D - anno scolastico 2003-2004
Pierangelo Indolfi - 30-08-2004
Da Repubblica di oggi: i dubbi e le paure della vigilia, i debiti, l´ombra doping: ma alla fine tutto è andato bene

"Ciao Mondo e dicci grazie siamo il Sud che alza la testa"
L´orgoglio della Grecia per un´Olimpiade da ricordare


ATENE - ...
Enzo Baldoni - 28-08-2004
"Voglio che si rida - avete notato? Ai funerali si finisce sempre per ridere: è naturale, la vita prende il sopravvento sulla morte - . E si fumi tranquillamente tutto ciò che si vuole. Non mi dispiacerebbe se nascessero nuovi amori. Una sveltina su ...
Federico Niccoli - 26-08-2004
L’insostenibile leggerezza dell’essere

A proposito della direttiva riservata inviata dal Capo dipartimento Pasquale Capo

Ricordate la famosissima gag di Totò ? Un tizio, scambiato per un altro di nome Pasquale, veniva preso a sberle fortissime al grido : “questa è per te, Pasquale!” . Il tizio, nonostante l’accanimento degli autori delle sberle, continuava a ridere, innervosendo i suoi aguzzini. Quando gli chiesero : “perché continui a ridere?” , rispose beffardo : “io mica mi chiamo Pasquale!”.
Il nostro Capo al quadrato (Capo dipartimento e Capo Pasquale) può stare tranquillo. Le repliche alle sue grida manzoniane arriveranno alla (incolpevole?) Moratti.
Andiamo con ordine nella lettura della direttiva:
- Preliminarmente si tratta di un testo infarcito di linguaggio rococò, antico, in puro stile burocratese (“non è infrequente il caso…”, “Questo Ministero è a conoscenza di inziative….”, “Al riguardo si ritiene innanzitutto di dover precisare che la riforma di cui trattasi…”.
- In cauda venenum: il linguaggio finalmente diventa esplicito e minaccioso ! I direttori degli Uffici scolastici vengono invitati a procedere disciplinarmente “in presenza di eventuali comportamenti che configurino violazioni delle norme vigenti” .
- Quali sarebbero i comportamenti censurabili?
- I dirigenti scolastici dovranno sdegnosamente rifiutare gli inviti che i detrattori della Riforma rivolgerebbero loro “a non dare attuazione alla riforma o a differirne l’applicazione in attesa di non meglio individuati approfondimenti o riflessioni”. Il dottor Capo, che di nome fa Pasquale e quindi non può ignorare le circolari firmate personalmente dal suo Ministro, non può dimenticare che su alcune delle questioni più controverse (una su tutte : la figura del tutor) la stessa Moratti con circolare n° 29 del 5 marzo 2004 ricordava che il tutor deve essere in possesso di specifica formazione e che , inoltre, “”le modalità di svolgimento della funzione tutoriale costituiranno oggetto di appositi approfondimenti e confronti nelle sedi competenti, in esito ai quali saranno impartite ulteriori indicazioni e precisazioni”” . Caro dott. Capo, come Ella potrà agevolmente constatare (mi adeguo al suo linguaggio!) non si tratta di “non meglio individuati approfondimenti o riflessioni” , ma di precisi impegni del Ministro .
La specifica formazione non esiste, gli appositi approfondimenti e confronti non sono avvenuti né nelle sedi competenti (né, a quanto risulta, a Villa Certosa in Sardegna) e soprattutto non sono state impartite ulteriori indicazioni e precisazioni . Perché gridare alla mancata applicazione di una norma in attesa di approfondimenti e confronti ? Per inciso, vorrei ricordare al dott. Capo che il dirigente scolastico è un funzionario repubblicano, non un funzione governativo e che, per legge, ""organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa...nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici"” e che, infine, è il rappresentante legale dell'istituzione scolastica, che ha un suo potere specifico di autoorganizzazione.


>>>continua...
Ecole democratique - 24-08-2004
TERZO FORUM SOCIALE PER L'EDUCAZIONE: DICHIARAZIONE FINALE:
Costruire una piattaforma di lotte a livello mondiale domenica 22 agosto 2004

Porto Alegre, 28-31 luglio 2004

Il Forum mondiale per l'educazione si articola organicamente col Social ...
Rolando A. Borzetti - 20-08-2004
In un'intervista apparsa il 17 agosto su Italia Oggi e segnalata da Ferdinando Mancini (Segretario Regionale della Uil Scuola Molise), il Senatore Asciutti (commissione istruzione del senato) denuncia "alcuni errori dal parlamento" ed afferma: ...
Pierangelo Indolfi - 14-08-2004
Dal Manifesto della scorsa settimana una riflessione per un buon Ferragosto

Beati i costruttori di pace

Una chiesa in movimento, spina nel fianco delle gerarchie cattoliche
Bizzotto e Zanotelli. Testimone del movimento il primo, anima ...
Rolando A. Borzetti - 11-08-2004
Un senatore forzitaliota: "ogni intervento ci costa 2-3 mila euro....

Nei salotti progressisti si commisera la “mediocrità del personale di governo”; ma ce l’abbiamo un governo? il problema è proprio questo: la qualità della classe dirigente o, ...
Dedalus - 10-08-2004
"Se andremo al governo non potremo scaraventare l’Italia in un terzo quinquennio di riforme che riformano riforme che avevano riformato altre riforme. Bisognerà dare certezze: serviranno interventi selettivi per correggere e migliorare le attuali ...
Rolando A. Borzetti - 08-08-2004
Segnalo: l'8 Agosto 1945, per me era quella la data!


Dopo la bomba, di Rossana Rossanda, il Manifesto, 1 agosto 1995


Nei molti bilanci delle idee del secolo non trovo come crinale lo sganciamento delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Non ...
Sandra Coronella - 08-08-2004
In pieno agosto si parla di scuola….e non solo per le peripezie dei precari e il caos delle assunzioni. Se ne parla nelle alte sfere della politica, ma non c’è proprio da rallegrarsi.
Mi riferisco – è ovvio – alla ormai nota uscita di Rutelli (anche ...
Pierangelo Indolfi - 03-08-2004
Ricevo a casa il notiziario di Giugno-Luglio 2004 dell'Associazione Kirner, alla quale sono iscritto da tempo. Quattro facciate di solito tranquille con allegato un brutto ma forse utile gadget, un'agendina tascabile.

Di solito gli do un'occhiata ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 28-07-2004
Non sorprende più di tanto, oramai, scoprire sulla stampa internazionale la pietosa rappresentazione che viene fatta della vita politica del bel paese.
Di quel “ teatrino della politica “ di cui tanto inorridiva il nostro egoarca, sempre alle prese ...
Pierangelo Indolfi - 26-07-2004
Satira preventiva di Michele Serra
tratta da Espresso online


Sono un nativo americano della tribù dei Nasi Forati. Abito in Italia da qualche anno e mi trovo benone, nonostante io sia l'unico Naso Forato di questo paese. Ho un figlio e vorrei ...
CONBS- Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici - 24-07-2004
Il Giudice del Lavoro di Roma ha accolto il ricorso dei docenti inidonei contro il comma 5 dell'art 35 della Finanziaria 2003, che ne prevede il licenziamento al 31.12.2007, e ha rimesso la questione al giudizio della Corte Costituzionale.
Questa ha ...
Pierangelo Indolfi - 24-07-2004
Segnalo dal Manifesto

A SCUOLA DI EVOLUZIONE
di ENZO MAZZI


La riforma della scuola è tutta giocata sulla privatizzazione del sapere. Per la signora Moratti non esiste un sapere condiviso. E' la vecchia storia della conoscenza e della verità ...
Anna Di Gennaro Melchiori - 22-07-2004
Sulla necessità di riforma del corpo docente per una scuola migliore”.

di Antonio Pistillo

dalla redazione di Meridiano scuola



1. Premessa


Le ultime attività parlamentari e le recenti inchieste di varie fondazioni ripropongono un dibattito mai davvero affrontato fino in fondo sui delicatissimi argomenti della formazione degli insegnanti e della carriera docente.
Questi temi hanno un valore imprescindibile per la qualità dell’offerta scolastica e per questa ragione mi auguro che il mio intervengo sia spunto di seria analisi.

Mi scuso in anticipo se il mio scritto sarà in certi punti polemico e impietoso. Ma questo, che non ha la presunzione di proporre nulla di inedito, vuole essere un contributo sincero con informazioni riguardo alla discussione fino adesso in corso con qualche spunto polemico affinché nasca finalmente all’interno della categoria docente un serio dibattito sulla professionalità degli insegnanti e sul miglioramento del sistema scolastico.
Sarò anche brutale e massimalista nel puntare il dito contro i difetti della categoria perché lo scritto si rivolge proprio agli insegnanti ed è redatto da un appartenente alla categoria. Tra pari ritengo fondamentale un’analisi franca che rifuggi dall’auto indulgenza per permettere la costruzione di un’identità priva di debiti con il passato.
Qui voglio sollecitare alla costruzione di una coscienza professionale che fino adesso è mancata alla categoria.

