un - anno scolastico 2004-2005
Un gruppo di insegnanti del circolo Montaldo - Genova - 20-04-2005
I e le sottoscritti insegnanti delle scuole Anna Frank e Burlando dichiarano di non condividere da un punto di vista didattico la somministrazione dei test INVALSI in atto in questi giorni per la seguenti motivazioni:

1 - I test proposti non ...
una lettrice - 06-04-2005
Riceviamo e pubblichiamo con l'avvertenza che la nostra interlocutrice ha espresso il desiderio di restare anonima. Una richiesta che rispettiamo.

Gentili Sigg.,
Sono una docente a tempo indeterminato dal settembre del 1998, che all'epoca aveva ...
Patrizia Rulli per il Comune di Cinisello - 28-03-2005

…Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci troverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

Piero Calamandrei



1945-2005.

Quest’anno si celebra in ...
un gruppo di docenti - 18-02-2005
Il giorno 15 febbraio 2005, presso l’IPSIA “G.Galilei” un gruppo di docenti di diversi Istituti Tecnici e Professionali della provincia di Frosinone ( ITCG di Anagni; ITIS di Frosinone; ITC di Frosinone; IPSIA di Isola del Liri; IPSCC di Sora; IPSS di Frosinone; ITG di Ferentino; IPSIA di Frosinone; IIS di Alatri; ITPSCT di Ferentino; ISA di Anagni; IIS di Arpino; Agenzia provinciale di Frosinone), dopo ampia discussione su quanto la Riforma Moratti prevede per la scuola di domani e sui nebulosi scenari che la stessa disegna,
nel sostenere che la qualità di un sistema scolastico si giudica dalla sua capacità:
  • di offrire proposte di Istruzione differenziate e di saper leggere, decodificare e gestire il cambiamento delle aspettative delle famiglie, dei ragazzi e delle ragazze
  • di fornire risposte adeguate, in termini di conoscenze e competenze a quanto la società cognitiva richiede
  • di promuovere conoscenze e senso critico, dotando tutti e ed ognuno di strumenti culturali capaci di durare nel tempo, di bussole per orientarsi ed affrontare scelte, compiti e responsabilità
  • di non ridurre la propria complessità e ricchezza che si sostanzia nella diversificata offerta formativa
  • di non disperdere quanto nella scuola reale si è fatto fino ad oggi, soprattutto per le fasce deboli
  • di credere e porre come presupposto imprescindibile che la “Scuola” deve essere l’unico luogo dove i ragazzi e le ragazze, fino a 18 anni, devono crescere, istruirsi e formarsi
  • di credere che lo “Stato” debba garantire il diritto allo studio di tutti ed ognuno e che il frantumare competenze, compiti e ruoli generi come naturale conseguenze disparità e disuguaglianze
  • di delineare un progetto, di investire risorse, di mettere in campo le migliori esperienze ed intelligenze al fine di combattere la dispersione scolastica e di evitare di risolvere il problema relegando i “dispersi” in un canale separato e subalterno

un lettore da Indymedia - 09-02-2005
Mi chiedo a che punto potrà arrivare questo distillato di odio contro il comunismo: ieri “semplici” censure di alcuni personaggi scomodi, oggi costruzione di memorie catodiche sulle macerie cerebrali degli italiani. Vogliono edificare una nuova Storia. Perché? Domani cosa succederà?
Anche se mi rendo conto che la cosa è quasi impossibile, bisognerebbe fare in modo che chi ha messo in piedi questa vergogna non la passi liscia. Mi piacerebbe che i nostri candidati della sinistra si svegliassero un po’ e mettessero nel “programma di governo” una loro lista di soggetti da fare sparire dalla RAI. Loro sì che hanno il diritto di farlo: Daniele Luttazzi, Michele Santoro, Enzo Biagi e Sabina Guzzanti di falsità non ne hanno mai raccontate. Questi anonimi manipolatori di fatti storici invece fanno della falsità una ragione di vita.

un gruppo di docenti elementari - 04-02-2005
Leggiamo e e riportiamo quanto scritto sul sito "Tecnica della Scuola" lasciando ai lettori ogni ulteriore commento!

Qualche spiraglio nella vertenza sul tutor
di Reginaldo Palermo

Già a fine novembre l'Aran aveva presentato una proposta che ...
Gli alunni di quinta, Terlizzi - 29-01-2005
Fatti del nostro ieri nell'oggi della memoria e della ricostruzione

"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio,
data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz,
Giorno della Memoria,
al fine di ricordare la Shoah (sterminio del ...
una voce - 03-01-2005
Apriamo il nostro cuore
al dolore apriamolo
alla gioia di esserci
di esserci ancora con loro
che non ci sono più
di esserci ancora
col cuore in gola
e gli occhi sgranati
dinanzi alla morte
che ci appartiene
come il mare
come la terra ...
Lorenzo Picunio - 03-01-2005
1. Il sistema dell’istruzione pubblica in Italia è organizzato in scuole autonome, coordinate a livello nazionale dal Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e delle Ricerca. Le scuole autonome sono gestite democraticamente da organi di gestione di carattere didattico, Collegi dei Docenti, e di carattere organizzativo, Consigli di Scuola. È fatta salva l’autonomia dell’Università, regolata da leggi specifiche.

