A. - anno scolastico 2004-2005
A.D.A.C.O. - 15-04-2005

Dopo aver analizzato la Legge n.143/04 e la Legge n. 53, L'ADACO ritiene imprescindibile, ai fini dello scorrimento delle graduatorie permanenti per la stipulazione di contratti a tempo determinato, una migliore valutazione del TITOLO DI ACCESSO (L'ABILITAZIONE CONSEGUITA CON CONCORSO PUBBLICO, PER TITOLI ED ESAMI) nel rispetto dello scorrimento delle graduatorie permanenti, secondo il criterio dell' anzianità di servizio e dei titoli valutabili , nel rispetto della legge 124/99 .

Pertanto, sollecita il governo a provvedere urgentemente al reclutamento del personale docente per le IMMISSIONI IN RUOLO, SU TUTTI I POSTI DISPONIBILI E REALMENTE VACANTI, nel rispetto della Legge 124/99, riservando agli abilitati con Concorso Pubblico la quota del 50% dei posti disponibili (fino ad esaurimento) ed il restante 50% agli abilitati presenti nelle graduatorie permanenti.

Pertanto, poiché L'ADACO difende il VALORE della scuola PUBBLICA, per la quale solo il TITOLO di accesso (l'abilitazione) conseguito con criteri selettivi, pubblici e trasparenti, ed il SERVIZIO specifico possono essere degni di valore e di merito, essa RESPINGE fermamente la considerazione che la scuola pubblica diventi il terreno per lucrosi investimenti delle Università e per interessi meramente politici (trasversali) e sindacali.
Repubblica.it - 11-03-2005


"Il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali non solo è compatibile con le strategie antiterroristiche, ma ne è l'elemento essenziale" (Kofi Annan)
A.D.A.C.O. - 03-03-2005
PREMESSA

Il concorso ordinario a cattedre del '99 è stato disatteso: lo Stato è venuto meno all'impegno assunto di fronte a migliaia di cittadini, idonei al Concorso stesso.
Questo è stato uno degli atti illeciti di una serie di interventi che ...
Rolando A. Borzetti - 01-03-2005
Lunedì 21 marzo 2005 Gianfranco Fini e altri esponenti del governo Berlusconi inaugureranno a Castelfranco Emilia il primo carcere privato italiano, gestito direttamente da San Patrignano per conto dell'Amministrazione Penitenziaria. Come gruppo Dentro e Fuori le Mura di Firenze, impegnato da circa due anni nella lotta dei diritti dei/delle detenuti/e, proponiamo a tutti/e di organizzare insieme una mobilitazione il 21 marzo a Castelfranco Emilia per fermare questo gravissimo progetto, che rientra nella più generale politica repressiva del governo (legge Bossi-Fini sull'immigrazione, ddl Fini sulle droghe, ddl Ciriello, ecc. ecc. ecc.)
A.D.A.C.O. - 28-02-2005
PREMESSA - Il concorso ordinario a cattedre del '99 è stato disatteso: lo Stato è venuto meno all'impegno assunto di fronte a migliaia di cittadini, idonei al Concorso stesso. Questo è stato uno degli atti illeciti di una serie di interventi che hanno condotto al caos le graduatorie. La legalità è un intralcio, nel nostro paese, e non la garanzia di giustizia e di equità.
Nella Legge 143 che riordina i punteggi nelle graduatorie, il titolo ottenuto con il superamento del concorso pubblico è stato l'unico ad essere totalmente ESCLUSO da una valutazione che non dia diritto solo ad essere quella di mero accesso alla graduatoria o di “altro titolo” – per lo più i precari storici – cioè pari a 3 punti. NE CONSEGUE CHE le questioni urgenti e principali per l'a.d.a.c.o. sono due: 1) lo sblocco delle immissioni in ruolo, su tutte le cattedre disponibili e vacanti, attingendo al 50% dalle graduatorie permanenti, e al 50% dalle graduatorie di merito, fino ad esaurimento e secondo la normativa vigente, dopo una accurata rettifica del punteggio errato, illegittimo o illegale che attiene alle singole posizioni degli abilitati inseriti nella graduatoria permanente. 2) la migliore valorizzazione del titolo di abilitazione ottenuta per superamento del concorso a cattedre (trenta punti, almeno pari a quelli attribuiti come “bonus” agli abilitati con le SSIS).
A. - 16-12-2004
Non si sono ancora spenti gli echi provenienti dal Liceo Parini di Roma, in tutto il paese monta la protesta di studenti e docenti contro la riforma e il sistema scolastico, ognuno sente l’esigenza di salire in cattedra e dire la sua opinione pro o ...
Rolando A. Borzetti - 19-10-2004
Sono 81.200 gli insegnanti di sostegno nell'attuale anno scolastico,
il 3,8% in più, a fronte di 160.400 alunni disabili (+4,6%).
Una crescita che ha interessato solo l'organico 'di fatto'. Inchiesta del ''Sole 24 Ore''