Nella mia disquisizione terrò sempre come priorità condivisa che la scuola è funzionale allo studente; il fine ultimo di tutto il sistema d’istruzione è la qualità dell’apprendimento dell’allievo.
Parto dalla considerazione che la scuola italiana, lungi dall’essere un sistema definitivamente inefficiente come a qualcuno potrebbe far comodo far credere, è un sistema che però riscontra una seria situazione di paralisi ed inadeguatezza alle esigenze dell’attuale società moderna.
Parto dall’assioma più volte da me ribadito che il miglioramento della scuola italiana passa necessariamente dal miglioramento della classe docente italiana.
Non va nemmeno dimenticato che, sempre per effettuare l’auspicabile azione riparatrice dei guasti della scuola, non si può prescindere da una seria politica di grandi investimenti economici per il rilancio del sistema. Senza un significativo supporto economico nessuna operazione di riforma che si presenta come seriamente valida potrà dare significativi frutti.

Vista l’ampiezza e la delicatezza della materia trattata il mio intervento si articolerà in diversi punti che compariranno sulle pagine di questa rivista in maniera separata.
L’intervento pertanto si suddividerà e verrà così pubblicato:

1. “Premessa” e “Il corpo docente”;

2. “Responsabilità dei sindacati e consapevolezza professionale” e “Formazione e carriera”;

3. “La Commissione per la carriera insegnante”;

4.“Una proposta per la valutazione della pratica didattica” e “Conclusioni”.



>>> continua..
Aldo Ettore Quagliozzi - 20-07-2004
1 – Gruppo familiare in un interno

Annota Fred Kapner sul Finalcial Times commentando la presentazione del volume “ Tendenza Veronica “, biografia della signora Lario, felice consorte dell’egoarca:
“ ( … ) Giugno non è stato un mese fortunato ...
Vincenzo Andraous - 19-07-2004
Negli anni che sono corsi via mi sono chiesto tante volte quale sia la spinta che fa muovere il mondo del volontariato, quale il propulsore che rende instancabile il volontario che opera in un Istituto Penitenziario, in una Comunità o in una mensa ...
Vincenzo Andraous - 15-07-2004
E’ singolare come sulla guerra gli estremisti di ogni sponda ammettono l’uso della forza, ci sono quelli che accettano l’uso di una violenza che sana altra violenza, con la pretesa di non esagerare troppo, e ci sono quegli altri che ancora non ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 15-07-2004
Da “ La farsa quotidiana e il sorriso irresponsabile “, di Giulio Ferroni.

“ ( … ) Oggi in realtà c’è ben poco da ridere ( anche se si è invitati a ridere da tutte le parti, in modo sguaiato e delirante ) nella farsa in cui precipita la vita ...
Dedalus - 14-07-2004
Da qualche giorno il quotidiano la Repubblica insiste su un’avvincente tesi: quella secondo cui la riforma Moratti porterebbe alla scomparsa della classe nella scuola primaria. Prima ha cominciato Mario Pirani, con l’articolo “Come si distrugge la ...
Corrado Mauceri - 13-07-2004
A proposito della classe per soli alunni di fede islamica

In una scuola di Milano è stato deciso di formare classi con soli alunni di fede islamica in modo da garantire agli alunni ed alle loro famiglie la salvaguardia della loro identità ...
redazione - 11-07-2004
Ci vorrebbe una targa

La Loggia massonica Propaganda 2 - divenuta poi celebre con la sigla P2 - assurse agli onori della cronaca solo dopo la prima metà di marzo del 1981. Il 17 di quel mese la Guardia di Finanza aveva eseguito una serie di ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 09-07-2004
Interminabile come la storia politica del bel paese, che si ripete stancamente come in un gioco delle parti, sempre le stesse, con allo sfondo un teatrino di recitanti i cui personaggi, in alcune occasioni della storia, hanno anche assunto la ...
Vincenzo Andraous - 06-07-2004
I video di morte ormai si sprecano, c’è un mercato sottobanco che vende più del grande magazzino di turno, è quello dell’imbecillità sub-umana.
I fotogrammi deflagrano il lamento del morto vivente, innalzando a preghiera la presenza ingombrante di ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 06-07-2004
Come gli antichi viaggiatori che percorrevano le strade dissestate e polverose del bel Paese e che di quella esperienza lasciavano memoria in immortali creazioni della letteratura , rapiti come non mai dal disincanto degli abitanti dell’assolato ...
Redazione - 04-07-2004
L'articolo che ci viene segnalato è un pò datato, ma può ben inserirsi all'interno del dibattito in atto sulla scaricabilità dei libri di testo. Lo pubblichiamo integralmente, nonostante l'impressione "pubblicitaria" che potrebbe dare, perchè ci ...
Gianfederico Zanchini - 30-06-2004
Insegno nella scuola media inferiore o come adesso si chiama nella "Nuova scuola Secondaria di 1° grado" e adesso che sono in possesso di questo
bellissimo pezzo di carta che attesta che ho partecipato al Corso di Formazione sulle Competenze ...
COMITATO GENITORI ED INSEGNANTI DI SOLIERA - 30-06-2004

LETTERA APERTA AD INSEGNANTI E GENITORI


A BOLOGNA
MERCOLEDI’ 30 GIUGNO
ORE 17,30 - PIAZZA XX SETTEMBRE

SIT IN DI PROTESTA SOTTO L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE

CONTRO LA RIFORMA MORATTI E LE CARENZE DI ORGANICO


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Leggi il volantino informativo


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Ecco la realtà della scuola a Soliera (MO) dopo la riforma Moratti : 53 famiglie senza scuola materna, classi da 28-29 alunni e domande di tempo pieno non accolte alla scuola elementare.

Così i nodi vengono al pettine. Perché e’ facile fare splendidi discorsi nel salotto buono di Bruno Vespa promettendo soldi a palate quando la verità è questa: tagli di personale e finanziamenti solo alle scuole private.

Un esempio sono le famose tre I : Internet, Inglese, Impresa. Per avere computer a scuola non è stato stanziato un centesimo, inglese già si faceva e comunque le ore sono complessivamente diminuite. Rimane l’impresa. Infatti la scuola viene considerata, come la sanità, in chiave puramente economica e visto che poco rende poco si spende. E giù tagli…e poi chi potrà permetterselo andrà nelle scuole o nelle cliniche private.

Siamo pessimisti ? Per la sanità è sotto gli occhi e nelle tasche di tutti che ormai bisogna pagare quasi tutti i servizi un tempo gratuiti. Non parliamo delle pensioni.

Per la scuola solo in Provincia di Modena manca il personale statale per 21 sezioni di scuola materna, in Emilia 10.000 famiglie non avranno il tempo pieno come avevano richiesto, in Lombardia nei licei ci sono 8.600 iscrizioni in più ma gli organici calano di 143 unità,ecc.

In più il Comune di Soliera ha già provveduto a costruire due nuove sezioni presso le scuole materne Muratori ma, come detto, non è stato assegnato dal ministero il personale necessario. E per legge il Comune non può assumere direttamente le educatrici mancanti.

La sanità, la previdenza sociale e la scuola sono un nostro diritto costituzionale, sono tra i servizi principali che ci spettano e per i quali paghiamo le tasse. Non facciamoceli scippare e difendiamo i nostri diritti.


NON SONO LE RIFORME CHE CAMBIANO GLI INSEGNANTI, SONO GLI INSEGNANTI CHE CAMBIANO LE RIFORME! (Luisa Ribolzi)

Continua la difesa della scuola pubblica.


Cominceremo l’anno scolastico 2004/05 con un volantinaggio “globale” contro la “riforma” Moratti davanti a tutti gli istituti il primo giorno di scuola.Proseguiremo con una giornata di mobilitazione straordinaria, che si esprimerà in diverse forme, nel mese di ottobre.Entrambe le proteste non saranno centralizzate, ma interesseranno l’intero territorio nazionale.Seguiranno forme di resistenza durante tutto il corso dell’anno.

E’ intollerabile che lo sciopero contro la riforma non sia arrivato, quindi condividiamo l’azione di autoconvocazione dello sciopero da parte dei Comitati per la difesa della Scuola Pubblica.Lavoreremo ancora però, almeno nei primi mesi del prossimo Anno Scolastico, per responsabilizzare tutti, magari attraverso un confronto serrato ma sereno,.ad uno Sciopero Nazionale indetto dai sindacati, dai comitati, dalle associazioni professionali di tutta Italia.