2. Il ruolo dei docenti è unico, per la scuola d’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado. È ammessa una differenziazione salariale non superiore al 10% per gli insegnanti della scuola secondaria. Gli orari di insegnamento sono di 22 ore settimanali e 2 di coordinamento didattico per gli insegnanti della scuola d’infanzia e primaria, 18 ore d’insegnamento e 4 di coordinamento didattico e preparazione dei compiti per gli insegnanti della secondaria. Le ore di preparazione e correzione dei compiti sono forfettizzate nella misura di 3 settimanali.

3. Le scuole sono organizzate secondo un orario settimanale dalle 28 alle 40 ore settimanali, con un massimo di 34 ore per la secondaria. La scuola d’infanzia è organizzata su un orario da 36 a 40 ore settimanali, per 39 settimane l’anno. La scuola primaria è organizzata su un orario da 32 a 40 ore settimanali, per 35 settimane l’anno. La scuola secondaria è organizzata su un orario da 28 a 34 ore settimanali per 35 settimane l’anno.

4. Ad ogni sezione di scuola d’infanzia sono assegnati due insegnanti. Ad ogni coppia di classi di scuola elementare sono assegnati 3 insegnanti, salvi i casi indicati dall’articolo successivo. Ad ogni classe di scuola secondaria è assegnato il numero di insegnanti risultante dalla tabella elaborata dal Collegio docenti ed approvata dal Consiglio di Circolo, all’interno dei criteri minimi e massimi elaborati dal Ministero, sentito il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, e del rispetto del numero minimo di alunni per insegnante, indicato dagli stessi criteri.

5. Laddove in un Circolo di scuola primaria più di 15 genitori richiedano l’istituzione di una classe prima a tempo pieno sono assegnati per quella classe 2 insegnanti. Sono assegnati due insegnanti anche laddove prosegua un’esperienza di tempo pieno in una classe successiva alla prima. L’orario settimanale delle classi a tempo pieno è fissato in un minimo di 38 e in un massimo di 40 ore settimanali. La scuola può, con mezzi propri, con l’apporto degli enti locali o con il contributo delle famiglie disporre attività di accoglienza anticipata o posticipata per un massimo di 2 ore giornaliere complessive.

6. I criteri di cui all’articolo precedente si applicano per l’istituzione di classi a tempo prolungato nella scuola media, dove l’orario può svolgersi dalle 30 alle 34 ore settimanali, anche prevedendo attività su base opzionale (ma queste ultime per un orario non superiore a 2 ore settimanali).

7. Nelle scuole d’infanzia o primarie di minore dimensione possono essere adottati criteri organizzativi di unione di più classi in determinati orari, tali da consentire l’assegnazione di un numero di docenti inferiore a 3 per 2 classi (o 2 per una classe se a tempo pieno o 2 per una sezione se di scuola d’infanzia). Tali soluzioni devono essere attivate in classi inferiori a 15 alunni, o in scuole aventi una media per classe inferiore a 13 alunni............
una voce - 22-12-2004
Un giorno
come un altro
un bimbo nasce
un altro muore
una voce chiama
una voce tace
una goccia d'acqua
penetra la terra
d’albero la radice
stringe la pietra
il dolore del parto
finisce col pianto
del vecchio passano
senza ...
Lorenzo Picunio - 30-10-2004
Gli insegnanti sono consumatori, ed anche forti induttori di consumi.
Determinano le scelte proprie e delle loro famiglie, in materia di libri, cancelleria, software, abbonamenti; talvolta incidono sulle scelte dei ragazzi e delle famiglie per ...
un'insegnante - 06-10-2004
Il problema per cui vi scrivo è certamente piccolo piccolo, tuttavia è ugualmente significativo del clima che si respira in Italia.

Mi riferisco al diffuso malessere di noi insegnanti a causa della riforma Moratti.

Non si tratta di volersi ...
un pentito di essere iscritto alla cgil scuola - 29-09-2004
Da Italia Oggi del 28.09.2004
"Sul tutor ora si cerca l'accordo"

"Tutti fermi, senza contratto non c'è tutor a scuola che tenga. È ´opportuno' attendere la conclusione delle trattative relative all'articolo 43 dell'intesa nazionale, che prevede ...
Brunella Presbiteri de Lassis - 11-09-2004
Immissioni effettuate su graduatorie fasulle, ventimila ricorsi ed un'intera classe docente infuriata: questi i risultati dell'operato del MIUR.
Le graduatorie permanenti, il canale principale di reclutamento dei docenti precari, risultano così ingestibili; non ci vuole un genio per capirlo. E in un contesto già reso difficile dalla scelta del governo che aveva bloccato le assunzioni un anno dopo aver espletato le prove del concorso ordinario a cattedre, bandito peraltro a distanza di dieci anni dal precedente.
Il quadro è perfettamente coerente alla cornice: il processo di decadimento della scuola italiana partito con l'abolizione degli esami di riparazione e, passando per l'estensione dell'obbligo scolastico, arrivato al diploma di massa. Questa è soltanto la conclusione naturale della storia: dal “ diamo un diploma a tutti ” al “ diamo un'abilitazione a tutti ” il passo è davvero breve.

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