso di presente. Il presente fatto di continuità dei sistemi di potere, cambiamenti di nome e non di sostanza, molta mediocrità nelle scelte e negli uomini, qualche eccellenza che non fa testo, tanto lavoro di uomini e donne, inutile. Il futuro è lo spazio ad un presente nuovo, e così il mito dell'araba fenice può ritrovare un senso.
Carla - 24-07-2008
Ci sono cose che vengono prima di altre. Per questo spostiamo qui le parole di ferma protesta che Carla ci ha inviato qualche giorno fa. Parole cui ne sono seguite altre, tutte connotate dalla stessa repulsione morale che condividiamo appieno.
Ogni giorno saranno le prime parole che ogni cittadino o cittadina potrà leggere, e a cui potrà far seguire l'espressione del proprio disgusto per scelte che mirano a calpestare diritti e senza raccontare in modo convincente perchè.
Ci interessa molto la sicurezza, ma vorremmo capire di chi e per chi. Chiediamo troppo?

Redazione

Corrado Mauceri - 21-07-2008
Il ddl Aprea porta a compimento il processo di un'autonomia parcellizzata delle singole istituzioni scolastiche e si accentua il loro carattere aziendalistico; difatti si prevede la tipica organizzazione aziendale con i consigli di amministrazione nella forma della cogestione ( rappresentata dai genitori, degli insegnanti, degli studenti nelle scuole superiori, degli Enti Locali ed esperti non meglio qualificati) e con un dirigente cui è attribuita la gestione unitaria dell'istituzione e la piena responsabilità dei risultati.
Peraltro il ddl, eliminando ogni residua ambiguità, prevede la trasformazione delle istituzioni scolastiche in fondazioni "con la possibilità di avere partner che ne sostengano l'attività, che partecipino ai suoi organi di governo e che contribuiscano a raggiungere gli obiettivi strategici indicati nel piano dell'offerta formativa".
Francesco Di Lorenzo - 21-07-2008
non è retorica chiederlo e chiederselo, ma di scuola, veramente, il ministro che pensa? Quale idea ha di scuola? Per favore, la dica, non la tenga per sé. E soprattutto, dica cosa ne è degli articoli 3 e 34 della Costituzione Italiana, quelli che sanciscono "la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale..." e che " i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto a raggiungere i gradi più alti degli studi...", quale importanza hanno o avranno nel suo programma?
Francesco Masala - 21-07-2008
C'era una volta una scuola nella quale tutti i lavoratori guadagnavano solo quello che diceva il CCNL, i docenti parlavano tra di loro, si scambiavano idee e iniziative, e ogni studente aveva la sua pagella e all'affissione dei quadri tutti sapevano i risultati propri e dei compagni. Era troppo semplice?

Non vorrei esagerare o fare mitologia, ma 15-20 anni fa la scuola era un luogo di confronto e collaborazione, adesso sta sempre più diventando un luogo dove si stanno creando autistici e soggetti autoreferenziali, sia tra lavoratori che tra studenti. Abbiamo migliorato?
Alex Zanottelli - 19-07-2008
" Solo falsità l'uno all'altro si dicono:
bocche piene di menzogna,
tutti a nascondere ciò che tramano in cuore.
Come rettili strisciano,
e i più vili emergono,
è al colmo la feccia."

Quando, dopo Korogocho,ho scelto di vivere a Napoli , non avrei mai pensato che mi sarei trovato a vivere le stesse lotte. Sono passato dalla discarica di Nairobi, a fianco della baraccopoli di Korogocho alle lotte di Napoli contro le discariche e gli inceneritori.
Carla Andreolini - 18-07-2008
Sì, il ministro Brunetta sostiene che chi lavora seriamente non deve preoccuparsi!
E infatti io non mi sono mai preoccupata, la visita fiscale anche per un giorno non è una novità; e sono d'accordo sul fatto che siano puniti i lavoratori che fingono di essere ammalati ecc... Puniti fino ad essere licenziati, sono d'accordo e non da oggi ...
Ma Brunetta non punisce gli assenteisti, punisce chi si ammala. Infatti la decurtazione dello stipendio prevista dai suoi provvedimenti per i primi dieci giorni di malattia (e leggo, ma non so se la notizia sia attendibile, anche per i permessi) vale per tutti, malati o finti malati.
Gianfranco Pignatelli - 17-07-2008
Che si sorprenda non ci sorprende. La neoministra Gelmini è giovane, e si sa. Prima di ottenere il dicastero dell'istruzione si dedicava ad altro, e s'è saputo anche questo. Ma che abbia scoperto solo
l'altro ieri che la continuità didattica è essenziale per il successo scolastico è grave. Ancora peggio è averlo appreso dalla relazione della Banca d'Italia e non da una nota tecnico-informativa di quel vecchio carrozzone di viale Trastevere.
Forum Precariscuola - 17-07-2008
Non si cerchi, di giustificare gli zero investimenti nella scuola affermando che manchiamo di preparazione, e poi pretendendo ragazzi migliori con sistemi di mussoliniana memoria.
Continuare a far leva sull'opinione pubblica presentando notizie, statistiche, studi fatti dagli enti più disparati (il prossimo da chi sarà condotto? dalla Coldiretti o dal Circolo Italiano Scacchi?) porta solo gli insegnanti ad avere "paura" dei ragazzi e quindi a non lavorare serenamente.

E' giunta l'ora di passare dalle parole ai FATTI per sanare la nostra posizione di docenti precari sfruttati da ogni governo.
Noi diciamo BASTA ad anni di silenzio e sottomissione. Se ci sarà da lottare, lotteremo, con o senza appoggio politico, con o senza appoggio dei sindacati.
La nostra dignità non é in vendita!

Adriana Stazio - 14-07-2008
Dopo Maroni, ecco accodarsi la Gelmini:

"Non voglio più lasciare soli questi bambini che di fatto vivono in uno stato di abbandono ", ha detto Gelmini. "Sono almeno 23.000 i minori rom che ogni giorno mancano all'appello delle maestre. Il 66% dei minori rom non è mai andato in classe.
Innanzitutto viene da chiedersi se qualcuno sa con certezza quanti italianissimi e arianissimi (precisazione d'obbligo, dato che molti rom sono italiani) bambini a Scampia come allo Zen o a Quarto Oggiaro evadono l'obbligo scolastico; quanti lavorano invece di andare a scuola o dopo scuola; quanti sono utilizzati come corrieri della droga o per scippi e piccoli reati, ma anche come baby killer per le organizzazioni criminali (i minori di 14 anni costano poco e non rischiano il carcere).
Gianfranco Pignatelli - 14-07-2008
Sei malato? Ti diamo gli arresti domiciliari e ti tagliamo pure la retribuzione. E' quanto ha previsto il governo con l'art. 71 del Dl 112/2008. Il malato, recluso dalle 8 alle 20, avrà diritto - come ogni detenuto che si rispetti - solo all'ora ...
Giuseppe Aragno - 11-07-2008
Marina Petrella, ex brigatista, ha alle spalle una condanna all'ergastolo e otto anni di galera scontati per "pena preventiva". Vive in Francia da oltre diciassette anni alla luce del sole: non è clandestina, lavora, ha una figlia, possiede regolari documenti e non ha mai tenuto nascosto il suo terribile passato. E' andata così perché nel 1985, al Congresso della Lega dei diritti dell'uomo, Mitterand, non ultimo tra i presidenti della repubblica francese, prese solennemente impegno di concedere asilo politico a tutti gli italiani fuggiti in Francia in seguito alle vicende legate ai cosiddetti anni di piombo.
Stefano Lonzar - 09-07-2008
E' fonte di grave preoccupazione e sdegno la decisione avanzata dal ministro Maroni di identificare le persone appartenenti alla popolazione Rom e Sinti, presente in Italia, anche attraverso la rilevazione delle impronte digitali ai bambini. Un'odiosa pratica avviata a Napoli, dove sono già una cinquantina i Rom minorenni (ma tutti over 14) identificati attraverso le impronte digitali, a Milano, dove ne sono stati controllati 165, e che dal 10 luglio prenderà avvio anche a Roma; un'azione indegna, di un paese civile come l'Italia, che sta a testimoniare del lento ma progressivo affermarsi, nella politica dell'attuale Governo, di una cultura xenofoba e di discriminazione razziale.
Come operatori della scuola pubblica, di quella scuola che dagli anni '60 in poi si è venuta connotando come luogo di accoglienza, di integrazione, di affermazione delle diversità nella solidarietà, ci saremmo aspettati, come minimo, un atteggiamento diverso da parte del Ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, una presa di distanze, il desiderio di discutere misure inique ed assurde quali prendere le impronte a dei bambini... ma ciò non è accaduto!
Laura - 08-07-2008
Ho appreso dai giornali della recente bocciatura in prima elementare di due bambini di Vicenza e, nonostante non sia a conoscenza dei dettagli della vicenda, mi ci è voluto un po' di tempo per smaltire lo shock e prendere in mano la penna.
Sono una mamma come tante altre. Mio figlio, che ora ha 9 anni e ha concluso la terza elementare, è sempre stato un bambino intelligente, attento, interessato e spigliato. Eppure, nonostante le grandi aspettative, la sua prima esperienza scolastica è stata un disastro: non riusciva a scrivere correttamente, a fare le cornicette, a tenere la riga, la lettura era lentissima e stentata, invertiva le lettere e i numeri, colorava male, dipingeva peggio e così via.
Per molte delle attività scolastiche non dimostrava alcun interesse e si era fatto via via sempre più scontroso, irritabile e cupo. Aveva perso il sorriso. Ed aveva invece acquisito tutta una serie di malesseri ricorrenti tra cui mal di pancia, intolleranze alimentari, pianti depressivi. E della scuola non voleva neppure parlarne, al di là di qualche frase grondante disagio...
Forum Precariscuola - 07-07-2008
Comprendiamo appieno la necessità economiche del paese, concordiamo nel punire chi nelle amministrazioni pubbliche (ma anche in quelle private) non svolge il proprio lavoro o è dedito al lassismo e all'assenteismo, tuttavia non comprendiamo la necessità di minare la scuola pubblica, in particolare la scuola dell'infanzia e la scuola primaria, che rappresentano due sistemi scolastici che in tanti ci invidiano e che offrono da moltissimi anni un servizio prezioso a tanti genitori che lavorano e che si trovano in precarie condizioni socioeconomiche culturali.
Francesco Masala - 05-07-2008
Sta finendo la stagione delle domande di trasferimento, sovranumerarietà, utilizzazione e assegnazione provvisoria, centinaia di migliaia, magari un milione, o più, di pagine vengono scritte a mano dai lavoratori della scuola, pagine nelle quali ogni lavoratore deve ogni volta da capo riscrivere la propria vita lavorativa, ricordare e scrivere il numero del DM che ha reso possibile il concorso che poi è stato vinto, gli anni di lavoro in ogni scuola e alcuni altre decine di dati. Il fatto è che tutti i dati che ogni volta vengono richiesti sono in mano all'Amministrazione scolastica. É possibile che ancora si faccia tutto a mano, con costi di tempo per i lavoratori, per gli uffici personale delle scuole, per gli USP (che erano CSA, e prima Provveditorati, che hanno solo cambiato la carta intestata)?
Forum Insegnanti - 04-07-2008
L'attacco concentrico mosso alla scuola pubblica da almeno tre ministri del governo: Tremonti, Brunetta, Gelmini (non è casuale l'ordine di citazione, ma vuol essere emblematico dell'asservimento dell 'istruzione e delll'educazione alle logiche del mercato e dell'organizzazione del lavoro in senso aziendalista) anticipato da una martellante propaganda diffamatoria verso gli insegnanti, alla quale assistiamo da tempo e che i media di regime hanno propinato a piene mani, risulta essere tanto più pernicioso in quanto mascherato dietro parole d'ordine che potrebbero esercitare di primo acchito un certo richiamo nell'opinione pubblica e persìno in una parte del corpo insegnante. Ci riferiamo, in particolare, alla cosiddetta meritocrazia spacciata come farmaco capace di ridare efficacia ed efficienza a tutti i settori della pubblica amministrazione, ivi compresa la scuola, che nella testa di Brunetta altro non sono se non un covo di fannulloni i quali meritano una energica strigliata.
Noi ci proponiamo di demistificare questa propaganda pseudo-meritocratica svelando quali siano i veri obiettivi che si celano dietro di essa.
Giuseppe Aragno - 02-07-2008
Maroni lo sa, ma finge di ignorarlo. Lo sanno le bande leghiste e i sedicenti deputati, sistemati in Parlamento dai segretari di partiti ormai apolitici in virtù di una legge che nega agli elettori il diritto di scegliere i propri rappresentanti. E' noto a tutti: buona parte dei figli di mafiosi e camorristi - muschilli, pusher e picciotti - quasi sempre italiani, frequentano la scuola poco e male e, fin dalla nascita, sono educati dai genitori all'esercizio della violenza, al furto, allo scippo, alla rapina e ad un totale disprezzo della legalità.
Claudia Fanti - 01-07-2008
Ricominciamo da qui. L'altro è un nemico, non per le bambine e i bambini, bensì per la società degli adulti nel suo complesso.

Pensiamo ai luoghi dell'infanzia contemporanea.

... "l'altro" è diventato sempre e soltanto un nemico, lo è anche e, proprio, nel modo di procedere nelle analisi della complessità del reale: gli esperti, gli opinionisti, gli psichiatri, i filosofi, senza neppure accorgersene più, nella fregola di trovare risposte, fanno dell'altro un nemico da stigmatizzare ...
C.I.P. Comitati Insegnanti Precari - 28-06-2008
I CIP, Comitati Insegnanti Precari, giudicano del tutto insufficienti le 25mila assunzioni di personale docente annunciate dal Ministero. Il numero di precari così stabilizzato rappresenta una quantità del tutto inadeguata a garantire la continuità didattica e a consolidare la qualità della scuola. "E' gravissimo - sottolinea Maristella Curreli, presidente nazionale dei CIP - che ancora una volta una legge dello Stato sia stata disattesa. Cambiare il sistema di reclutamento, come annunciato dal ministro Gelmini, deluderà le legittime aspettative di quanti da anni attendono una collocazione definitiva nel mondo della scuola".
Maurizio Tiriticco - 27-06-2008
Il "nuovo" esame di Stato non è né nuovo né vecchio: non è più di maturità, ma non certifica neanche competenze. Così i nostri giovani e l'Unione europea possono attendere! E' da tale ambiguità che discendono anche gli errori di cui ci si lamenta per quanto riguarda la somministrazione delle prove.
Rosanna Vittori - 27-06-2008
Scommettere sulla scuola: diventi per una volta il motto dei progressisti. Denunci l'opposizione, senza paure, senza compromessi, tutto quello che non va nella scuola. A partire dall'elefantiasi inutile della struttura ministeriale, vero argine all'autonomia scolastica (Legge Bassanini), che a ormai undici anni dal suo varo ancora non decolla: sfidi il governo a usare questo come banco di prova del suo federalismo, giochi sul suo terreno. Poi, faccia una seria proposta di legge sullo stato giuridico degli insegnati (altro nodo del degrado scolastico) che li riconosca e, finalmente, li tratti quali veri professionisti della conoscenza. E cerchi il consenso in Parlamento su questi temi. Credo sia possibile perché la scuola è un bene di tutti.
G.A. - 26-06-2008
Perché mantenerci precari?
Lei sa cosa intendo dire: nessun finanziamento per accendere un mutuo per acquisto casa, nessun investimento futuro della tanto decantata famiglia, proprio oggi che compri tutto a rate; cosa che puoi fare per un massimo di 6-8 mesi perché dopo ti scade il contratto.
Forum Precariscuola - 24-06-2008
Gentilissimo Presidente della Repubblica

i lavoratori precari della scuola italiana le scrivono in nome della democrazia, della giustizia, dell'onestà di cui Lei è rimasto l'unico garante: ci aiuti a "restare in vita".
Siamo più di 140.000 professionisti che hanno dedicato alla scuola pubblica italiana tempo, passione, continui studi e aggiornamenti e molte notti insonni per l'incertezza del nostro futuro.
Gentilissimo Presidente, ci appelliamo a lei come garante delle istituzioni, poiché è stato inflitto un attacco, diretto e "mortale", alla Scuola Pubblica Italiana.
Maurizo Tiriticco - 21-06-2008
Non si tratta affatto di una gaffe o di una svista, ma di un macroscopico errore, segnale di pressappochismo e di ignoranza! Purtroppo è forte il luogo comune per cui, se un poeta prova un'emozione ricordando un sorriso, questo non può essere che femminile! Non è lecito a un poeta maschio provare delle emozioni per un altro maschio!
Angelika - 20-06-2008
Ho una fantasia molto sbrigliata, di giorno e di notte, ma di notte quello che la mia fantasia imbastisce non posso tenerlo sotto controllo e spesso mi ritrovo la mattina seguente a interrogarmi su quello che ho sognato, a quali inconsci significati devo attribuire gli arzigogolamenti notturni. Ah, ma non mi sono ancora presentata. Questo è necessario per capire il sogno che ho fatto e i pensieri che mi condizionano in questo periodo, più che in altri.
Claudia Fanti - 19-06-2008
Tutti scaricano sulla scuola frustrazioni e malumori esistenziali; per la scuola e i libri, sempre un
numero maggiore di famiglie sono restie a spendere di più che per i cellulari e i begli abitini. Così come sono restii a fare i governi che si susseguono senza pietà. Spese per la scuola poche e niente! Tagli!
Tutti, anche i politici l'hanno attaccata ai fianchi, e piano piano l'hanno umiliata, messa in ginocchio, alla gogna sui mass media...
Elena La Gioia - 17-06-2008
Caro Ministro,mi presento. Sono l'ossimoro della Pubblica Istruzione, cioè una docente precaria ma stabile, storica per le cronache. Liquida, mi definisco io, e questa volta scelgo una metafora, perché mi adatto ad ogni scuola-contenitore come l'acqua.
C.I.P. Comitati Insegnanti Precari - 16-06-2008
Dagli editoriali dei saccenti tuttologi ultimamente si sprecano gli articoli per lapidare la professione docente. Quella che un tempo era una professione apprezzata e socialmente riconosciuta, oggi è banalmente marginalizzata e disincentivata ad arte, quando non addirittura linciata. Il docente, nell'oleografia più recente, è un precario, sottopagato e sottostimato, quando non direttamente incapace, ignorante, demotivato.
Monica Capezzuto - 14-06-2008
Proprio non mi riesce. Di starmene zitta sulla "follia passeggera" (passeggera di 14 anni, dunque pagante) dei rifiuti .

Premessa.

Nell'ultima puntata di Santoro un uomo intervistato da Sandro Ruotolo afferma che nella Eco 4 sarebbero stati assunti due nipoti del cardinale di Napoli Crescenzio Sepe.
Alberto Prunetti - 14-06-2008
Italia, nordest, febbraio 2007. Giuliano Bruno è un liceale antifascista. Di ritorno da una manifestazione a Treviso viene aggredito e picchiato da un gruppo di Skinheads neofascisti.
Giuliano non esce più di casa, ha paura.
Da quell'episodio passano alcuni giorni, gli amici lo invitano a uscire. Partono in macchina, vanno verso il centro di Treviso, uno di loro scende, va in cerca di un altro compagno. Poi torna e dice a Giuliano: "Non uscire! Stanno arrivando gli Skinheads!"
Giuseppe Aragno - 14-06-2008
Chiediamocelo, quindi: così stando le cose, che manuali di storia giungeranno a scuola? Lelio La Porta li immagina figli dalle "conquiste" del revisionismo storiografico e, su "Rinascita" del 5 giugno, teme "un'opzione ideologica che trova il suo retroterra nel ventennio fascista e nella possibile riscoperta di un testo unico di storia". L'ipotesi è ottimistica e irreale. Un testo unico toccherebbe troppi interessi e comporterebbe scelte apertamente autoritarie. Aspettiamoci di peggio.
Rete associazioni di precari - 13-06-2008
il problema in questo momento più impellente per la scuola è quello delle immissioni in ruolo, che per legge devono essere effettuate entro il 31 Luglio, necessarie a garantire un regolare e corretto avvio dell'anno scolastico, evitando i soliti, deprimenti "balletti" di supplenti che si svolgono durante l'anno scolastico e che sono molto dannosi per la qualità della didattica.
Giocondo Talamonti - 12-06-2008
Rischiamo di ritrovarceli dappertutto. Questa faccenda dei rumeni va affrontata disponendo la difesa più strenua; basta con i passi falsi. Occorre frenare le scorrerie da qualunque parte provengano, così come prevenire colpi maldestri e tiri mancini da chiunque portati. Il problema va affrontato con una solida organizzazione da mettere in campo nel rispetto del ruolo di ciascuno e con la determinazione opportuna. Bisogna fermarli una volta per tutte, devono finire le invasioni, gli assedi e le violazioni di aree che appartengono a noi.
Stefano - 11-06-2008
IIn questi giorni prendono avvio gli Esame di Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione, con la novità di contemplare, oltre al colloquio orale e alle canoniche prove scritte di italiano, matematica e lingue comunitarie, anche una prova nazionale scritta, sotto forma di quiz, riguardante italiano e matematica.
Fioroni, con la circolare n. 32 del 14 marzo 2008, ha voluto lasciare un altro segno indelebile del suo passaggio, imponendo, a quello che un tempo si chiamava esame di terza media, l'effettuazione di un'ulteriore prova, uguale per tutti gli alunni d'Italia, da svolgersi lo stesso giorno (il prossimo 17 giugno), con una durata massima di due ore, predisposta centralmente dall'Invalsi.
Lucio Garofalo - 11-06-2008
Negli ultimi mesi, in seguito al ritorno della cosiddetta "emergenza" (ormai permanente) dei rifiuti, nell'immaginario collettivo si è determinata una sorta di "maledizione", si è sviluppata una rappresentazione negativa che ha contribuito ad infamare e bollare il popolo partenopeo agli occhi dell'opinione pubblica nazionale ed internazionale come una plebe corrotta e malvagia: "brutti, sporchi e cattivi".
Simona Enrietti - 10-06-2008
Alcuni insegnanti precari dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Aldo Moro" di Rivarolo Canavese si pongono un problema, l'ennesimo, che riguarda l'organizzazione del lavoro nella scuola.

Un'Ordinanza Ministeriale emessa a novembre impone di sospendere il giudizio sugli allievi non sufficienti a fine anno e di scrutinarli nuovamente entro il 31 agosto.

Peccato che la scuola sia in gran parte composta di precari con contratto in scadenza al 30 giugno.
Maurizio Tiriticco - 10-06-2008
Pare che sparare sul pedagogista stia diventando uno sport nazionale, quando si affrontano le difficoltà che il nostro Sistema di istruzione sta attraversando. Anche ieri sera ad Otto e mezzo, programma serale de La Sette, Giorgio Israel, che ha recentemente pubblicato per le Edizioni Lindau Chi sono i nemici della scienza? Riflessioni su un disastro educativo e culturale e documenti di malascienza, non ha esitato ad affermare che tale disastro dipende, appunto, dal fatto che la pedagogia da troppi anni si è abbattuta come uno tsunami sulla nostra scuola,
Alba Chiara Zanatta - 09-06-2008
L'articolo di Sofri ignora completamente la necessità di corrette politiche educative, si sofferma su aspetti che sottendono questioni scientifiche che dovrebbero impegnare in "sagge discussioni" gli addetti ai lavori.
Ma purtroppo tutti si sentono legittimati a proclamarsi pedagogisti in un Paese dove tutti si proclamano commissari tecnici della nazionale di calcio....


Ho scritto ad Augias questa e mail. Naturalmente non si è degnato di pubblicarla...
Francesco Masala - 09-06-2008
Con una piccola riforma di questo tipo, l'adozione della media ponderata in sostituzione della media aritmetica usata oggi, a costo zero, si avrebbe un grande risultato: premiare i ragazzi seri e onesti e scoraggiare i furbi, che tralasciano le materie "pesanti", che oggi valgono come quelle "leggere", per esemplificare, tanto 10 in latino e 6 in educazione fisica valgono esattamente come 6 in latino e 10 in educazione fisica.
Giuseppe Aragno - 07-06-2008
I ragazzi che lottano a Chiaiano quasi certamente non sanno quant'è pericoloso il diritto e che rapporto perverso c'è, di fatto, tra l'arbitrio e l'uso legale della forza che tocca allo Stato in quanto espressione concreta dell'astratto potere che deriva dal diritto. Un potere disumano, che decide a priori la norma, la sua efficacia e i suoi limiti. Un potere che alla norma chiede di conseguire soprattutto uno scopo: concorrere a mantenere l'ordine.
Varie associazioni di precari - 06-06-2008
Secondo il Corriere della Sera il ministro Gelmini ha dichiarato di non essere interessata alla riforma della scuola, ma solo ad interventi «per via amministrativa». Il tema della scuola, ha aggiunto, è delicato e visto il clima favorevole di inizio legislatura il ministro vuole procedere sperando che non si cada «nello scontro politico e ideologico». Per questo «valuterò con il centrodestra, ma anche con l'opposizione l'opportunità di una riforma».

Peccato che il Presidente della VII Commissione Cultura della Camera, onorevole Valentina Aprea, sembri pensarla in maniera totalmente opposta avendo presentato il 12 Maggio un ddl dal titolo «Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonchè per la riforma dello stato giuridico dei docenti», che rivoluzionerebbe l'intero sistema scolastico.
Monica Capezzuto - 06-06-2008
In questi giorni, da Napoli si è levata alta la voce del Presidente della Repubblica, che ha posto l'accento sulla questione dei rifiuti tossici smaltiti illegalmente qui al sud. C'era bisogno della voce più autorevole d'Italia e di Napoli a ribadirlo.
Fusti e camion interi ingoiati dalla martoriata terra di lavoro casertana e nell'agro - nolano. Hanno viaggiato dal nord al sud per anni col loro carico di morte, divenuti bare improvvisate di scorie letali che hanno avvelenato ogni centimetro di suolo, dalle falde acquifere fino all'ultimo filo d'erba.
Tutti sono responsabili dello scempio del territorio: da coloro che hanno visto e taciuto - continuando a lavorare su quegli stessi campi -a chi vi ha speculato e guadagnato sulla pelle della gente.
Francesco Di Lorenzo - 05-06-2008
"Quando le illusioni di un amalgama culturale sono cadute", non è forse poco simpatico ritornare indietro dicendo che ci può salvare la vecchia e unica maestra della scuola elementare pubblica? È uno schiaffo in faccia al buonsenso e alle intelligenze di tutti. Il bisogno di maestri è ben altra cosa che il maestro o la maestra unica delle elementari.
Maurizio Tiriticco - 04-06-2008
Fino a quando tollereremo che la deriva leghista insulti la comunità nazionale? Sono veramente solo espressioni colorite quelle di Bossi quando ci annuncia che sono pronti i fucili per la guerra di liberazione della Padania oppressa da Roma ladrona? E' accettabile che il signor Calderoli, ministro della Repubblica, dichiari candidamente che la Lega alla manifestazione del 2 giugno ha inviato un suo ambasciatore?
Raffaele Ruggiero - 03-06-2008
Era ragionevole pensare che il nuovo Ministro dell'Economia volesse almeno sedersi alla sua scrivania prima di decidere "quante" immissioni in ruolo autorizzare. E' del tutto irragionevole che, a più di un mese dall'insediamento del nuovo Parlamento, non ci abbia neanche detto "se" le autorizzerà. Né lui né il Ministro Gelmini fiatano sull'argomento.
Giocondo Talamonti - 03-06-2008
Alla recente Commissione episcopale, Mons. Bagnasco ha ribadito la linea di mescolanza di interessi tra Chiesa e Stato, dando omaggio alla scelta di Vescovi, come il nostro, di ficcare il naso in faccende terrene.
L'illustre prelato della CEI ha dichiarato che bisogna far presto con la monnezza di Napoli, con i salari degli operai e con strutture di accoglienza più umane.
Claudia Fanti - 31-05-2008
Ci si mettono in tanti a infierire e a dirci che la fatica di vivere non basta! Si accende la TV, magari per rilassarsi un momento tra un affanno e l'altro, ed ecco che, come per stregoneria, si va ancora più giù nell'orrore. Il tema è quello dei clandestini, povere dannate persone perseguitate dalla bravura, dall'efficienza, dal rigore...ORRORE!

Si resta lì, impotenti, a guardare quelle povere facce addolorate, mai arrabbiate, soltanto esterrefatte, di fiorai, ombrellai, venditori di collanine...e ci si sente unite/i a loro...
Ma a chi fanno paura?
Silvia Minardi - 31-05-2008
Egregio Sig. Ministro,

A pochi giorni dall'inizio del Suo mandato, Le scrivo a nome dell'associazione lend - lingua e nuova didattica - per condividere con Lei alcune riflessioni sulla scuola italiana che sono il frutto della nostra lunga esperienza di ricerca e di formazione come associazione di docenti di educazione linguistica.
Verrà presto il tempo di una analisi dettagliata degli aspetti positivi e negativi del nostro sistema di istruzione e di formazione, il tempo per una proposta che ci auguriamo il più partecipata possibile per affrontare problemi vecchi ed esigenze nuove. È quindi in funzione di questo futuro prossimo che vogliamo ricordarLe quelle che, per la nostra associazione, sono attualmente le priorità per la scuola.
Giuseppe Aragno - 30-05-2008
Abbiamo un governo stabile, che gode di un largo consenso nel Paese e riscuote apprezzamenti significativi tra le file d'una opposizione che ha fatto della collaborazione e del dialogo il tema caratterizzante della sua presenza in Parlamento. Una presenza ornamentale.
La grande stampa, impegnata a navigare a vista, sottocosta, in attesa di veline, disegna quotidianamente un paradiso terrestre guastato per diabolica protervia dai napoletani e dalla loro spazzatura e tutto, persino le manganellate, tutto si va facendo soffice e ovattato.
Emanuela Cerutti - 30-05-2008
Se il Ministero di viale Trastevere sarà per un'Istruzione pubblica o meno non è ancora chiaro.

