Chi siamo
Il circolo Arci Don Durito è composto esclusivamente da giovani di età compresa tra i 15 e i 27 anni che da anni si occupa di progetti che tentano di ricostruire una socialità alternativa a Bergamo.
Da parecchio tempo siamo in contatto con le associazioni di migranti della nostra città, in particolar modo con quella marocchina. L'anno scorso ci è stato proposto da alcuni esponenti di quest'ultima di sostenere e partecipare attivamente al progetto che viene di seguito descritto. Abbiamo accettato con entusiasmo questa sfida, anche spinti dall'intensità dell'esperienza che alcuni di noi hanno vissuto quando, due anni fa, si sono recati in Marocco e hanno potuto vedere con i propri occhi quanto sarebbe necessario e utile avviare dei progetti di ri-costruzione e messa in opera di alcuni servizi fondamentali quali scuole, ospedali, ecc. Così, raccontando della nostra esperienza, siamo venuti a conoscenza di questo progetto, peraltro sostenuto da una serie di associazioni partner distribuite sul territorio italiano, marocchino e francese.
Il progetto
Il progetto "
una scuola a Casablanca" si pone come obiettivo quello di ristrutturare due edifici in disuso che si trovano a
Mohammedia (vicino a Casablanca) per trasformarli in un complesso scolastico. In effetti due sono le parti di cui il progetto si compone, una per edificio. Il primo, destinato ad accogliere una scuola media, è molto grande e parecchio fatiscente. Richiede interventi di muratura oltre che la costruzione degli impianti elettrico e idraulico. Il secondo edificio, invece, è più piccolo e in condizioni decisamente migliori, necessitando solo di piccoli lavoretti quali l'imbiancatura delle pareti, la sostituzione di lampadine e tubature rotte, la riparazione di diverse porte e finestre, ecc. In effetti, quindi, non richiede lavori di muratura imponenti ma solo di una "
risistemata". Noi ci occuperemo di quest'ultimo edificio, non disponendo né dei fondi né delle competenze per poter intervenire sul primo, di cui si occuperà invece l'associazione francese....
Il progetto, della durata indicativa di quindici giorni, avrà luogo durante i mesi di luglio/agosto 2006, in data ancora da decidere anche in base alle esigenze di tutti i partecipanti. Durante la permanenza in Marocco, oltre alle attività di ristrutturazione, i membri delle associazioni marocchine ci porteranno a visitare alcune tra le più belle città del Marocco (Rabat, Marrakesh, Casablanca...).
Il progetto infatti non si pone come unico obiettivo la ricostruzione delle due scuole ma anche la scoperta di una cultura diversa dalla nostra con cui però molto spesso ci troviamo in contatto. Ciò nella speranza che questo possa favorire la conoscenza e il rispetto reciproco e da qui la rimozione dei principali ostacoli allo sviluppo di una socialità multientica che abbia ricadute positive anche in Italia.
I partners
I soggetti coinvolti nel progetto complessivo sono diversi e coinvolgono tre paesi: l'Italia, la Francia e ovviamente il Marocco.
Da parte italiana l'associazione Marocchina "
Associazione culturale Essalam" di Montello (Bergamo), il collettivo
Giovani Zucche Piene di Ponteranica e il nostro circolo arci e da parte francese "
Association Mina, Sourire aux enfants" e le associazioni marocchine di Mohammedia.
Tutte queste realtà cooperano già da tempo per la pianificazione del progetto, mantenendosi in contatto triangolarmente. Il coinvolgimento di più paesi partner (europei e non) così come la partecipazione di gruppi di giovani dai 15 ai 30 anni, e' riconosciuto come motivo di merito nell'assegnazione dei fondi destinati dall'Unione Europea per progetti di cooperazione internazionale di questo tipo. Il progetto nasce in Marocco, dove alcuni marocchini originari di Mohammedia e residenti in Italia e Francia mettono in contatto alcune associazioni di Casablanca e dintorni con le associazioni marocchine di cui fanno parte nei rispettivi paesi di residenza europea. A loro volta queste ultime associazioni hanno cercato contatti con realtà locali che potessero sostenere e partecipare insieme a loro alla realizzazione del progetto, nella fattispecie rivolgendosi a noi. Ci teniamo a sottolineare che il nostro rapporto con l'associazione marocchina di Bergamo non è estemporaneamente legato al progetto ma frutto di anni di collaborazione durante i quali abbiamo sviluppato un'importante amicizia e una solida fiducia.
Come già detto, i partner francesi si occuperanno della ricostruzione di un edificio, noi dell'altro, entrambi in collaborazione con le realtà del luogo.
Dunque le due parti del progetto si muoveranno parallelamente tra loro e in sinergia, con continui scambi di competenze ed esperienze, inscindibili l'una dall'altra. In questo modo, oltre alla realizzazione strettamente pratica del progetto, daremo il via ad un importante collaborazione tra paesi che potrà fruttare anche in futuro, non solo in termini concreti ma anche da un punto di vista di arricchimento sia sul piano multiculturale che su quello umano ed esperenziale.