Primo consuntivo nazionale sugli insegnanti di sostegno nel 2004-2005. A realizzarlo ieri il quotidiano “Sole 24Ore”, che dopo le tante polemiche delle scorse settimane sui ventilati tagli, si è preso la briga di condurre un’indagine che ha coinvolto tutte le Regioni italiane.
E l’esito è oggettivamente in controtendenza rispetto a quanto paventato, mentre, come evidenziato dal giornale, ricalca quanto evidenziato dal Ministro Moratti “il numero di posti di sostegno e quindi degli insegnanti ha subito un incremento continuo e rilevante, passando da 74mila unità del 2001-2002 alle oltre 79mila del 2003-2004”. E, ricorda ancora il Sole 24Ore citando il Ministro, “per l’anno scolastico in corso saranno circa 2800 i posti in più”.
Ciò premesso, il giornale ha dunque condotto un’indagine regione per regione, con numeri effettivi forniti dagli uffici scolastici regionali.
In definitiva: il numero degli insegnanti di sostegno in Italia è arrivato per il 2004-2005 ad oltre 81mila unità (per la precisione 81.262, uno ogni due ragazzi con problemi), segnando un incremento del 3,8% rispetto allo scorso anno. Un incremento che ha seguito, di fatto, l’aumento degli alunni disabili nelle scuole che, sempre secondo il quotidiano, quest’anno sono 160.455, il 4,6% in più rispetto al 2003-2004.
Tale risultato è tuttavia assicurato quasi esclusivamente dall’organico “di fatto” degli insegnanti, quello cioè che ricomprende anche i posti assegnati in deroga. L’organico di diritto, vale a dire quello che è determinato sulla base del rapporto di un insegnante ogni gruppo di 138 alunni complessivamente frequentanti le scuole statali della provincia è rimasto praticamente uguale allo scorso anno.
Sempre secondo l’indagine del Sole 24Ore, una delle stuazioni più critiche si è verificata in Provincia di Caserta, dove mancano ben 200 delle deroghe previste lo scorso anno (dove c’era un invidiabile rapporto di 1,29). Tanto che, dopo le proteste, è scattata un’ispezione ministeriale. Si tratta solo di un riequilibrio regionale dovuto all’aumento di alunni disabili in altre aree? A Napoli, per esempio, gli alunni portatori di handicap sono aumentati quest’anno addirittura di 600 unità. In generale, tuttavia, in Campania gli insegnanti di sostegno sono quest’anno 300 in più.
Ma, secondo l’indagine, le difficoltà non mancano nemmeno al nord. Evidenziato, infatti, come in Piemonte sia definita, dai responsabili regionali, scarsa la dotazione dei posti di sostegno in organico di diritto, mentre in Emilia Romagna si lamenta la presenza di “pochissimi insegnanti con titoli ad hoc. E, per finire, in Val d’Aosta la Regione impiega 95 ‘operatori di sostegno’ assunti con contratto a tempo determinato; con una selezione aperta a tutti i diplomati. Per un personale privo di formazione specifica.
L’indagine, infine, riporta le considerazioni di Cgil scuola e Fadis (Federazione delle associazioni di docenti per l’integrazione scolastica). Secondo l’organizzazione sindacale, “mantenere basso l’organico di diritto degli insegnanti di sostegno è una scelta politica, per avere maggiore libertà di restringere le autorizzazioni e, di conseguenza, di ridurre i costi del sostegno”.
Per la Fadis, non è solo questione di numeri. “L’impegno di personale non di ruolo – si precisa – oscilla nella scuola italiana tra il 5% e il 10%, mentre nel caso degli insegnanti di sostegno raggiunge in alcune regioni anche il 50%. In questo modo la continuità didattica diventa un miraggio”.



Situazione in Italia degli alunni disabili e degli insegnanti di sostegno - Regione per regione





Fonte: Elaborazione del Sole 24 Ore su dati raccolti dagli uffici scolastici regionali


I Ds incontrano le associazioni dei disabili. Battaglia: ''Nella Finanziaria 2005 il tema dei disabili è stato rimosso: come tutti gli anni, il nulla, forse qualche ulteriore taglio''


Nella Finanziaria 2005 “il tema dei disabili è stato rimosso: come tutti gli anni, il nulla, forse qualche ulteriore taglio”. È la denuncia di Augusto Battaglia, parlamentare diessino, che stamattina – insieme a Luigi Giacco, responsabile politiche dei disabili per i Ds – ha incontrato presso la Camera dei Deputati (nella Sala delle Colonne in via Poli) i rappresentanti delle associazioni dei disabili per un confronto sulle politiche del Governo a loro favore.

Rolando A. Borzetti - 10-09-2004
Invio da Rivista del Volontariato numero 8-9/2004
Mensile di informazione a cura della FIVOL Fondazione Italiana per il Volontariato. Bellissima.


Intervista a Lucia De Anna, docente di Pedagogia Speciale e direttore del Dipartimento di Scienza della formazione dell’attività motoria e dello sport all’Iusm, Istituto universitario di scienze motorie.

Qual è secondo lei la funzione della scuola rispetto l’attivazione di processi d’integrazione, e la riforma Moratti assolve a tale compito?

«La scuola deve venire incontro ai bisogni speciali dei diversi, che possono essere riferiti ad una situazione di disabilità o di diversa cultura, di diversa mentalità o di svantaggio socio culturale. Mi sembra che la riforma Moratti non abbia costruito niente per venire incontro a queste diversità: il modello proposto dalla riforma non tiene conto delle differenze, delle diversità.
La mia preoccupazione è che la riforma vada nella direzione di dare risposte su misura, che poi è anche il discorso di fondo della Moratti: la scuola su misura. Ebbene, secondo me la scuola su misura può avere anche dei rischi, perché questo presuppone che io debba dare risposta direttamente alla persona, senza creare un contesto educativo, senza lavorare sul contesto. Lavoro sulle persone, mi concentro sul singolo, che sono comunque cose importanti, ma credo che la scuola debba partire essenzialmente dalla costruzione del contesto, per poi dare eventualmente risposte anche al singolo».
Rolando A. Borzetti - 04-09-2004
Mettere alle finestre questa sera e domani sera una candela accesa in solidarietà con i bimbi dell'Ossezia coinvolti nella strage di Beslan. E' l'iniziativa di un gruppo di donne, docenti universitarie a Roma, che in queste ore si sta diffondendo a ...
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