Stiamo concretamente scrivendo di uno Sciopero Generale di tutti i comparti dello Stato, la cui piattaforma rivendicativa abbia come oggetto la sola scuola, e che nella manifesta valenza costituzionale, politica e culturale, sappia coinvolgere l’intera società civile.

Sappiamo che è possibile riuscirvi, ci adopereremo affinché ciò accada.


Redazione di Meridiano scuola - 26-06-2004
b>...qualche osservazione e qualche dubbio

Il MIUR ha pubblicato sul suo sito la versione definitiva delle FAQ concernenti le graduatorie permanenti del personale docente solo in data 23 giugno.. Sino a quella data risultavano soltanto sette FAQ. Le altre sette, che a dire il vero già erano apparse su alcuni siti web in forma di bozza, sono state inserite giusto il 23, quando ormai nessun docente precario poteva modificare la sua domanda di iscrizione o aggiornamento.
E' di per se' gia' cosa grave che le FAQ siano state pubblicate nella loro forma definitiva e completa solo dopo la scadenza utile per apportare modifiche consapevoli alle proprie domande; infatti e' innegabile che, se dette FAQ fossero state pubblicate nei tempi utili per la compilazione delle domande, avrebbero permesso a molti colleghi di non commettere errori o imprecisioni in vista della data del 14 giugno, termine fissato per la presentazione, o almeno in vista del 21, termine ultimo per eventuali modifiche. Quindi non si capisce quale senso abbia farle uscire la sera del 23 giugno, dieci giorni dopo la scadenza delle domande e tre giorni dopo l'ultimo giorno utile per le eventuali rettifiche.

Comunque, a parte questo particolare non certo di secondo piano, un particolare che indubbiamente implichera' che non tutti i docenti avranno potuto fare scelte motivate e consapevoli ed avranno quindi di che lamentarsi con il MIUR stesso, ad una lettura attenta delle FAQ, sorge ancora qualche dubbio. Un primo dubbio deriva dalla lettura della FAQ n. 11:

11. Come valutare per ciascun anno i servizi di insegnamento non contemporanei specifici e/o non specifici?

Si possono far valutare complessivamente, per ciascun anno scolastico non più di 6 mesi, scegliendo tra le varie opzioni possibili: ad esempio, 4 mesi di servizio specifico nella classe 43/A e 4 mesi di servizio specifico nella scuola elementare possono essere valutati:

A) 4 mesi di servizio specifico nella 43/A e 2 mesi di servizio specifico nella scuola elementare o viceversa;
B) 3 mesi di servizio specifico nella 43/A e 3 mesi nella scuola elementare;
C) nella graduatoria della 43/A, come 4 mesi di servizio specifico e 2 mesi di servizio non specifico prestato nella scuola elementare;
oppure,
D) privilegiando la graduatoria di scuola elementare, 4 mesi specifici in questa graduatoria e 2 mesi di servizio non specifico prestato nella 43/A.


>>> continua...
Italia Democratica - 26-06-2004
Cari amici,
vi mandiamo una lettera di Nando dalla Chiesa al Corriere della Sera. Fino a oggi non è stata pubblicata.


Caro Mieli,

ho provato amarezza, amarezza vera, nel vedere le poche righe con cui il "Corriere" ha dato notizia della ...
Gennaro Capodanno - 25-06-2004
“ In ballo grossi interessi economici, indaghi la Procura “

“ Sui gravi ritardi rimarcati a Napoli e, più in generale in Campania, per l’attivazione dei corsi per il conseguimento del certificato d’idoneità per la guida dei ciclomotori vi sono ...
Redazione - 25-06-2004
Riceviamo da Luigia Spaccamonti e volentieri pubblichiamo

RIFORMA DELLA SCUOLA
Serie B
I nodi storici retrocessi da un impianto ancora confuso

La riforma degli ordinamenti scolastici definita dal decreto legislativo n.59 del 19 febbraio ...
Vincenzo Andraous - 24-06-2004

Le file di sedie sono tutte occupate, la classe è schierata nel grande salone, ragazzi e insegnanti riprendono fiato.
Si è conclusa da poco la visita guidata nei laboratori della Comunità Casa del Giovane di Pavia.
Il dibattito prende il via ...
Redazione di Meridiano Scuola - 21-06-2004
L'incapacita' dei docenti di riflettere sui principi, ovvero sull'egoismo collettivo.
Quando i politici hanno paura ad affrontare direttamente i problemi.

In questi giorni, parlando con i colleghi, ascoltando i discorsi dei docenti precari ...
Redazione - 20-06-2004
Tom Benetollo, presidente dell'Arci, l'Associazione Ricreativa e Culturale Italiana, e' morto all'alba al Policlinico Umberto I di Roma a causa di un aneurisma dell'aorta, aveva 53 anni.

Nella mattina di ieri, durante un dibattito politico nella ...
Roberta Bedosti - 19-06-2004
Adolescenti





La prof. Ariberti ancheggiava esplosiva nei jeans aderenti. Ippolito, il collega di tecnica la raggiunse e le sussurrò qualcosa. La donna buttò indietro la testa sollevando una ciocca dalla fronte.
- Ma che dici ?-
- La ...
Gennaro Capodanno - 19-06-2004
Il Prof. Gennaro Capodanno è presidente del Comitato Valori collinari e referente del progetto educazione stradale presso l’ITI Striano, la scuola che con circa il 98 per cento degli allievi promossi agli esami, svoltisi nei giorni scorsi alla ...
1° Circolo didattico Terlizzi (Ba) - 18-06-2004
Allego la delibera - sul tema in oggetto - approvata dalla "mia" scuola. (gp)

Il Collegio dei Docenti del 1° Circolo didattico “Don Pietro Pappagallo” di Terlizzi, nella seduta del 10 giugno 2004

Visto:

- La Legge n° 53 del 28 marzo ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 17-06-2004
Faceva scrivere Sergio Turone, nell’indimenticabile epistolario al Cavalier Berlusconi, al discendente del famoso pensatore scozzese Adam Smith, con fare confidenziale e ben avvertito:

“ ( … ) La televisione è, insieme, una fata e una strega. Fa ...
Vittorio Delmoro - 15-06-2004
I risultati elettorali consegnano al movimento antiriforma una situazione più favorevole, oppure tutto resta più o meno come prima?
Credo sia incontestabile che il movimento abbia trasformato la sua forza in una certa quantità di voti favorevoli a tutti coloro che nell’opposizione si sono dichiarati antimorattiani, facendo proliferare tutti i piccoli partiti alla sinistra dell’Ulivo, che ora raccolgono una forza attorno al 13 per cento dell’elettorato, cioè alcuni milioni di cittadini italiani, quei milioni che sono scesi in piazza contro la guerra, contro l’abrogazione dell’articolo 18, contro la riforma Moratti.

Sarà difficile, sia da parte della maggioranza e più ancora da parte dell’opposizione ulivista, ignorare questa forza in tutte le occasioni in cui si affronterà il tema dei diritti, quello della guerra e quello della scuola, ora e in un futuro governo di centrosinistra.
Dunque qualcosa è cambiato! Se non altro è diventato palese anche a chi fino a ieri si rifiutava di vedere e tacciava di comunisti tutti gli oppositori, che comunisti lo siamo davvero, che siamo più numerosi di quanto noi stessi non ritenessimo, che chiunque oggi può andare fiero di essere comunista, visto che con tale termine si vuol definire solo l’essere mossi da idee e ideali che si trovano all’opposto del berlusconismo imperante.

E la controriforma morattiana?

Alcuni di noi speravano che il risultato elettorale la mettesse come minimo in stand-by; sarà davvero così? Potremo riprendere a settembre la stessa scuola che abbiamo lasciato da qualche giorno, senza tutor, senza testi riformati, senza nuove Indicazioni Nazionali, senza spezzatini orari, senza portfoli e senza piani personalizzati?

Prima di oggi, a basarci sulle delibere dei Collegi delle scuole materne elementari e medie, si sarebbe detto di no e che anzi la riforma si sarebbe avviata nella maggioranza delle scuole italiane; dopo i risultati elettorali dovremmo dire : forse.

Che potrà infatti succedere a settembre?

Quel che è fin da ora chiaro è che AN e UDC presenteranno presto il conto a Berlusconi su ciascuno dei temi oggetto di riforma e sulla scuola (sul tutor in particolare) l’UDC si era già chiaramente espressa, in contrasto però con l’altra sponda di AN, che vorrebbe anzi essere più dura (vedi disegno di legge sullo stato giuridico).
E’ probabile che ancora una volta Forza Italia giochi il ruolo di mediatrice, nel tentativo di salvare il ministro e tutta la sua riforma.

Per cui non mi aspetterei scelte decisive da questo versante : ho spesso ripetuto che se la Moratti dichiarasse che la sua riforma va un pochino registrata e dunque per l’anno venturo non se ne fa niente, questo significherebbe il crollo immediato di tutta la politica scolastica della maggioranza; quindi non succederà nulla del genere.
Sono però cambiati i rapporti di forza, sia dentro sia fuori la maggioranza.

