Coordinamento - anno scolastico 2005-2006
Coordinamento Veneziano - 10-07-2006
QUESTA LA LETTERA...

Alla Vice Ministro della Pubblica Istruzione Mariangela Bastico

Documento consegnato in occasione del suo intervento alla festa dell'Unità di Dolo (VE) sabato 8 luglio '06

Come genitori e insegnanti, facenti parte di ...
Coordinamento - 30-05-2006
Chi siamo

Il circolo Arci Don Durito è composto esclusivamente da giovani di età compresa tra i 15 e i 27 anni che da anni si occupa di progetti che tentano di ricostruire una socialità alternativa a Bergamo.
Da parecchio tempo siamo in contatto con le associazioni di migranti della nostra città, in particolar modo con quella marocchina. L'anno scorso ci è stato proposto da alcuni esponenti di quest'ultima di sostenere e partecipare attivamente al progetto che viene di seguito descritto. Abbiamo accettato con entusiasmo questa sfida, anche spinti dall'intensità dell'esperienza che alcuni di noi hanno vissuto quando, due anni fa, si sono recati in Marocco e hanno potuto vedere con i propri occhi quanto sarebbe necessario e utile avviare dei progetti di ri-costruzione e messa in opera di alcuni servizi fondamentali quali scuole, ospedali, ecc. Così, raccontando della nostra esperienza, siamo venuti a conoscenza di questo progetto, peraltro sostenuto da una serie di associazioni partner distribuite sul territorio italiano, marocchino e francese.

Il progetto

Il progetto "una scuola a Casablanca" si pone come obiettivo quello di ristrutturare due edifici in disuso che si trovano a Mohammedia (vicino a Casablanca) per trasformarli in un complesso scolastico. In effetti due sono le parti di cui il progetto si compone, una per edificio. Il primo, destinato ad accogliere una scuola media, è molto grande e parecchio fatiscente. Richiede interventi di muratura oltre che la costruzione degli impianti elettrico e idraulico. Il secondo edificio, invece, è più piccolo e in condizioni decisamente migliori, necessitando solo di piccoli lavoretti quali l'imbiancatura delle pareti, la sostituzione di lampadine e tubature rotte, la riparazione di diverse porte e finestre, ecc. In effetti, quindi, non richiede lavori di muratura imponenti ma solo di una "risistemata". Noi ci occuperemo di quest'ultimo edificio, non disponendo né dei fondi né delle competenze per poter intervenire sul primo, di cui si occuperà invece l'associazione francese....
Il progetto, della durata indicativa di quindici giorni, avrà luogo durante i mesi di luglio/agosto 2006, in data ancora da decidere anche in base alle esigenze di tutti i partecipanti. Durante la permanenza in Marocco, oltre alle attività di ristrutturazione, i membri delle associazioni marocchine ci porteranno a visitare alcune tra le più belle città del Marocco (Rabat, Marrakesh, Casablanca...).
Il progetto infatti non si pone come unico obiettivo la ricostruzione delle due scuole ma anche la scoperta di una cultura diversa dalla nostra con cui però molto spesso ci troviamo in contatto. Ciò nella speranza che questo possa favorire la conoscenza e il rispetto reciproco e da qui la rimozione dei principali ostacoli allo sviluppo di una socialità multientica che abbia ricadute positive anche in Italia.

I partners

I soggetti coinvolti nel progetto complessivo sono diversi e coinvolgono tre paesi: l'Italia, la Francia e ovviamente il Marocco.
Da parte italiana l'associazione Marocchina "Associazione culturale Essalam" di Montello (Bergamo), il collettivo Giovani Zucche Piene di Ponteranica e il nostro circolo arci e da parte francese "Association Mina, Sourire aux enfants" e le associazioni marocchine di Mohammedia.
Tutte queste realtà cooperano già da tempo per la pianificazione del progetto, mantenendosi in contatto triangolarmente. Il coinvolgimento di più paesi partner (europei e non) così come la partecipazione di gruppi di giovani dai 15 ai 30 anni, e' riconosciuto come motivo di merito nell'assegnazione dei fondi destinati dall'Unione Europea per progetti di cooperazione internazionale di questo tipo. Il progetto nasce in Marocco, dove alcuni marocchini originari di Mohammedia e residenti in Italia e Francia mettono in contatto alcune associazioni di Casablanca e dintorni con le associazioni marocchine di cui fanno parte nei rispettivi paesi di residenza europea. A loro volta queste ultime associazioni hanno cercato contatti con realtà locali che potessero sostenere e partecipare insieme a loro alla realizzazione del progetto, nella fattispecie rivolgendosi a noi. Ci teniamo a sottolineare che il nostro rapporto con l'associazione marocchina di Bergamo non è estemporaneamente legato al progetto ma frutto di anni di collaborazione durante i quali abbiamo sviluppato un'importante amicizia e una solida fiducia.
Come già detto, i partner francesi si occuperanno della ricostruzione di un edificio, noi dell'altro, entrambi in collaborazione con le realtà del luogo.
Dunque le due parti del progetto si muoveranno parallelamente tra loro e in sinergia, con continui scambi di competenze ed esperienze, inscindibili l'una dall'altra. In questo modo, oltre alla realizzazione strettamente pratica del progetto, daremo il via ad un importante collaborazione tra paesi che potrà fruttare anche in futuro, non solo in termini concreti ma anche da un punto di vista di arricchimento sia sul piano multiculturale che su quello umano ed esperenziale.
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici - 25-11-2005
PERSONALE INIDONEO PER MOTIVI DI SALUTE: TANTE RAGIONI IN PIÙ PER SCIOPERARE IL 25 NOVEMBRE ( ... )