A oggi il portale per l'autonomia e l'innovazione ha conservato l'url www.pubblica.istruzione.it, e il logo sulla stringa in alto lo conferma. I complementi di specificazione del Ministero risultano però "dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca" e, nelle proprietà generali, la home page risulta chiamarsi MIUR.
MPIUR sarebbe effettivamente impronunciabile.

Del Ministro (del MIUR), stando sempre al suddetto portale, non si sa ancora nulla: lo spazio specifico è in allestimento, nonostante il giuramento risalga a venti giorni fa. Giuramento espresso dalla formula rituale prevista per tutti i nominati: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione".
Niente neppure sui collaboratori.
Giulio Viva - 29-05-2008
L'alunno in questione però, quando era coinvolto in contrasti con i compagni di classe, pur dopo i richiami, persisteva, a differenza degli altri, nei comportamenti "scorretti" sicché i docenti nel perdonare il gruppo si convincevano che Lorenzo era la causa scatenante dei contrasti. Un giorno dalle parole si passò ai fatti e per una rissa improvvisamente scoppiata durante la ricreazione fu richiesto l'intervento del Dirigente Scolastico. Il "bullo", si disse nel rapporto, doveva porre fine alle quotidiane intemperanze ed essere punito come si meritava.
Andrea Tornago - 28-05-2008
Intervengo in qualità di studente della Sapienza.
No, non è stata una "rissa" e nemmeno l'"aver preso parte a scontri". Quella tra studenti" è' stata un'aggressione di Forza Nuova a studenti dei collettivi di Lettere della Sapienza. Aggressione armata, quasi militare. Non erano "studenti di destra e di sinistra", erano studenti di Lettere aggrediti da militanti trentenni e anche dirigenti di Forza Nuova, quali Martin Alvaro, ripugnante comparsa del documentario "Nazirock" e responsabile romano di Fn.
Monica Capezzuto - 28-05-2008
Chiunque sia stato sfiorato dall'affaire munnezza ci si è trovato invischiato, impaludato senza possibilità di scampo; chiunque si sia passato la patata bollente non ha fatto altro che prendere atto della situazione preesistente ed adeguarsi, uniformandosi al sistema e facendosi inghiottire da questo enorme buco nero fatto di rifiuti, discariche, cave, proteste, negligenza. E soprattutto soldi. Tanti, troppi.
Lucio Garofalo - 26-05-2008
Intorno alla cosiddetta "emergenza" dei rifiuti esplosa drammaticamente a Napoli e in Campania, credo sia il caso di soffermarsi a meditare con calma e lucidità per smaltire tutte le balle, le menzogne e le mistificazioni strumentali che ci hanno raccontato negli ultimi tempi senza risparmio. Balle montate e gonfiate ad arte, sia dagli organi della stampa e della (dis)informazione di regime, sia dalle forze politiche di governo, locali regionali e nazionali, composte da varie formazioni e aggregazioni, sia che si tratti di coalizioni targate centro-destra, sia che si abbia a che fare con schieramenti politici di marca opposta ma, alla prova dei fatti, speculare.

E' senza dubbio opportuno e salutare porsi alcuni interrogativi più che legittimi, per confutare le tante, troppe (eco)balle ideologico-propagandistiche che ci stanno propinando da mesi allo scopo di occultare e mistificare la verità, mentre si provvede ad inasprire, enfatizzare e pilotare una crisi "emergenziale" che permane ormai da troppo tempo, in quanto dura non da 15 mesi, bensì da 15 anni!

La prima domanda (la madre di ogni quesito) da porsi, senza indugi o esitazioni, è la seguente: cui prodest?
Emanuela Cerutti - 24-05-2008
In un articolo apparso di recente sull'Espresso online, Umberto Eco mette in guardia dai pericoli di una rete senza rete, a cominciare da Wikipedia. L'enciclopedia libera è un'ottima iniziativa, ben fatta e precisa, ma occorre di continuo controllarla per essere certi che le notizie riportate non siano false o tendenziose. E poi controllare che le correzioni apportate non vengano di nuovo stravolte. Nuovi controlli: un lavoraccio.
Giuseppe Aragno - 24-05-2008
Me ne sto zitto e se la salute non è quella d'un tempo, tutto sommato, è un bene e mi sento protetto. Passo il tempo tornando a Montesquieu, Locke, Kant e Spinelli, ai rari libri che amo, "perché cultor di pochi libri vivo", come insegnava Foscolo ai miei anni giovani e lontani, e mi piace pensare che il senso d'oppressione che mi inquieta, nasca da una febbre ostinata e dal filo d'asma che ne deriva stringendomi la gola.
E' però non inganniamo noi stessi.
Barbara Maffione - Archivio Storico del Movimento Operaio - 24-05-2008
Napoli, 21 maggio 2008.
L'alba della terza repubblica ha rischiarato sotto un cielo plumbeo, in un'atmosfera surreale, dominata dal rombo dei camion Asìa, che per tutta la notte non hanno fatto altro che nascondere la "munnezza" sotto al tappeto rosso, da srotolare ai piedi del quarto Governo Berlusconi.
In città tutto è pronto, con un tempismo degno del film "Anni Ruggenti", il salotto buono è stato tirato a lucido, così come la pendola dei Borbone, nella Sala d'Ercole del Palazzo Reale.
Francesco Masala - 23-05-2008
Quando nel secolo scorso hanno inventato la scuola azienda e i presidi sono diventati dirigenti, con retribuzioni non disprezzabili, si pensava che per quello status e quei soldi un dirigente si assumesse il rischio della rimozione al non raggiungere certi obiettivi, con il vincolo dato che i lavoratori non potesse sceglierli. Se un dirigente riesce a perdere in 6 anni il 60% degli iscritti, quando scuole dello stesso tipo li accrescono, quando spesso viene chiamato presso il giudice del lavoro per contenziosi con i propri sottoposti, su iniziativa dei sottoposti che cercano di difendersi da angherie, quando quella scuola acquista una fama da paura, quando per anni il direttore amministrativo (DSGA) è messo nelle condizioni di non poter lavorare, sapendo tutti che quella figura è garante della regolarità amministrativa, che non è solo forma, ma sostanza, e mi fermo qui, dicevo, in un caso così la caccia al fannullone ha un senso? Non dovrebbe partire la caccia al dirigente incapace?
ADPM - L. Iorio - 23-05-2008
L'attesa di eventuali decisioni del neo ministro e' elevata, essendo stata alimentata nelle scorse settimane anche da alcuni importanti editoriali, centrati quasi tutti sulla parola d'ordine "merito", (al centro della proposta di legge n. 3423 presentata nello scorso mese di febbraio dalla stessa Gelmini, proposta che non possiamo che considerare con una certa apprensione).
Lucio Garofalo - 22-05-2008
Il primo Consiglio dei Ministri del quarto governo guidato dal neoduce Berlusconi, insediatosi "simbolicamente" (ossia demagogicamente) nella città di Napoli, ha varato una serie di decreti ministeriali di segno eccezionale, sotto la spinta e la "spada di Damocle" esercitata da alcune contraddizioni che sono state dipinte e raffigurate dalla propaganda di regime come "drammatiche emergenze" di natura sociale, sanitaria e di ordine pubblico, costruite ad arte dai mass-media e dalle forze politiche di governo.
Giocondo Talamonti - 21-05-2008
Quando è il buonsenso a prevalere, la soddisfazione individuale diventa collettiva, anzi universale, è una vittoria dell'intera umanità.
Pistorius ce l'ha fatta; potrà partecipare alle Olimpiadi di Pechino, sempre che faccia segnare il tempo minimo di accesso.
Si tratta di abbassare il suo di circa un secondo; compito arduo se non impossibile.
Ma era tanto difficile arrivare ad un conclusione del genere, senza apparire gretti e classisti?
Gianni Gandola - 21-05-2008
I dati dell'Istat - scrive Curzio Maltese - certificano che il sistema scolastico italiano è fallimentare. Da qui allora bisognerebbe partire, da un'analisi seria dei punti di debolezza e di inefficienza. Certo, servono risorse e - soprattutto - volontà politica. Dubitiamo che questo governo abbia a cuore così tanto il destino della scuola pubblica. Almeno stando alle prime scelte compiute, alle nomine ministeriali. Ci auguriamo di sbagliare, nell'interesse del nostro sistema di istruzione e del Paese.
Monica Capezzuto - 20-05-2008
Primo week-end del maggio dei monumenti a Napoli.
Il giornalista intervista i turisti presenti a Napoli,entusiasti e stupiti di non vedere i cumuli di spazzatura variopinta e indifferenziata che hanno fatto bella mostra di sé tutto l'inverno, tanto pubblicizzati dai media più dell'acqua della nazionale.
Pausa fisiologica invece: la pulizia era - ahimè - l'eccezione e non la regola in una regione che ama talmente tanto la propria munnezza da non volersene disfare, anzi trema all'idea di una fine orribile in un inceneritore, erede di altri forni.
Andrea Tornago - 20-05-2008
La pagella scolastica non mancherà a nessuno. Nel 1926 costava cinque lire ed era stampata dal Poligrafico di stato, Letizia Moratti l'ha aggiornata alla scuola dell'«autonomia» affidandola alle stampanti d'istituto. Ora il ministro Brunetta ha deciso che sarà solo un documento informatico e il senso di leggerezza è unanime: otto milioni di pezzi di carta in meno ogni anno, semplificazione, innovazione. Benvenuta tecnologia. Ma non sarà solo la pagella di fine anno a finire su internet: dalle prove scritte alle singole interrogazioni, dal registro di presenze e assenze alle note di condotta, l'intero sistema di valutazione verrà informatizzato.
Varie associazioni di precari - 19-05-2008
Gentile Ministro Gelmini,

Le è stato affidato una poltrona non semplice. Infatti Lei eredita una situazione pesante, di enorme disagio della scuola pubblica italiana.
Come sicuramente avrà avuto modo di sapere, la scuola pubblica è stata fatto oggetto, negli ultimi anni, di tagli impietosi che poco hanno migliorato e tanto, troppo hanno tolto a tutti: genitori, alunni, insegnanti, alla vita stessa di tutta la società italiana.

Abbiamo assistito ad una recrudescenza del fenomeno "bullismo", un imbarbarimento del vero significato del rapporto docente-alunno, travisato il senso della conoscenza, del percorso culturale ed emotivo fondamentale per l'apprendimento. Ma tutto ciò non ha comunque intaccato l'entusiasmo di coloro che da anni portano sulle proprie spalle il fardello di questa scuola così martoriata: gli insegnanti precari.
Adriana Stazio - 19-05-2008
Sta accadendo di nuovo. E anche stavolta è sotto i nostri occhi e non ce ne accorgiamo; anche stavolta crediamo alla propaganda e non ci rendiamo conto dell'orrore; anche stavolta mentre in qualche modo, chi più chi meno, la gente si lascia convincere e trascinare nell'odio e nel pregiudizio razziale costruito ed alimentato ad arte, noi stiamo a guardare perché dopotutto - pensiamo - un certo limite non lo si potrà superare. Anche stavolta, quando tutto questo sarà finito, tra molti o pochi anni, diremo che non sapevamo, che non potevamo immaginare... e lo diranno anche i tanti "bravi cittadini" che oggi sono per la tolleranza zero in preda all'isteria securitaria. Ma sarà ammissibile pensare di cavarcela un'altra volta con la stessa scusa? Credo proprio di no.
Fausto e Jonny - 17-05-2008
Dice: annvediii oh, che quello sta premiato perchè ce sta di mezzo er Pigmalione, eddai, che la profe mai dirà che se sbaglia, sempre tanto carino...

Mai come quello che succede qua, madonna mia, che tu vai in Collegio e le regole sono ferree, poi in Direzione, la porta bella chiusa, ci si arrangia...
Marco Donati - 16-05-2008
Le parole urlate nel vento dalla destra stanno producendo un uragano. Al rumore dei roghi, delle spranghe e delle molotov si contrappone il silenzio delle Istituzioni e della società civile. Ancora una volta il vecchio trucco dell'illusionista sembra funzionare. La rabbia e la paura trovano finalmente uno sfogo.
Quelli che seguono sono stralci da un libro edito dall'Opera Nomadi di Milano.
Scaricatelo e parlatene nelle vostre scuole
Comitato Promotore - 16-05-2008
... la nostra iniziativa, come tutte quelle intraprese in questi anni, non muove dal sostegno o dall'avversione ad una parte politica. Ciò che a noi interessa è la sostanza, è il ragionare in modo pacato e argomentato su quanto sta succedendo nelle scuole e sulle conseguenze che ricadono sull'insieme del nostro Paese. Nei mesi scorsi abbiamo organizzato seminari, incontri, dibattiti e cominciato a produrre contributi scritti sui temi della nostra proposta.
Franco Balbo - 15-05-2008
Vorrei dare una breve risposta al commento del Professor Donanno, quando si domanda se il PD abbia perso anche a causa delle cuoche e scodellatrici....
Questo problema che pone il professore, è un problema serio a cui la classe politica del CentroSinistra deve dare una risposta.
E soprattutto chiedersi come mai moltissimi lavoratori non li hanno più votati.
Maria Zammitti - 14-05-2008
Gli insegnanti precari hanno bisogno di un lavoro stabile e sicuro per poter programmare il loro futuro. Proviamo a metterci nei panni di chi da 15 o 20 anni fa di "mestiere" il precario e dove lo fa? Nel settore più delicato, quello dell'Istruzione, dove si dovrebbero formare le nuove generazioni e dunque la nuova classe dirigente.
Ma sembra possibile e/o umanamente accettabile? Il precario non riesce a fare progetti di nessun tipo e quando li fa ne paga care le conseguenze, poiché ogni anno è un enigma, poi magari arriva l'agognato contratto dal 1 settembre al 30 giugno, ogni anno appeso ad un filo.
Si tratta, badiamo bene, nella grande maggioranza di persone che hanno un'età compresa tra i 35 e 50 anni, che hanno studiato per una vita e si sono abilitati all'insegnamento.
Pierangelo Indolfi - 13-05-2008
Se lunedì 13 Maggio 1968 è ricordato come il momento clou del Maggio francese, con quello sciopero generale indetto dagli studenti che paralizzò la Francia, io purtroppo non c'ero, dato che il giorno prima, per la verità assai commosso, avevo fatto la Prima Comunione. La mia generazione, quella del baby boom, quella che adesso si candida a classe dirigente, portava ancora il grembiule nero col fiocchetto azzurro a coprire i pantaloni corti e le ginocchia sbucciate. Ciò non esclude che quegli eventi ci abbiano segnato profondamente, con risultati contraddittori, ed i contenuti del mio blog ne sono in qualche modo testimonianza.
Doriana Goracci - 12-05-2008
La cronaca di Viterbo registra un ulteriore atto di "bullismo" definito di "estrema violenza" dagli investigatori locali. Si tratta di un ragazzo di 14 anni appena compiuti e, arrestato la mattina del 7 maggio dalla squadra mobile di Viterbo, per aver sottoposto un suo coetaneo a ripetute violenze come avergli bruciato i capelli o spegnergli le sigarette sulle braccia. Non era solo ma in compagnia di altri due adolescenti non imputabili in quanto non hanno ancora compiuto 14 anni. Nei confronti dell'adolescente il gip del tribunale dei minori di Roma ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Alfio Mastropaolo - 10-05-2008
Una delle più geniali invenzioni degli ultimi decenni è stato il movimento Slow food. Riscoprire i sapori di una volta, le cucine di territorio, i prodotti genuini. L'autenticità dell'alimentazione contro la produzione industriale. Bene, perché non si dovrebbe riscoprire una politica autentica, competitiva con quella drogata dai media, fatta non di leadership e di personaggi mediatici, che esibiscono in piazza le loro private traversie, bensì di azione collettiva, di iniziative solidali, dei bisogni di una larga parte della società molto sofferente e di un'altra fortemente a rischio di mobilità discendente?
Giuseppe Aragno - 10-05-2008
Se l'amico-nemico Berlusconi non avesse sfondato la linea del Piave, il nuovo che avanza avrebbe affidato Scuola e Università a Maria Pia Garavaglia. Ombra di antica storia, vice sindaca a Roma e ministro con Ciampi, approdata alla corte americana del Partito Democratico dopo una vita nella Democrazia Cristiana e gli anni di militanza nella Margherita, quando un'insospettata vocazione ortofrutticola, zoologica e botanica ha sostituito i partiti con asinelli e cespugli, querce e rose nel pugno.
Comitato di Firenze per la difesa della Costituzione - 10-05-2008
La Costituzione è la legge fondamentale del nostro Paese; essa afferma i valori fondanti della nostra democrazia ed i principi fondamentali della nostra vita sociale; da più parti si afferma che la scuola deve anzitutto formare il cittadino; ma una tale formazione presuppone anzitutto la conoscenza della Costituzione, dei suoi valori e delle sue origini storiche; un cittadino non può ignorare la legge fondamentale che regola la vita democratica del Paese; nelle scuole italiane però la Costituzione non si studia; la Costituzione deve essere però introdotta nella scuola secondaria come insegnamento autonomo che tutti i giovani devono conoscere e studiare.
Emanuela Cerutti - 10-05-2008
Il 5 febbraio scorso, l'allora deputato Gelmini presentava alla camera una proposta di legge d'iniziativa .
Non so quanto l'attuale Ministro Gelmini fonderà la sua proposta per la scuola su tale ipotesi. In ogni caso i primi 2 articoli permettono di aprire un dibattito che potrebbe diventare proficuo, se non altro in termini di chiarezza previa. Ne stralcio alcuni pezzi per esprimere qualche iniziale opinione.
Maurizio Tiriticco - 05-05-2008
Un Paese complesso non si può più permettere di distinguere la competenza politica dalla competenza professionale. Oggi un politico è tanto più tale - nel senso della efficienza e della efficacia della sua azione - quanto più è a conoscenza del settore che è chiamato a dirigere: per esperienza diretta, perché lo ha studiato, perché ha prodotto pubblicazioni mirate, ed altro ancora! E si tratta di una competenza che non si improvvisa con qualche frettolosa audizione, ma che si matura nel corso degli anni. Nella democrazia semplice di un Paese povero, forse, potevano essere sufficienti l'intelligenza, l'onestà, uno spirito di servizio, perché i problemi, forse, erano altrettanto semplici. Oggi tutto è estremamente più complicato, ed altrettanto intelligente e competente deve essere un gruppo dirigente! A meno che non voglia costituirsi ad aeternum come una irremovibile casta!
Emanuela Cerutti - 03-05-2008
La prossima settimana la scuola dovrebbe avere un nuovo Ministro.

Non entro nel merito della competenza specifica di chi assumerà l'incarico, né in quello del gioco successivo di cariche annesse, tutte certamente di alta responsabilità.

Mi limito ad esprimere alcuni desideri per nulla originali: infatti non solo sono tutti contenuti in diversi articoli della Costituzione Italiana, ma da tempo costituiscono oggetto di dibattito nell'ambito scolastico reale e virtuale. Sarebbe bello che il dibattito si allargasse e portasse all'invio, perché no?, di desiderata collettivi al prossimo occupante di Viale Trastevere.
Gruppo precari - 03-05-2008
Caro Beppe,

siamo un gruppo di docenti precari che ti scrivono per esporre la loro difficile situazione.
I docenti precari, molti dei quali hanno più di 45 anni e più di 15 anni di servizio, vengono assunti a settembre per essere licenziati a giugno, non hanno scatti stipendiali di anzianità essendo sempre pagati come neoassunti, hanno molti meno diritti dei docenti di ruolo per quanto riguarda ferie e malattie, sono penalizzati rispetto agli insegnanti di religione, materia facoltativa, ormai quasi tutti di ruolo e che da precari hanno diritto ad aumenti quadriennali, devono ogni anno lasciare la loro classe e la loro scuola per ricominciare tutto daccapo senza alcuna possibilità di svolgere un lavoro continuo.
Nicola De Concilio - 03-05-2008
I docenti e gli studenti del Liceo Artistico Serale R. Cottini, con il presente comunicato, esprimono viva preoccupazione per il progetto da tempo in atto di "riorganizzazione dei corsi per adulti", il cui intento reale è ridurne la consistenza in termini di numero di classi, vedi ad es. Istituzione di un fantomatico "Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti" ( D.M. 25.10.'07), proprio quando tutte le forze politiche esprimono la necessità di abolire le Province ed affidarne i compiti alle Regioni.
Lucio Garofalo, insegnante - 02-05-2008
Il "miracolo" s'è avverato pure nella mia scuola. Molto più che in passato ho potuto seguire il turpe spettacolo messo in scena nel "progettificio scolastico" nel quale lavoro. Si è consumato l'ennesimo "mercato delle vacche", senza offesa per le vacche e i loro venditori. Con la differenza, non secondaria, che un vero mercato delle vacche denota una maggiore dignità e legittimità, una maggiore serietà e nobiltà, almeno rispetto alle oscenità affaristiche e venali a cui si assiste in un "progettificio scolastico".
Giuseppe Aragno - 01-05-2008
I nemici del paese vero, quello che pena, stenta, lavora e dispera, sono oggi tutti là, in un'assemblea di nominati senza alcuna delega che consenta rappresentanza, condotti in Parlamento da una legge elettorale incostituzionale e molto più fascista di quella del fascista Acerbo. La copertura legale necessaria a giustificare l'esistenza di uno scempio che pretende di essere Parlamento, verrà dai colpi alla Costituzione che questa assemblea autoconvocata pretenderà di far passare per leggi.
Giocondo Talamonti - 30-04-2008
L'Italia è piena, per fortuna, di lavoratori onesti e indefessi, di persone alle quali non pesa il sacrificio giornaliero, di gente che riserva la sua abnegazione all'utile collettivo, prima che individuale e che ha lasciato contributi di esperienze da cui altri partiranno per migliorare tecnica e società.
Michele Donnanno - 29-04-2008
Con la consueta ironia Gian Domenico Stella e Marco Rizzo sul Corriere di oggi presentano, impietosi, all'Italia una sua figura peculiare: la scodellatrice. Profilo professionale sostanzialmente sconosciuto agli altri paesi europei, ma necessario al nostro, nel quale chiedere ad un bidello, o peggio ad una cuoca, di scodellare i pasti, significa ledere i sacri commi del contratto nazionale e avviare un rischioso contenzioso.
Doriana Goracci - 28-04-2008
Chissà che conseguenze avrebbe a patire, oggi, un certo "insurrezionale" Piero Calamandrei se dicesse ai giovani, come fece nel 1955 di "andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati,
nei campi dove furono impiccati
". Nei fatti, noi cittadini comuni, non possiamo liberamente incontrare il detenuto nel carcere, nel Cpt o nell'ospedale psichiatrico, senza un attestato che dichiari la nostra parentela o appartenenza ad una associazione.
Lucio Garofalo - 26-04-2008
La Costituzione è senza dubbio la madre della democrazia italiana, una democrazia scalcagnata, monca e malandata per vari motivi. La Costituzione ne incarna idealmente il ricco patrimonio etico-valoriale, e leggerla e rileggerla (magari fino alla nausea) è il miglior modo per festeggiarla e proporla ai giovani, ed è forse il miglior modo per educare ed ispirare le nuove generazioni.
Vincenzo Andraous - 25-04-2008
La campagna elettorale s'è da poco conclusa, uomini e schieramenti avversi hanno usato le stesse parole, identici slogans, equiparando il detenuto a un fruitore di privilegi, il carcere a un contenitore di servizi destinati all'insuccesso, la pena erogata una garanzia per pochi illusi.
Ma se i clandestini sono troppi, aggrappati a una sopravvivenza assai poco prossima al vivere civile, se sulle strade in molti si travestono da drivers sconsiderati, se nelle famiglie e nelle scuole sono apprezzate le scelte degli adolescenti che non fanno perdere tempo prezioso, poco importa se disconoscono il valore della libertà e delle responsabilità, forse occorre formulare un'idea riformatrice che spinga alla riflessione.
Varie associazioni di precari - 25-04-2008
I precari della scuola sono stati a più riprese rassicurati, sia dal viceministro Bastico sia dal ministro Fioroni, sul fatto che il governo Prodi avrebbe firmato la seconda tranche di immissioni in ruolo previste dalla finanziaria del 2006 prima ...
Giocondo Talamonti - 25-04-2008
Scritta fra le ceneri fumanti dell'ultima guerra, la Costituzione Italiana resta ancora il miglior esempio di come fronti ideologicamente contrapposti possano partorire idee e progetti comuni nell'interesse del popolo.
Le visioni di parte, la gestione politica e l'organizzazione della vita sociale trovarono all'epoca un comune denominatore nella volontà di ricostruire il Paese, piegato dalla guerra, ma accomunato dall'obbiettivo di liberarlo, più che dall'invasore tedesco, dal nazifascismo e dalle barbarie ideologiche che si era trascinato per anni.
Marilena Iacomelli - 24-04-2008
Si corre in aiuto dell'Alitalia con un finanziamento straordinario del governo di 300milioni di euro, ma la stabilizzazione di migliaia di insegnanti precari non sta a cuore a nessuno: la scuola pubblica italiana, evidentemente, non merita le trattative e il supporto finanziario riservato ad una compagnia aerea.
Giuseppe Aragno - 24-04-2008
E' difficile dire se il leader più americano della storia italiana ne sia consapevole, ma non ci sono dubbi: Federico Augusto Von Hayek inserirebbe Veltroni nella chiacchierata schiera dei "costruttivisti". Non semplicemente un uomo "costruttivo", com'è giusto che sia un politico di limpida ispirazione anglosassone, ma uno dei quei capi carismatici che si sentono nati per fare la storia.
Alessandra Pierobon - 23-04-2008
noi maestre della scuola Primaria di Orio Canavese, della Direzione Didattica di San Giorgio (TO), vogliamo portare a conoscenza Vostra la storia di Fabio che è il fratellino di Michela la quale frequenta la classe 1a nella nostra piccola realtà.
Fabio è un dolcissimo bimbo di tre anni e mezzo che frequenta la Scuola dell'infanzia di Orio.
Maurizio Tiriticco - 22-04-2008
Stando al tormentone del totoministri che la stampa ci propina giorno dopo giorno, è evidente che un Ministro di alto profilo, per quanto riguarda l'istruzione, l'università e la ricerca, è lontano mille miglia dai pensieri dell'attuale maggioranza politica! Se è vero che il Sistema educativo di istruzione e formazione nella società della conoscenza dovrebbe costituire un fattore primario di sviluppo, è altrettanto vero che un tale dicastero non dovrebbe essere assegnato solo in ordine all'esito del gioco dei bussolotti.! Ma... così vanno le cose in questo nostro strano Paese!
Elena - 21-04-2008
Per la prima volta nel nostro Paese gli insegnanti si uniscono a docenti universitari, responsabili di musei, persone legate a diverso titolo al mondo della cultura, genitori e cittadini per far sentire il loro rifiuto nei confronti dell'abbassamento culturale, della rimessa in causa dei diritti, della frantumazione del territorio culturale comune, della difficoltà sempre più evidente a svolgere la propria professione al livello necessario.
Vogliamo farci sentire. Vogliamo proporci a chi governerà nei prossimi anni, chiunque sia, perchè venga invertita questa tendenza preoccupante.
Vincenzo Andraous - 19-04-2008
Da qualche anno c'è in corso una diatriba politica, anzi un vero e proprio apprendimento sociale, sull'assunzione di sostanze stupefacenti.
Convincimenti e interpretazioni arbitrarie che nulla hanno a che vedere con le reali metastasi prodotte dall'espansione delle droghe tutte, e non solo nella parte definita con malcelata insignificanza, droga leggera, quindi accettabile, se non addirittura omologabile al consumo quotidiano.
Lucio Garofalo - 19-04-2008
... vediamo in quale modo si è tradotto l'autolesionismo della sedicente "sinistra" (ex)parlamentare italiana. Una "sinistra" ormai estinta, umiliata e declassata al rango di un movimento politico extraparlamentare, senza possedere più alcun rapporto organico con i soggetti della realtà sociale, senza avere più l'abitudine e tanto meno la vocazione alla prassi e all'attività extraparlamentare.
Gemma Gentile - 19-04-2008
I partiti di sinistra si sono comportati come "vittime" che, di fronte alla pistola che vuole uccidere, invocano pietà, sperando di convincere il "carnefice" a desistere, né d'altra parte mi meraviglia tale comportamento, vista la condotta e i risultati dei partiti della sinistra cosiddetta radicale nel governo Prodi...
Salvo Bascone - 18-04-2008
In questo mese di aprile 2008, frastornati dalla bagarre elettorale e da tanti altri pensieri, è passata assolutamente in silenzio l'ultima iniziativa intrapresa dalla coppia uscente Fioroni/Bastico. Di che si tratta?
Si chiama "IoStudio". È una sorta di bancomat, una tessera plastificata nominale che a settembre prossimo verrà distribuita a circa due milioni e mezzo di studenti della scuola secondaria di II grado. Tale iniziativa poi, a pensarci, ben si sposa con altra brillante iniziativa passata anch'essa sotto silenzio: il "Piano per il Ben...Essere dello studente (2007-2010)".
Maurizio Tiriticco - 17-04-2008
E' opportuno e doveroso che il nuovo Governo non si avventuri in spericolate operazioni di Punto e capo e che riprendesse, invece, le fila di un discorso e di una iniziativa che il Centro-sinistra hanno avviato senza sventolii di bandiere, recependo le esigenze di rinnovamento del nostro Sistema di istruzione, rinnovamento che ci chiedono i giovani e che ci sollecita l'Unione europea. Un segnale importante sarebbe se il dicastero dell'Istruzione e dell'Università venisse affidato ad un figura di alto profilo, consapevole dello scenario in cui dovrà operare e capace di dare continuità alle iniziative intraprese dal precedente Governo, assolutamente coerenti con le esigenze dei nostri giovani e con le numerose Raccomandazioni del Parlamento europeo. Se così non fosse, i primi a soffrirne sarebbero proprio i nostri giovani! E i nostri insegnanti andrebbero veramente allo sbando!
Lucio Garofalo - 14-04-2008
Caro Silvio/Walter,

mi permetto di usare lo stesso tono amichevole e affettuoso adoperato nella missiva pre-elettorale che hai recentemente spedito al mio recapito personale. Pertanto, mi consentirai di rivolgermi a te in modo confidenziale, dandoti del tu.
Ovviamente, ti ringrazio per aver pensato (anche) al sottoscritto, malgrado ciò avvenga solo nelle (pur frequenti) circostanze pre-elettorali.
IUniScuola - 14-04-2008
Signori candidati Premier, constatiamo con vivo allarme che nei temi di questa campagna elettorale c'è una grande assente: la trasparenza della Pubblica Amministrazione. Trasparenza intesa come efficienza, correttezza, economia, risparmio, rispetto dei cittadini.
Vincenzo Andraous - 13-04-2008
Mentre Don Franco Tassone celebrava la Messa nella cappelletta della comunità, e ci sollecitava a fare bene le cose soprattutto per i più giovani, mi ha attraversato un pensiero, un dubbio si è insinuato, a farmi riflettere su quel che a volte diamo per scontato.
Su una rivista alcuni giorni fa, qualcuno ha scritto che andare in una scuola e dire "oggi parliamo di bullismo o raccomandare di non farsi le canne, è un atteggiamento destinato all'insuccesso", perché a suo dire bisogna partire dal positivo per poter disegnare una breccia.
Salvo Bascone - 10-04-2008
in quale paese civile al mondo avviene con tanta disinvoltura che l'esercizio della democrazia debba costituire uno schiaffo alla base della democrazia stessa quale dovrebbe essere l'educazione e l'istruzione dei giovani?
Comitato di Firenze - 10-04-2008
La Moratti (PdL) decide, Fioroni (PD) esegue (ancora finanziamenti pubblici sottratti alla scuola statale ed assegnati alle scuole private)