Per cui su tutte le questioni non risolte e di maggiore attrito (tutor, orari, organici) la maggioranza sarà costretta a venire a patti con l’opposizione e il terreno di incontro sarà spostato un po’ più verso l’opposizione, perché si è già spostato un po’ più verso aree della maggioranza finora inascoltate.

Io mi aspetto dunque che il prossimo settembre la scuola di base italiana non avrà tutor (magari le funzioni tutoriali spalmate sì), non avrà grossi mutamenti orari e Tremonti sarà costretto a scucire un po’ di insegnanti in più. Il tutto in una grancassa mediatica che strombazzerà per tutto settembre e oltre la partenza della riforma morattiana nella scuola.


>>> continua...
Presidenza Fish - 14-06-2004
Alla Dott.ssa Letizia Moratti
Ministro dell’Istruzione

All’On. Valentia Aprea
Sottosegretario di Stato all’Istruzione

Al Dr. Silvio Criscuoli
Direzione Gen. per gli Ordinamenti del MIUR

Alla Dott.ssa Mariolina Moioli
Direzione Gen. ...
Vincenzo Andraous - 14-06-2004
Si parla poco di D’Antona, di Biagi e delle altre vittime a perdere.
Forse perché le Brigate Rosse sono nuovamente pancia a terra, le bocche di fuoco finalmente spente.
Ma di quali Brigate Rosse si tratta?
Di quelle di ieri?
Provengono dallo ...
Adriana L'Altrelli - 09-06-2004
Calderara di Reno, 8 giugno 2004

Gentili redattori del T.G.2,

vi scrivo per esprimere il mio disagio e la conseguente protesta per una notizia completamente priva di veridicità data dal vostro notiziario delle 18, andato in onda il 7 giugno ...
Vincenzo Andraous - 08-06-2004
Zoe è una femmina di Pastore Bergamasco, io e mia moglie l’abbiamo adottata, prelevandola in un canile del pavese.
L’abbiamo scelta tra tanti altri “dispersi”, ululanti, preda di lamenti, di movimenti isterici, di occhioni svuotati di se stessi. ...
coordinamento forlivese - 08-06-2004
Ieri sera, il documento di proposte per un futuro diverso della scuola (forse nella prossima legislatura?!) è stato diffuso pubblicamente a Forlì, dopo essere già stato presentato ai partiti del centrosinistra, i quali interverranno nel corso della serata organizzata dal Coordinamento.


COORDINAMENTO FORLIVESE
DEI DOCENTI DELLA SCUOLA STATALE

NOTE PER UNA SCUOLA “BEN FATTA”

PREMESSA


• Le seguenti note sono frutto del lavoro del “Coordinamento degli insegnanti forlivese” , gruppo “di base”, libera aggregazione di insegnanti nata nel maggio-giugno 1995 . Allora come oggi, il gruppo non si riconosce in nessun partito o sindacato : ogni persona porta la propria identità e liberamente esprime le proprie idee. Il Coordinamento, fin dall’inizio, è stato strumento di lavoro. Lo scopo del nostro incontrarci non è stato “fare il coordinamento”, ma aiutarci a rimanere vigili su ciò che stava succedendo nel mondo della scuola.

• Il proposito è quello di contribuire alla costruzione “dal basso” di una piattaforma critica nei confronti dell’attuale politica scolastica, in vista di un rinnovamento della scuola , che sia alternativo al progetto morattiano, ma che superi anche quelli che ci sembrano gli errori della politica scolastica del passato governo di centro – sinistra che dovrebbe dare un segnale di discontinuità rispetto al passato, mediante un rinnovamento degli uomini che guideranno il processo di cambiamento.

1. Caratteri di fondo , finalità, principi irrinunciabili :

1.a )
centralità della relazione educativa tra insegnante e studente
1.b) fondamento nei valori costituzionali di democrazia,libertà,uguaglianza,giustizia sociale,antifascismo,
nonché in quelli della interculturalità e del rispetto per l’ambiente.
1.c) formazione nel giovane di reale spirito critico e capacità di autodeterminazione
1.d) riaffermazione della libertà di insegnamento ( in accordo con a,b,c)
1.e) diritto effettivo di apprendimento.

PROPOSTE ATTUATIVE :

• Diminuzione numero alunni per classe : max. 20, presenza significativa insegnante di sostegno in caso di alunni portatori di H., sistema di compresenze, organico funzionale [ a ; c ; e]
• Ridefinizione dei saperi fondamentali, rivalutazione dei relativi contenuti . Potenziamento di contenuti relativi alle tematiche ambientali , insegnamento di storia delle religioni (per esempio, nei corsi di storia, aumentando la dotazione oraria nelle scuole superiori). [ b ; c ]
• Particolare attenzione alle strategie conoscitive [ e ]
• “Tempi distesi” per l’apprendimento. Ripensamento del significato della valutazione, intesa come momento non separato dal percorso di apprendimento .


>>> continua...
André Glucksmann - 05-06-2004
L’EUROPA 60 ANNI DOPO

di ANDRÉ GLUCKSMANN


Dieci anni fa rimpiangevo l'assenza del cancelliere tedesco alle cerimonie di Normandia. Oggi, non rinuncerò al mio piacere, intimo quanto filosofico. Rivolgo un grazie ai soldati che sbarcarono il 6 ...
Roberta Bedosti - 01-06-2004
Adolescenti





Cristian guardò l' orologio: le cinque. La notte prima della gita, come al solito, non riusciva a dormire. Si alzava, controllava lo zaino, aggiungeva un CD, un giornalino, beveva e tornava a dormire. Le cinque. Ancora un ' ...
Paola Blondi - 01-06-2004
La bozza di decreto sul cosiddetto diritto dovere è uscita dal Consiglio dei ministri e attende il parere delle Commissioni parlamentari e della Conferenza Stato/Regioni.

Alle prime spetta il compito, anzi il dovere, di ripristinare l'obbligo ...
Vincenzo Andraous - 01-06-2004
Inutile nasconderlo, la prigione non riesce a piegarsi a nessuno scopo sociale condivisibile, essa sequestra i bisogni-desideri, e stabilisce quando questi debbono essere soddisfatti, persino decidendo quando e dove sarà possibile realizzarli.
E’ ...
Comitato per la Scuola della Repubblica - Firenze - 01-06-2004
Nei giorni scorsi si è riunito il Comitato di Firenze "FERMIAMO LA MORATTI" per valutare le iniziative da prendere nell’immediato e quelle da programmare per la ripresa autunnale.


1 -Incontro per il giorno 8 giugno con i candidati delle ...
Circolo Didattico Statale - 31-05-2004
In seguito alla delega del 30.03.04 del Collegio dei docenti, chiamato a definire i criteri generali sull’assegnazione dei docenti alle classi, come recita il Dlgs 59/04 all’art.7 comma 7 (a conferma della prerogativa attribuita al collegio dei ...
Dedalus - 31-05-2004
E’ scoppiata nei giorni scorsi un’accesa polemica fra l’Unità e il Ministro Letizia Moratti. Quale la ragione? Il 27 maggio l’Unità ha pubblicato in prima pagina un articolo dal titolo “Una lunga ora di religione”, dedicato alla firma di un’Intesa ...
Diego Altomonte - 29-05-2004
Ivan Illich

Chaque instant est un carrefour, mais on ne le sait pas toujours” . Un anno, il 2001, in cui muoiono il cibernetico Heinz von Foerster (91 anni), il biologo Stephen Jay Gould (60 anni) e il filosofo e sociologo Ivan Illich (76 anni) può a buon diritto essere considerato un incrocio, un tempo speciale in cui riflettere. Un lettore di una rivista telematica faceva una osservazione curiosa: “La morte di Ivan Illich, avvenuta il 2 dicembre, è passata via silenziosa, quasi che la si fosse confusa con l’omonimo racconto di Tolstoj”.
La verità è che per tutti e tre gli scienziati è difficile trovare, nelle reazioni della società alla loro scomparsa, un tributo appena sufficiente ad onorarli.


>>> continua...
Redazione - 29-05-2004
Il 16 febbraio 2002, organizzato dall' Associazione Libero Pensiero Giordano Bruno, si è tenuto a Roma un convegno dal titolo: Scuola libera se statale. Poiché il tema ci sembra di stringente attualità pubblichiamo il testo della relazione introduttiva.