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Coordinamento Precari e Disoccupati della Scuola - provinci - 11-10-2005
In anticipo di una settimana, governo e maggioranza accelerano sugli Atti governativi nn. 530 e 535 e li mandano in Aula per la discussione e la votazione del parere. Tutto accadrà domani (martedì 11 ottobre), con la votazione in commissione.

Per l'Atto n. 535, "Schema di decreto legislativo concernente le norme generali ed i livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53", i pareri già espressi dalle commissioni 7^ di Camera e Senato, pronti per l'approvazione, hanno in sostanza accettato il rinvio di un anno della riforma del ciclo secondario, ma hanno anche invitato il governo a concederne la sperimentazione già a partire dall'anno prossimo (contro gli accordi della Conferenza Stato-Regioni).

Discorso ben diverso è quello sull'Atto n. 530 "Schema di decreto legislativo concernente la definizione delle norme generali in materia di formazione degli insegnanti ai fini dell'accesso all'insegnamento, ai sensi dell'articolo 5 della legge 28 marzo 2003, n. 53". Qui i parlamentari della maggioranza si preparano ad uno stravolgimento della legge di non poco conto.

Passaggi fondamentali sono quelli sul sistema di reclutamento (di cui peraltro il decreto non dovrebbe nemmeno parlare, non essendo contemplato dalla delega ricevuta) e sull'accesso dei sissini alla chiamata diretta attraverso albo regionale.
Per il sistema di reclutamento, le proposte della maggioranza contenute nel parere della 7^ commissione sono davvero curiose: innanzitutto alzano la percentuale di "iscrizioni extra" ai bienni di specializzazione, in eccesso rispetto al fabbisogno stimato, dal 10% al 30% (richiesta di origine sindacale davvero sconcertante). Già questo significa passare da un allargamento "fisiologico", che stima in circa un decimo gli abbandoni in corso di frequenza, ad un incredibile 30%, che avrebbe il senso di voler ritenere che una persona ogni tre che superano la selezione per entrare direttamente di ruolo sia destinata all'abbandono del progetto nel giro di qualche mese. In pratica questa "intelligente" versione del decreto nascerebbe creando già nuovo precariato: 3mila nuovi illusi ogni anno, che resterebbero a bocca asciutta ad aspettare non si sa che cosa.
Poi si indica, come criterio di selezione, invece della graduatoria di uscita dal biennio universitario (che sarebbe almeno un logico riconoscimento del merito), l'inserimento in un Albo regionale da cui le scuole attingerebbero i propri neo-docenti di ruolo, attraverso concorsi interni (e non perdiamo tempo a commentare questa perla di garanzia di selezione).

La ciliegina è comunque rappresentata da un'ulteriore idea, ancora più particolare: si decide di "riservare" una quota delle iscrizioni nell'Albo regionale ai docenti già usciti dalle Ssis e dalla Formazione primaria (immaginiamo che tale percentuale non possa essere di molto inferiore al 50%). Ora, considerando che in Italia i 7 cicli delle Ssis nel 2008 avranno già prodotto parecchie decine di migliaia di specializzati, nella pratica del piano della maggioranza (appoggiata dal sottosegretario Aprea) il decreto sul nuovo reclutamento diventa una buffonata. Da "nuovo sistema", che doveva offrire ai giovani neo-laureati la garanzia di essere assunti direttamente sul 50% delle cattedre annualmente disponibili (senza dover per forza confluire nell'infinita coda delle graduatorie permanenti), il decreto diventa una legge per immettere in ruolo i sissini e per creare altro precariato. Le conseguenze inevitabili saranno quelle di ridurre a risibile il numero delle possibili iscrizioni ai nuovi bienni universitari, oppure di creare annualmente altri 6mila precari che, dopo aver pagato le non certo basse tasse universitarie, si accorgeranno di essere stati presi per i fondelli una volta ancora: i posti loro assicurati saranno stati dati ai sissini e loro rimarranno in un limbo chiamato Albo regionale in attesa di un'assunzione che, di anno in anno, potrebbe non arrivare mai.