Il Veltrusconismo nella scuola grazie al Ministro Fioroni (PD) è già avviato; difatti a fine legislatura del Governo Berlusconi, per iniziativa della Moratti, fu approvata la legge 3 febbraio 2006 n. 27 che prevedeva, in palese violazione dell'art.33 della Costituzione, il regime delle scuole private convenzionate con lo Stato; cioè lo Stato, anzichè garantire a tutti la scuola statale, per sua natura laica e pluralista, si "convenziona" con le scuole private (in gran parte cattoliche); in tal modo alle scuole statali si possono sostituire quelle private, sovvenzionate dallo Stato, ma senza alcuna garanzia per la libertà di insegnamento e per la laicità dell'istruzione.
Ilaria Ricciotti - 08-04-2008
Ascoltando a piccole dosi i discorsi di un patentato politico ai suoi sostenitori, mi è subito venuta in mente la storia con i suoi ricordi riferiti, studiati ma non vissuti. Palesemente essa mi ha rammentato che, oggi come ieri, il popolo può essere manipolato, confuso e offeso da promesse che non si potranno mai mantenere e da sogni che non si potranno mai avverare.
Oggi come ieri c'è chi ancora proclama, scandisce i suoi slogan, aizza e semina su e giù per l'Italia rancore, pregiudizi e tanta insofferenza verso avversari che non sono visti e considerati come tali, ma pericolosi, perché intralciano piani, aprono gli occhi, chiedono maggiore giustizia sociale, denunciano situazioni dettate da faziosità e non da una sana passione politica.
Maurizio Tiriticco - 08-04-2008
nella cosiddetta società della conoscenza, l'educazione e l'istruzione devono essere azioni concomitanti ed assolutamente pervasive, perché non riguardano più solo i bambini che crescono e che devono essere socializzati ad un dato contesto sociale ed indirizzati a dati mestieri e professioni, ma riguardano i cittadini tutti e per tutta la loro vita. Le tre fasi della vita di un tempo, andare a scuola, lavorare e andare in pensione, sono assolutamente saltate e la funzioni stesse dell'educare e dell'istruire sono cambiate.
Maria Zammitti per Costituente democratica - 07-04-2008
Il sistema scuola è il primo a perderci quando permette la precarizzazione della sua componente più sensibile con uno spreco drammatico di risorse umane.
Gli insegnanti precari hanno bisogno di un lavoro stabile e sicuro per poter programmare il loro futuro. Proviamo a metterci nei panni di chi da 15 o 20 anni fa di "mestiere" il precario e dove lo fa? Nel settore più delicato, quello dell'Istruzione, dove si dovrebbero formare le nuove generazioni e dunque la nuova classe dirigente.
Ma sembra possibile e/o umanamente accettabile?
Per affrontare e risolvere il problema del precariato nella scuola chiediamo...
Bruna - 07-04-2008
La Tv l'ha detto ieri. Un collega che valutava gli studenti tenendo conto dell'impegno, della partecipazione al dialogo educativo, della costanza, degli interventi in classe e dei risultati dei colloqui col decente, andrà sotto processo perchè non effettuava le canoniche interrogazioni previste (previste da chi e dove?)
I voti secondo gli studenti erano frutto delle "simpatie" o antipatie del professore.
Ma stiamo scherzando?
Emanuela Cerutti - 05-04-2008
Mentre in Italia è stato bandito e reinviato a data da destinarsi il concorso ispettivo, in Francia qualche ispettore ha preso posizione. E non solo sul merito dei futuri programmi, ma sul senso di un lavoro che sta in bilico tra lealtà e servilismo e che, nel paese dei diritti, richiama a responsabilità talvolta oubliées. Traduco uno stralcio che credo possa dire molto anche oltrconfine.
Sinistra critica - 05-04-2008
Viviamo in un paese attraversato da un'ondata liberista e conservatrice a tutto campo: contro i lavoratori e lavoratrici impoveriti da oltre venti anni di politiche orientate dall'Unione europea; contro i diritti civili e la laicità a opera di un Vaticano immerso in una logica oscurantista; contro l'ambiente e le comunità locali da parte di una logica del profitto che devasta le risorse e mette a rischio la salute; contro le istanze della pace e del futuro a opera di una guerra globale di cui l'Italia è tra gli artefici.
Comitato di Firenze - 05-04-2008
Noi finora abbiamo ritenuto che la nostra Associazione non dovesse fare scelte di campo; ma, dopo l'esperienza negativa dei due anni di governo dell'Unione che aveva incautamente assegnato il Ministero della P.I. alle forze dell'attuale DP e soprattutto dopo le scelte programmatiche del PD, riteniamo che, se vogliamo contrastare il berlusconismo nella scuola, sia necessario impegnarci per votare "La Sinistra, L'Arcobaleno".
Vincenzo Andraous - 04-04-2008
E' morto uno di quelli che non consumava la cena in famiglia, lavorava di giorno e arrancava la notte nel sonno, nel tentativo di rimettere insieme qualche nuova speranza.
Della sua storia personale, della sua dignità e di noi stessi sparsi all'intorno, non interessa a nessuno.
Gennaro Carotenuto - 04-04-2008
I sottoscritti sono estremamente preoccupati per l'immediato pericolo di vita nel quale versano centinaia di dirigenti di associazioni in difesa dei diritti umani colombiane che hanno organizzato la grande manifestazione contro il Terrorismo di Stato in Colombia dello scorso sei marzo, alla quale hanno preso parte attiva centinaia di associazioni della società civile colombiana e oltre 300.000 persone.
Precari scuola - 04-04-2008
A pochi giorni dalle elezioni ancora non si sa nulla sulle immissioni in ruolo previste dalla Finanziaria 2006: la seconda tranche di 50.000 assunzioni per i docenti, e di 10.000 per gli Ata, appare ancora in alto mare.
Decine di migliaia di precari vedono a rischio la tanto agognata stabilizzazione, la sensazione che stia per arrivare una beffa cocente si fa di ora in ora più sicura.
Giuseppe Aragno - 03-04-2008
Due notizie. Piccole certamente, di quelle che non fanno strada in questo nostro paese che di qui a qualche giorni riprende la corsa e, a dar retta a Veltroni, sarà un altro mondo. Nuovo. Soprattutto nuovo, perché non ci sono dubbi: guardiamo lontano e in cielo splende la stella cometa.
Due notizie. La prima è francese e mette tristezza: contro i tagli alla scuola prodotti dalla filosofia politica del presidente consorte di madame Bruni, s'è levata come un sol uomo tutta intera la Francia.
Lucio Garofalo - 29-03-2008
Un facile e sciocco luogo comune, assai diffuso e persuasivo negli ultimi tempi, assegna ai politici il ruolo di "casta" per eccellenza, nel senso più deteriore e spregevole del termine ... non sto qui a difendere in alcun modo la casta politica e le inique immunità e prerogative (quasi esclusive) di cui gode, anzi. Tuttavia, ci sono altre caste superprivilegiate e parassitarie, che sono addirittura peggiori, ben più immonde ed immorali.
Rosanna Vittori - 29-03-2008
Condivido l'esigenza di recuperare rigore e impegno nella scuola, di ridare valore alla conoscenza come fattore imprescindibile di sviluppo. Non condivido alcune cose che dite, che rivelano scarsa conoscenza della scuola ... Oggi, in questo tempo di inquietante rampantismo, il valore dell'uguaglianza piace molto meno di allora, ma ciò basta a giustificarne il rifiuto?

Giuseppe Aragno - 28-03-2008
Se ne sono accorti all'improvviso gli uomini di Veltroni. Quali? Quelli che, se squarci il velo del "siamo il nuovo che avanza", sono in larghissima parte gli uomini di Prodi, i protagonisti del disastro dell'Unione, il vecchio più vecchio dell'Italia politica. Il 13 e il 14 aprile, sostengono questi campioni della trasparenza, non andremo a votare. Non sono impazziti, no, non si tratta, come potrebbe sembrare a prima vista, di una dichiarazione d'astensione.
Gennaro Carotenuto - 27-03-2008
I media statunitensi sono del tutto lineari. Usano il termine più corretto, e totalmente neutro, per identificare i 4.000 morti in Iraq: "morto" quasi sinonimo di "caduto", non "vittima" come fanno gli italiani. Perché questa differenza così grande?
Associazioni precarie - 26-03-2008
Il premier Prodi ed il ministro Fioroni intervengano sul ministro dell' Economia Padoa Schioppa, dimostrando di mantenere gli impegni presi.
Le conseguenze elettorali di una delusione del popolo dei precari della scuola potrebbero essere molto pesanti: in gioco ci sono almeno un milione di voti, tenendo conto che gli iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento sono circa 300.000.
Aquilone Blu - 25-03-2008
il ricorso al patteggiamento è oggi precluso per tutti coloro che siano indiziati di tali gravi reati commessi ai danni di minori (e non, con riferimento ad esempio alla violenza sessuale ed alla violenza sessuale di gruppo), i quali potranno avvalersi unicamente del c.d. rito abbreviato, quale alternativa al dibattimento vero e proprio. Evidentemente, tale nuova regola può applicarsi solo con riferimento al periodo successivo all'entrata in vigore della legge, quindi unicamente per i reati commessi dopo il febbraio 2006.
Giocondo Talamonti - 21-03-2008
La rinuncia alla partecipazione ai giochi risulterebbe essere il fallimento degli ideali di libertà, la perdita dei valori basilari di equità e di giustizia, l'abbandono di ogni possibilità di perseguire, attraverso il confronto sportivo, la volontà di affermare i principi di fratellanza che devono animare tutti i popoli della terra.
Maurizio Tiriticco - 19-03-2008
Il documento con cui si traccia il rilancio dell'istruzione tecnica e professionale intitolato Persona, tecnologie e professionalità, recentemente prodotto dalla Commissione ministeriale ad hoc, è indubbiamente interessante e, per certi versi, nuovo nel suo impianto e nelle sue argomentazioni. In effetti, la prospettiva di promuovere un'istruzione tecnica di tutto rispetto, assolutamente riscattata dal suo vizio di origine gentiliano, per cui tutto ciò che non è classico e letterario sarebbe sempre un qualcosa di secondo livello, è assolutamente necessaria. L'evoluzione dei saperi nelle società avanzate ci ha ormai confermato da tempo che sul piano della ricerca e dello sviluppo delle conoscenze non ci sono gerarchie di sorta. Le ricadute di tale assunto sui processi educativi sono altrettanto importanti e determinanti, per cui è assolutamente necessario che tutti i percorsi dell'istruzione postobbligatoria vengano riordinati e vengano cancellate per sempre gerarchie che non hanno più ragion d'essere.

Ilaria Ricciotti - 17-03-2008
Insegnare significa andare incontro ad un percorso lavorativo non sempre facile e non sempre supportato da successi.
Fatta questa premessa, ritengo che l'insegnante, unitamente ai suoi colleghi di corso, debba non soltanto valutare i suoi studenti, ma anche se stesso, soprattutto nel momento in cui si accorge che in una classe di 30 alunni, più della metà non riesce a raggiungere un sufficiente grado di preparazione.
Gianni Mereghetti - 15-03-2008
Nel Convegno sull'emergenza educativa organizzato dalla Cisl-Scuola Lombarda il ministro Giuseppe Fioroni è tornato a parlare dei debiti scolastici ribadendo che «la scuola sta mettendo in campo un grande sforzo per il loro recupero, ribadendo che i debiti vanno pagati». Sarebbe ora di finirla con questa farsa...
Giocondo Talamonti - 15-03-2008
Quando si parla di "educazione" si intende un processo di acquisizione di conoscenze e valori, più o meno lungo, nel corso del quale vengono impartite nozioni e suggeriti atteggiamenti utili alla soluzione di dati problemi.
Detto processo è apparentemente improduttivo nella fase di apprendimento, poiché non produce nell'immediato alcun utile.
Quindi, il costo relativo della formazione viene giudicato una perdita secca.
Per quanto sia difficile da credere, proprio questa è la convinzione dominante del datore di lavoro ed è rarissimo che i lavoratori assunti seguano "training" di sicurezza specifici per quella determinata attività.
Comitato Scuola e Costituzione - 15-03-2008
La Regione Emilia Romagna al giudizio della Corte Costituzionale.

Il TAR Emilia Romagna, con ordinanza n. 10 del 10 marzo 2008, dichiara "rilevante e non manifestamente infondata la questione della legittimità costituzionale della L.R. n. 52/95" "in relazione agli artt. 33, c.1,2,3, e 117 della Costituzione" e "ordina la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale".

Avevamo ragione noi.

Ogni finanziamento diretto alle scuole private è incostituzionale sotto diversi profili...
Cristina Braila - 14-03-2008
Sanzionare va bene e se due studenti sono espulsi dalla scuola per tutto l'anno scolastico, com'è avvenuto a Palermo in un istituto professionale, va ancora meglio. Non si possono fare sconti a due bulletti che, approfittando di un compagno disabile, lo hanno convinto ad aggredire un ragazzo più piccolo, che è al primo anno di scuola superiore...
Gennaro Carotenuto - 14-03-2008
Per 44 imputati, accusati da 200 testimoni di vessazioni e torture a Bolzaneto, dopo il G8 di Genova nel luglio 2001, sono stati chiesti 76 anni di carcere. Pare tanto, ma è meno di niente perché di questi 76 anni, qualora giungessero a sentenza, si sa già che non sarà scontato neanche un giorno.

Giuseppe Aragno - 14-03-2008
Il Pil cresce quanti più uomini schieriamo in armi per esportare la democrazia a colpi di cannone, quanti più carri armati, aerei e sommergibili acquistiamo; il Pil cresce ogni volta che investiamo risorse per tenere in piedi la baracca cilena di Genova e dintorni; il Pil cresce quando tagliamo salari e pensioni e ignoriamo il diritto alla salute e allo studio.
Giocondo Talamonti - 13-03-2008
Le contrapposizioni fra i comunisti mangiapreti e i Don Camillo alla Guareschi sembravano appartenere ad un mondo sepolto dai ricordi, affidato ad una vaga nostalgia per i tempi andati e legato al rimpianto per la spontaneità e la correttezza con cui venivano affrontate le divergenze laico-cattoliche.
Su quelle dispute siamo cresciuti; l'Italia del dopoguerra ha costruito i suoi progetti per il futuro, riuscendo a coniugare la devozione religiosa con la fatica della rinascita economica.
Poi l'evoluzione storica del Paese ha restituito ad ognuno dei due poli le competenze di riferimento e lo svolgimento delle funzioni a ciascuno più congeniali. Almeno sulla carta.
Claudia Fanti - 11-03-2008
Francamente è stancante leggere le affermazioni di chi la scuola elementare non la "frequenta" se non per qualche conoscenza privata o per qualche esperienza diretta ma personale e poi di essa disquisisce addirittura su un libro (che alla fine gli renderà poco, ma pur qualcosa!).

Il problema vero è che chiunque può dire tutto e il contrario di tutto senza tema di essere smentito. Anche le vituperate maestre frequentano amici e hanno figli all'università...e quante ne potrebbero raccontare...di cotte e di crude...per non parlare degli Esami di Stato post laurea...si potrebbe scrivere una enciclopedia ... ma da brave, piccole e invisibili scienziate del quotidiano tacciono e lavorano perché sanno che spiare dal buco della serratura non è il modo più dignitoso di salvare la vita a se stesse e ai piccoli...
Giulietto Chiesa - 10-03-2008
Cari amici e amiche, compagne e compagni di un'Italia che non si arrende. Lo sfacelo della situazione e della classe politica e una vera e propria emergenza democratica impongono di rompere indugi e timidezze, divisioni e recriminazioni.

Dobbiamo, in primo luogo, difenderci. E possiamo contr'attaccare.
Per farlo è ormai indispensabile dotarci di strumenti di comunicazione di massa che realizzino un'informazione democratica e che ingaggino una battaglia per la difesa della democrazia e del Bene Comune.

Noi riteniamo che milioni di persone, in Italia, aspettino questa proposta e siano pronti a sostenerla.
Giocondo Talamonti - 08-03-2008
Lombroso, medico criminologo dell'800 secondo il quale la natura violenta dell'uomo è individuabile nelle misure del cranio, con uno come Antonio Cassano ci sarebbe andato a nozze.
Comitato di Firenze - 08-03-2008
Prima che sia troppo tardi è necessario un forte cambiamento nella politica scolastica delle nostre istituzioni; con ruoli e compiti diversi partiti, associazioni e singoli dobbiamo tutti impegnarci insieme per un rilancio nelle istituzioni, nelle scuole e nel Paese di una politica coerente con i principi costituzionali per una scuola statale, laica e democratica ed aperta a tutti e a tutte.
La scelta di campo è quindi una doverosa scelta di coerenza.
Precari Salerno - 08-03-2008
Oltre 600 le cattedre tagliate nella provincia di Salerno (3.000 in tutta la Regione) per il prossimo anno scolastico. Questo significherà: la chiusura di scuole (soprattutto nei piccoli centri); l'accorpamento di classi che arriveranno ad avere 30 e più alunni; migliaia di lavoratori della scuola (insegnanti ed ata) perderanno il posto.
L'ennesimo taglio degli insegnanti di sostegno (718 in Campania) renderà impossibile una vera integrazione degli alunni disabili.
Ma il numero delle cattedre soppresse è tale che sommato ai tagli degli anni precedenti va a ledere il diritto allo studio di tutti gli alunni della nostra Provincia.

NOI NON CI STIAMO...
Giuseppe Aragno - 07-03-2008
Il mondo rotola, certo. Alba Sasso, fino a ieri compagna di partito di Veltroni e oggi, ancora oggi, al governo con Fioroni e soci, giorni fa sul Manifesto scriveva scandalizzata: "Fondi nella scuola pubblica, siamo gli ultimi della classe". Giorni fa. E prima tutto andava meglio? L'evidente mancanza di cultura istituzionale, l'arrogante disprezzo per la Costituzione, l'ignoranza totale di ciò che avviene davvero nella scuola - che sopravvive, e a volte vive, nonostante il Parlamento dei "nominati" - tutto questo è cominciato oggi, con la campagna elettorale di Veltroni? Oggi scopriamo che per ridurre un paese allo sbando basta aprire la scuola alla concorrenza, ridurre il sapere a merce, presentare un prezzario e consentire che chi più ha più sappia? Oggi raccontiamo alla gente che l'Ocse punta il dito da anni contro la scuola misurata con logiche econometriche, tutta bollini qualità, competizione e azienda? Oggi scopriamo i danni delle campagne di stampa contro gli insegnanti "assenteisti"?
Andrea - 07-03-2008
Da che mondo è mondo quando uno viene promosso passa alla classe successiva, quando viene bocciato ripete la stessa classe. Questo è quello che credevo fino a poco tempo fa quando nella classe di mia figlia (una seconda elementare del vecchio ...
Ilaria Ricciotti - 06-03-2008
...Tu che percorri questa o quella via,
Tu che vieni spesso violentata,
Tu che appari confusa o determinata,
Tu che scegli di donare o no la vita ,..

Vincenzo Andraous - 06-03-2008
Una donna presa a calci, rifiutata e calpestata, è solamente il frutto di una errata concezione morale, di valori culturali che soccombono ai pugni sferrati dai pregiudizi, si tratta semplicemente di vittime ammutolite dalla consapevolezza di rappresentare poco più di un fattaccio privato, anche quando la bestemmia burocratica è spogliata nella sua menzogna, dall'efferatezza dei dati esponenziali che indicano in milioni le donne colpite dai sassi psicologici, fisici, sessuali.
Giocondo Talamonti - 06-03-2008
Nell'auspicare che questa giornata diventi, presso ogni cultura, sinonimo di libertà e di pari dignità fra i sessi, ciascun uomo, che condivida i valori di giustizia, consegni alle donne, insieme alle mimose, un impegno concreto a lottare contro la discriminazione sessuale ed offra il proprio contributo di considerazione e rispetto per il riscatto sociale del mondo femminile.
Varie associazioni di precari - 05-03-2008
Lei milita nel Partito Democratico che parla di rinnovamento della politica, di trasparenza nel rapporto tra politici e cittadini, di un Italia nuova, moderna e giusta.

In nome di questi principi i docenti precari Le chiedono...
Claudia Fanti - 05-03-2008
Paolo Petrocelli affronta con competenza, passione e disincanto l'argomento scuola. Nel suo libro non c'è ombra di vittimismo, non c'è lontananza dalla realtà; c'è, invece, la volontà di affermare che non siamo finiti, che non siamo pedestri funzionari di Stato, che, se vogliamo, possiamo usare l'intelligenza e la cultura per dire dei NO a ciò che si pretende e si è preteso da anni di fare di noi e della scuola: un'azienda senza arte e senza sapienza, un'azienda che fabbrica progetti inutili ai contesti, pur di fare una misera cassa di virtù e conoscenza ormai assoggettate a una politica senza la maiuscola rivolta a un pubblico sempre più acritico e disposto a bersi qualsiasi frottola pur di non assumersi la responsabilità dell'autocritica.
Maurizio Tiriticco - 04-03-2008
Il biennio che ha avuto inizio lo scorso settembre, com'è noto, ha carattere sperimentale, e siamo di fronte ad un duplice lavoro: da parte delle scuole, impegnate nell'operazione "obbligo"; da parte del legislatore, impegnato ad un riordino complessivo dell'intera istruzione secondaria. A mio avviso, occorrerà privilegiare la terminalità di un obbligo più che una sua propedeuticità; od a contemperare convenientemente le due istanze. Ma a questo proposito il discorso è tutto aperto. La cosa più importante, e che tutti dobbiamo condividere, è che oggi la "scuola elementare" che si conclude con un rinnovato biennio di un Paese dell'Unione europea è tenuta a far sì che tutti i suoi cittadini conseguano quelle competenze di cultura e di cittadinanza che sono indicate dalle Risoluzioni europee. E sono questi gli obiettivi che l'intero nostro percorso decennale deve realizzare senza interruzioni di sorta, anche se con il pieno rispetto dei ritmi di crescita/sviluppo dei nostri obbligati!
Vincenzo Andraous - 03-03-2008
Lutrec non c'è più, lo hanno trovato privo di vita, riverso sul ciglio della strada, con la siringa nella vena e gli occhi grandi spalancati.
Questa assenza è un dolore che lacera in profondità, perché si tratta di una persona conosciuta, un giovane con tante capacità al fondo recintato delle apparenze.
Francesco Mele - 03-03-2008
La legge Bersani (legge n° 40/07) ha introdotto la possibilità di detrarre dalle tasse, nella misura del 19%, i contributi volontari che le famiglie erogano agli Istituti scolastici. Questo avviene in un quadro generale di riduzione dei finanziamenti statali per il funzionamento ordinario, didattico e amministrativo, delle Istituzioni scolastiche.
... questa situazione richiede da parte della scuola uno sforzo per accrescere la trasparenza della gestione (impiego ed esiti) delle proprie risorse.
... penso che l'obiettivo trasparenza possa, per ora, essere considerato un intermedio decisamente soddisfacente.
Si è deciso infatti che informeremo le famiglie sia su come, a preventivo, abbiamo deciso di utilizzare il contributo volontario sia su come, a consuntivo, l'avremo utilizzato.
Claudia Fanti - 03-03-2008
Sbaglierebbe chi volesse vedere il film con l'occhio del didatta o del pedagogista. Esso infatti, a mio parere, non è una lezione di modi del far scuola, che ognuna e ognuno deve e può artisticamente inventare sulla base della propria libertà di pensiero e professionalità, bensì ritengo sia la prova che all'amore per l'essere umano, per la sua individualità, per la sua irripetibilità, le maestre e i maestri non hanno rinunciato e l'hanno potenziato proprio in un momento storico in cui la scuola viene attaccata da tante parti...
Lucio Garofalo - 01-03-2008
Dopo "De Mita, l'ascesa al potere", il primo film dedicato alla leggenda demitiana, che ha ricostruito la vita del protagonista dalla nascita in quel di Nusco, un paesino arroccato sui monti irpini, fino all'eroica scalata al vertice del potere politico, quando nelle sue mani si concentrarono la segreteria nazionale della Democrazia Cristiana e la guida dell'esecutivo; dopo "De Mita 2, la caduta", che ha descritto la fase discendente della parabola demitiana, attraverso le vicende di Tangentopoli che hanno scatenato quella sconvolgente bufera giudiziaria che determinò la fine della Prima Repubblica, decretando in modo particolare la caduta ingloriosa del craxismo e del regime incentrato sull'asse denominato C.A.F (Craxi-Andreotti-Forlani); dopo "De Mita 3, la ripresa", che ha narrato la fase successiva della carriera politica di Super-Ciriaco, sopravvissuto eroicamente alla tempesta di Mani Pulite, e la sua netta ripresa dopo l'avvento della Seconda Repubblica e la "discesa in campo" del cosiddetto "nuovo che avanza", alias "Unto del Signore", "Cavaliere Nero" o come dir si voglia; uscirà prossimamente in tutte le sale cinematografiche l'ultimo film della epica saga dedicata all'imperatore di Nusco. Il titolo è "De Mita 4, la vendetta", scritto, diretto e interpretato dal mitico Ciriaco in persona. Un film da non perdere assolutamente!
Andrea Tornago - 29-02-2008
Forse ormai basta un clic nel sito dell'ennesima associazione «scuola-impresa» per osservare l'unico orizzonte che tempo qualche mese resterà agli insegnanti e agli studenti italiani: un cielo azzurro aziendale con appena qualche nuvola leggiadra sullo sfondo, come ci suggerisce la grafica della società «Qui e ora» presentata mercoledì a Milano. Dagli inizi di marzo sarà in un istituto di Bergamo a diffondere la sua «concezione umanistica della leadership: Persona, Talento, Autenticità, Benessere interiore». Pare il caso di ricordarselo bene questo programma, mentre Roberto Formigoni chiede al futuro governo il «federalismo fiscale anche nella scuola», impaziente di dare l'istruzione statale definitivamente in pasto alle imprese.
Giuseppe Bagni - 28-02-2008
A scuola l'altro giorno un bambino ha disegnato l'orizzonte del mare mosso dalle onde e coperto di barche. Sapeva che una barca diretta verso il largo sparisce alla vista ma c'è sempre, così come le onde che si rompono sulla spiaggia. Disegnava quello che sapeva esserci, non quello che vedeva davvero.
Piano piano imparerà che l'orizzonte è una semplice riga.
Giocondo Talamonti - 27-02-2008
Dice Fiorello: "Italiani, non votate fino a quando non si risolverà il problema dell'immondizia a Napoli. Strappate il certificato elettorale e obbligate i politici a fare il loro lavoro".
... appello ... destinato a cadere nel vuoto, inascoltato, disatteso e se qualcuno accetterà di strappare il certificato sarà solo per aumentare il volume di mondezza nel quale ci rivoltiamo gaudenti.
Varie associazioni di precari - 26-02-2008
I due responsabili scuola dei partiti che confluiranno nel PdL hanno sul futuro delle graduatorie e dei precari due visioni completamente opposte ed inconciliabili.
Quale dichiarazione rappresenta la posizione ufficiale del PdL, quella di Valditara o quella dell' Aprea ?
Se il PdL vincerà le prossime elezioni, quale sarà il futuro dei 300.000 iscritti nelle GaE ?
Verrà completato il piano triennale di immissioni in ruolo varato dal governo Prodi o le assunzioni verranno bloccate ?
Emanuela Cerutti - 26-02-2008
Ogni anno, a partire dal prossimo, a tutti i bambini di quinta elementare verrà affidata la memoria di uno degli 11.000 bambini vittime delle leggi "Sarkozy-Hortefeux" contro l'immigrazione.
Gli alunni di quinta dovranno conoscere il nome e la storia di un bambino rispedito in aereo nel suo paese: non c'è nulla di più commovente, per un bambino, della storia di qualcuno che abbia avuto la sua stessa età, "i suoi stessi giochi, le sue stesse gioie e le sue stesse speranze".
Giuseppe Aragno - 26-02-2008
Non si chiamerà Corporazione, questo è certo. Tuttavia, se metti Colaninno e i padroni, assieme a operai come quelli Thyssenkrupp, quotidianamente esposti al colpo nella schiena vibrata dai padroni e, per dirimere le più che probabili controversie, ti affidi a Pietro Ichino, per una legge che offra copertura legale alle imprese per i licenziamenti senza giusta causa, beh, se tutto questo accade, la Corporazione l'hai messa su nei fatti, alla faccia del "nuovo".
Giocondo Talamonti - 25-02-2008
La politica impone sacrifici e i più dolorosi sono quelli che portano alle dimissioni da un incarico, uno qualsiasi, piccolo o grande che sia.
Esiste un limite preciso o una data situazione che obbliga ad una scelta sofferta come questa?
Qual è il confine oltre il quale l'ostinazione a non abbandonare una poltrona offende, oltre che la dignità personale, il comune senso del pudore?
Peacereporter - 25-02-2008
Riceviamo e doverosamente pubblichiamo. Red

Non è normale utilizzare un articolo per esprimere il proprio disgusto. Utilizzare un quotidiano per raccontare la propria amarezza e la propria delusione. Ma in questo caso abbiamo deciso - anche noi - che si può fare.