Scuola e libertà

di Maria Mantello

Il titolo che abbiamo scelto per questo convegno credo sia eloquente: Scuola libera, se statale…. E' un appello alla società civile, perché rifletta su quanto sta accadendo nel campo dell'Istruzione, e si mobiliti per impedire la morte della Scuola Statale, dell'unica scuola che educa istituzionalmente alla libertà, alla laicità, alla democrazia. Una scuola che rappresenta oggi, per gli scenari che si stanno prospettando, forse, l'ultimo baluardo del pluralismo e della coscienza critica. Cose assai scomode per chi vorrebbe una società tutta asservita ad un pensiero unico, celebrante e celebrato nei rituali della virtualità mass-mediatica.

La scelta di schierarsi in difesa della scuola statale deve essere allora un impegno etico, perché mai dalla nascita della Repubblica italiana si era operato un attacco tanto grave all'Istituzione Scuola come quello che si sta compiendo oggi. E' un attacco al cuore dello Stato, al diritto-dovere dello Stato democratico di formare coscienze critiche, le sole in grado di garantire la vita stessa della civile convivenza democratica.

Le tappe dello smantellamento:

Si è iniziato con l'autonomia, col sistema paritario di formazione e relativo finanziamento delle private, per giungere all'ultimo atto (se non lo si impedirà): la clericalizzazione della stessa scuola statale.


>>> continua...
Roberta Bedosti - 28-05-2004
Buzz era un aereo giallo, vivace, con le scritte nere brillanti e grandi occhi espressivi. Faceva il tragitto Milano - Malta, tutti i giorni, due volte al giorno. Quando si trovava in aeroporto con gli amici scherzava e teneva tutti allegri. Il suo ...
Roberta Bedosti - 28-05-2004
Adolescenti





- Buongiorno, chi è il primo ? - chiese l’ insegnante di musica al gruppo di genitori che la stava aspettando.
- Io - rispose un uomo bruno, tarchiato.
- Si accomodi -
- Sono il padre di Samanta Pennisi, 3C - Ah, sì. ...
Docenti dell’istituto Comprensivo - 28-05-2004
Il Collegio dei Docenti dell’istituto Comprensivo Carpi 2, nella seduta del 26 maggio 2004

Visto:

la Legge n° 53 del 28 marzo 2003;
il Decreto legislativo del 19 febbraio 2004
la CM 29 del 5 marzo 2004.
Il DPR 275/99 - Regolamento in ...
Dedalus - 26-05-2004
Nella Circolare inviata ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali, il MIUR entra a piedi uniti nel merito della questione “adozione libri di testo”. In pratica si dice che, a fronte dei segnali che giungono da più parti circa ...
Vittorio Delmoro - 26-05-2004
Complice lo sciopero di venerdì mi sono preso un paio di giorni di riflessione, fin qui subordinata alle scadenze del movimento di resistenza alla controriforma morattiana; riflessione determinata da alcuni eventi verificatisi negli ultimi giorni : la comparsa sul sito di Retescuole di alcuni messaggi firmati genitori pro-riforma, rivelatisi poi documenti tratti dal sito di Bertagna (CISEM), l’ultimo articolo di Cominelli sul Riformista (chi difende lo status quo), l’intervista alla Moratti di Repubblica e anche lo stesso sciopero del 21 (uno sciopero piccolo piccolo, così definito in una lista Didaweb).

Veramente ci sarebbe al fuoco carne più sostanziosa e saporita, cucinata dallo stesso governo con l’approvazione di altri due decreti (sull’obbligo scolastico e sull’alternanza scuola-lavoro), ma ci sarà tempo per approfondire anche questi.

Da un paio d’anni stiamo tutti quanti assistendo alla manifestazione di tre tipi di scuola : quella che traspare dai media (stampa e TV), quella che si esprime nei documenti (del governo, degli esperti, della resistenza), quella che si verifica ogni giorno nelle aule di tutta la nazione e di cui siamo protagonisti noi, assieme agli alunni.

Ebbene, tra queste tre fotografie di scuola non esiste alcuna identità e spesso alcun collegamento : si tratta di rappresentazioni che non trovano riscontro nella realtà.

Quella che fa più rabbia è la rappresentazione che ne producono i media, che forse per loro natura sono costretti a sintesi stucchevoli e ad una superficialità disarmante. Non mi riferisco solo ai resoconti giornalistici delle manifestazioni, costituiti dal solito collage di cronaca di costume, di interviste fatte di slogan, di messa in evidenza di particolarità poco significative; mi riferisco anche ai programmi TV di approfondimento (Ballarò, Porta a porta, Otto e mezzo) e da ultimo all’intervista (anzi al forum) di Repubblica col ministro Moratti.

Discussione di due ore, sta scritto e in due ore se ne dicono di cose! A leggerne il resoconto si impiega una decina di minuti, si tratta dunque di una sintesi; ad analizzarne i punti non emerge la benché minima novità rispetto a quanto già saputo e risaputo. Non solo, il calibro dei giornalisti intervistatori dovrebbe far pensare a persone che si siano abilmente preparate per mettere il ministro alle strette, visto poi che le sue risposte ricalcano alla lettera quelle già fornite in analoghe situazioni. E invece ne esce un quadro che, giustamente l’introduzione giudica pacato : tutto ampiamente scontato!

Eppure si dovrebbe immaginare che su ogni singolo aspetto (tempo pieno, orario diminuito, organici, inglese, Darwin, valutazione) si sia sviluppato un contraddittorio incalzante, di cui non v’è però traccia; desumendone o la totale incapacità dei giornalisti (non solo quelli di Repubblica) a disquisire di scuola, oppure la necessità per qualunque media di raggiungere un target che non è quello specifico del popolo della scuola, ma un mondo più vasto e totalmente disinformato.

Se si comporta così un quotidiano, che pure dispone di parecchie pagine e ne dedica due all’approfondimento, figuratevi la TV! Affrontare in TV ad esempio il tempo pieno (a Ballarò, a Porta a porta) ha significato porre un paio di domande al ministro (è vero che il tempo pieno viene abolito?), ricevendone la solita, ripetuta (e FALSA) risposta; quando invece sarebbe stato necessario un serrato batti e ribatti, fino a far capire le ragioni profonde della protesta anche a chi non ne sa nulla e a smascherare così le bugie del ministro. Può la TV fare questo? Evidentemente no, forse per le stesse ragioni dette prima; quelle stesse ragioni che dopo oltre un anno di dibattiti quasi quotidiani sulla guerra non hanno ancora spiegato le motivazioni profonde che l’hanno provocata.

Il risultato di queste operazioni mediatiche è sempre lo stesso : l’estraneo non capisce mai perché alcuni non sono d’accordo con la riforma; sarà dunque per motivi ideologici! E sarà forse perché si ottiene sempre quest’effetto che la Moratti appare sempre più disponibile ad accettare simili confronti!


>>> continua...
Daniele Burrini - 25-05-2004
Subito dopo la conclusione dell’esperimento dei ragazzi di Cavriglia, che hanno spento tv e computers per una settimana, compare uno spot in cui alcuni bambini scrutano le televisioni dei vicini con un telescopio.
Lo slogan: “non private i ragazzi ...
Andrea Bagni - 25-05-2004
Il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di Istruzione (6-14 anni) di Bertagna-Moratti è un testo a suo modo straordinario. Suggerisce alcune riflessioni sul rapporto fra sapere, scuola, sfera dell'esistenza personale. E può mettere in crisi qualunque insegnante (e qualunque genitore credo).
Si disegna il ritratto a tutto tondo di un pre-adolescente che sa gestire la sua irrequietezza emotiva e la comunica senza disagio (...); è in grado di pensare al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale e professionale (...); elabora esprime ed argomenta un proprio progetto di vita (...); ha coscienza dell'immensità del cosmo (poco sotto si precisa infatti che sa usare in modo mirato motori di ricerca); conosce le regole e le ragioni per prevenire il disagio (...); avverte interiormente la differenza fra il bene e il male (...); riesce ad immaginare e progettare il proprio futuro (...); sa porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità... e così via.
Insomma è uno che ha risolto tutti i problemi riguardo la sua identità, il suo corpo, il suo destino esistenziale. Sa della complessità del mondo e la sa risolvere; è in contatto costante col suo mondo emozionale e lo sa comunicare.
Più che il pre-adolescente sembra il post-umano. Chi di noi adulti o dei nostri figli/e (non passati per la scuola della Moratti) può aspirare a tanto? Superate inquietudini, nessun problema a comunicare le emozioni, ma quando mai...
E' un cucciolo divino dell'armonia universale, questo piccolo dio delle grandi cose. Anzi è Persona - naturalmente all'interno di un corpo organico, comunitario, che ne garantisce lo sviluppo onnicomprensivo e armonioso.
Cioè sotto controllo.
Come può essere che si realizzi in otto anni di scuola questo ennesimo miracolo italiano (ma certi “sogni”, quando sono programma di un potere istituzionale, forse sarebbe meglio chiamarli incubi)?
Perché la scuola di questa modernizzazione tecno-spirituale berlusconiana è una specie di fabbrica della vita, sensibile agente morale di una personalizzazione organicistica.
Non perde nulla della dimensione buro-pedagogica che aveva connotato anche il centrosinistra, ma cancella ogni residuo (ecologico) senso del limite, integrando nel suo percorso privo di deviazioni possibili, l'intera esperienza personale di chi apprende e di chi insegna. L'intera vita. Il bio-potere ha la sua scuola, e non lascia niente fuori di sé, tutto integrando nella formazione del corpo e dell'anima del suddito dell'impero; fondamentalismo e funzionalità da ingranaggio produttivo si sposano religiosamente. La didattica infatti non è questione di scambio, ma neppure di rapporti (ancora segnati dalla dimensione fredda dei ruoli), bensì di relazione educativa che si fonda sull'accettazione incondizionata dell'altro (...); ci si prende cura l'uno dell'altro come persone: l'altro ci sta a cuore, e si sente che il suo bene è anche la realizzazione del nostro (Indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati).
È curioso perché si toccano qui argomenti – il coinvolgimento personale nelle pratiche di scuola, la dimensione relazionale del sapere, la complessità olistica di ogni conoscenza, la centralità della motivazione nell'apprendimento – che sono stati tipici di una riflessione radicale e giustamente critica della scuola burocratizzata e tecnicizzata (ad esempio quella dell'autoriforma gentile).
Adesso però sono fatti propri e riprodotti come da uno specchio deformante nella megamacchina produttiva non di diplomi e professioni ma addirittura di Progetti di vita. I processi viventi, la relazionalità didattica, inglobate in un Piano dell'Offerta Formativa spiritualizzato; il coinvolgimento appassionato e gratuito, nel mansionario del profilo professionale come una sorta di vocazione altruistica istituzionalizzata al Bene del fanciullo...
Si parla anche di storia personale degli allievi e narrazione nei documenti ministeriali, ma è un trucco. E qui forse è il nodo centrale del discorso.
La storia dello studente è infatti una costruzione di Piani di Studio Personalizzati, nei quali si traducono in Unità di Apprendimento gli Obiettivi Specifici d'Apprendimento, mediati dagli Obiettivi Formativi attraverso i quali conoscenze e abilità possono diventare competenze (c'è sempre una santissima trinità dei documenti pedagogici ministeriali), cogliendo le dissonanze cognitive e non cognitive nelle biografie giovanili che possano giustificare la formulazione di obiettivi formativi, coerenti col maggior numero possibile di obiettivi specifici d'apprendimento e col Profilo. E la competenza è poi quella cosa da nulla definita capacità di conferire senso alla vita. (Peraltro è da notare come l'uso delle maiuscole in tutto il testo della riforma ricordi straordinariamente i documenti delle Brigate Rosse: forse perché l'orizzonte di salvezza è effettivamente simile).
Nell'insieme, insomma, una costruzione di ingegneria etica che mattone dopo mattone, sotto la guida della scuola e della famiglia (anzi dell'istituzione scolastico-familiare) innalza l'edificio armonioso della vita verso il cielo.
(Mi viene in mente la giovane “tirocinante” che mi raccontò della didattica delle ssis, nella quale il fare scuola veniva sempre smontato e rimontato in tanti pezzettini per costruire un edificio e mai visto come un paesaggio. In fondo domina sempre l'immagine dell'insegnante vasaio - magari contro quella del mero “versatore” di sapere nella testa vuota dei discenti - e mai quella del giardiniere, architetto di spazi e di luce...).
Non c'è libertà infatti in questo processo. Dunque nessuna possibilità di imprevisti: sarebbero solo un fallimento del percorso programmato, uno strappo alle “relazioni educative”, dove non è previsto conflitto (se non verso i cattivi maestri, non degni di emulazione, sembra suggerire il Profilo).
Niente libertà, niente imprevisti, dunque niente narrazione. Niente che si possa raccontare solo dopo, ricostruire attraverso le vie che ha preso nel tempo. Il tempo è già tutto conquistato dal progetto e l'armonia organicistica (che ha trasformato la vita stessa delle ragazze e dei ragazzi in obiettivo scolastico sensibile), non prevede deviazioni. Non prevede attraversamenti di qualcosa che sia e resti altro da sé. Da non ricondurre all'ovile della scuola e della famiglia.


>>> continua...
Diana Di Francesca - 25-05-2004
Vi invio un pezzo che ho scritto qualche anno fa, si intitola infatti: "I ragazzi degli Anni 90", ma penso sia comunque attuale. Forse potrebbe dare qualche spunto di confronto e riflessione. Sono un ' ex insegnante e una tra le cose che più mi ...
Vincenzo Andraous - 24-05-2004
Quel giorno la professoressa di italiano tentava di spiegarci che il destino non è una mera fatalità, bensì siamo noi a tracciarne il senso.
Aveva ragione da vendere, ma io non volli acquistarne neppure un grammo, tant’è che le lanciai una matita, ...
gruppo di lavoro - 22-05-2004
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome ha valutato lo Schema di Decreto legislativo che istituisce il Servizio Nazionale di valutazione del sistema di istruzione e di istruzione e formazione e riordina l’Istituto ...
Comitato per la Scuola della Repubblica - Firenze - 22-05-2004
Anche nella nostra provincia, come in molte altre realtà locali è in atto un diffuso movimento di genitori, studenti e personale della scuola per chiedere il ritiro del decreto Moratti e l’abrogazione della relativa legge.

Ora la contestazione si è spostata nelle scuole; collegi di docenti e consigli scolastici devono deliberare l’assetto organizzativo e didattico per il prossimo anno scolastico.

E’ possibile e necessario approvare delibere che confermino gli attuali modelli didattici, che rifiutino la figura del tutor ed ogni possibile gerarchizzazione del corpo docente e le Indicazioni nazionali con la conseguente adozione dei nuovi libri di testo.

Queste scelte ministeriali si possono e si devono contestare perchè adottate dal Ministero illegittimamente senza delega e violando l’autonomia delle istituzioni scolastiche; si tratta peraltro di scelte volte a mettere in discussione l’intero sistema scolastico italiano; ed il suo ruolo istituzionale in questa stessa direzione si collocano anche le proposte per la scuola secondaria di II grado e per l’Università.
Riteniamo pertanto che sia necessario non solo sostenere tale movimento, ma favorire un coordinamento a livello provinciale per dare una puntuale informazione ed un sostegno anche tecnico, in particolare:

a) sulle iniziative prese nelle scuole e nelle diverse realtà fiorentine;

b) sulle modalità per contestare nelle scuole l’applicazione del decreto Moratti e della circolare per l’adozione dei libri di testo sulla base delle Indicazioni nazionali allegate al Decreto;

c) sulle iniziative nazionali e delle altre realtà.


>>> continua...
Cosimo De Nitto - 22-05-2004
Impotenza e rabbia spesso sono compagne di viaggio per chi il mondo è destinato a vederlo dal basso in alto. Senso di onnipotenza, arroganza, ipocrisia, disprezzo per la diversità plebea, cinismo sono spesso degna compagnia di "lor signori". Così è ...
Ufficio Stampa Camera DS - 22-05-2004
LEGGE MORATTI: DS: DAL GOVERNO SOLO BUGIE E PROPAGANDA

Dichiarazione dell’on. Giovanna Grignaffini, capogruppo Ds in Commissione Cultura


"Bugie, bugie e ancora bugie. Il provvedimento approvato oggi dal Consiglio dei Ministri rappresenta ...
Cristina Corradini - 22-05-2004
Invio un documento, firmato dai docenti della Provincia di Reggio Emilia sotto elencati, sulla grave situazione creata dalla Riforma Moratti riguardo all'insegnamento dell'Educazione Tecnica nella scuola media.