Che cosa è successo per provocare cotanto sdegno? E' successo che ieri in parlamento, "la Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 31 gennaio 2008, n. 8, recante disposizioni urgenti in materia di interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché relative alla partecipazione delle Forze armate e di polizia a missioni internazionali (C3395)".
Marilena Giacomelli - 23-02-2008
I docenti precari della scuola scendono in campo nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 13 e 14 aprile rivolgendo alla classe politica le loro richieste: rilancio della scuola pubblica, conferma del piano triennale di 150.000 assunzioni, attivazione di almeno un'altra tornata di immissioni in ruolo e mantenimento delle attuali graduatorie fino al loro totale esaurimento.
Il 20 febbraio i 'Comitati insegnanti precari' hanno presentato un documento nel quale, a differenza delle altre vigilie elettorali, si limitano ad indicare gli obiettivi più rilevanti rimandando le altre questioni al confronto diretto con il nuovo Governo: una scelta indicata dalla "prospettiva - fanno sapere - di una maggiore semplificazione della proposta politica".
Giuseppe Aragno - 23-02-2008
Roma ebbe timore delle sottigliezze dialettiche e diffidò delle speculazioni teoriche e dogmatiche. Cicerone, che fissò le basi della filosofia romana, tradusse e rielaborò il pensiero greco, ma approdò ad una concezione della ricerca del sapere, intesa come strumento di crescita di una società formata da individui capaci di vivere in armonia con le proprie inclinazioni naturali, ordinate razionalmente a vantaggio della comunità. Platone, Aristotele, Epicuro, gli stoici, non erano assenti, ma volavano meno alto, piegati e modificati al fine politico della formazione della classe dirigente; il "saggio" romano è tale, in quanto capace di compiere il proprio dovere morale prendendo parte al vita e alla direzione della cosa pubblica. Saggio, in quanto membro consapevole d'una realtà collettiva, sociale e politica, regolata dalla ragione.
C.I.P. Comitati Insegnanti Precari - 21-02-2008
Nella prospettiva di una maggiore semplificazione della proposta politica, i C.I.P. - Comitati Insegnanti Precari - indicano agli schieramenti impegnati nella prossima competizione elettorale le seguenti inderogabili priorità...
Maurizio Tiriticco - 21-02-2008
Un impegno per il Partito Democratico!

Ciò che non convince nei programmi elettorali a proposito di quella cosa che tutti continuano a chiamare scuola e che invece in una società avanzata dovrebbe costituire un vero e proprio Sistema educativo nazionale di istruzione e formazione è che si avanzano proposte, anche interessanti, le quali, però, non sempre hanno buone gambe per marciare! Due sono le considerazioni da fare, la prima riguarda il breve termine, la seconda, invece - ed è quella che conta di più - riguarda il lungo termine.
Giocondo Talamonti - 21-02-2008
L'Italia non va; e si sapeva. Ma adesso sappiamo il perché: scarsa produttività. Insomma, gli operai non producono e rubano lo stipendio. Per di più vorrebbero livelli salariali in linea con quelli dei colleghi europei che, loro sì, s'ammazzano di lavoro. Non è stato facile capire dove s'annidasse la causa del disastro economico italiano. C'è voluto un esperto, Luca Cordero di Montezemolo, uno che s'è fatto un mazzo così tutta la vita.
Lucio Garofalo - 19-02-2008
Il mio intento è esattamente quello di ridestare le coscienze assopite, o distratte da troppi impegni (familiari e di altra natura), delle donne, siano esse insegnanti, madri e mogli, siano esse single, perché la liberazione della società passa anche e soprattutto attraverso l'emancipazione crescente ed effettiva delle donne dalla condizione di marginalità e subalternità a cui ancora sembrano essere costrette in gran parte della società italiana, nei vari ambiti lavorativi e professionali, ma ancor più sul versante del potere politico-decisionale.
Per la Scuola della Repubblica - Comitato di Firenze - 18-02-2008
Per il 20 febbraio p.v. è già previsto un primo incontro a Roma tra i responsabili scuola delle forze politiche della SINISTRA,L'ARCOBALENO e le associazioni della scuola; ora dobbiamo impegnarci tutti , ai diversi livelli, per dare il nostro contributo di idee e proposte, utilizzando le nostre esperienze ed in primo luogo assumendo come punto di riferimento la proposta di legge di iniziativa popolare "Per una buona scuola"; si tratta di indicare, anche sulla base dell'esperienza certamente non esaltante dei governi di centro-sinistra, gli obiettivi prioritari sui quali impegnarci; il documento del Convegno del 9 febbraio scorso ha già indicato alcune scelte di fondo sulle quali si è registrata una comune convergenza tra rappresentanti di forze politiche e delle associazioni.
Gianfranco Amodeo - 16-02-2008
Dalle mie parti sono stati installati dei lettori di badge che rilevano in tempo reale le presenze a scuola sia degli insegnanti che del personale in generale. Un lettore è installato in centrale, un altro nella nostra succursale, connessi in wifi, in onde radio. Gli insegnanti, in più, firmano quando arrivano un apposito registro di presenza ed in più firmano nel registro di classe. Tre records.
Vincenzo Andraous - 16-02-2008
A 14 anni non si pensa al carcere, ti ci trovi "dentro" improvvisamente e ne sei respirato e concluso. Sì, ti ci trovi dentro ed é davvero troppo tardi. L'età più bella improvvisamente devastata nell'incontro affascinante e frontale con il mito della trasgressione.
Io me lo ricordo bene, ero impegnatissimo a fare vedere alle Autorià di essere un duro, e quando mi stavano portando nel "mio" primo carcere dei minorenni ho pensato "ecco sto per iniziare finalmente''.
E' tutto accaduto in una vita precedente? No, é stato ieri.
Giocondo Talamonti - 16-02-2008
Che lo sport facesse bene alla salute, lo sospettavamo tutti.
Non si sapeva, invece, quanto bene facesse o se mai fossero misurabili i benefici.
Ci ha pensato l'équipe del prof. Lynn Cherkas che ha svolto ricerche su migliaia di coppie di gemelli londinesi e ne ha pubblicato i risultati su "Archives of International Medicine".
Strabiliante: il gemello sportivo è destinato a vivere dieci anni di più. Anzi, per essere esatti, appare essere dieci anni più giovane.
Giuseppe Aragno - 16-02-2008
E' un tempo nuovo. Nuovi di zecca sono Veltroni e Berlusconi, nuova - e segno del tempo nuovo - è la caccia alle streghe che a Napoli ha chiarito in maniera esemplare cosa intende per "difesa della vita" la premiata ditta "Ruini & Ferrara". Spinta dalla denunzia, naturalmente anonima, di un fantomatico aborto fuorilegge, la polizia, con sorprendente e inconsueta alacrità, s'è riversata in forze, sirene spiegate, al secondo Policlinico di Napoli che, come tutti ben sanno, è una pericolosa roccaforte del crimine organizzato.
Emanuela Cerutti - 16-02-2008
Non rlleggevo Pel di carota da secoli. Per la verità non l'ho mai amato: da bambini è difficile ammettere che tutti possano sentirsi in diritto di trattarti male, che la cosa accada o meno, ma soprattutto è inammissibile confondere i piani: la fantasia deve saper tracciare i suoi confini. Le cattiverie sono accettabili se stanno rigorosamente lontane dal mondo reale; quando lo popolano diventano incubi. A meno che.
Alcune associazioni di docenti precari - 15-02-2008
Visto che il ministro ed il viceministro dell' Istruzione appartengono entrambi al Partito Democratico, la mancata attuazione delle 50.000 assunzioni previste quest' anno danneggerebbe il risultato elettorale del Partito di Veltroni.

Dall'altra parte politica arrivano pessime notizie per i precari della scuola.
Paolo Barnard - 13-02-2008
Cari amici e amiche impegnati a dare una pennellata di decenza al nostro Paese, eccovi una forma di censura nell'informazione di cui non si parla mai. E' la peggiore, poiché non proviene frontalmente dal Sistema, ma prende il giornalista alle spalle. Il risultato è che, avvolti dal silenzio e privi dell'appoggio dell'indignazione pubblica, non ci si può difendere. Questa censura sta di fatto paralizzando l'opera di denuncia dei misfatti sia italiani che internazionali da parte di tanti giornalisti 'fuori dal coro'.
Angelo Domenico - 12-02-2008
Innanzitutto, occorre precisare, la corretta tenuta degli archivi scolastici, contrariamente a quanto sostenuto da diversi dirigenti scolastici ed esperti del settore, è regolata da norme ben precise che i Dirigenti scolastici, hanno il dovere di conoscere ed applicare!
Orbene, com'è noto, il D.P.R. 8 marzo 1999, nr. 275 ha conferito personalità giuridica alle scuole attribuendone natura di "Ente Pubblico".
Pertanto, ogni istituzione scolastica è destinataria dei medesimi doveri ed obblighi cui sono assoggettati tutti gli enti pubblici, dai doveri più generici, quali quelli di collaborazione, d'imparzialità e di trasparenza, di cui agli artt. 97 e 98 della Costituzione, agli obblighi più specifici, quali quelli previsti dagli artt. 40, comma 1, e 21, comma 5, del "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali" (cfr. Decreto Lgs. 29.ottobre 1999 nr. 490), in merito: sia alla produzione ed organizzazione ordinata dell'archivio scolastico corrente; sia alla conservazione corretta degli archivi comunque posseduti e quindi allo scarto (distruzione) di documenti.
ilaria ricciotti - 11-02-2008
Anche a voi gente di "fuoriregistro" voglio l'Amore augurare
per numerosi motivi, uno tra tutti perchè siete sempre pronti a lottare:
per un ideale, per la nostra storia, per i popoli di tutta l'umanità,
spesso dimenticata e schiava, indirizzata verso la precarietà,
essa ha noi che dovremmo proteggerla da chi non sa amare
giorno dopo giorno impegnamoci tutti insieme a non dimenticare.
Lucio Garofalo - 08-02-2008
Non c'è dubbio che l'emigrazione intellettuale rappresenta la più grave perdita di ricchezze, la sciagura peggiore che possa capitare ad una comunità, poiché questa è costretta a rinunciare alle sue personalità migliori, alle intelligenze più pronte e vivaci, a privarsi dei suoi figli più capaci e brillanti, quindi delle risorse più preziose. Ebbene, la nuova emigrazione irpina rivela aspetti che prima erano assolutamente inediti e sconosciuti, trattandosi di una fuga in massa di cervelli, ossia di un'emigrazione giovanile di tipo intellettuale, quasi un esodo massiccio con elevate percentuali e livelli di scolarità.
Doriana Goracci - 08-02-2008
La fine la stiamo vedendo: sono cominciate le scommesse, i gratta gratta che non ti fanno vincere niente, questa è la politica italiana.
Sono tutti convinti, magari con un aiuto miracolistico di qualche santo da calendario, che vinceranno le elezioni, avranno pur tragica ragione di queste affermazioni. Ripetono o ci convincono a farlo o sono certi davvero che hanno ancora un potere occulto e forte che ci fa accettare telegiornali nazionali dove vediamo in prima serata la consorte Mastella pregare da Padre Pio prima di andare al lavoro alla regione, la moglie giusta per un marito che darebbe tutto pur di esserci sempre.
Vincenzo Andraous - 06-02-2008
Sinistra, destra, centro, e zone limitrofe, dettano i tempi, le intese, le conte, così anche il linguaggio diventa criptato, incomprensibile, possiede un suono sgradevole, che non va dritto al cuore degli elettori, del resto di costoro non hanno importanza le opinioni, che ha rilievo è ciò che sta movendosi all'intorno.
Persino nella rappresentazione teatrale di strada, c'è la funzione dello specchio a fare qualcosa per le persone e la loro vita, soprattutto per le persone cosiddette normali, perché in difficoltà salariale, out perché è scomparso pure il ceto medio.
Comitato Promotore - 05-02-2008
come preannunciato nel precedente comunicato, pubblichiamo di seguito il verbale della riunione del Comitato promotore dell' « Incontro Nazionale per la riconquista dei programmi nazionali e la difesa della libertà d'insegnamento » tenutasi a Bologna lo scorso 21 gennaio, invitandovi a darne la più ampia diffusione.
La campagna è sostenuta sui siti del Forum Insegnanti e del Manifesto dei 500 dai quali è possibile scaricare i fogli per la raccolta delle adesioni nelle scuole o firmare online.
Sugli stessi siti potrete, inoltre, leggere vari interventi sul tema della proposta , consultare materiali di approfondimento e partecipare al dibattito in corso inviandoci i vostri contributi scritti.
Giuseppe Aragno - 05-02-2008
Ada è un personaggio straordinario. Se racconta la sua vita a studenti che in genere non amano la storia, i ragazzi si incantano, rapiti da una loro lontana coetanea che, nel '36, quando s'apre lo scontro mortale col nazifascismo, a soli 19 anni, attraversa l'Oceano e accorre con la famiglia in Spagna al fianco dei repubblicani. L'ascoltano ammirati come se ancora leggesse i comunicati di "Radio Spagna Libera", la famosa emittente di Barcellona creata dal padre per il governo Negrin: Ada è la voce della Spagna aggredita che giunge nelle case degli italiani e scatena l'ira impotente di Mussolini. "Non vinceremo subito, ha ammonito Rosselli, ma vinceremo", e lei ripete la sfida, sorprende il regime e, sotto le bombe sganciate dai Fiat Br20 su città inermi, denuncia la furia omicida degli aggressori e affida alla storia le ragioni della democrazia. Un racconto che ha per gli studenti il fascino dell'epopea e il valore inestimabile d'una testimonianza sulla dimensione etica dell'agire politico, smarrita nell'opulenza malata del consumismo.
Emanuela Cerutti - 04-02-2008
Non so se avete in mente Immanuel. Immanuel Orvieto. Quel ragazzo morto per overdose a Tel Kedar, alle soglie del deserto del Neghev, Israele del sud.
Amos Oz, nel suo Non dire notte, racconta la faccenda della matita. Dopo la sua morte, il padre ringrazia la sua insegnante di letteratura per quella matita regalata, unico dono dall'unica persona che, al liceo, lo capiva. Lei, Noa, non ricorda comprensioni e non ricorda matite. Ci sono ricordi che stentano ad affiorare, perchè con loro emergono alghe.
Giuseppe Aragno - 02-02-2008
La città ha in mano la piazza, in un delirio di lazzi e bandiere festose e sventolanti. Il resto sarà storia: in piazza del Plebiscito, dov'è trincerato Bassolino, il "nuovo" di Veltroni qui in Campania, la gente recita composta la sua parte e la raccolta differenziata, che non sa, si maligna, o non vuole fare, si compie rapida e ordinata: lentamente, ma inesorabilmente cumuli di bottiglie di vetro affiancano montagne di cartone e mentre una montagna di bottiglie di plastica si leva fino al cielo, squadre di celerini mortificati fronteggiano interdette la spazzatura che sale. E non ci sono dubbi, non basta manganellare: in quella spazzatura va affondando il Palazzo.
Giocondo Talamonti - 02-02-2008
Mors tua, vita mea. Caduto il governo Prodi, la Casa delle Libertà è risorta.
Come la fenice, Forza Italia è rinata dalle sue ceneri. Chi ha pensato che avesse tirato le cuoia a Piazza San Babila, sostituito dal Partito delle Libertà, creato lì per lì per far fuori gli alleati, è rimasto spiazzato. E' viva e vegeta, tanto che vista l'opportunità di tornare al governo del Paese, ha ricompattato tutti i vecchi soci.
"Piatto ricco, mi ci ficco", hanno pensato tutti e via di corsa coi piedi sotto il tavolo, tovagliolo allacciato dietro al collo e posate in mano, pronti al grande banchetto. Il menu prevede...
Giocondo Talamonti - 01-02-2008
Marion Jones, l'atleta americana che ha fatto incetta di medaglie d'oro alle ultime Olimpiadi di Atene, ha restituito i premi vinti ed è stata sbattuta in galera per doping.
Ci sono voluti sei mesi per scoprire l'inganno e l'ammissione di colpa non ...
Doriana Goracci - 01-02-2008
In questi giorni di consultazioni febbrili al Palazzo, io lo ammetto, mi rifugio sempre più spesso dalle 20, 30 in un altro Palazzo, dove "Un posto al sole" non me lo toglie nessuno e godo di certe Miserie e Nobiltà... E' una malattia televisiva che mi prese nel 1982, quando me la giustificai con la nascita del primo figlio e lo stare lontana dal lavoro all'ora di pranzo: eh già allora erano i giorni di Dancing Days con Sonia Braga, invece oggi è un'accattivante fiction italiana di Rai Tre a produzione napoletana, che dal primo pomeriggio è passata alla prima serata, a catturarmi.
Alberto Biuso - 30-01-2008
Una delle condizioni di ogni totalitarismo è il controllo capillare dei media. Anche nelle democrazie televisive contemporanee è diventato questo, ormai, l'obiettivo primario di chi intende guidare governi e società. È quindi drammatica la prospettiva che alla Presidenza del nostro Esecutivo vada per l'ennesima volta il padrone della tv commerciale italiana, che della televisione -oltre che di molta stampa e della tv pubblica- fa da sempre un uso spregiudicato e personalistico. Una situazione che non ha confronti in Europa.

Evitarlo non sarà facile...
Varie associazioni di precari - 29-01-2008
Nella Finanziaria 2006 era previsto un piano triennale di 150000 immissioni in ruolo che avrebbe attenuato in modo decisivo la piaga del precariato della scuola, unico settore della Pubblica amministrazione con lavoratori precari di 40, 45 anni con più di 15 anni di servizio. Di questo piano triennale è stata effettuata la prima tranche di 50000 assunzioni.
Molti precari temono che a causa della caduta del governo e delle turbolenze politiche svaniscano definitivamente le altre due previste tranche di 100000 immissioni in ruolo.
Lucio Garofalo - 28-01-2008
In classe non bisogna mai cercare di plagiare o manipolare le fragili menti (sempre aperte e ricettive) dei ragazzi, ma occorre assumere una posizione il più possibile lucida, serena e distaccata, per abituare le nuove generazioni ad esercitare l'arte benefica del dubbio e della critica. Una dote che in genere manca alle menti già formate, quindi chiuse e poco ricettive, degli adulti.

Questo è il compito precipuo delle istituzioni educative che concorrono alla formazione del libero cittadino, per mettere l'individuo in condizione di esprimere autonomamente i propri giudizi e compiere le proprie scelte. La scuola assume un ruolo che è ancora centrale e privilegiato in questa opera educativa, malgrado le enormi pressioni e la spietata concorrenza esercitata dai mezzi di comunicazione di massa, a cominciare dalla televisione e da Internet. Le cui potenzialità espressive, comunicative ed informative devono essere abilmente e sapientemente sfruttate dagli insegnanti.
Giuseppe Aragno - 28-01-2008
Sarebbe un'amara e inutile soddisfazione stare qui a rivendicare oggi ciò che è sotto gli occhi di tutti: la facile profezia s'è avverata. Il governo Prodi apre la via a un sistema autoritario di cui non è possibile prevedere i connotati o la durata, ma che ha la sua ragione d'essere nella convergenza d'interessi tra quelle forze politiche eversive che, sia pure secondo stili diversi, dal 1994, si sono dimostrate il braccio armato del capitale nel nostro paese. Dietro - si potrebbe obiettare - non c'è una dottrina politica. Ed è probabilmente vero. Non è meno vero però che nei primi anni Venti c'erano i fascisti benché non ci fosse il fascismo.
Lucio Garofalo - 26-01-2008
All'incirca un anno fa scrissi il seguente articolo che vi propongo. Rileggendolo, io stesso mi sono impressionato per la mirabile ed inquietante "virtù" profetica (degna della mitica Cassandra o del geniale Pasolini) che ho dimostrato di possedere.
Spero che non venga scambiata per altro, ovvero per iettatura.
Ilaria Ricciotti - 25-01-2008
Stimatissimo Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,

Le scrivo perché come cittadina, pur avendo sino ad ora cercato di sopportare le indecorose esternazioni proprie di alcuni parlamentari della Repubblica, oggi non le tollero più.
Queste azioni, indegne e cariche di violenza verbale e fisica, che stanno facendo il giro del mondo ed offendendo la dignità di milioni di cittadini che ogni giorno, nel loro piccolo, cercano di far progredire il nostro Paese, sono intollerabili ed illegittime.
Marino Bocchi - 22-01-2008
Memoria di che? Di un giorno d'inverno del '45 in cui una pattuglia a cavallo dell'Armata Rossa entro' ad Auschwitz e vide stracci striscianti nella neve, torrette vuote, perche' le SS se n'erano andate con i deportati sani, per farli crepare lungo l'inverno di freddo, fame e gelo, verso una Germania distrutta. Lo sapevano gli alleati che i nazi stavano sterminando milioni di persone. Per ragioni strategiche, di tattica militare, finsero di non leggere le foto scattate dagli aerei. Per poi riconoscere, dopo 63 anni, che si', lo sapevano, come ha ammesso il devoto cristiano Bush qualche giorno fa in Israele. Non se ne puo' piu' di questa memoria a tratti, che rammemora la Shoah e si scorda degli armeni, degli indios massacrati dai re cattolici, di Beziers distrutta e violentata, le donne, i bambini, i "puri" catari, da Simone di Monfort, uno dei tanti avventurieri sanguinari al servizio della Chiesa. E gli zingari? E gli omosessuali? E gli infiniti genocidi perpetrati dall'idolatria, dal fanatismo e dal capitalismo?
L' ASS. " Per la Sinistra Unita e Plurale" di Firenze esprime la più profonda preoccupazione per l'inqualificabile campagna di criminalizzazione messa in atto nei confronti del Prof. Cini e dei suoi colleghi da parte dei più alti rappresentanti istituzionali del Paese e dal consueto coro mediatico, e dichiara la più incondizionata solidarietà ai docenti che, in coerenza con la funzione che svolgono, hanno giustamente e con pieno diritto manifestato la loro valutazione sull'inopportunità di un intervento del Pontefice in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università della Sapienza.
Giocondo Talamonti - 21-01-2008
Nato a Terni nel 1911, caduto a Terni il 20 gennaio 1944, operaio specializzato, Medaglia d'oro al valor militare. Comandante di un distaccamento partigiano combatté contro i nazifascisti nella zona montagnosa che va dalla Prata a Cesi, fino a Giuncano. I tedeschi occupanti, messi in difficoltà dalla combattività degli uomini di Cimarelli, il 20 gennaio 1944 attaccarono di sorpresa e in forze sul Monte Torremaggiore: L'operaio antifascista cadde per consentire ai suoi compagni di sganciarsi e di mettersi in salvo.
Alberto Filippo Capria - 21-01-2008
Qualcuno potrebbe spiegarmi qual'è la logica che ha animato la diversità di trattamento nel concorso ordinario per dirigenti scolastici?

Qualcuno potrebbe spiegarmi per quale recondito motivo i "salvati" vincitori di concorso, sono stati collocati - giustamente - in coda alla graduatoria: quelli che, sempre salvati o sanati sulla via di Damasco, non hanno vinto il concorso (non sono rientrati cioè in graduatoria utile), hanno mantenuto il posto che occupavano in graduatoria.
Francesco Mele - 19-01-2008
Vi giro questo breve comunicato nel quale mi riconosco.
Vi chiedo di aderire e di diffonderlo se ne condividete lo spirito.

Ciao
Francesco

Il gruppo di docenti dell'Università La Sapienza di Roma, che aveva manifestato al Rettore ...
Bruna Bassi - 19-01-2008
In molte scuole si sono definiti tempi e modi per l'organizzazione dei corsi di recupero voluti dal Ministro Fioroni. Lo scenario che ne scaturisce è avvilente per diversi aspetti. Il primo riguarda i finanziamenti. Nella mia scuola, ad esempio, bastano appena per pagare 12 ore di corso per ogni classe per tutte le materie. Significa canzonare le famiglie, far credere che la scuola può risolvere un problema che in realtà resterà tale quale.
L'altro problema che sfiora l'etica professionale riguarda il corpo docente. E' inammissibile che chi ha la facoltà di promuovere o rimandare (scusate il termine desueto, ma di questo si tratta) possa trarre un vantaggio economico dalle sue decisioni.
Giocondo Talamonti - 18-01-2008
44 secondi e 9 centesimi è il tempo minimo richiesto ai quattrocentisti per maturare il diritto di partecipare ai giochi olimpici di Pechino. La miglior prestazione di Oscar Pistorius, l'atleta privo delle gambe, è di 45 secondi e 9 centesimi, ottenuta grazie a protesi in carbonio con le quali si misura negli stadi di tutto il mondo.
Gli addetti ai lavori sanno che annullare quel secondo di differenza è impresa ardua, quasi impossibile, specie quando sono state utilizzate tutte le strategie per ridurre il gap e affinati i metodi di allenamento.
Pistorius ha avanzato la richiesta alla federazione mondiale di atletica di poter accedere con le sue protesi ai giochi, nell'ipotesi di raggiungere il limite di tempo fissato.
La risposta è arrivata: Oscar non potrà schierarsi in pista...
Giuseppe Aragno - 18-01-2008
Non rischierò di apparire anticlericale e qualunquista perché colgo nelle intese extraparlamentari tra Berlusconi e Veltroni una commistione spuria che non riguarda, come ci si fa credere, le regole del gioco, ma la filosofia che le ispira e che si pone, nel suo insieme, contro i principi della Carta costituzionale. Sarebbe sin troppo facile replicare che, fino a quando l'omicidio Matteotti non diede la misura esatta dell'abisso in cui era precipitato il Paese, di "qualunquismo ante litteram" furono accusati i pochi che ebbero mente e cuore per dichiarare che, di fatto, la collaborazione di De Nicola e Croce con Balbo, Bottai, De Vecchi e Mussolini, apriva la via a un regime. Sarebbe facile, ma non serve: tutti sanno come andò a finire. I fatti compiuti, ci si può poi dividere sulla loro interpretazione, sono, per chi osserva la realtà, ciò che i "corollari" rappresentano per la matematica: una verità condivisa, una proposizione che risulta logicamente da una verità dimostrata in precedenza e che non esige, quindi, una nuova dimostrazione.
Si può discutere sull'opportunità "tattica" di criticare un papa invitato ad inaugurare l'anno accademico di una università pubblica e si può condividere l'opinione che meglio sarebbe stato attaccare a fondo il rettore che ha ritenuto d'invitarlo. Si può convenire sulla valutazione negativa d'una protesta laica che, sbagliando obiettivo, consente ai clericali un'offensiva mediatica micidiale e chiaramente vittoriosa. Tutto questo si può e si deve fare in un dibattito serio tra cittadini che discutano sul sistema di valori che è alla base della Repubblica. Meglio ancora, tuttavia, e direi anzi doveroso, sarebbe sforzarsi di inserire il fatto nel contesto che lo determina.
Ernesto De Fazi - 17-01-2008
A me sembra incredibile, non so se è successo solo nella mia scuola, ma non credo, ieri sono arrivati dei nuovi insegnanti di sostegno e un nuovo docente di Ed. Fisica (per un totale di 5 docenti) a sostituire altri colleghi che non hanno potuto continuare il lavoro perchè sono uscite le nuove graduatorie. Vi rendete conto che danno per gli alunni, specialmente i diversamente abili, con cui il docente instaura una "relazione particolare" per riuscire ad ottenere il massimo. Bene ora dopo circa 4 mesi di lavoro il docente cambia e la difficoltà per il nuovo che subentra è veramente tanta, l'alunno è disorientato e deve ricostruire quella "relazione particolare" che finalmente aveva trovato.
Pierangelo - 16-01-2008
Ai tempi in cui il celebrante dava le spalle, le bigotte, che si annoiavano come noi e non conoscevano il latino, ammazzavano quei minuti con la preghiera individuale biascicata sottovoce contenuta in quei libriccini consunti. Ma la preghiera personale non è liturgia, che è invece azione collettiva della comunità riunita intorno a Cristo.

Domani comunque proverò a scuola a tenere una lezione "frontale" di spalle. Poi vi faccio sapere se riesco ad essere ugualmente chiaro e convincente
Vincenzo Andraous - 12-01-2008
Con cadenza trimestrale fa capolino la consueta battaglia civico-educativa, per stabilire una volta per tutte chi sporca e chi pulisce le nostre strade, e intanto si notano giovani e meno giovani, attraversati dal disagio di vivere, nella rinuncia di convivere con se stessi e gli altri, se non con droghe, alcol, e la solitudine di un ponte o di una copertura di fortuna per tentare di riposare, all'addiaccio, in balia dell'accidente che non perdona, spesso accompagnati da un cane.
Giuseppe Aragno - 12-01-2008
La giornata è livida. Il cielo non può essere indifferente e la pioggia sottile che viene giù invisibile è la sua maniera di partecipare alla tragedia corale che buona parte delle televisioni e dei giornali raccontano come impone il potere, oscurando la furia cilena delle forze dell'ordine, ingigantendo le pattuglie sparute di facinorosi per farne il simbolo d'una protesta che si fa di ora in ora più consapevole e civile e tacendo su veleni e milioni gestiti dalla camorra per conto di "civilissimi" imprenditori di mezza Italia nel silenzio connivente di politici buoni per ogni stagione.
- A Pisani non è facile andarci. I pullman tornano indietro prima della "Montagna Spaccata" o fanno inversione sulla collina dei Camaldoli; da Montesanto, i treni della "Cumana", passata la "Trencia" e si fermano a Pianura. Oltre non va, ripetono cortesi e sconsolati gli immigrati dai loro banchetti variopinti, intrappolati tra file d'auto incolonnate e montagne di spazzatura imputridita. Sono certi: a Pisani è l'inferno, neanche a piedi si passa.
Lucio Garofalo - 12-01-2008
La questione dei rifiuti non riguarda solo Napoli e la Campania, anzi. Il problema non è semplicemente locale o regionale, e nemmeno solo nazionale, ma è di portata globale. Esso investe la natura e la struttura stessa di un intero modo di produzione, eccessivamente energivoro e consumistico, un sistema economico imposto a livello planetario che, per produrre merci di consumo su scala industriale e soddisfare le richieste di un mercato di massa in costante crescita (basti pensare, ad esempio, al mercato cinese in fase di netta espansione), brucia e divora ogni giorno ingenti risorse energetiche, alimentari ed ambientali che non sono inesauribili, generando una quantità abnorme di rifiuti, scarti, ciarpame, ma anche scorie e sostanze altamente tossiche che l'ambiente stenta a smaltire.
Enzo Rosato - 11-01-2008
Ci risiamo!!! Non era bastata la confusione generata lo scorso anno quando a fatica il ministero è riuscito a comporre le commissioni d'esame, per le quali, soprattutto al classico, si è dovuto ricorrere a nominare neo-laureati o insegnanti del ginnasio per reperirne i componenti, dal momento che il decreto assegnava al commissario esterno soltanto il latino e poteva essere nominato indifferentemente dalle classi di concorso A051 o A052.
Monica Capezzuto - 09-01-2008
Giro e rigiro tra i media e mi ritrovo sempre a fare i conti con l'emergenza rifiuti, che tale non è perchè si protae da oltre un decennio. E' la normalità, dunque.
E di seguito i soliti commenti accusatori, poco obiettivi e molto qualunquisti di chi vive fuori da qui e ci indica come "Vergogna d'Italia".

E' facile voltarsi e lasciare tutto nelle mani di chi non vuole il bene della città.
Dunque ho scelto. Ho scelto di restare qui, in trincea. Per cercare di cambiare qualcosa; portare il mio contributo - con tanti impegnati in prima linea - al riscatto della città.
Carla Andreolini - 09-01-2008
...mi piacerebbe ci fosse coerenza tra i criteri di scelta dichiarati e la scelta realmente effettuta

Insegno in uno scientifico tecnologico Brocca; una delle due materie che insegno (SCIENZE DELLA TERRA) è stata affidata al commissario esterno sia nell'anno sc. 2007/2008 che per gli esami di questo anno scolastico!
A tale materia sono dedicate 2 ore di lezione a settimana.

MI SEMBRA EVIDENTE CHE NON SIANO STATI RISPETTATI I CRITERI DI SCELTA DICHIARATI DAL MINISTERO.
Lucio Garofalo - 08-01-2008
Ormai non si può più restare inerti e indifferenti di fronte allo scandalo e al raccapriccio che inevitabilmente suscita in tutte le coscienze libere e normali il paesaggio orribilmente sfigurato da montagne di spazzatura che invadono ed appestano le strade della città di Napoli e dintorni.

Ho sempre associato la nozione e l'immagine dell'intellettuale a figure scomode e destabilizzanti, mosse da una profonda e coraggiosa passione civile autenticamente rivoluzionaria, che li ha indotti ad assumere sovente posizioni fermamente critiche e controcorrente, sempre schierate dalla parte dei soggetti più deboli e indifesi, gli "umili" di Manzoni, i "vinti" di Verga, insomma i reietti e i diseredati della nostra società (ecco come si manifesta il vero anticonformismo), rispetto alle scelte e agli schemi di giudizio e di condotta predominanti.

Pertanto, lancio un accorato appello per invitare tutti gli intellettuali liberi e coscienti della nostra terra a prendere iniziative e posizioni assolutamente scomode e irriducibili rispetto alla linea imposta dai mass-media ufficiali assoggettati ai poteri dominanti che vogliono tacere le proprie atroci responsabilità, scegliendo la strada della repressione e della criminalizzazione a scapito delle comunità locali che si ribellano giustamente ad uno stato di "emergenza permanente" che dura ormai da oltre un decennio e che è funzionale solo a logiche occulte, prettamente affaristiche e criminali.
Francesco Di Lorenzo - 07-01-2008
Con la legge 40 del marzo 2007 si è finalmente stabilito che gli istituti professionali resteranno nel sistema dell'Istruzione Statale. È già qualcosa. Anche se, subito dopo, con la riduzione degli orari del biennio, che, stando alle motivazioni voleva essere un provvedimento a favore degli studenti e nei fatti, invece, si è rivelato un provvedimento per tagliare organici e ore di tirocinio e laboratorio, siamo finiti nel solco solito. Come se equiparare orari fosse un messaggio di uguaglianza di per sé e non una possibile ingiustizia, seppellendo il noto passaggio ( don Milani) del voler far parti uguali tra diversi. Ma non è questo il problema, o non solo questo. Se guardiamo alcuni dati sugli istituti professionali statali forse riusciamo a farci un'idea meno generica su questo strano soggetto di cui pochi parlano, ancora meno lo conoscono, altri non lo vogliono o meglio non lo volevano, tutti pretendono di riformarlo, quasi tutti ne sono scontenti.
Vincenzo Andraous - 05-01-2008
Questo Occidente autonominatosi gendarme del mondo, soldato di pace e giustizia, custode delle ricchezze dell'universo, si è lasciato sfuggire l'occasione di difendere il valore per cui è nato, la libertà e le scelte di una nazione oppressa.
Questa perdita apparirà alla fine un incidente di percorso, un'assenza di rimbalzo, affinchè il Pakistan possa partorire un'era di riforme e di equità sociale.
Senza volere costruire castelli dietrologici, fantapolitici, già fin troppe le agenzie specializzate in questo campo, per rendere comprensibile il senso di questa macelleria d'accatto, basta pensare ai tanti investimenti, alla pubblicità, alle immagini e al consueto corollario di discorsi cattedratici, per favorire riscatto e dignità alle donne musulmane, a tutte le donne della terra, dal giogo di una religione che, mal interpretata, diffonde sottomissione e crudeltà.
Alberto Biuso - 05-01-2008
Una metafora

Un Paese meraviglioso. Una natura ricca di verde, di sole, di acque. Uno scrigno dell'arte universale. Città che hanno fatto la storia del Mediterraneo e dell'Europa. E dentro tante persone capaci, oneste, intelligentissime, generose. Questo è l'Italia.

Ma è anche il territorio controllato da mafie, n'dranghete, camorre. Sono anche le città devastate dall'abusivismo edilizio e da ogni pensabile bruttura. Il Paese dei furbi e dei fessi, dei fessi che si credono furbi. L'Italia è anche una classe dirigente tanto corrotta quanto incapace. È una politica che ruota tutta - in un gioco di interessi, ricatti, pigrizie, rassegnazioni, complicità - intorno a un imprenditore televisivo le cui fortune cominciarono coi soldi investiti a Milano dalla mafia palermitana. L'Italia è un'Università in mano ai baroni, ai raccomandati, agli asini. È una scuola moribonda, che promuovendo in massa riproduce tutte e ciascuna delle differenze di partenza, perché solo una scuola difficile permette il riscatto sociale. È una sanità controllata da politicanti locali che promuovono come primari ospedalieri non i più capaci ma i più amici. È la terra dell'Alta Velocità mentre un viaggio in treno da Catania a Palermo (190 km) dura sette ore. È una società i cui valori morali sono dettati dalla gerarchia di uno Stato estero che è anche l'unica monarchia teocratica ancora esistente al mondo. È il corpo sociale europeo più incollato al televisore, alle sue pubblicità, ai suoi quiz, ai reality. E con il minor numero di lettori di libri....
Corrado Mauceri - 05-01-2008
La proposta di Franceschini (certamente concordata con Veltroni) al di là della sua realizzabilità, è un segnale del degrado politico e culturale che imperversa nel nostro Paese.
Tutti parlano di crisi della politica e di sfiducia nelle istituzioni e nel contempo le forze politiche dell'UNIONE, dopo avere assunto l'impegno con il programma elettorale di mettere in sicurezza la Costituzione con la modifica dell'art. 138, fanno a gara nel proporre modifiche con il pretesto della modernizzazione; celebrano il sessantennio della Costituzione, esaltandone i valori fondanti e nel contempo ne violano i principi fondamentali: la persistente precarietà del lavoro, lo sdoppiamento della base militare USA a Vicenza, centinaia di milioni sottratti alla scuola pubblica ed erogati alle scuole private, il quotidiano bollettino dei lavoratori morti; questa è la triste realtà di una Costituzione costantemente violata.
Lucio Garofalo - 04-01-2008
Da più parti si paventa un nuovo, inquietante periodo di barbarie e di oscurantismo. Ma dobbiamo davvero preoccuparci e prepararci a un futuro apocalittico? Siccome non sono un profeta, né un mago, ma un semplice osservatore della realtà storica, consegno ai posteri l'ardua sentenza.
E' comunque un dato indiscutibile che l'attuale modello di sviluppo economico-capitalistico, imposto per secoli dall'occidente con la violenza delle armi, del ricatto alimentare, dell'inganno, della propaganda mediatica e via discorrendo, attraversa una fase di profonda crisi strutturale e ideologica, per cui non riesce più a convincere, essendo incapace di sedurre e attrarre la gente che abita sul nostro pianeta, in modo particolare i giovani e i popoli del Sud del mondo. Basti pensare a quanto sta accadendo negli ultimi anni in un vasto continente come l'America Latina, scosso e rinvigorito da forti spinte anticapitaliste ed antimperialiste. Si pensi a quanto accade altrove, in Africa, in Medio Oriente, nell'Estremo Oriente e via dicendo.
Ma cosa si potrebbe fare in concreto, nella nostra realtà particolare e locale, nel nostro vivere quotidiano?
Giuseppe Aragno - 03-01-2008
Non è vero che "la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto". Non è vero nemmeno che ripudia la guerra e "promuove lo sviluppo della cultura provvedendo alla formazione dei cittadini e sostenendo le spese per la scuola dello Stato". Non è vero. La Repubblica sostiene ormai le spese delle scuole confessionali e lascia le università in balia dello strapotere dei "baroni".
Sessant'anni dopo la sua nascita, pochi o molti che siano, la Costituzione della Repubblica, mai completamente attuata, viene fatta passare dalle classi dirigenti come un ferrovecchio da rottamare.
Grazia Perrone - 01-01-2008
1050 morti sul lavoro; 1.050.378 (oltre un milione!) di infortuni; 26.259 nuovi invalidi civili. Si tratta - come scrive l'ultimo editoriale di Altrenotizie - di (...)"Donne e uomini, italiani e stranieri che non festeggeranno più nessun nuovo anno, che non cresceranno, che non vedranno crescere i loro figli, che non vivranno una vita di coppia, che non arriveranno alla pensione, che non produrranno reddito per sé e per la società. (...)".
ilaria ricciotti - 31-12-2007
La precarietà è figlia della nostra civiltà, ma valori, sentimenti, affetti, ideali, non possono durare un sol batter d'ali!
E tu, 2008, he anno sarai?
Porterai serenità o tanti, tanti guai?
Precari Salerno - 30-12-2007
I docenti precari di sostegno e le famiglie degli alunni diversamente abili, sono indignati per il provvedimento preso dalla maggioranza di centro sinistra nell'ultima Finanziaria, che prevede la riconversione obbligatoria sul sostegno dei docenti di ruolo soprannumerari. In questo modo si mortificano gli alunni diversamente abili e le loro famiglie, i docenti precari di sostegno che dopo anni di precariato, dopo aver acquisito competenza sul campo....PERDERANNO IL LAVORO!!
Vincenzo Andraous - 29-12-2007
E' di questi giorni la polemica sulla pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche, e soprattutto su come è condotta la televisione di Stato.
"Un oltraggio alla civiltà del diritto" è stato sentenziato, un'offesa alla dignità della persona coinvolta ingiustamente, è stato affermato.
Intercettazioni e contrattazioni si sommano volgarmente, diventano gossip, peggio, terreno di conquista politica.
Le vittime designate non risulteranno i protagonisti della vicenda, bensì i soliti cittadini dal silenzio imposto democraticamente.
Insomma che la fa da padrona è la scolara ripetente a nome ingiustizia, anche la carta stampata non si sottrae a questo andazzo, e senza andare a parare sui paragrafi irreggimentati dei giornali di partito, è sufficiente dare un'occhiata su qualche quotidiano nazionale.
Maurizio Tiriticco - 29-12-2007
Della ragione, delle emozioni e delle discipline

L'amica Flavia Marostica, dell'Irre Emilia-Romagna, ha reagito così al mio ultimo scritto: "Mi è piaciuto molto l'ultimo tuo articolo sulle abilità metaemozionali o intelligenza emotiva. Sono perfettamente d'accordo. Purtroppo i miei amici disciplinaristi (con cui condivido quasi tutto) ancora non riescono ad accettare questa dimensione e quasi sempre ne ignorano l'importanza per lo stesso apprendimento disciplinare".
Con argomentazioni diverse anche Marco Lodoli interviene, anche se indirettamente, sul tema delle emozioni in Se la ragione è un ferro vecchio, su "la Repubblica" del 27 dicembre. Lo spunto è dato dal fatto che la sua alunna Francesca va pazza per il complesso dei Negramaro, la cui divisa è "conta solo il cuore, la testa a casa". Di qui la preoccupazione di Lodoli: la testa non è affatto una variabile inutile; vi sono episodi della nostra storia recente e della vita quotidiana a dimostrare che il cuore spesso prevale sulla ragione. "Come un'onda - afferma - il sentimento incalza, preme, sale, ma la ragione deve alzare le sue dighe, scavare canali, dirigere quella spinta per farla diventare utile e vantaggiosa per i campi scoscesi della vita: altrimenti è solo frenesia che inonda e distrugge. Il bene è un prodotto dell'intelletto, sostenevano Socrate e i professori, il risultato di una riflessione su di sé e sul mondo. E ogni artista sa che il primo verso viene dal cuore, ma poi serve un lungo lavoro per dare forma a quell'emozione". In effetti, "bisognerebbe ridare dignità al pensiero e mettere in guardia i ragazzi dalle carognate che il cuore può produrre. Chi uccide la fidanzata o la moglie per gelosia o brama di possesso obbedisce al cuore. Il serbo che sparava al croato vicino di casa seguiva la voce dissennata del cuore. I tutsi che ammazzavano gli hutu a colpi di machete ascoltavano i consigli folli del cuore. E i ragazzi che si buttano via in una notte decerebrata corrono dietro agli ordini del cuore".
Per quali ragioni i due scritti possono essere considerati insieme? Perché in effetti in essi si intrecciano più "oggetti" che costituiscono materia del nostro quotidiano "fare scuola": la ragione, le emozioni, le discipline. Entriamo nel merito.
Marco Tiberi - 21-12-2007
vorrei segnalare che nell'articolo di Salvo Intravaia, pubblicato il 25 settembre sulla Repubblica, "Tanti costi, pochi risultati, l'Ocse boccia la scuola italiana", si sostiene testualmente che "prendendo in considerazione i 13 anni del percorso scolastico dalle elementari al superiore, si arriva ai 100 mila dollari per alunno, 23 mila in piu' della media".
Evidentemente il giornalista non ha letto con attenzione il rapporto. La tabella a cui si riferisce contempla i costi dall'educazione primaria fino alla terziaria, cioè fino all'Università compresa.
Pino Canale - 21-12-2007
Inoltro questo invito.
Non sono invitati i "trafficanti di armi" e coloro che sono convinti che "solo la violenza risolve i problemi".
Pino Canale

XLI Giornata Mondiale per la Pace 1 gennaio 2008
Famiglia umana comunità di pace

La ...
Lucio Garofalo - 20-12-2007
Premetto che il sottoscritto è rimasto sostanzialmente fermo e coerente rispetto alle proprie posizioni, pur aggiornandosi costantemente e criticamente. Casomai sono altri che si sono distaccati progressivamente dalle opzioni originarie. Mi riferisco ai fatti concreti, a parte le facili dichiarazioni di circostanza. A parte i principi e le parole d'ordine, sempre utili e convenienti in campagna elettorale o nelle manifestazioni di piazza, quando occorre mobilitare le masse e soprattutto ingannare la buona fede di centinaia di migliaia di militanti, studenti, donne, operai, pacifisti convinti, ecc. Vogliamo dunque parlare di fatti reali, visto che in politica contano prevalentemente questi, e non le chiacchiere? Vogliamo tentare di ridurre a sintesi e valutare con obiettività l'intera esperienza governativa del PRC? Il bilancio complessivo è positivo o negativo? Credo che non basti un articolo per sviluppare in modo esauriente un simile ragionamento politico. Comunque, voglio provarci ugualmente.
Pierangelo - 19-12-2007
La notizia dell'iniziativa per cui i piccoli ministranti della diocesi di Fabriano-Matelica riceveranno punti fedeltà per ogni volta che serviranno la Messa, utili per conseguire un viaggio a Mirabilandia, è talmente curiosa da sembrare una bufala. D'altronde si usa dire "scherzi da prete", in questo caso con il placet del vescovo (autore di una lettera pastorale dal titolo "Chiesa, torna ad educare!"). Ideatore della boutade il vice parroco di San Giuseppe Lavoratore don Umberto Rotili, uno dei responsabili della pastorale giovanile in diocesi, degno allievo del più celebre parroco, don Tonino Lasconi, che gira l'Italia e scrive libri in cui si dice ad esempio:

Signore, io lodo la pubblicità, non per quello che dice, ma per come lo dice, (...) perché lo fa investendo soldi, e impegnando cervelli, fantasie, capacità artistiche (...), per la sua scaltrezza, quella che dovremmo avere noi, per te.
Movimento per la Cooperazione Educativa - 18-12-2007
Il Movimento di Cooperazione Educativa, associazione professionale degli insegnanti si riconosce pienamente nei valori della Costituzione ed opera per una scuola attiva e rinnovata, aperta e democratica, pluralista e laica.

Durante la 56° assemblea nazionale, svoltasi a Firenze presso l'Istituto Gould, la siamo rimasti profondamente addolorati dalle morti dovute agli incidenti sul lavoro che ancora oggi caratterizzano tristemente la società italiana.

Manifestiamo il nostro profondo cordoglio e esprimiamo grande solidarietà alle famiglie degli operai di Torino colpite così duramente nella vita dei loro cari e negli affetti.
Nello stesso siamo indignati, come operatori socio-culturali, per i turni pesanti, la precarietà e la totale insicurezza in cui gli operai lavorano, in omaggio a una logica neoliberista in cui l'economia prevale sull'uomo.
Antonio Vigilante - 18-12-2007
Sono perplesso.
Leggo e rileggo la Costituzione, ma non trovo il punto esatto in cui si dice che la scuola italiana deve essere fondata sulla competizione. Nell'articolo 34 leggo che la scuola è aperta a tutti, e quella parola - tutti - mi piace, mi sembra contenere un intero programma politico, e morale (tutti è anche una delle parole chiave della filosofia di Capitini). Nello stesso articolo, è vero, si legge che "capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi", ma non mi sembra che si voglia stabilire una competizione tra i capaci e meritevoli e gli altri. Si vuol dire, invece, che quella parola, tutti, include anche i poveri, se sono capaci e meritevoli.
Giocondo Talamonti - 17-12-2007
I tentativi di opporre l'eroe di sempre, quello dei nostri sogni di ragazzi, di studenti, di uomini, ad altri personaggi della nostra storia, con l'idea di sminuirne il contributo all'unità e alla concordia, non convince chiunque abbia un minimo di dimestichezza con le fasi che hanno portato a ricomporre l'attuale territorio della nostra Italia.

Mi riferisco al maldestro intento leghista intriso di ignoranza storica e di assenza di sensibilità nei confronti di un uomo che continuerà a rappresentare per i giovani un modello di equilibrio e di volontà patriottica.
Vincenzo Andraous - 14-12-2007
... stanno disegnate in bella fila sul manifesto di una Italia che ha scordato la necessità di riconsegnare rispetto alla condizione di essere umano, di persona assai più importante di una linea meccanica, di una macchina intelligente, che però disconosce il valore di chi con le proprie mani si adopera al bene del paese.
Giuseppe Aragno - 14-12-2007
Quella democrazia - qui è il presente, qui penso a Veltroni e soci - che muore senza la centralità del lavoro, la pari dignità di uomini e popoli diversi tra loro per religione e razza, la laicità dello Stato, il ripudio della guerra e istituzioni che assicurino formazione ai giovani e decoro agli anziani.
Dal 1960 è trascorsa una vita. Abbiamo visto Gorbaciov fallire, il muro di Berlino cadere, l'Urss cedere sotto il peso delle sue contraddizioni e il capitale vittorioso dettare le sue atroci condizioni. Una rivoluzione tecnologica di dimensioni epocali sconvolge rapporti economici e modi di produzione, scuote alla base le relazioni sociali e spegne gli ideali in nome di un pragmatismo intriso d'opportunismo.
Lucio Garofalo - 14-12-2007
Talvolta, specialmente nella sfera politica, anche certi dettagli lessicali e cromatici, apparentemente insignificanti, possono essere sintomi e spie rivelatrici di determinati cambiamenti di idee e orientamenti sul terreno squisitamente politico-ideologico.

Comitato promotore - 13-12-2007
Verso un Incontro Nazionale per la riconquista dei Programmi Nazionali e la difesa della libertà d'insegnamento

Cari amici,
ad un mese e mezzo dal lancio della « Proposta per un Incontro Nazionale per la riconquista dei programmi nazionali e la difesa della libertà d'insegnamento » abbiamo in questi giorni superato le 400 adesioni da tutta Italia.
Al primo elenco di 200 firmatari dell'8 novembre si sono aggiunti molti insegnanti, ma anche altri docenti universitari, responsabili di musei, ricercatori...e un primo numero di genitori, tra cui eletti negli organi collegiali.
E' un risultato molto positivo che apre fin d'ora in modo più concreto la prospettiva dell'incontro nazionale.
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici - 12-12-2007
Le Biblioteche Scolastiche sono viste come sorelle minori delle biblioteche civiche, luoghi di conservazione e distribuzione di libri. Le indicazioni internazionali vengono disattese; non è riconosciuto nei fatti, attraverso congrue risorse in denaro e personale, il valore educativo di un ambiente didattico trasversale al curricolo scolastico. Invece negli ultimi anni molte biblioteche sono profondamente cambiate: i bibliotecari scolastici, grazie anche al dibattito nel Conbs, offrono la possibilità all'alunno di essere protagonista dell'apprendimento, di esercitare il sapere critico, di avviare il processo di educazione permanente. Progettano e realizzano attività che costituiscono la ragione d'essere di una biblioteca nella scuola: l'educazione alla lettura e alla ricerca, il supporto alla didattica, l'approccio al non-lettore, in un clima di sempre nuovi stimoli.
Dedalus - 12-12-2007
Dopo gli articoli-inchiesta di Curzio Maltese su Repubblica sui privilegi fiscali di cui gode la Chiesa cattolica in Italia e sui costi dell'ora di religione per lo Stato e la reazione del Vaticano, con la dura presa di posizione del Segretario di Stato della Santa sede, cardinal Bertone, ci stupì non poco il silenzio e l'indifferenza del mondo laico. Titolammo quindi, non a caso, un nostro scritto "L'eclissi della cultura laica in Italia". Consideravamo infatti che la concezione della laicità dello Stato, con tutto quello che ne consegue (compresa una scuola pubblica laica, senza insegnamenti confessionali al suo interno), nel nostro paese è appannaggio di una minoranza, come è sempre stato d'altra parte dalla formazione della Repubblica ad oggi.

Ne abbiamo conferma, in piccolo, nei recenti sondaggi di Scuolaoggi.
Maurizio Tiriticco - 11-12-2007
Non ritorno sugli ultimi dati OCSE-PISA e IEA-PIRLS che sono stati già abbondantemente commentati e che segnalano certamente il cattivo stato di salute della nostra scuola, o meglio - come è più corretto dire - del nostro Sistema educativo nazionale di istruzione e formazione. Sono dati su cui, ovviamente, occorre riflettere in modo più approfondito. In questa sede mi interessa rilevare il divario che corre tra il prodotto della nostra scuola primaria e quello della nostra scuola secondaria, relativa alla fascia di età dei quindicenni: ne risulta che il nostro primo ciclo tiene, e tiene bene, mentre è nel secondo ciclo che emergono serie difficoltà, le quali, per altro, sembrano procedere spedite, e senza alcun ritorno, fino agli studi universitari.
Quindi, il nodo - almeno ad un primo livello di osservazione - sembra essere nel passaggio dalla scuola primaria alla scuola media e di qui al successivo biennio.
prof.ssa Tiziana Fumagalli - 10-12-2007
Gli studenti del Liceo Artistico Statale di Bergamo propongono a tutte le scuole ed ai gruppi giovanili impegnati sul territorio di rilanciare l'iniziativa da loro intrapresa dal mese di ottobre 2007

Abbiamo allestito una mostra fotografica e promosso in tutto l'Istituto la raccolta di tessuti rosso-arancio che abbiamo poi cucito in un patchwork esposto all'esterno dell'Istituto, unitamente ad un grande stendardo, per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla battaglia pacifista dei monaci buddisti, del popolo birmano e del premio nobel Aung San Suu Kyi contro l'oppressione e la violenza della dittatura militare.
Giuseppe Aragno - 08-12-2007
Sul "Manifesto" di domenica due dicembre, Enzo Mazzi scrive che un'affermazione ha in sé il "senso di don Milani": quella in cui si dice che "il mondo ingiusto l'hanno da raddrizzare i poveri e lo raddrizzeranno solo quando l'avranno giudicato e condannato con mente aperta e sveglia come la può avere solo un povero ch'è stato a scuola". Letta oggi, è "una frase problematica, perché i poveri hanno avuto ed hanno la scuola. Ma il mondo non sembra che sia stato raddrizzato".
Enrica Bartesaghi - 08-12-2007
Nel mese di luglio del 2001 mia figlia, allora ventunenne, è stata massacrata dalla polizia alla Scuola Diaz di Genova, durante il G8, ricoverata in ospedale per le ferite riportate, sequestrata e "desaparecida" nella caserma di Genova Bolzaneto per due giorni, nuovamente sottoposta ad ingiurie e torture. Indagata per anni, sospettata di gravissimi reati, quali l'associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e saccheggio, l'appartenenza al gruppo dei black-bloc, fino alla completa archiviazione per lei e tutti i 93 della Diaz. I giudici di Genova hanno dimostrato che le prove addotte (le molotov ritrovate nella scuola, l'accoltellamento di un agente e molte altre) erano false, prodotte dalle stesse forze di polizia per giustificare la "macelleria messicana" operata nella scuola.
Collegio docenti ITIS Severi di Padova - 08-12-2007
Il Ministro Fioroni con il D.M. 80 e la O.M. n. 92 è intervenuto, ad anno scolastico avviato, modificando strutturalmente il percorso didattico nella scuola superiore, motivando il tutto col fine di superare le carenze diffuse degli studenti e il progressivo impoverimento del nostro sistema scolastico.

Pur condividendo la necessità di offrire agli studenti in situazione di svantaggio culturale l'opportunità di raggiungere il successo formativo, sottolineiamo l'urgenza di aprire un confronto per superare l'attuale processo di apprendimento e formazione delle conoscenze che accolga le indicazioni degli insegnanti nel merito del 'fare didattica'.