LA TECNOLOGIA PER LA MORATTI SI LIQUIDA IN UN'ORA SOLA DI LEZIONE

Quali sono i reali motivi dell'eliminazione della nostra materia "Educazione Tecnica" dalla riforma della scuola? Nessuno ce lo ha ancora spiegato.
Leggendo le indicazioni per i piani di studio personalizzati dalla scuola Secondaria di 1° Grado (ex scuola media) gli obiettivi in esse predisposti sono corretti e condivisibili, peccato che non ci siano indicazioni relative alla metodologia, cioè a come si debba raggiungerli. L'unica certezza riguardo il nostro ambito educativo è quella della riduzione dell'orario che vede la tecnologia, insieme all'informatica, studiata per un'ora sola settimanale anziché 3 ore come fino ad ora è stato. In varie citazioni il ministro ha posto l'urgenza di potenziare la cultura tecnologica, principio espresso anche nello slogan delle tre "I", motore della riforma della scuola: "Inglese Internet Impresa". Pare che la nostra disciplina debba avere un ruolo centrale per aiutare i ragazzi a comprendere e orientarsi consapevolmente in una realtà tecnologica sempre più complessa e problematica. La riforma da questo punto di vista non ci dice niente di nuovo: gli obiettivi generali dell'educazione tecnica, che fino ad ora abbiamo perseguito (DM 09-02-1979), mirano, oltre che alla conoscenza del mondo della tecnologia, anche ad orientare i ragazzi valorizzando le loro potenzialità in campo tecnico, e ad abituarli a una visione critica che sa leggere i rapporti tra tecnica, ambiente ed etica. Come docenti impegnati nella scuola, abbiamo operato in questa direzione nonostante sia radicalmente cambiato l'approccio dei ragazzi nei confronti del sapere, anche a causa dell'eterogeneità delle classi, che richiede tempi di riflessione più dilazionati. Allora come offrire una cultura tecnologica "seria" riducendo da tre a un'ora la lezione settimanale? La metodologia ci è suggerita dal Presidente del Consiglio che nel programma "Porta a Porta" ribadisce il progetto di riforma basato su di una "scuola del saper essere e del saper fare". Anche in questo nulla di nuovo, in quanto abbiamo sempre creduto che la scuola debba essere soprattutto operativa; operare è coinvolgente, motivante e gratificante soprattutto per quei ragazzi che faticano a comprendere i concetti astratti. Queste sono state opportunità che la scuola, specialmente attraverso la nostra materia, ha offerto a tutti e che ora si potranno realizzare solo per le famiglie che le sapranno apprezzare scegliendo le materie opzionali.


>>> continua...
Nico d'Aria - 21-05-2004
E-mail n° 19 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Ritorno a casa


Carissimi amici terrestri,

ho da darvi una notizia meravigliosa e una triste.
Quella meravigliosa, voi l’immaginate già: visto che state leggendo questa mia mail, vuole ...
Roberta Bedosti - 21-05-2004
Adolescenti





Irene non riusciva più a star ferma, si alzava, si sedeva, si rialzava , andava a controllare i capelli, che aveva raccolto con una mollettona colorata, lasciando qualche ciocca che le incorniciava il viso. Aveva perfino ...
Movimento di Cooperazione Educativa - 21-05-2004
LIBRI DI TESTO E BIBLIOTECHE DI CLASSE. UN PO’ DI STORIA

La biblioteca alternativa risponde all’esigenza di fondare le conoscenze su una base documentaria autentica, anche se adeguata ai livelli mentali e alle possibilità di elaborazione di alunni/e in età dell’obbligo scolastico.

Freinet aveva messo a punto il sistema ‘pour tout classer’ ( classificazione universale), un’organizzazione, corrispondente alle forme di sistematizzazione del sapere dei ragazzi, quindi non adultistica ( come poteva esserlo, a quei tempi, il sistema di classificazione Dewey concepito per le biblioteche).

Si trattava di progettare, con l’apporto di molti insegnanti, un’organizzazione dinamica ed aperta, continuamente integrabile ( anche con materiali e produzioni dei ragazzi stessi), composta di biblioteche di lavoro: monografie su argomenti tematici, ricerche, sviluppo di argomenti scientifici con proposte operative, audiovisivi (cassette, dischi, filmine, serie di diapositive).
Nel tempo i materiali raccolti includevano argomenti quali la coltivazione delle patate, il circo, le grandi scoperte geografiche, il razzismo, la preistoria della scrittura, l’interpretazione dei geroglifici, i numeri arabi, il cannocchiale, le bilance, le ombre, i terrazzamenti, la costruzione di ponti, l’allevamento di animali,….temi di grande interesse, innovazioni tecniche e scientifiche, aspetti della vita quotidiana, il vicino e il lontano.

Ogni tema proposto non era ( non è) settoriale, in quanto non veniva automaticamente catalogato come storia, geografia, scienza, letteratura, come lo sono invece gli inventari nozionistici che spesso costituiscono i libri di testo in uso, in cui le discipline sono accostate secondo una successione e un ‘peso’ in termini di pagine apparentemente neutri, in realtà corrispondenti ad un preciso ordine gerarchico attribuito al discorso conoscitivo nelle sue articolazioni e segmentazioni.

Ad esempio raramente è possibile, nella presentazione dei diversi argomenti disciplinari, ricondurre la disciplina specifica e i suoi oggetti di indagine ad una epistemologia genetica, ad una archeologia del sapere .
Da dove nasca, a quali problemi umani e sociali risponda, quali ne siano state le tappe di sviluppo e quale sia il linguaggio e la strumentazione concettuale su cui essa si fonda, non è di solito trattato.
La storia, scriveva ad es. Carr ( in ‘Sei lezioni sulla storia’, Einaudi), è presentata come una serie di eventi disposti come altrettanti pesci sulle bancarelle di un mercato, che il primo che passa può acquistare.
Nelle biblioteche di lavoro, viceversa, il singolo fascicolo documentario mette in evidenza che c’è una storia soggiacente e preesistente, che c’è stata un’evoluzione, che lo steccato che separa una disciplina da un’altra è frutto di convenzioni transitorie.


>>> continua...
Osvaldo Roman - 21-05-2004
Valutazione della Relazione Moratti
riguardante la Legge 62/2000


La Relazione presentata dal Ministro Letizia Brichetto sullo stato di attuazione, dopo un triennio dall’entrata in vigore, della legge 10 marzo 2000 n° 62 che detta norme per la parità scolastica e le disposizioni sul diritto allo studio, rappresenta più che la doverosa verifica dei risultati realizzati nel suddetto periodo, il tentativo di convalidare scelte recenti di carattere legislativo e amministrativo che violano e stravolgono la legge di parità medesima nei punti fondamentali intorno ai quali essa aveva realizzato, dopo uno stallo durato oltre mezzo secolo, un avanzato equilibrio fra le diverse posizioni politiche e culturali presenti nel paese. Si tratta di modifiche che come vedremo vanno oltre la legge di parità proprio su quei punti che ne compromettono il carattere costituzionale.
Certo non tutti furono d’accordo quel 2 marzo del 2000 quando la Camera espresse il suo voto finale sul provvedimento:
- i democratici di sinistra si dichiaravano nettamente favorevoli al testo, in quanto affrontava una questione rimasta irrisolta per ben cinquanta anni;
- i repubblicani ribadivano la loro posizione, basata su una condivisione dell’assegnazione di finanziamenti pubblici alle scuole private, ma soltanto dopo aver provveduto a un generale risanamento della scuola statale;
- Rifondazione comunista ribadiva la sua contrarietà.
Tra i voti contrari, quelli delle forze allora di opposizione: Alleanza Nazionale faceva notare che la legge non garantiva una libertà di scelta effettiva degli istituti educativi da parte delle famiglie e, per tale ragione, chiedeva l’approvazione della proposta di legge di modifica costituzionale, mentre il CDU sottolineava la necessità che il sistema scolastico fosse basato sulla competizione tra le scuole, per eludere il monopolio statale dell’istruzione. La Lega-Nord motivava il suo “no” definitivo con la convinzione che non si trattasse di una legge sulla parità scolastica, bensì sul diritto allo studio, criticando in particolare la modalità di erogazione delle borse di studio. Forza Italia dichiarava il suo voto contrario, asserendo che nella nuova normativa non era garantita una reale libertà degli individui di scegliere l’istituto educativo più adatto alla loro educazione.
Il dibattito si concluderà con le affermazioni del Presidente della Settima Commissione, Castagnetti, che esprimeva soddisfazione per l’approvazione di una legge che, dopo ben cinquanta anni, realizzava compiutamente l’attuazione degli articoli 33 e 34 della Costituzione, riducendo il ritardo, nello sviluppo del settore dell’istruzione, rispetto agli altri Paesi europei. Egli ricordava che la normativa contribuiva, in particolare, avvicinava la scuola privata e la scuola statale, in seguito alla loro entrata all’interno di un unico sistema nazionale di istruzione, accelerando il processo di rinnovamento della scuola italiana.

Sta inequivocabilmente scritto nel dibattito parlamentare della scorsa legislatura e in tutti gli atti della trascorsa storia parlamentare che la nostra Costituzione, art. 33 comma 3. non consente il finanziamento diretto delle scuole private ancorchè paritarie.
La stessa Relazione (pag. 9) non può ignorare questo incontestabile dato di fatto quando enumera, con qualche grossolana svista, le tipologie di intervento finanziario preesistenti nel settore delle scuole non statali prima dell’approvazione della legge 62/2000.