Per questo motivo vogliamo segnalare le incongruenze e la non efficace applicabilità della stessa OM per i seguenti motivi...
Virginia Mariani - 07-12-2007
Scusate, è un po' che non vi leggo e magari ne avete già parlato...
Sono/siamo quasi esasperate/i dalla legge sulla Privacy o, semplicemente, dal modo in cui viene posta.
Possibile che anche con l'autorizzazione dei genitori non si possano ...
Insegnanti precari - 06-12-2007
Noi docenti di sostegno che lavoriamo da tanti anni con gli alunni diversamente abili speriamo che finisca QUESTA INGIUSTIZIA che vede penalizzati in primis gli alunni e poi noi precari. Non è pensabile che entri di ruolo chi non ha mai lavorato sul sostegno, per questo sottoscriviamo il documento presentato da alcune associazioni di precari, che rappresentano migliaia di persone.
Marino Bocchi - 06-12-2007
Io insegno in una scuola dove i ragazzi stranieri sono circa il 30% del totale. Ho una quarta in cui gli extracomunitari sono il 50%. Faccio parte della commissione intercultura, abbiamo un sito che ho contribuito a creare , alcune mie studentesse indossano il velo, altre i costumi tradizionali dei loro paesi.

E mi fa indignare e ribollire il sangue leggere che un consigliere comunale di Treviso vorrebbe "usare metodi da SS" per gestire il problema dell'immigrazione. Ho paura, non ve lo nascondo, ed è un sentimento che mi porto dentro da alcuni anni.
Grazia Perrone - 05-12-2007
A pochi giorni dalla stipula definitiva del Contratto due notizie scuotono (si fa per dire) il mondo della scuola.

La prima - già efficacemente denunciata da Francesco e rilanciata da Tuttoscuola - attiene la situazione finanziaria deficitaria di ...
Operai Fiat-Sata di Melfi - 04-12-2007
I licenziamenti sono avvenuti a seguito di un'inchiesta avente prevalentemente carattere nazionale, e che avrebbe ad oggetto azioni di propaganda a fini eversivi verificatesi all'ombra di alcuni settori del sindacalismo di base. Inoltre, è stato licenziato anche un delegato sindacale, del tutto estraneo alle indagini, per una normale azione di volantinaggio sulle dure condizioni di lavoro in fabbrica, consumando in tal modo un vero e proprio attacco alla libertà sindacale ed alla libera manifestazione di pensiero.

Sono stati calpestati in un colpo solo l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, i diritti propri di un componente della RSU di fabbrica e la presunzione d'innocenza che dovrebbe valere per tutti, operai compresi, e non soltanto per gli appartenenti alle classi dirigenti (politiche ed amministrative) che rimangono nei loro posti di responsabilità e direzione fino alla conclusione dei processi e se vi è la condanna.
Alcune associazioni di docenti precari - 03-12-2007
La Finanziaria è stata emendata dalla VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati in modo positivo nella parte che riguarda la scuola: sono state recepite le osservazioni dei docenti precari contro la ricollocazione del personale senza titolo di studio, l'eliminazione della deroga al numero complessivo di insegnanti di specializzati di sostegno in presenza di handicap grave e certificato e quelle per l'aumento dell'organico di diritto sul sostegno.
Altre questioni sono però rimaste irrisolte.
Gianfranco Amodeo - 03-12-2007
Non vuole essere una profonda analisi sul ruolo degli insegnanti o dei responsabili. Solo cronaca.
Il sabato entro verso le 12. Ma arrivo sempre una mezzoretta prima. Passo sempre, come prima cosa, nella stanza dei server della mia scuola, per vedere se tutto è ok. Sono sempre molto sereno nel fare ciò dato che ho un collaboratore molto bravo e pratico, nonchè un collega coscenzioso e tenace. Ah, dimenticavo, nella mia scuola ho la mansione di network administrator. Lavoro che cerco di svolgere al meglio, pensandolo come servizio collettivo piuttosto che come lavoro da fare in quanto retribuito (sono 60 ore/anno prelevate dal fondo d'istituto, circa 350 euro!). Dimenticavo che sono circa 300 pc, otto server, fibra ottica, wifi, rame e chi più ne ha più ne metta. Sembra la Fiat)
Francesco Mele - 01-12-2007
Questo Ministero - con la complicità di tutto il governo - ha dato l'assalto alla scuola statale e, a viso scoperto, ha rapinato le casse delle scuole italiane. Poi in televisione dice che ha aumentato i finanziamenti alle scuole e aggiunge una faccia di bronzo a quella da banda bassotti che aveva indossato fino a poco prima.

Le scuole dal canto loro s'arrangiano come possono e aumentano il prelievo dai genitori, i quali subiscono, più o meno inconsapevoli, questo ulteriore balzello.

Scusate i toni un po', vogliamo dire forti? , ma la questione è decisamente avvilente.
Lucio Garofalo - 30-11-2007
L'assetto del potere di Mafiopoli si è modificato profondamente, si è riciclato in forme più moderne. Anche la mafia, quella arcaica e primitiva, ha subito un processo di rivoluzione neocapitalista che ha generato una sorta di mutazione antropologico-culturale, la stessa che Pier Paolo Pasolini ha descritto e analizzato a proposito dell'odierna civiltà edonistica e consumistica di massa. Dunque, la mafia si è ristrutturata e globalizzata, diventando un'holding company estremamente potente, una corporation tecnologicamente avanzata, un'impresa finanziaria multinazionale.

Insomma, la mafia è a capo di un vasto Impero economico mondiale ed è oggi la prima azienda del sistema capitalistico italiano, una grossa compagnia imprenditoriale che può vantare ed esibire il più ricco volume d'affari del Paese.
Vincenzo Andraous - 30-11-2007
Nei corridoi di una scuola pavese, una studentessa ha preso a schiaffi il docente, ma soprattutto lo ha ridicolizzato, denudando il malcapitato della sua autorevolezza.
Bullismo? Atti di vandalismo mentale? No, più semplicemente è il risultato di un'abitudine alla trasgressione, una specie di attitudine a mandare in pensione la prudenza, che invece serve a individuare il pericolo celato dietro l'angolo camuffato a rettilineo, con la negazione dei propri limiti, optando volontariamente per una vocazione di maledetto per forza.
Francesco Mele - 29-11-2007
Già nell'aprile scorso il nostro CdI in una lettera al Ministro lamentava i mancati finanziamenti che avevano comportato il pagamento dei supplenti e degli esami di maturità dell'anno precedente, prelevando fondi da altri capitoli di spesa con un'esposizione di scoperto di oltre 123.000 euro.
Lo scoperto oggi è arrivato a oltre 160.000 euro.
Il dirigente non garantisce il pagamento del fondo di istituto (ore aggiuntive svolte dal personale e finanziate da apposito fondo regolarmente versato alle scuole) perchè se anche dovessero arrivare finanziamenti, sarebbero comunque privilegiate eventuali fatture in scadenza. Ergo: il diritto dei lavoratori alla retribuzione di ore aggiuntive svolte nell'anno scolastico 2006-2007 valgono meno delle fatture in scadenza.
Pierangelo Indolfi - 28-11-2007
Quella sera del 28 novembre da lì partì il gruppo capeggiato da Pino Piccolo, uno spostato che poi ha fatto una brutta fine. Spedizione punitiva a Barivecchia, i ragazzi di sinistra scappano, Benny scappa un po' meno, viene raggiunto e sventrato con un cacciavite.

La reazione della città fu enorme, non ho mai più visto una manifestazione così. Uscimmo tutti da scuola senza chiedere il permesso e ci precipitammo in piazza prefettura. Il comizio di Franco Giordano sul palco a pochi metri dal luogo del delitto, il suo invito "Compagni non fate fesserie" quando qualcuno reagì devastando la vicina sede della CISNAL, i lacrimogeni e gli idranti, cacchio grazie Benny, ci hai fatto diventare grandi dall'oggi al domani, ci hai insegnato a correre veloce. A distanza di trent'anni, siamo noi che ancora ti veniamo appresso col fiatone, cercando di tenere il tuo passo.
Giorgio Ragazzini - 27-11-2007
Cari colleghi,

devo in particolare alcune risposte alle tre domande che mi pone Roberto Renzetti - con cui credo che in realtà ci siano punti di contatto a tutta prima insospettabili.
Precari Salerno - 26-11-2007
Lunedì 19 novembre presso Spazio Donna a Salerno, si è svolta un'assemblea pubblica convocata per fare il punto della situazione dell'integrazione scolastica degli alunni disabili nella nostra Provincia.
I numerosi insegnanti e genitori presenti hanno concordato sul fatto che nelle scuole salernitane, a causa dei tagli al sostegno, è negato il diritto allo studio a centinaia di alunni e che la Finanziaria 2008 prevede, per la Scuola Pubblica, ulteriori tagli massicci alle risorse e agli organici.
Grazia Perrone - 26-11-2007
Ovvero: C'era una volta l'articolo 28

Erano (sono!) iscritti alla Fiom ... ma hanno scioperato con i Cobas. Per questo motivo un'azienda metalmeccanica non solo applica la trattenuta in busta paga ma ... li sanziona sospendendoli (dalle funzioni e dallo stipendio!) per tre giorni.

Il motivo? Conflitto d'interesse.

E ancora....

Andrea Guazzotto - 24-11-2007
La Federazione Piemontese della Confederazione Unitaria di Base dichiara la propria solidarietà piena e concreta e denuncia il fatto che l'esistenza stessa degli uomini e delle donne che richiedono asilo è uno dei frutti avvelenati della guerra che devasta ampie zone dell'Africa e della politica di sfruttamento e di oppressione delle nazioni che chi ci governa pretende, presuntuosamente, siano sviluppate quando è evidente che l'unico sviluppo degno di questo nome è quello che si fonda sul rispetto dei diritti fondamentali degli esseri umani.
Giuseppe Aragno - 24-11-2007
In questo clima, la scuola è sempre più nell'occhio del ciclone. Non fa meraviglia perché nessun regime nella realtà del mondo di oggi può consentirsi una scuola libera e forte, capace di costruire intelligenze critiche e, quindi, di condizionare la politica che, per suo conto, ha tutto l'interesse a indebolire la scuola. Se la politica serve la politica e ignora la gente, la scuola va annientata. Accade così che un Parlamento nominato dai partiti e privo di una reale legittimità politica e morale, si occupi della scuola attraverso lo sguardo deformato di un ragioniere alla Quintino Sella che la cui politica scolastica si riduce ad un problema di partita doppia.
Emanuela Cerutti - 24-11-2007
Lo sciopero dei trasporti che ha costretto a sveglie precoci molti abitanti dell'Ile de France negli ultimi 9 giorni ha dato luogo a dibattiti e scambi di opinioni nei luoghi più impensati: fermate di autobus, tram, parcheggi velib, persino semafori e supermercati. Non parliamo degli ascensori.
Inizialmente molta incomprensione per i "grévistes", privilegiati che vogliono mantenere i loro benefit, sequestratori di lavoratori, estremisti da pugno di ferro. Poi, con il procedere delle ore, qualche domanda si fa strada: ma che vogliono, alla fine? perché tanta insistenza?
Gianni Mereghetti - 23-11-2007
Carissimo Marco Lodoli,
ho letto il suo articolo "Quando gli studenti ci danno una lezione" nel quale riporta l'analisi di un suo studente sulla società e sulla scuola con una sua riflessione conclusiva. Le confesso che il tutto mi ha lasciato una profonda tristezza, forse che il nostro impegno educativo finisca in grandi e superdettagliate analisi su come la società uccida il desiderio? Spero proprio che possiamo, io e lei, tentare qualcosa di meglio, altrimenti faremmo crescere non solo dei disperati, ma con in più la coscienza lucida di esserlo. Meglio allora che i nostri studenti si stordiscano dietro le soddisfazioni che la società confeziona appositamente per loro
Alcune associazioni di docenti precari - 22-11-2007
L' articolo 50 comma 1d della Finanziaria appena approvata dal Senato recita testualmente:
"l'assorbimento del personale di cui all'articolo 1, comma 609, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è completato entro il termine dell'anno scolastico 2009/2010, e la riconversione del suddetto personale è attuata anche prescindendo dal possesso dello specifico titolo di studio richiesto per il reclutamento del personale, tramite corsi di specializzazione intensivi, compresi quelli di sostegno, cui è obbligatorio partecipare."
Esso prevede quindi la riconversione dei docenti soprannumerari, a prescindere dal titolo di studio, determinando conseguenze estremamente negative sulla qualità della didattica ed incidendo sulle aspettative lavorative di decine di migliaia di docenti precari.

Prima di qualunque altra considerazione di merito, si evidenzia che la formulazione del comma in questione è decisamente troppo ambigua e lascia spazio alle più incredibili (se fossero attuate) interpretazioni: ad esempio un prof di Ed. Fisica sovrannumerario potrà insegnare Elettronica o Italiano.
Ma, anche se così non fosse...
Giorgio Ragazzini - 20-11-2007
Gentile Redazione,

sono un docente di scuola media e scrivo per chiedere ospitalità sul vostro sito. Si tratta di una Lettera aperta di sostegno al Ministro Giuseppe Fioroni, la cui politica non è certo priva di pecche e incertezze, ma fa registrare indubbiamente una discontinuità rispetto alla filosofia buonista e pseudoegualitaria dominante in questi ultimi decenni.

E' altrettanto evidente che per il momento nessuno, in tutto il panorama politico, si è schierato con decisione al suo fianco; e non è improbabile che non pochi aspettino l'occasione propizia per cercar di bloccare la svolta verso una scuola più rigorosa.
Per questo con un gruppo di amici abbiamo pensato che sia il caso di far sentire in proposito la voce di quegli insegnanti e di quei dirigenti che auspicavano da tempo un cambiamento di rotta e si augurano oggi che si tenga ferma la barra del timone.

Di qui la breve lettera che vi chiediamo di far conoscere ai colleghi lettori di "Fuoriregistro"...

Lucio Garofalo - 19-11-2007
Ormai non c'è più alcuna differenza tra gli stili di vita e di comportamento, totalmente alienati e consumistici, degli individui che vivono in un piccolo paese delle zone interne dell'Italia meridionale, e gli abitanti di un'estesa metropoli come Roma, Milano, Torino, ecc. Invece, 25/30 anni fa il divario era molto maggiore, direi quasi abissale; oggi si è ridotto in modo colossale livellandosi verso il basso. Il predominio assoluto, e assolutistico, dell'economia di mercato, ha generato effetti di alienazione e di omologazione superiori a qualsiasi altra forma di dittatura o di sistema totalitario, dal fascismo al nazismo, e via discorrendo. Ciò che in Italia non era riuscito al regime fascista di Mussolini durante un intero ventennio, è riuscito al modello di produzione e di consumo neocapitalista nel giro di pochi lustri. Ciò è accaduto anche in Irpinia, una terra immobile ed immutata per secoli, stravolta e sconvolta in poco tempo, soprattutto a partire dai primi anni '80, anche per effetto di accelerazioni causate dall'evento sismico e dai processi economico-sociali innescati dalla ricostruzione delle aree terremotate.
Vincenzo Andraous - 17-11-2007
Popoli migranti con tradizioni e culture, con il proprio carico di disperazione e violenza insita nei bisogni disattesi, popoli e persone non meno malavitose di altre, in guerra tra poveri non meno di altri.
Fare sociologia di comodo è affermare che tutti i Romeni rapinano, che i Sinti sono tutti ladri, che i Rom sono l'ultima linea non più sanabile della convivenza civile, una etnia a parte, addirittura esclusa dai soliti esclusi.
Giuseppe Aragno - 17-11-2007
M'immaginavo il Canada come terra di boschi e nevi, di monti e di spazi sterminati e me lo sono travato davanti chiuso in un cubo tutto vetri spessi e metalli anodizzati. Un'improvvisa galera fatta di sbarre trasparenti per immigrati e presunti delinquenti: tu ci vai perché il cielo è assai vasto e la neve immacolata, e ci muori fulminato e filmato: la sicurezza spara, le pistole nuove col raggio elettrico ti fanno cianotico, un breve contorcimento, un'atroce coinvulsione ed è giunta la fine.
Studenti dell'Istituto d'Arte Venturi - 17-11-2007
Scusa Sara e tante scuse a tutta la tua famiglia.

Mai però avremmo pensato che si sarebbe potuti arrivare a tanto.
Non può la legge del contrappasso giustificare tutto ciò a cui ci hanno sottoposto in questi giorni i giornali, i media locali e nazionali e il giudizio di tanti adulti che ci hanno lapidati con le loro parole di pietra. Siete andati oltre: fino alla mancanza di rispetto, alle pressioni indebite, ad accomunarci tutti in un'unica mostruosità, a non conceder spiragli alla nostra voglia ed esigenza di riscattarci.
Arturo Ghinelli - 15-11-2007
20 novembre giornata internazionale dei diritti dei bambini.

"Dove andate bambini?"
"Al Teatro Comunale a vedere uno spettacolo di musica"
"Allora non manca niente ai ragazzi di oggi"
"Forse qualche autobus" ho risposto alla vecchietta che si era ritrovata in autobus con 90 bambini delle nostre prime classi.
Poi in attesa di arrivare al Teatro ho ripensato all'osservazione della signora collegandola con il fatto che il 20 novembre si celebra la giornata dei diritti dei bambini e delle bambine. Certamente le generazioni più anziane facendo il confronto con la propria infanzia sono convinte, come la signora, che ai bambini di oggi non manchi niente. E dal punto di vista dei nonni è sicuramente vero, a patto che i bambini abitino in un paese ricco come il nostro, perché nella maggior parte del mondo ai bambini manca quasi tutto a partire dall 'indispensabile per sopravvivere, per non parlare dell'istruzione che è ancora un miraggio per milioni di bambini in tutto il mondo.
Del resto se la maggior parte di loro è destinata a morire entro i 5 anni di vita, quello di andare a scuola è un problema che non si pone nemmeno. Ma questi bambini esistono solo in televisione, che qualche volta turba i nostri pranzi mostrandoceli con il ventre gonfio mentre circondano una principessa o un'attrice cinematografica. In tutti i casi per far tacere l'inquietudine che ci prende al vederli di solito basta mandare un sms al numero di una ong ed ecco che l'abbiamo salvato (ci sentiamo veramente onnipotenti in questi casi). Per quelli tra noi che non si sentono soddisfatti c'è sempre la possibilità di una adozione a distanza.
Ma ai bambini che non sono distanti, anzi sono talmente vicini che li possiamo incontrare in autobus,manca forse qualcosa?
Marino Bocchi - 15-11-2007
E' successo nella mia città, il 31 ottobre, il giorno prima delle vacanze. Una ragazza marocchina dell'Istituto d'arte Venturi arriva tardi in stazione delle Corriere. Abita nella Bassa modenese. Vede la sua corriera partire. Non puo' aspettare quella che partira' un'ora dopo. Al Venturi si fanno 40 ore settimanali. Troppe.

Correre, correre. .. per raggiungere quella maledetta corriera che sta svoltando verso il piazzale d'uscita. La raggiunge. Scivola. Finisce sotto le ruote motrici posteriori. L'autista non se ne accorge. Alcune mie alunne marocchine e non del Cattaneo, sono sue amiche, vedono a Sara Hamid spappolarsi il cervello. Basma, che era presente, me lo racconta singhiozzando. Altri testimoni filmano la scena, aggiunge scandalizzata. Al rientro dalla mia gita a Roma, Matteo, molto bravo e responsabile, un ragazzo d'oro, mi racconta che vuole organizzare un incontro fra i rappresentanti di classe perche', dice, sui cellulari girano filmati tremendi della ragazza stritolata.
Comitato promotore - 10-11-2007
Comitato promotore dell' incontro nazionale
per la riconquista dei programmi nazionali
e la difesa della libertà d'insegnamento


I docenti promotori della tavola rotonda svoltasi il 17 ottobre presso l'Università di Bologna sul tema delle "vecchie e nuove indicazioni ministeriali per l'insegnamento della storia" intitolata "Chi ha paura della storia" , i cui atti e regitrazione audio sono disponibili sul sito www.foruminsegnanti.it segnalano con soddisfazione le prime 200 adesioni alla proposta emersa in quella sede di un incontro nazionale per la riconquista dei programmi nazionali e la difesa della libertà d' insegnamento. La composizione dell'elenco dei firmatari che di seguito riportiamo evidenzia, infatti, un positivo riscontro proveniente da tutta Italia da parte degli insegnanti di ogni ordine di scuola oltre a docenti universitari, dottorati e dottorandi, responsabili di musei, etc.
Maria Grazia Fiore - 09-11-2007
Ieri ho visto la puntata di Annozero dedicata ad Enzo Biagi e, trasversalmente, al controllo della politica sull'informazione. E' mancato qualsiasi riferimento al recente autogol del governo in materia di "editoria" online ma non c'è da stupirsene, tenendo conto del silenzio dei media tradizionali nei giorni in cui la Rete ribolliva di proteste in merito. Ne prendiamo atto.
Dovremmo anche prendere atto però - superando i fumosi schermi politica/antipolitica, destra/sinistra (?), e via dicendo - che la vera ferita aperta della nostra società, hic et nunc, è la fine della certezza della norma.
Franco - 09-11-2007
Diario dal fronte della Formazione Professionale Pubblica

Come cittadino di sinistra impegnato, in qualità di insegnante, nella Formazione Professionale "pubblica" del Comune di Roma, mi sento vittima, assieme ai miei allievi, di fuoco "amico", nel tragico e losco pastrocchio che è la riforma antiriforma controriforma della scuola. A volte ho la sensazione che questa sinistra debba costantemente difendersi dalla realtà, spesso sacrificando democrazia, partecipazione e persino quell'ideologia che, nel bene, rappresenta una formidabile chiave di lettura dei fenomeni sociali, economici, culturali, ecc.
Questa sinistra sembra volare alto, nel senso che non scende a prendere contatto neppure con le realtà locali che essa stessa amministra e, dopo consultazioni ai vertici, attraverso la voce dei suoi luminari spara le proprie teorie che diventano poi le parole d'ordine con cui le organizzazioni politiche e sindacali e la miriade di associazioni con esse interdipendenti andranno a portare la verità tra le masse.
Dedalus - 08-11-2007
Qualche settimana fa la Repubblica ha pubblicato una serie di articoli firmati da Curzio Maltese sul costo della Chiesa per i contribuenti italiani. Si trattava di un'indagine giornalistica seria e documentata che analizzava i costi a carico dei cittadini italiani per la Chiesa cattolica, dalle esenzioni fiscali all'otto per mille, al finanziamento alle scuole private, all'ora di religione. Immediatamente si è levata la voce del Segretario di Stato della Santa Sede, Cardinal Tarcisio Bertone, che si è espresso con un inusuale e perentorio "Finiamola".
Gianni Mereghetti - 07-11-2007
il ministro Fioroni ha firmato l'ordinanza per attivare la procedura del recupero dei debiti. Il principio è giusto, è urgente che ognuno di noi abbia a coinvolgersi con i suoi studenti fino a portare sulle spalle le loro lacune così che trovino le motivazioni e le energie per colmarle. E' la conoscenza la meta di questa strada, la conoscenza di loro stessi e del reale, e sta qui tutto il fascino del nostro entrare in classe ogni mattina. Se il principio dell'ordinanza è giusto, il problema è l'ambiguità che lascia aperta, tanto che è facile immaginare che alcuni di noi se ne serviranno per bocciare di più, altri invece per promuovere indiscriminatamente così da non sottoporsi alle forche caudine dei recuperi estivi.
Alcune associazioni di docenti precari - 07-11-2007
I docenti precari chiedono l'abolizione dei tagli agli organici ed agli insegnanti di sostegno e l'approvazione della correzione proposta all'emendamento 50.14 presentato da Capelli, Soliani, Mele, Tecce, ai quali va il nostro ringraziamento per aver difeso i diritti acquisiti da migliaia di insegnanti precari.
Giuseppe Aragno - 06-11-2007
Più mi capita di ascoltare Fini più, per trovare conforto, mi attacco alla speranza e cerco Prodi. Più la parola passa però a Prodi, più sento che la speranza ha lo spessore impalpabile dei sogni che possono trasformarsi in incubi e dispero. Per vincere il gelo dell'angoscia, confido allora in quelli che un tempo ho avuto per compagni, ma i compagni balbettano e, più gli altri strillano, più essi esitano di fronte alla marea che li sormonta. al clamore assordante delle ruspe, all'improvvisa ondata di sgomberi e espulsioni indiscriminate, ai segnali allarmanti d'una caccia all'uomo che riporta alla mente squadristi e spedizioni punitive.
Giorni così non è facile viverli.
Giocare col fuoco" scriveva ieri sul "Manifesto" Marco Revelli, e proseguiva: Quanto avvenuto in Italia in questa maledetta settimana di Ognissanti non ha paragone con nessun paese civile".
Francesco Mele - 03-11-2007
La proposta che faccio è che ogni sito che ruota intorno alla scuola riservi uno spazio stabile (e non stagionale) a questa banca dati per farla diventare un luogo di incontro per tutti coloro che si occupano di scuola con particolare riferimento agli organi collegiali - non solo quindi i consigli di istituto - alle loro competenze, alle loro prerogative.

Contribuisco a questo progetto con un prima pietra, se così vogliamo definirla, che riguarda un'iniziativa che ho intrapreso nella mia scuola e che riguarda la questione dei contributi individuali delle famiglie.

Una piccola premessa è doverosa, anche se sono convinto che quanto dirò è a conoscenza della maggior parte di chi leggerà questa mia riflessione.
Giuseppe Aragno - 01-11-2007
Il "Corriere" non ci ha pensato un momento e in prima pagina ieri a ragionar di storia c'erano, come vogliono i tempi, Veltroni, che ha la stoffa di Tacito, e Pierluigi Battista, che s'è scelto a modello Emilio Fede e, in vista del "listone", fa la campagna acquisti per il suo Berlusconi [1].
Per carità, quando si tratta di fede occorre portare rispetto: ognuno si sceglie i suoi santi e ogni santo ha i fedeli che si merita. Se il Vaticano riserva la gloria degli altari a tonache falangiste e cappellani di Francisco Franco, caudillo feroce e insanguinato, Veltroni, duce del neonato Partito Democratico, ha tutto il diritto di credere nel Battista e pensare al futuro, ora che lo stipendio non lo riscuote più a Botteghe Oscure. Per un ex dirigente del partito comunista che intende rinnegare il suo passato, tutto sommato la scelta è obbligata e non fa meraviglia se, tra tutti gli storici che passa il convento, provi a reclutare tra le sue truppe cammellate Andrea Graziosi, che proprio in questi giorni ha dato alle stampe una storia dell'Unione Sovietica che lo pone meritatamente tra gli studiosi italiani di statura internazionale.
Doriana Goracci - 01-11-2007
Avvicinandosi la data fatidica del 2 novembre, è stato fatto il funerale definitivo all'inchiesta per il G8 del 2001 a Genova.

C'è chi si chiede se era nel programma dell'attuale governo, renderla possibile. Ritengo sia corretto anche far sapere che con 22 voti contrari e 22 voti
favorevoli la commissione non è riuscita ad affidare il mandato al relatore a riferire in aula ed erano assenti i due rappresentanti della Rosa nel pugno.
M.Balsamo, R.Dondarini, M.Pieralisi, R.Roberti, L.Varaldo - 30-10-2007
Siamo insegnanti di diverse città e di tutti gli ordini di scuola, relatori di una Tavola rotonda che si è tenuta presso l'Università di Bologna sul tema dell'insegnamento della storia, organizzata nell'ambito della Festa della Storia.

I nostri interventi, che hanno toccato aspetti differenti della didattica di questa disciplina, sono partiti da un punto di vista comune: noi non accettiamo i contenuti e la scansione dell'insegnamento della storia che sono delineati nelle "nuove" indicazioni nazionali di Fioroni e che riprendono la stessa impostazione già promossa dalla Moratti.

È per questo che lanciamo una proposta precisa: organizzare nelle scuole, nei quartieri, nelle città, momenti di scambio, di approfondimento, di discussione.

E in questo modo aprire la prospettiva di un "Incontro Nazionale per la riconquista dei programmi nazionali e della libertà d'insegnamento", sulla base del quale far sentire la voce delle scuole e le loro argomentazioni, al ministro e al governo.
Grazia Perrone - 30-10-2007
I nazionalisti - scrive Hugh Thomas - si dedicarono alla "pacificazione" sistematica del nord della Spagna soltanto dopo la conquista definitiva di Gijon Aviles. Il 21 ottobre 1937, dunque, segna la fine della guerra al nord e l'inizio del massacro. [1]

Non si ha un quadro esatto delle esecuzioni sommarie che ne seguirono ma alcune (e mai smentite) fonti parlano di undicimila uccisioni nel solo mese di dicembre 1937: tra i fucilati si registrano parecchie donne e 16 ecclesiatici [2] colpevoli - come gran parte del clero basco - di essersi schierati a favore della Repubblica contro il "golpista" Francisco Franco.
Pasquale D'Avolio - 30-10-2007
Uno dei problemi più gravi che devono affrontare i Dirigenti delle pubbliche amministrazioni, compresi i D.S., è quello dei "tempi" che intercorrono tra l'annuncio di alcune misure o finanziamenti e la effettiva erogazione delle risorse; non mi riferisco solo alla "erogazione", che a volte avviene addirittura " a consuntivo", ma soprattutto alle "assegnazioni" da parte dello Stato o da altri Enti pubblici.
Chiunque voglia attivare iniziative che richiedano una disponibilità finanziaria, occorra che conosca almeno l'entità del finanziamento su cui potrà contare: dovrebbe essere a tutti evidente. Le nuove modalità di assegnazione del contributo ordinario alle Scuole a partire da quest'anno, compreso il F.I.S., danno alle Scuole la possibilità di poter programmare una parte delle risorse a disposizione per l'intero anno sul funzionamento didattico e amministrativo. Ma non tutto avviene in questo modo.
Faccio alcuni esempi per dimostrare l'assurdità della situazione in cui si trovano le Scuole riguardo alle iniziative che sono "tenute" ad intraprendere e che non rientrano nel budget iniziale...
Bruna Sferra - 27-10-2007
Le "Indicazioni per il curricolo", confrontate con i "Programmi Nazionali del 1985" risultano più misere nei contenuti didattici ed epistemologici delle discipline, non curanti delle più valide teorie della ricerca in campo pedagogico e psicologico e prive della peculiarità dell'approccio metodologico-didattico con cui ogni disciplina si propone all'apprendimento dell'alunno, cioè di quelle "idee guida" felicemente proposte dai "Programmi Nazionali del 1985".
L'impoverimento culturale che ne segue è probabilmente la risposta ad un disegno più ampio, cioè quello di ricondurre la scuola ad una logica di mercato in cui non vengano formate menti dal pensiero critico ma facilmente assoggettabili alle richieste di una società consumistica, quale quella attuale, caratterizzata dal sempre più consistente depauperamento dei valori laici e pluralistici e nel quale viene a collocarsi un mondo lavorativo sempre più precario e flessibile.
Marino Bocchi - 27-10-2007
Figlio della mia generazione, sono stato educato alla cultura del nonostante, che come insegnanti ci affligge e tormenta, e ci fa arrossire di vergogna ogni volta che vogliamo dare un aiuto a qualcuno dei nostri studenti che non ce la fa, e allora scriviamo e imploriamo allo scrutinio che lui o lei si impegna, si affanna, nonostante le lacune insuperate, a volte insuperabili, in questa o quella disciplina. Tradotta in un sintagma burocratico, questa parola inflazionata ha perso il suo nobile e bel significato di origine, che rinvia ad un sereno epicureismo, ad una pacata accettazione del destino umano. Toglietela dal contesto professionale, dall'uso ipocrita e ingannevole con cui spesso la si impiega, a voler rinviare, procrastinare, nascondere, mediare sempre e comunque (perciò in altri decenni lo si sarebbe definito un termine esemplarmente democristiano) e vedrete che il nonostante ci rende più liberi nelle nostre autodeterminazioni, più flessibili nei nostri giudizi anche se piu' insicuri e instabili, più tentati dal rigore del dubbio che dalle molli certezze dei luoghi comuni acquisiti.
Giuseppe Aragno - 27-10-2007
Se si ripercorre a ritroso la vicenda della scuola della repubblica, non si può fare a meno di rimanere negativamente sorpresi dai suoi ritardi. Abbiamo cominciato a studiare Educazione Civica intorno al 1957 e, fino al 1960, i programmi di storia escludevano il fascismo e la Costituzione e si fermavano al "Duca della Vittoria".
Prima del Sessantotto, il solo cambiamento significativo che abbia segnato sul piano strutturale la storia del nostro sistema formativo è stata l'istituzione della scuola media unica che, in piena armonia col dettato costituzionale, realizzava un passo concreto - e tardivo - nella rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione dei lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Grazia Perrone - 26-10-2007
Qualcuno, forse, lo ricorderà.

L'art. 242 della Legge Finanziaria 23/12/1996, n. 662 estendeva - mediante il meccanismo del silenzio/assenso - l'applicazione del contributo obbligatorio sia ai pensionati il cui trattamento previdenziale è a carico dell'Inpdap, sia ai dipendenti o pensionati di Enti e Amministrazioni Pubbliche in carico all'Inps.

Ieri sera (il Governo è stato battuto sette volte) il Senato ha approvato un emendamento - proposto dal sen. D'onofrio - che abolisce la clausola del silenzio-assenso per le trattenute INPDAP.
Doriana Goracci - 26-10-2007
6 anni e 4 mesi non è una condanna, è il tempo trascorso da quando andai a Genova. Arrivai che pioveva, io e altri cinque, loro avevano tutti meno di
diciotto anni. Non avevo ben chiara la ragione del mio
essere là, se non che dovevo proteggere quella testa riccioluta di mia figlia, che voleva un altro mondo possibile come i suoi compagni, che divennero anche miei nel viaggio verso l'illegalità, dove tutto fu davvero possibile.
Laura - 24-10-2007
Mio figlio di tre anni ripete questa frase molto spesso!

Quando vuole che io gli racconti una favola, me lo chiede con quella vocina dolce e un po' ruffiana.. di solito mollo quello che sto facendo e ci sediamo insieme a leggere una storia o anche solo a sfogliare un libro..

Lui ascolta attento.. e spesso anticipa il mio racconto.. si ricorda le parole e se le cambio se ne accorge e me lo fa notare..

I bambini sono attratti dalle favole.. lo sono sempre stati.. perché?
Emanuela Cerutti - 23-10-2007
La discussione si accende in una classe elementare.
Pierino [il nome è ovviamente inventato, l'evento meno - ndr] risponde perfettamente alle domande della maestra di inglese.
"... e che merito ne ha... - biascicano seccatissimi i compagni dell'ultima fila - quello ha la mamma del Devonsciair, capirai che fatica..."
Mica è giusto senza sforzo, solo perché la fortuna ti ha baciato, avere l'ottimo, Pierino, a qualcuno dovrai spiegarlo, anche perché tu stesso cogli l'incongruenza.
D'altra parte non è che puoi star zitto se una, così su due piedi ti chiede "Where're you from?", è normale per te rispondere, e del resto non sarebbe giusto neppure tacere.
Allora dove sta il problema? E dove la soluzione?
Maria Grazia Fiore - 22-10-2007
No, ragazzi. Non ci sono equivoci sulla Internet Tax.

E' semplicemente l'ennesimo autogol di un governo nella cui compagine, magari, c'è qualcuno che preferirebbe che la rete fosse lottizzabile come i media tradizionali.
Sandra Coronella - 20-10-2007
Le esternazioni del ministro Fioroni, rivolte sia all'opinione pubblica in generale, sia alle diverse componenti del mondo della scuola, hanno un tratto caratteristico: non sono solo enunciazioni di scelte politiche o amministrative, ma vogliono trasmettere principi, idee di valore: moralità, rigore, serietà, e così via.
L'ultima cosa che ho letto era rivolta agli studenti, ed il messaggio era chiaro: "Ragazzi, i debiti si pagano". Insegnamento più che giusto. (Ci sarebbe forse qualcosa da dire sulle modalità dell'operazione, ma non è di questo che voglio parlare). Poiché - lo sappiamo - il modo migliore di insegnare è l'esempio, vorrei rivolgere la stessa esortazione al ministro.
"I debiti si pagano, ministro".
Gianni Mereghetti - 20-10-2007
Il decreto del ministro Fioroni che al di là di tanti nominalismi restaura gli esami a settembre è obiettivamente scritto male, ma afferma un principio decisivo per il futuro della scuola, quello che le attività di sostegno e di recupero fanno parte integrante dell'attività didattica. E' infatti responsabilità del docente mettere in atto ogni strategia per realizzare gli obbiettivi educativi e di apprendimento programmati, anche con quegli studenti che si trovino in difficoltà a seguire l'iter di apprendimento per mancanza di motivazioni o per lacune pregresse o per disimpegno nello studio personale.
Giuseppe Aragno - 20-10-2007
Premiare il merito: è la ricetta per la scuola nuova. Ci giurano in tanti che pare la sappiano lunga e dev'essere vero. Premiamo il merito e faremo cultura. Il diavoletto critico e sessantottino che mi porto dentro è pronto ad obiettare: "in che consiste il merito? Se rispondo col filosofo del Rinascimento - "conoscere tutto di una cosa sola e qualche cosa di tutto" - dico una verità pericolosa. Il massimo del merito, rispetto al massimo della specializzazione, potrebbe dare al più quei moderni specialisti che sanno tutto di qualcosa e nulla di tutto il resto. Se premio il merito, in questo caso, faccio spazio a una dottrina che, più cresce e si perfeziona, più si allontana dalla cultura. Un merito arido, che si chiude nell'ambito ristretto di una professionalità che non ha necessariamente contatti con gli uomini e la loro umanità.
Marino Bocchi - 20-10-2007
Cari compagni della Rosa nel pugno che mi gratificate di esprimere l'essenza di qualcosa, in tempi invece così aridi di idee e così ricchi di effimere mode teoriche, brandelli di pensiero, slogan lanciati come sassi (si tratti pure dell'essenza del catto-comunismo, giuro che lo considero un riconoscimento che mi onora ed imbarazza), vi invito ad un giocherello un po' fatuo. Dunque immaginate, un giorno, di incontrare su uno scompartimento in treno un elegante signore americano, dal perfetto profilo anglosassone, molto compito e beneducato, di solida formazione scientifica (si capisce dall'eloquio sobrio e secco). Si sa come vanno queste cose. E' buona cortesia rendere piacevole il soggiorno ad un ospite straniero, a cominciare da una garbata conversazione nell'inglese imparato al Liceo e perfezionato in un Master, secondo quanto prescrive il moderno cursus honorum . All'istante il suo cognome non vi dice nulla. Watson e' un po' come se da noi ci si chiamasse Rossi e se non fosse per il banale rimando letterario al compagno di Sherlock Holmes quel cognome non lascerebbe traccia, ma proprio nessuna. Pensate dunque allo stupore, turbamento, emozione quando presto scoprirete che si tratta addirittura del James Watson artefice di una delle più importanti scoperte scientifiche del secolo, la struttura del DNA, per cui ha vinto il Nobel per la medicina del 1962. Insomma, un genio emerito, un vero, selezionato campione dei severissimi campus statunitensi in cui l'unica legge sovrana è la meritocrazia, dove si afferma solo chi veramente vale e non c'e' posto per sfaticati e fannulloni, perditempo e flaneurs. Ora immaginate che nell'unico posto rimasto vuoto dello scompartimento entri, poco dopo questa vostra sensazionale scoperta, un uomo vestito malamente, dall'aspetto trascurato e poco affidabile, di pelle scura, insomma un nero, come se ne incontrano tanti su tutti i treni del mondo. E che il dottor Watson vi sussurri all'orecchio, sconsolatamente: "Sono pessimista sul futuro dell'Africa. I test dicono che l'intelligenza degli africani non è uguale alla nostra" (Repubblica, 18 ottobre).
Carla Andreolini - 19-10-2007
A proposito di James Watson e della sua affermazione " i neri sono meno intelligenti dei bianchi"

Da appassionata di scienza e da insegnante , voglio subito chiarire che la biologia non avvalla alcun tipo di razzismo e che, grazie alla genetica molecolare che tanto deve proprio a James Watson, oggi possiamo affermare che le "razze umane non esistono" (mi permetto di suggerire la piacevole e istruttiva lettura del libro " L'INVENZIONE DELLE RAZZE" di G.Barbujani).

Eppure James Watson, l'ho appreso dai media, ha effettivamente detto che "i neri sono meno intelligenti dei bianchi".
Questa personale, discutibile , "bruttissima " affermazione non toglie nulla al valore del lavoro effettuato da Watson che consiste nell'aver costruito, insieme al collega Francis Crick un / il modello della molecola del DNA.
Precariscuola - 18-10-2007
LE ASSOCIAZIONI DEI DOCENTI PRECARI ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE DEL 20 OTTOBRE

Le associazioni CIPNA, Forum Precariscuola, Forum PrecariSalerno, aderiscono alla manifestazione del 20 Ottobre ed invitano tutti gli operatori della scuola, gli studenti e le loro famiglie a partecipare.
La bozza di finanziaria scritta da questo governo, fortemente voluto e votato dai docenti precari, continua a non tutelare questa categoria di lavoratori e a danneggiare pesantemente la scuola pubblica, mentre vengono aumentati i finanziamenti alle scuole private.
Le nostre richieste sono...

Maria Antonia Stefanino - 18-10-2007
Sono stata molta incerta se votare alla consultazione sulla proposta di welfare o meno. Come lavoratrice in netto dissenso su tale bozza, non ho condiviso l'invito di R. D. B a disertare la consultazione, pur consapevole che aveva fondamento la motivazione da essi adottata che a votare per lo più sarebbero stati gli apparati e lavoratori ormai obbligati a turarsi naso e orecchie, tant'è che mi è capitato in più occasioni di risentire come esaustiva motivazione delle ragioni del sì l'ormai trito e ritrito "se no torna Berlusconi".
Alla fine ho deciso per il voto e recatami nell'androne di Palazzo S. Giacomo a Napoli, mio seggio elettorale, mentre a stento mi si forniva la scheda, ho visto con stupore i componenti il seggio, lavoratori/sindacalisti, sollecitare al voto gli assessori e i consiglieri comunali. Questo, nel mentre in altri luoghi, come a Caloria, ove ho riferimenti circostanziati o altrove, si tentava d'impedire il voto di alcuni operai di aziende ritenendo la sede vincolante.
Grazia Perrone - 17-10-2007
La chiamano azione diretta che non è, come furbescamente ha inventato qualcuno che non appartiene al movimento sindacale, l'azione violenta ma la partecipazione diretta alla costruzione del processo emancipativo ed è, storicamente, il metodo con il quale gli individui e i lavoratori imparano ad agire senza capi, capetti o, se preferite, senza il padrone.
Silvia Maiorani - 16-10-2007
Vorrei poter non sentire più la parola patria, territorio, confine, schengen...vorrei non assistere più alla
nazionalizzazione di un omicidio o di uno stupro. Siamo prima di tutto individui. Poi popoli. Poi cittadini. Poi europei o asiatici. Conio una nuova parola.Un neologismo: snazionalizziamoci. Scrolliamoci di dosso le bandiere, gli inni, i nostri eroi nazional-popolari. Perchè ogni volta che nasce uno stato, ci priviamo di un pezzo di libertà.
Lucio Garofalo - 15-10-2007
Non c'è proprio nulla da fare. Il nostro è un popolo ignorante, rozzo ed analfabeta. Con il termine "analfabetismo" mi riferisco esattamente all'analfabetismo politico, quello che Bertold Brecht disprezzava come il peggior analfabetismo. E aveva ragione! Le elezioni primarie del PD non costituiscono affatto un momento di grande partecipazione democratica, ma segnano ufficialmente il decesso della "democrazia" nel nostro paese, se mai questa fosse stata viva.
Giocondo Talamonti - 15-10-2007
Oggi, un "vaffanculo" non si nega a nessuno. Fra l'altro, una recente sentenza della Cassazione ne ha derubricato il reato di ingiuria, squalificandolo a pura disapprovazione dell'altrui parere, privandolo della originaria e salutare funzione liberatoria.
Ma se accanto al candido "vaffa" ci aggiungiamo "day", allora, apriti cielo!
Da destra e da sinistra, dall'alto, dal basso e dal centro si elevano reazioni incontrollate contro Grillo, che del binomio ha fatto la sintesi del suo programma.
Marino Bocchi - 13-10-2007
"Per quanto sia la disposizione del mondo a giudicare male, rende più spesso onore al falso merito di quanto non sia ingiusto col merito vero" (La Rochefoucauld, Massime).

Credo che tutti conveniamo sul fatto che sia piuttosto arduo distinguere, in assoluto, il "vero" dal "falso", in questo come in tutti gli altri ambiti del "giudizio", posto che ogni epoca e ogni cultura hanno elaborato i loro propri criteri. E qui si pone la domanda cruciale: puo' un insegnante valutare secondo criteri di "merito" che non corrispondano a quelli della cultura dominante, delle "mode", del quadro storico-sociale in cui vive? Puo' un insegnante, per esempio, ritenere che non sia un vero motivo di merito il comportamento dello studente che si omologa ai precetti attuali che gli richiedono di essere ambizioso, competitivo, insomma, "vincente"? Orientando quindi il suo stile cognitivo, il suo orizzonte mentale in direzione della logica liberista dell'Homo homini lupus?
Carla Andreolini - 13-10-2007
A proposito di numero chiuso all'Università e di test d'ammissione

Esempio: ammissione al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia

Sicuramente non tutti abbiamo le qualità per fare il medico!
Ma metto in discussione le modalità utilizzate per decidere chi può accedere al corso di laurea e chi no!
Ho visto le prove di ammissione di questo anno, ho guardato in particolare i quesiti di Biologia (materia che insegno al liceo ); li ho trovati non significativi ... sia per come sono stati formulati che per l'oggetto del controllo!
A proposito della formulazione: da anni per la valutazione dell'apprendimento faccio ricorso anche a test strutturati, costituiti cioè da domande a risposta chiusa; pertanto le mie considerazioni non sono falsate dal pre-giudizio negativo, molto diffuso tra gli insegnanti, nei confronti di questa tipologia di test.
Non si tratta di quiz alla Mike Buongiorno, bensì di quesiti costruiti in modo da verificare il raggiungimento degli obiettivi perseguiti (siano cioè VALIDI).
Sono test che non vanno bene per tutti gli obiettivi (ad esempio non consentono di controllare in modo adeguato lo sviluppo delle capacità espressive) ma vanno benissimo per molti altri obiettivi , a patto che siano ben costruiti ( c'è molta letteratura su questo tema alla quale ricorrere per imparare a formularli ) e siano validi, cioè coerenti con ciò che si intende valutare.
Ora come sono i quesiti del test d'ammissione alla facoltà di medicina che ho avuto modo di vedere?
Giuseppe Aragno - 12-10-2007
Oggi, ancora una volta, un governo deciso a salvaguardare i redditi, le rendite e i dividendi delle classi dirigenti, strombazza dalle televisioni più o meno irreggimentate, i risultati di un referendum sindacale che stracciano le più rosee aspettative del padronato, annichiliscono le maggioranze bulgare e ci proponongono, nell'apparente compattezza dei sì, un'immagine paurosamente disgregata e sostanzialmente falsa d'un paese indecifrabile, d'una classe lavoratrice ripresa attraverso lo specchio deformante di un voto che, a leggerlo, richiama alla mente Salvemini, Giolitti e il ministro della mala vita. Un voto che ha escluso i precari e i disoccupati e nasce dalla paura di una destra di cui la sinistra è perfetta supplente.
Contro il ministro della malavita, nella mia Napoli fatta a pezzi dalla cecità del centro sinistra, rompendo con le appartenenze, schierandosi allo stesso tempo con i lavoratori della la Fiat e dell'Alenia e con gli innumerevoli compagni esclusi dal voto per misura profilattica, 932 dei mille operai della Fincantieri, pari al 92 % dei votanti, hanno risposto "no" a governo e sindacato. Un no che fa a pugni con la limpida vittoria del sì ed è la chiave di lettura d'un inganno durato anche troppo. Nella dottrina politica che gli inglesi chiamano liberalismo e che il nostro governo scimmiotta, dire democrazia vuol dire sostenere i diritti delle classi subalterne contro i privilegi di quelle dominanti. Non c'è bisogno di Marx, per leggere in quello che accade i rischi d'una involuzione autoritaria. E non basta alzare la bandiera dell'interesse delle classi deboli, per dire di essere democratici.
Doriana Goracci - 12-10-2007
Sembra che una gran voglia ha portato a votare migliaia di lavoratori per il Welfare, lavoratori avete sentito bene. Io che non ci capisco niente, penso che molti hanno pensato di risparmiarsi una bella manciata di giornate di sciopero. Alcuni, quelli dei piani di sopra, in alto per capirci, esultano e si fregano le mani, mentre altri ricominciano a dire che che non ci stanno, non è vero, non è giusto questo voto. Siccome tanti lavoratori con il contratto fermo o che non ce l'hanno mai avuto non hanno votato, ecco che gli si fornisce un'occasione vicinissima nel tempo, meno di una settimana e si vota.

Accontenteranno questi incontenibili vogliosi. Non si fanno divieti, neanche ai minori.

Ma cosa hanno votato e chi?
Corrado Mauceri - 11-10-2007
Verso una scuola ministeriale?

Nei giorni scorsi la Camera dei Deputati ha approvato la conversione in legge del D.L. n. 147 del 7/09/07 "Disposizioni urgenti per l'avvio dell'anno scolastico 2007-08"; mentre scriviamo queste brevi note, il ddl è passato al Senato e si deve ritenere che sarà rapidamente approvato.
L'art. 2 del decreto riguarda la modifica delle norme del Testo unico n. 297/94. ( Artt.468- 469- 503e 509) concernenti i procedimenti disciplinari e cautelari nei confronti dei docenti; tale norma tra l'altro prevede:
a) la trasformazione del parere "parzialmente vincolante" (nel senso che l'Amministrazione poteva discostarsi dal parere solo in senso più favorevole per il docente) dei consigli di disciplina del Consiglio scolastico provinciale (per i docenti delle scuole materne, elementare e media) e del Consiglio nazionale della pubblica istruzione (per i docenti della scuola superiore) in parere "obbligatorio, ma non vincolante" (l'Amministrazione può in altre parole disattenderlo in ogni senso)...
Associazione Cuore e Parole - 10-10-2007
Moltissime scuole hanno aderito ai Concorsi indetti dall'associazione Cuore e parole per l'anno scolastico 2006/'07 e alcune poesie sono state premiate: ne riceviamo una che volentieri pubblichiamo, unitamente alla motivazione che ha accompagnato la scelta; in calce alcune informazioni sulle iniziative dell'Associazione, che ringraziamo per il contributo - Red
Cosimo Scarinzi Cub Piemonte - 09-10-2007
Sciopero generale il 9 novembre

All'alba di domenica 7 ottobre, stanchi ma soddisfatti, i sindacati concertativi ed il governo hanno firmato il contratto della scuola.
Dopo 22 mesi di ritardo rispetto alla scadenza del contratto precedente, i nostri eroi ci hanno concesso, in media, la cifra netta di 70 EURO PER I DOCENTI E POCO PIU' DI 50 PER GLI ATA.
Nei fatti non si recupera lontanamente quanto abbiamo perso nel biennio passato grazie
all'inflazione. Verifichiamo, per l'ennesima volta, come
i contratti, all'epoca della concertazione, si sono ridotti ad una scala mobile guasta e al rallentatore.
Per fare ingoiare l'accordo e per farsi gioco dell'opinione pubblica diffondono i dati sugli aumenti retributivi lordi, peccato che beni e servizi si paghino con lo stipendio netto.

Se poi guardiamo gli arretrati scopriamo che, con un'anzianità media (15/20 anni)...
Dire Giovani - 08-10-2007
Ci giungono in Redazione richieste di informazioni su possibili controproposte alla reintroduzione degli esami di riparazione voluta da Fioroni. Nell'aprire volentieri uno spazio di dibattito sul tema, proponiamo di ascoltare la voce degli studenti, indubbiamente parti in causa con dovere di precedenza! - Red

Il no degli studenti

ROMA - Studenti italiani furibondi. La proposta del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, di reintrodurre gli esami di riparazione nei licei non è andata affatto giù ai giovani italiani che il prossimo 12 ottobre scenderanno in piazza con una grande mobilitazione di protesta.

Decisamente contrarie le associazioni di settore. "Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà rispetto alla reintroduzione dell'esame di riparazione. Anzi siamo esterrefatti di aver trovato questa notizia sul sito del ministero senza essere stati prima consultati".
Gianni Mereghetti - 06-10-2007
in occasione della GIORNATA MONDIALE DELL'INSEGNANTE lei ha scritto una lettera a noi insegnanti in cui ci ringrazia per l'impegno quotidiano nell'istruzione e nell'educazione.
E' significativo che un ministro riconosca il valore della professione docente e lo dica pubblicamente in un contesto sociale che di fatto considera l'insegnamento una professione marginale e del tutto inincidente nella crescita dei giovani. Invece le cose stanno come lei sostiene e di fatto l'esperienza quotidiana di chi vive dentro la scuola è di essere in prima linea di fronte ad un'emergenza educativa che chiede di non perdere tempo. Se è commovente la sua stima per il nostro impegno, signor ministro, mi permetta però chiederla di far seguire alle parole i fatti. Da lei ora ci aspettiamo più libertà nella scuola e più libertà delle scuole.
Laboratorio meridiano - 06-10-2007
Il 23 luglio scorso governo, sindacati confederali, confindustria hanno firmato un protocollo d'intesa su welfare e pensioni, un accordo che non argina la precarietà dilagante ma che invece la alimenta favorendo mercato e imprese. L' 8, 9 e 10 ottobre i sindacati confederali chiederanno ai pensionati e ai lavoratori dipendenti e in regola di esprimersi su quest'accordo, votando.
Noi lo renderemo possibile per tutti gli altri, per chi non è garantito, chi è in nero, chi è disoccupato, chi è precario, chi è invisibile. Dal 5 al 12 ottobre apriremo nelle città centinaia di seggi della consultazione precaria dove tutti e tutte potranno partecipare, votare, reclamare con un gesto semplice maggiori diritti e dire no alla precarietà.
Rete28Aprile nella Cgil - 06-10-2007
L'intesa raggiunta lo scorso 23 luglio:

- è avvenuta senza la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, in una situazione di scarsa informazione, di confusione e senza alcuna consultazione sulle richieste sindacali,

- dà qualche piccolo risultato nel presente per una piccola parte del mondo del lavoro, mentre prepara danni per il futuro di tutte e tutti.
Vincenzo Andraous - 06-10-2007
Non sono un giudice, nè una vittima, ma non sono neppure un ipocrita: gli anni trascorsi in carcere, i nuovi gesti, gli atteggiamenti e i comportamenti di tutti i giorni, nel tentativo di svolgere prevenzione e contemporaneamente essere un uomo migliore, mi costringono a dire qualcosa sul detenuto che, condannato all'ergastolo, ha ingannato se stesso e quelli che hanno creduto in lui.
Non conosco la sua storia personale, non esprimerò giudizi, vorrei però dedicargli una riflessione.
Quando l'uomo del reato attraversa il confine che delimita lo spazio dell'uomo della pena, egli non può non fare i conti con una revisione critica del proprio passato-vissuto, non può non sostenere a sguardo in alto il carico di un mutamento interiore, non può non scegliere l'unica via concessa dalla propria coscienza, una nuova condotta sociale.
Questo è il percorso su cui poggia, per intero, quel patto di lealtà che la collettività ti ha concesso e affidato.
Giorgio Cremaschi - 05-10-2007
Riceviamo e diffondiamo - Red

Roma, 27 settembre 2007
Alla Commissione nazionale Cgil, Cisl, Uil sulla consultazione;

Alle Segreterie Cgil, Cisl, Uil


Carissime e carissimi,
con la presente sono a segnalarvi gravi contraddizioni, mancanze di trasparenza,
disinformazioni e scorrettezze che stanno avvenendo nella consultazione in atto sul Protocollo del 23 luglio 2007. Segnalo in particolare...
Giuseppe Aragno - 05-10-2007
Cancellando la vergogna con un'arroganza che non conosce limiti, Tommaso Padoa Schioppa ieri ha mostrato senza alcun timore il volto d'un potere che si sente ormai arbitro di se stesso e signore del bene e del male. "Bamboccioni". Per Tommaso Padoa Schioppa, figlio dei mercati e della finanza, sacerdote della chiesa neoliberista e artefice di primo piano dello sfascio materiale e morale nel quale rischiamo di affondare, per Padoa Schiopa i nostri ragazzi sono bambolotti. Pupazzi sono i giovani senza lavoro e senza futuro, bambocci gli eterni apprendisti, gli adolescenti a vita, le vittime sacrificali del lavoro interinale e del part time trasformate in merce da prestare a questo o quel padrone, a carne da macello per questa o quell'avventura militare.
Marino Bocchi - 05-10-2007
Sono un fannullone. Come i miei gatti. Come la mia cagnolina strappata al canile. Come erano fannulloni, pigri, ciondolanti e voraci gli orsi avvelenati nel Parco d'Abruzzo perchè andavano nei campi coltivati a caccia di miele e mele. Sono un fannullone come i miei amici Sinti, i miei amici Rom, che tanto disturbano l'onesta e proba laboriosità dei cittadini di Pavia, così ben rappresentati da quel vero leghista che è il sindaco Ds di quel luogo. Sono un fannullone perchè credo che l'ozio attivo, l'ozio che attiva il pensiero, sia lo stato privilegiato tramite cui si raggiunge la sapienza, come pensavano gli antichi (Aristotele, per fare un esempio). Ma soprattutto sono un fannullone perché sono un insegnante e perché credo che tutti gli insegnanti, se presumono di fare i maestri (io non lo sono, anche se vorrei diventarlo, anche solo per un giorno, magari l'ultimo) debbano esserlo. Sono talmente fannullone da credere che la fannulloneria dovrebbe essere praticata, appunto insegnata, a scuola....
Indymedia - 04-10-2007
Dopo 25 anni di lavoro come sindacalista degli edili napoletani Ciro Crescentini è stato licenziato dalla CGIL a seguito di una intricata vicenda che vede come protagonisti i più alti vertici sindacali di categoria della provincia.

La storia comincia nell'ottobre del 2006 quando Crescentini invia all'Ispettorato del lavoro di Napoli una denuncia a carico di alcuni cantieri napoletani. La denuncia finisce misteriosamente sulla scrivania del segretario Generale della Fillea CGIL di Napoli Giovanni Sannino. Insospettito dal fatto il sindacalista chiede allora un'indagine interna al sindacato e denuncia l'Ispettorato del lavoro per violazione della privacy e del segreto istruttorio. In seguito, insieme ad altri colleghi della segreteria provinciale, riceve una lettera direttamente da Sannino in cui gli si ricorda, stranamente, che "qualsiasi iniziativa verso le Istituzioni, Enti, Stazioni Appaltanti, Enti Bilaterali ed Istituti che a vario titolo afferiscono ai nostri settori produttivi deve essere sottoposta a conoscenza preventiva della Segreteria Generale".
Docenti IC Leopardi - 04-10-2007
Siamo docenti che sempre hanno lavorato e lavorano nella scuola credendo nella validità dell'impegno quotidiano con i ragazzi e nell'importanza dell'educazione.

Già consapevoli che ormai da anni siamo rimasti soli e oberati di ogni responsabilità nell'affrontare le problematiche tipiche dell'età giovanile,aggravate dalla crisi della famiglia e dalla mancanza di valori nella società, ci chiediamo perchè i mass media insistano nel rappresentarci in un modo che ci dequalifica e ci offende profondamente come accade nell'immagine che correda l'articolo: "Scuola,giro di vite: fuori i prof fannulloni"di Silvia Mastrantonio pubblicato sul Resto del Carlino in data 06/09/2007 a pagina 10/11.
Antonio Ferraro, Giancarlo Torricelli - 03-10-2007
IL 20 OTTOBRE IN PIAZZA

Il nuovo anno scolastico si è aperto con nuovi e odiosi tagli al sostegno. Tagli che penalizzano gli studenti più deboli, quelli con disabilità, ostacolando il loro percorso di integrazione e di formazione scolastica. Vengono ridimensionati, in questo modo, gli obiettivi di crescita delle persone con disabilità negli apprendimenti, nella comunicazione, nella socializzazione, negli scambi relazionali.

Questi tagli sono inaccettabili! E' inaccettabile che il prevalere di indicazioni ragionieristiche metta a rischio i meccanismi virtuosi per l'inclusione sociale e il raggiungimento dell'autonomia possibile delle persone con disabilità. E' inaccettabile che si intervenga con politiche di taglio su posti di lavoro particolari, come quelli degli insegnanti di sostegno, di grande valore sociale e già sofferenti dei mali del precariato.

Ancora una volta la scuola viene vista come un costo e non come un luogo di crescita individuale e collettiva su cui investire per il futuro del Paese. Ancora una volta si attuano manovre peggiorative della qualità dell'integrazione scolastica, alimentando solo forme di esclusione invece di favorire la partecipazione attiva delle persone con disabilità alla vita sociale.

Nelle prossime settimane si avvia la discussione sulla Finanziaria per il 2008.

Chiediamo al Governo e al Parlamento di assumere precisi impegni per porre rimedio a questa situazione incresciosa. Chiediamo che la legge di bilancio preveda le risorse necessarie per garantire il giusto funzionamento della legge sull'integrazione scolastica....
Lucio Garofalo - 01-10-2007
I partiti e i (nuovi) arrivati ed arrivisti

Tutti conoscono (magari solo vagamente, per averla ascoltata, letta e studiata a scuola, o semplicemente vista al cinema o in televisione) la storia de Le Avventure di Pinocchio, la celebre fiaba inventata dall'estro creativo di Carlo Lorenzini (questo era il suo casato iscritto all'anagrafe), in arte Carlo Collodi. Sarà che io non ho mai ammirato il noioso ed invadente personaggio del Grillo (s)Parlante, profilo allegorico di tutti i perversi moralisti e i bacchettoni che si ergono a difesa dell'ordine costituito, di tutti i falsi e pedanti predicatori, paladini del buon costume, sempre pronti a sentenziare, a dispensare consigli al prossimo, ad impartire norme e precetti che loro sono i primi a violare. Né ho mai amato e stimato il ritratto dello stesso Pinocchio (tanto caro a Roberto Benigni), un tipo ingenuo e facilmente influenzabile, emblema di tutti gli sciocchi zimbelli e i burattini in genere. Tanto meno ho apprezzato la maschera di Mangiafoco, crudele metafora dei burattinai, degli aguzzini e dei carcerieri del sistema. Parimenti ho detestato e disprezzato quei birboni e farabutti che sono il Gatto e la Volpe, divertente allegoria dei numerosi imbroglioni, furfanti e mascalzoni in circolazione, sempre pronti a raggirare e derubare gli sprovveduti, anch'essi vaganti in gran copia. E ancor meno ho gradito il gendarmi, i codini e i forcaioli di ogni tempo, diffusi in ogni angolo del mondo. Invece, ho sempre preferito e seguito il ritratto allegro e strepitoso di Lucignolo, effigie simbolica dei giovani ribelli e disobbedienti, inguaribili sognatori, figura tipica dell'anarchico utopista e anticonformista, all'eterna ricerca della libertà e della felicità inseguite nell'immaginario ed onirico "Paese dei balocchi"... Sarà anche per questo (ed altro ancora), ma francamente non riesco a nutrire una sincera simpatia verso il comico-mitico-arcicarismatico-sclerotico-leader-antipolitico-né-di-destra-né-di-sinistra Beppe Grillo. E ancor meno provo attrazione verso quell'ambiguo ed enigmatico-magmatico-paradigmatico-pragmatico-programmatico movimento che i mass-media hanno già battezzato con il nome (davvero originale e fantasioso, eh eh eh!) di "grillismo". Certo, anch'io avverto un moto istintivo e irrefrenabile di avversione-repulsione-rabbia e disprezzo nei confronti di un sistema pseudopolitico sempre più laido, corrotto ed affarista, nel quale i (presunti) furbetti, impostori e ciarlatani, i peggiori carrieristi e gli arrivisti più cinici e spregiudicati la fanno da padroni assoluti e incontrastati. Per non dire cose peggiori...
Lucio Garofalo - 29-09-2007
Usando una metafora medico-chirurgica, si potrebbe immaginare che dopo l'ennesimo "trapianto" di organi praticato sul corpo malato ed incancrenito del sistema politico-istituzionale italiano, ci si potrebbe e dovrebbe attendere il classico "rigetto", quindi l'invocazione di un altro (inutile) "trapianto", per procedere penosamente fino allo stadio terminale di una malattia in realtà incurabile e letale. Pertanto, la soluzione più efficace sarebbe quella di sopprimere e seppellire definitivamente il corpo decrepito e putrefatto dello Stato borghese, per crearne uno radicalmente nuovo, effettivamente immune da affezioni e morbi tanto perniciosi.
Claudia Fanti - 29-09-2007
Ormai sorrido quando leggo Indicazioni, pronunciamenti, enunciazioni altisonanti, "professioni di fede", ecc... sulla scuola tra una legislatura e l'altra...

E' un sorriso bonario e rassegnato...l'indignazione ha lasciato il posto a una malinconica presa d'atto che la scuola non cambierà nel suo cuore (apprendimento/insegnamento).
CIPNA, Forum Precariscuola e Forum PrecariSalerno - 29-09-2007
I docenti precari chiedono il rispetto della legge sugli spezzoni orari

I docenti precari denunciano, con la presente, il mancato rispetto della legge 124/99 in merito all'affidamento degli spezzoni orario inferiori alle 7 ore ai docenti interni alle scuole ed, in particolare, ai docenti di ruolo.
Come noto, infatti, l'art. 521, decreto legislativo 297/94, affermava che: "Le supplenze temporanee sono conferite dal provveditore agli studi, ad eccezione di quelle relative a disponibilità non superiori a sei ore settimanali, le quali sono conferite dal capo di istituto sulla base delle graduatorie compilate dall'istituto o scuola [...]". Tuttavia la qualifica giuridica delle frazioni orario inferiori alle 7 ore (da assegnare, secondo l'articolo sopra menzionato, attraverso lo scorrimento delle graduatorie di istituto) è stata negata, attraverso l'abolizione dell'art. 521 di cui in oggetto, dalla legge 124/99 (art. 4, 14), con l'inevitabile conseguenza che né la legge 124/99 né il D.M. 201/2001 individuano, distinguono o quantificano le frazioni di orario. Venendo meno la possibilità di distinguere frazioni orario superiori od inferiori a 7 ore, è evidente che tutte le frazioni orario, di qualsiasi entità esse siano, devono essere comprese nel quadro delle disponibilità propedeutico alle operazioni di assunzione a tempo determinato, da assegnarsi attraverso lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento, in sede di convocazione presso gli USP competenti.
Annetta - 28-09-2007
Per saper riscoprire la bellezza e la ricchezza del tempo che ci è dato...
Francesco Mele - 28-09-2007
PERCHÉ VOTERÒ NO

... e perchè l'assemblea mono-orientata a cui ho partecipato non mi ha convinto

Sono in corso le assemblee sindacali per convincere i lavoratori a votare SÌ al prossimo referendum sul welfare.

Ho ascoltato con attenzione le ragioni del SÍ, ma devo dire che, nonostante la buona disposizione d'animo, non mi hanno convinto.

Qualche riflessione.
Marino Bocchi - 27-09-2007
Soffia un vento idiota, riprendendo un bel verso del poeta Dylan. E' lo stesso vento idiota che muove le vele dirette all'approdo del Partito democratico e quelle, apparentemente contrarie, che agitano le piazze dei Vaffa di Beppe Grillo. Il vento idiota che promuove la societa' civile come alternativa alla politica e ai partiti. Come se la societa' civile non fosse invece l'esatto riflesso di questi partiti, di questi dirigenti politici che li governano, che ci governano.
Giuseppe Aragno - 26-09-2007
Tra squilli di tromba e rulli di tamburi, i delegati del popolo che nessuno ha mai eletto hanno stupito il mondo, approvando l'abolizione della pena di morte dal codice militare di guerra. Unanime il tono compiaciuto dei comunicati e totale il silenzio sulla condanna a morte eseguita in contemporanea nel lontano Afghanistan. Quasi non se ne parla, ma le nostre truppe, in totale dispregio della vita umana e della carta costituzionale, hanno attaccato il nemico che aveva catturato due funzionari del Sismi, il servizio informazioni delle nostre forze armate, con un obiettivo preciso: evitare a qualunque costo, anche il sacrificio dei prigionieri, il rischio che informassero la guerriglia afgana sulle nostre attività di spionaggio.
Cub scuola Torino - 25-09-2007
Il 20 settembre 2007 la Corte di Cassazione ha confermato la condanna ad un mese di carcere, inflitta nel novembre 2006 dalla Corte di Appello di Catanzaro, a due colleghe precarie calabresi colpevolidi aver partecipato ad uno sciopero spontaneo.

In particolare, la Corte di Cassazione afferma che è agevole osservare che i "motivi di particolare valore morale e sociale" non possono certo essere riconosciuti nel comportamento di chi commette consapevolmente un reato per indurre la pubblica amministrazione a trasformare in definitivo un contratto di lavoro a tempo parziale, con l'affermazione, peraltro del tutto infondata, che la volontà dell'illecito comportamento era quella di "eliminare una situazione effettivamente antisociale".
Maurizio Tiriticco - 25-09-2007
Nella mia lunga carriera ispettiva ho spesso assistito sia a lezioni che a interrogazioni e a colloqui in sede di esami di Stato; ed altrettanto spesso ho avvertito che il criterio test, o meglio che il rigore della informazione erogata (la lezione) o dell'informazione richiesta (interrogazione) o proposta (colloquio) non era affatto considerato e si vagolava all'insegna della improvvisazione e della casualità (e soprattutto proprio da parte di quegli insegnanti che vedevano nei test strumenti di nessun valore e di nessuna valenza formativa).
Alberto Biuso - 24-09-2007
l'antipolitica sono le manifestazioni di coloro che chiedono maggiore rispetto per la legalità, di quanti vorrebbero che delle persone condannate con giudizio definitivo (!!) non stiano in Parlamento oppure l'antipolitica sono i comportamenti arroganti di chi utilizza strutture pubbliche per il proprio interesse come hanno fatto (e sono solo due esempi recenti tra i tanti possibili) il senatore di AN Gustavo Selva e il Ministro della Giustizia e segretario dell'Udeur Clemente Mastella?
Doriana Goracci - 24-09-2007
Non dotata di fede, non vorrei accendere candele votive, affidare a Gesù o Maria la serenità di un paese che ha smarrito la testa e il cuore. Non ho fatto voto di fedeltà, nè di castità. Ripenso alla chiesa della Madonna della Pietà che fù eretta nel 1451 come ex voto per una cruenta battaglia tra briganti ed i signori del luogo. Ripenso a tutti quei voti, a quelli che ancora cercano e chiedono e a me arriva allora, come l'Orsola di D'Annunzio, un "invincibile fiotto di nausea dal fondo della maternità le salì alla gola e le fece torcere la bocca".
Antonio Nocchetti - 24-09-2007
Tutti a scuola Signor ministro Fioroni, davvero sta cominciando l'anno scolastico in Italia? Per chi comincia l'anno scolastico? Sicuramente non per gli alunni disabili. Davvero lei crede che si possa fare iniziare l'anno scolastico in una condizione così drammatica per i figli più indifesi e deboli di questo paese? Di cosa parla il vice ministro Bastico, di cosa vaneggia con il suo suggestivo slogan "non uno di meno"? Forse andrebbe riformulato: Non uno di meno ma 190000 di meno perché di questo si tratta, della indecente condizione in cui si troveranno i bambini disabili alla ripresa delle lezioni.
precariscuola - 20-09-2007
Il ministro Fioroni, a Napoli per l'apertura dell' anno scolastico, è stato pesantemente contestato dai genitori degli alunni disabili e da un gruppo di insegnanti precari.
Nonostante la brutta figura, ampiamente riportata da tutti i mass media, le risposte del ministro continuano a rimanere sconcertanti.
Apprendiamo dall' Unità che Fioroni avrebbe evidenziato un errore di fondo: "Considerare l'insegnante di sostegno, che è un supporto degli insegnanti ordinari, anche un assistente sociale ed un educatore". Tali compiti - precisa - vanno invece "affidati ad altre figure professionali".
Forum Insegnanti - 18-09-2007
PROSEGUE IL CONFRONTO TRA IL FORUM INSEGNANTI ED ENRICO PANINI

...Dialogare comporta una grande capacità di ascolto; se si vuol chiarire bisogna capire (o cercare di capire) il punto di vista dell'interlocutore, evitando di attribuirgli posizioni che non ha espresso. Ma per dialogare bisogna anche essere attenti alle intenzioni dell'altro e mettere a fuoco quali siano i suoi punti di riferimento....
Vincenzo Andraous - 17-09-2007
Se la vivibilità è migliorata con il superamento del problema endemico all'Amministrazione Penitenziaria, il sovraffollamento, in carcere si continua a morire a catena, in un silenzio devastante, trattandosi di eventi imprevedibili di una normale rottamazione, tutta dentro una sorta di terra di nessuno.
Quali le domande e quali le risposte, senza incorrere nel rischio delle ipocrisie ideologiche, o peggio, una alzata di spalle.
Il carcere e l'indulto, il carcere e le scappatoie giuridiche, il carcere e il suo presunto svuotamento, insomma un carcere che non ha più i SOLITI E FASTIDIOSI problemi che coinvolgono nella sua insopportabilità operatori e detenuti.
Pasquale Picone, dirigente scolastico Liceo Classico Statale - 17-09-2007
Comunicazione per la sessione parallela su "Scuola e università" del XXXVI Congresso Nazionale SFI-Società Filosofica Italiana, Università di Verona, 26-29 aprile 2007

.All'incirca nell'ultimo decennio si è andata profilando una nuova cultura della classe dirigente della scuola. Per classe dirigente non devono necessariamente essere intesi solo il ruolo apicale del dirigente scolastico o altri ruoli a questo superiori. In tale concetto rientra innanzitutto la fascia dei ruoli intermedi che si sono oramai attivati in tutte le scuole (Collaboratori del dirigente, Funzioni Strumentali, Coordinatori del Consiglio di Classe, ecc). Nella misura in cui la riflessione sulla leadership educativa attiene alla gestione del gruppo-classe, è, per estensione, lo stesso ruolo del docente, in quanto professionista della formazione di una determinata fascia di età, a rientrare nella configurazione di classe dirigente della scuola.
Maurizio Tiriticco - 15-09-2007
L'innalzamento dell'obbligo di istruzione costituisce nel contempo una svolta e una sfida.
Una svolta perché sono anni che il nostro Sistema di istruzione deve mettersi al passo con i maggiori Paesi dell'Unione europea in cui l'obbligo - pur se in forme diverse rispetto alle scelte da noi effettuate - da anni investe tutti i cittadini fino, ed oltre, ai 16 anni di età (solo in rari casi si raggiungono i 15 anni).
Ed una sfida, anzi più sfide, perché dobbiamo impegnarci su più fronti: abbattere nei tempi brevi la dispersione che nel nostro Paese raggiunge percentuali di gran lunga superiori a tutti i Paesi ad alto sviluppo...
Francesco Paolo Catanzaro - 15-09-2007
In un luogo dove si pensava che le competenze potessero bastare ad affrontare le problematiche di una reale preparazione il pensiero delle tre I cade inesorabilmente. E' come dare in mano ad un bambino che non sa leggere un computer e pretendere che possa scrivere grafemi a lui sconosciuti. Il bisogno dell'impalcatura contenutistica e strutturale è la novità delle nuove indicazioni del curricolo. Ma ci chiediamo: e prima dello stravolgimento morattiano che cosa si faceva?
Maria Grazia Fiore - 14-09-2007
La tracotanza nello sbandierare le sue "vittorie" da parte del buon Fioroni (ripristino del tempo pieno senza docenti, passaggio del pagamento delle supplenze per maternità con decurtazione dei fondi destinati alle scuole e amenità varie) è qualcosa che qualsiasi sindacato che si definisca tale dovrebbe denunciare con fermezza ed indignazione.
Forum Precariscuola - 14-09-2007
Vorremmo chiarire al ministro Fioroni che il precariato della scuola è composto da personale qualificato con una o più abilitazioni; inoltre avere alle spalle anni e anni di insegnamento precario vuol dire aver acquisito la capacità di adeguarsi velocemente ad ambienti e situazioni diverse, spesso "di frontiera", aver sviluppato un alto grado di flessibilità nella strategia didattica, conoscere davvero il variegato mondo della scuola italiana.
Redazione - 14-09-2007
Ieri all'alba è morto a Napoli Gaetano Arfè, che ha talvolta collaborato con "Fuoriregistro". La redazione, esprime il suo profondo cordoglio per la perdita dello storico di indiscusso valore e del militante antifascista e socialista, maestro di coerenza, lucidità di pensiero e di una nobile concezione della politica e pende impegno di tornare sulla sua figura, quando sarà passato il momento del dolore. Partigiano di Giustizia e Libertà, poi dirigente del PSI, collaboratore di Nenni e direttore dell'"Avanti!", Arfè fu avversario irriducibile di Craxi, grande storico del movimento operaio e docente universitario appassionato del suo lavoro.
Gianfranco Amodeo - 14-09-2007
Ciao Gianfranco... mi permetto di salutare così, perchè finalmente mi sono tolto dai cosiddetti la scuola e credo ti fa più piacere se ti tratto da amico (anche se in realtà lo sei sempre stato)... finita la scuola ho cominciato a lavorare in un impresa edile di un amico di mio padre...
Lucio Garofalo - 14-09-2007
La nostra è una scuola di disuguali inserita e operante in una società sempre più disuguale, in contesti reali segnati da pesanti disuguaglianze e distanze materiali e sociali, destinate purtroppo a crescere (a forbice) e ad aggravarsi ulteriormente. Pertanto, dinanzi a simili, crescenti sperequazioni economico-sociali, di fronte ad allarmanti situazioni di grave disagio e bisogno materiale, riconducibili alle nuove povertà, rispetto alle istanze ed alle contraddizioni derivanti dai sempre più vasti fenomeni migratori provenienti dai paesi extracomunitari del Terzo mondo, la scuola non sembra minimamente attrezzata e preparata a fronteggiare tali richieste di intervento, anzitutto per ragioni di ordine finanziario...
Vincenzo Andraous - 12-09-2007
In questo tempo l'uso e l'abuso di droga, è talmente decuplicato, da rendere improbabile la ricerca di una normalità in giovani depredati di una via di emergenza, faticosa nell'apprendimento, ma "salva vita ", di segnali di allarme inconfondibili, quando la normalità compete con la fantascienza.
Corrado Mauceri - 11-09-2007
La scuola non è una priorità per la sinistra?

Quando fu pubblicato l'appello per la manifestazione del 20 ottobre io e tanti altri segnalammo quella che ci era sembrata una dimenticanza e cioè che nella piattaforma per il 20 non era prevista anche la scuola.
Ieri però è apparso nel MANIFESTO e in LIBERAZIONE un richiamo all'appello per la manifestazione del 20 ottobre e la scuola continua ad essere assente.
Isa Cuoghi - 11-09-2007
"...Ciò cui stiamo assistendo è la distruzione della scuola pubblica, e il governo di centrosinistra da questo punto di vista non si comporta diversamente da quello precedente. Questa distruzione si inserisce nel quadro più vasto di un processo generale di descolarizzazione, di produzione accelerata di ignoranza. D'altra parte è quel che chiede il mercato, dominus incontrastato della vita sociale. Il mercato del lavoro ha bisogno di gente incapace di ragionare, incapace di leggere, incapace di parlare. Ha bisogno di gente capace di rispondere a impulsi elettronici frattalizzati...."

Che altro aggiungere a questo articolo, che informa sullo stato delle cose nella scuola ?

Io a dire il vero una proposta l'avrei.. qualcuno dirà che è demagogia, qualcun altro si scandalizzerà.. ma io proporrei uno sciopero.
Non il solito sciopero però..

Uno sciopero contro i Dirigenti dei sindacati della scuola.
Giuseppe Aragno - 10-09-2007
Che significa discutere di scuola dopo quasi un anno e mezzo di "governo Fioroni"? Me lo chiedo, mentre la penna prende a correre sul foglio: ragionare di questioni "tecniche" come il sostegno, i tagli, le "nuove indicazioni", il finanziamento alle scuole private, l'elevamento dell'obbligo? E' anche questo, mi dico, certo, ma mi pare non basti. Il fatto è che, dietro ogni questione "tecnica" c'è una scelta politica, c'è - o dovrebbe esserci - una concezione della vita, un'idea o un progetto di società e, quindi, una filosofia della storia, un quadro di valori ai quali far riferimento.
Un problema tecnico non ha, non può avere, per sua natura, un "colore politico", sicché il sostegno, per fare un esempio, non è rosso o nero. Al contrario, tagliare gli organici e aumentare il numero di alunni per classe è una scelta politica e, come tale, esce da un ambito puramente scolastico.
In questo senso, mi pare evidente, ragionare della scuola di Fioroni vuole dire discutere del governo di centrosinistra.
L'anno scolastico è ormai ai blocchi di partenza, ancora pochi giorni e tutti in classe, tutti con la stessa domanda: "da dove ricominciare?". Oggi a rispondere a questa domanda torna più vero che mai quanto disse don Luigi Giussani trent'anni fa a Viterbo ad un Convegno di insegnanti. In un contesto segnato dallo scontro ideologico e dove era facile esserne fagocitati don Giussani disse che la domanda da cui iniziare non è "cosa devo fare?", neanche "come devo essere?", ma "che cosa sono?". Quella che don Giussani scatenò a Viterbo fu una sfida che continuamente in questi trent'anni è ritornata e oggi è di una attualità impressionante.
Cosimo Scarinzi - 08-09-2007
Pieno accordo con il ministro da parte del combattivo sindacato di base dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola. La CUB Scuola concorda, a volte capita, con il Ministro della Pubblica
Istruzione Giuseppe Fioroni, le denunce verbali non bastano ed è necessario sanzionare severamente i fannulloni della scuola.
In particolare, proponiamo l'immediato licenziamento...

Sandra Coronella - 06-09-2007
No, non va bene. C'è troppa confusione.
Come ogni volta che la scuola arriva sulle prime pagine dei giornali e dei telegiornali.
Ieri la presentazione delle Nuove Indicazioni, oggi il decreto di inizio anno che - stranamente ma non troppo - mescola i prof "fannulloni" con il ripristino dell'esame di terza media....e di tutto un po'.
Le Indicazioni saranno studiate, discusse, provate dalle scuole, e fin qui tutto bene.
Tutto bene nel metodo, ma pare anche nei contenuti, o almeno in buona parte di questi, e non c'è da stupirsene anche perché nel gruppo che le ha elaborate ci sono nomi di tutto rispetto.
Assemblea delle scuole bolognesi - 05-09-2007
Il Ministro Fioroni detta alle agenzie di stampa e nelle interviste televisive che "è stato ripristinato il tempo pieno". Il che vorrebbe dire, per chiunque ascolta, che se vuole iscrivere un bimbo in una prima a tempo pieno può finalmente farlo. Ma non è così. Bene lo sanno le famiglie che hanno visto negato questo che dovrebbe essere un loro diritto (solo a Bologna e provincia circa 4000 famiglie, visto che le classi richieste a tempo pieno e non concesse ammontano a 150!) ed altrettanto bene lo impareranno le famiglie che lo richiederanno nei prossimi anni.
Andrea Ricciardi - 05-09-2007
Ormai è di dominio pubblico che il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha imposto al Ministero della Pubblica Istruzione la clausola di salvaguardia avendo questi superato il budget massimo di 626 milioni di euro. La risoluzione del problema è stata facile: risparmiare la spesa pubblica riducendo gli insegnanti di sostegno alla popolazione studentesca con disabilità .

Al Ministero asseriscono che il numero delle richieste di insegnanti di sostegno è superiore al bisogno reale. Forse non sanno che chi fa la richiesta è la scuola "reale",costituita da un'equipe di professionisti (medici, psicologi, insegnati, assistenti sociali), dipendenti pubblici, che a loro volta rappresentano le Istituzioni.
Francesco Mele - 04-09-2007
... vecchi fantasmi e nuovi esorcismi


Nella lettera del Ministro, contenente "Criteri e parametri organizzativi" relativi al Programma nazionale "Scuole aperte" per l'A.S. 2007/08, viene sollevata la questione dei corsi di recupero dei debiti formativi maturati negli anni precedenti, con particolare riferimento alla nuova normativa sugli esami di stato.

In verità già nel mese di luglio e agosto si è parlato dei debiti formativi, anche in conseguenza delle nuove norme per gli esami di stato che prevedono la non ammissione se non sono stati recuperati i debiti formativi degli anni precedenti.

Quella dei debiti formativi è una questione molto dibattuta nelle scuole superiori, sin da quando furono aboliti, nel 1995, gli esami di riparazione.

In dodici anni si può certo dire che si è accumulata una notevole mole di esperienze e informazioni per poter fare un bilancio e delle riflessioni.
Isa Cuoghi - 04-09-2007
Dopo aver letto su Repubblica le dichiarazioni del ministro Fioroni fatte al meeting di CL (vedi sotto) credo sia venuto il momento di gridare forte e chiaro a questi personaggi che si devono togliere dalle palle: senza se e senza ma.
Ci trattano come buoi e continueranno a farlo finchè non cominceremo a farci sentire sul serio.
Non abbiamo molti strumenti, siamo democratici e non possiamo ricorrere ad una sacrosanta scarica di calci nel culo, ma quel poco che possiamo secondo me dobbiamo farlo.
Scriviamo al sito, telefoniamo mandiamo fax di protesta.
Maurizio Tiriticco - 03-09-2007
Nel documento che descrive i quattro assi culturali che dovranno essere considerati negli insegnamenti dei bienni dell'istruzione secondaria superiore investiti dall'innalzamento dell'obbligo viene opportunamente distinto l'asse dei linguaggi da quello matematico. Tuttavia, occorrerà assolutamente evitare che gli insegnanti di materie letterarie e quelli di matematica progettino percorsi formativi tra loro assolutamente diversificati. Infatti, occorre tenere presente alcune circostanze.
Vincenzo Andraous - 03-09-2007
Sarebbe bene formare insieme lo sbarramento all'incultura, ancora insieme atterrare quello spazio reso impraticabile alla vita, lavorare per Quella giustizia che non sta in nessuna guerra di religione e di petrolio, bensì consente di comprendere chi è calpestato nei suoi inalienabili diritti, tra cui quello di poter vivere e non più sopravvivere.
Claudia Cernigoi - 03-09-2007
Vi racconto brevemente una piccola storia ignobile dei nostri giorni.
Da diversi anni una mia conoscente, che vive a Trieste, ha instaurato assieme a suoi amici e familiari, un bel rapporto di amicizia con una
famiglia di Belgrado. Di conseguenza, a volte i triestini andavano a trovare gli amici di Belgrado, altre volte erano i belgradesi a recarsi a Trieste.
Tutto è andato bene per diversi anni sotto il "regime" di Tito, mentre oggidì...
Forum Insegnanti - 03-09-2007
Alla riapertura delle scuole avremmo desiderato iniziare il nuovo anno con serenità. Ma le notizie che arrivano portano turbamenti sempre maggiori. Nel leggere l'articolo che riportiamo di seguito, pubblicato su La Tecnica della Scuola, siamo rimasti di primo acchito strabiliati: viene pubblicato in un sito il testo delle Indicazioni in viaggio per le scuole, un decreto ministeriale del 31 luglio e la Direttiva ministeriale del 3 agosto, finalizzati all'avvio della riforma Fioroni, documenti rilevanti o, per meglio dire atti pubblici, che però, alla data di oggi 1° settembre, risultano assenti nel portale del ministero. (vedi: normativa luglio - normativa agosto)

Riflettendo, però, lo sbigottimento iniziale lascia il posto a delle più lucide considerazioni, cioè che innanzitutto tale omissione, di per se censurabile, risulta ancor più grave in quanto difficilmente imputabile a distrazione o casualità dal momento che il sito del MPI per altri versi è puntualmente aggiornato anche su documenti di minor "peso" e che in secondo luogo tale comportamento è perfettamente coerente con il deficit di trasparenza che ha caratterizzato fin qui il percorso delle nuove indicazioni nazionali.