>>> continua...
Antonio De Iacob - 21-05-2004

Ho scaricato questo articolo dal sito Scuolaoggi con tanto di fotografia della copertina del libro originale. E' un sgno dei tempi?
Ciao,
Antonio De Iacob



UN TITOLO COPIATO DA UN TESTO DEL 1922

Ce l'avevano presentata come una grande operazione di rinnovamento e modernizzazione della scuola. Ma forse questa riforma targata Moratti di nuovo sembra avere davvero poco, e anche quel che sembra nuovo in realtà ha riferimenti molto antichi.
Un esempio.
Si è voluto cancellare il vecchio sillabario, ma per sostituirlo con che cosa?
"Il libro della prima classe", un titolo che chi oggi ha quasi novant'anni (ed è andato a scuola) può ancora ricordarsi. Nel 1922, infatti, chi frequentava la prima elementare aveva in mano proprio un libro con quel titolo: ne abbiamo recuperato una copia e ne pubblichiamo la pagina di copertina. E le altre novità? Il tutor. Una figura adottata da una ventina d'anni alla media Rinascita di Milano, la cosiddetta scuola dei partigiani. Il portfolio? Ne esiste un esemplare da dieci anni alla media di via Ojetti, sempre a Milano. Figure, insomma, "copiate". Ma con quali contenuti? Questa è la vera questione. Stiamo preparando la documentazione di quel che si intendeva per tutor o per portfolio nei casi citati. In attesa di leggere questi contributi una cosa possiamo già dirla: che si tratta di esperienze nate dalla passione di chi sul campo cercava di adeguare i propri metodi di lavoro alle esigenze di una scuola davvero nuova e moderna. Metodi nati dalla ricerca e dalla sperimentazione. Ben altro da quello che oggi si cerca di imporre per legge. Perchè non basta cambiare il nome alle cose. Anche perchè si rischia di richiamare fantasmi che pensavamo cancellati per sempre.
Rolando A. Borzetti - 21-05-2004
La battuta del coordinatore di Forza Italia sulle scuole differenziali è figlia della nuova mentalità efficientista che dimentica i principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione e le lotte per far affermare l'integrazione e la centralità della ...
Redazione - 20-05-2004
Il nostro pensiero per Rolando (Alberto Borzetti), dentro l'altalena della vita che cambia ad igni istante e in ogni istante è sempre la stessa. Parole per ricordare.



Angelo di bellezza,
cosa sai delle rughe,
della paura di invecchiare, ...
Diana Cesarin - 19-05-2004
Abbiamo letto con un certo stupore il "resoconto DISAL" relativo all'incontro di insediamento del Forum delle Associazioni dei Docenti e dei Dirigenti.
Più che di "resoconto DISAL" parleremmo di "interpretazione DISAL".
Infatti non ci riconosciamo ...
Dedalus - 19-05-2004
Un altro terreno di contenzioso sulla strada di questa “Riforma forzata”, che procede a colpi di mano senza preoccuparsi di riscuotere consenso e condivisione, è la questione dell’adozione dei libri di testo per il prossimo anno scolastico.

Com’è noto, i libri di testo devono essere “conformi”, oltre che a dettami di tipo tecnico-editoriale (numero pagine, formato, tipo di carta, ecc.), a quelli che sono i Programmi didattici vigenti. Nell’attuale situazione di passaggio dai Programmi didattici del 1985 e dalla legge 148/90 alla legge di Riforma della scuola primaria, non abbiamo ancora “nuovi programmi”, bensì un testo, le “Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati”, allegato al Decreto L.vo 59/2004, avente “valore transitorio”, in attesa appunto di programmi approvati secondo le procedure previste dalle norme legislative (vedi la stessa Legge delega n.53/2003, art.7).

Le case editrici hanno, nella gran parte dei casi, adeguato i libri di testo ai contenuti delle Indicazioni nazionali. Almeno i libri per le classi prime, seconde e terze di scuola elementare. Per le quarte e le quinte si prevede il testo in uso negli scorsi anni integrato da un fascicolo aggiuntivo con riferimenti aggiornati alle suddette Indicazioni, per quanto riguarda storia e geografia.

Le associazioni professionali degli insegnanti (CIDI, MCE,FNISM, Proteo, Legambiente, ecc.), come pure i principali sindacati scuola e i vari coordinamenti genitori-insegnanti, contestano questa modalità, sottolineando il fatto che le Indicazioni nazionali, frutto del pensiero ristretto di un ristretto gruppo di lavoro, non sono ancora i Programmi della scuola primaria. Rivendicano quindi l’autonomia delle scuole nella scelta degli strumenti metodologici più adeguati alla realizzazione del proprio Piano dell’Offerta Formativa (art.4, comma 5 del DPR 275/99, Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche).

Ora, i tempi stringono. Le operazioni di adozione, di competenza dei Consigli di interclasse con la partecipazione dei rappresentanti di classe dei genitori (parere) e dei Collegi dei docenti (delibera), devono essere effettuate entro il mese di maggio.

Per mettere fuori gioco la possibilità di adottare i libri di testo cosiddetti “pre-riforma”, in uso cioè negli anni scorsi, il MIUR ha pensato bene di emanare all’ultimo momento un decreto (DM 12 maggio 2004) che introduce modifiche rilevanti riguardanti norme e avvertenze tecniche per la redazione dei libri di testo. Caratteristiche, naturalmente, che hanno i “nuovi libri di testo” in linea con le Indicazioni nazionali ma non più i testi in uso negli anni passati.
Sulla legittimità di questo decreto sono già in fase avanzata di preparazione ricorsi da parte dei sindacati scuola, per violazione dell’art. 27, comma 3 e 4 della L.448/98, mai abrogato, che prevede un iter più complesso (il Miur avrebbe dovuto sostanzialmente adottare un decreto ministeriale previo parere obbligatorio delle commissioni parlamentari competenti e seguire una diversa procedura).

A questo punto, concretamente, cosa possono fare insegnanti e Collegi? Se una prospettiva intelligente (e soprattutto funzionale) può essere quella indicata da Massimo Nutini, della commissione scuola nazionale dell’ANCI, nell’illuminato intervento Libro e moschetto, (“date alle scuole il budget necessario e lasciate che decidano liberamente, in autonomia…”), per questo scorcio di fine maggio e per il prossimo anno scolastico le scelte possibili si riducono a due.
O accettare passivamente quel che passa il convento, adeguarsi cioè ai “nuovi libri di testo” ispirati alle Indicazioni nazionali del prof. Bertagna o fare una scelta diversa, appellandosi all’autonomia didattica delle scuole.

In altri termini, optare per quella che una volta veniva denominata “scelta alternativa”. In base all’art.2 del DPR 419/74, poi ricompreso nel Testo Unico DPR 297/94, art.7, nell' ambito della cosiddetta “sperimentazione metodologico-didattica” era possibile l’adozione di libri e strumenti didattici vari in alternativa al libro di testo unico, individuale. Ora, mutatis mutandis, una scelta analoga è possibile in base al citato art.4, comma 5 del DPR 275/99, che recita testualmente:
La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il Piano dell'offerta formativa di cui all'articolo 3 e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività. Esse favoriscono l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative.

All’interno dell’elenco degli strumenti didattici e dei libri prescelti in alternativa, è possibile ordinare quindi anche testi scolastici in uso negli anni scorsi, ammesso che le case editrici li mettano a disposizione e li forniscano. Alcune di esse (Giunti e Nicola Milano, ad es.) hanno già dichiarato, a questo proposito, la loro disponibilità.
In questo caso, il Collegio può legittimamente deliberare che il team docente “in coerenza con il POF della scuola, decide la scelta, l’adozione e l’utilizzazione si strumenti didattici e di testi diversi, ai sensi dell’art.4, comma 5 del DPR 297/99”.

La vicenda, nel suo insieme, sembra francamente assurda. E, quel che conta, è l’ennesima spia che qualcosa, al fondo, non funziona. Quel che dovrebbe preoccupare tutti quanti, ed in particolare chi ha compiti e responsabilità di governo della scuola pubblica e di Stato, è il fatto che attorno a questa riforma non c’è condivisione, ma dissenso, opposizione e una contrarietà diffusa. Non si costruisce una Riforma della scuola sulla sabbia. E chi tenta di farlo, per vie amministrative e a colpi di decreti, dimostra di avere un’idea di scuola culturalmente e politicamente misera, faziosa e profondamente antidemocratica. Che desolazione...


NEI COMMENTI MASSIMO NUTINI: LIBRO E MOSCHETTO

Coordinamento Nazionale Docenti Bibliotecari - 19-05-2004
I docenti fuori ruolo per motivi di salute denunciano un fatto gravissimo perpetrato ai loro danni: con la Finanziaria 2003 l'utilizzazione per malattia, che è prevista in tutti i contratti del settore pubblico, viene ridotta a 5 anni. Trascorsi ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 19-05-2004
Uomo del quindicesimo secolo, Leon Battista Alberti scriveva nel suo “ De religione “:

“ ( … ) Ma tu, Leopide, non ammetti che sono gli uomini stessi la causa di tutti i mali che li affliggono? Prova un poco a salire su questo fico e ad appenderti ...
Teo Orlando - 18-05-2004
Intervista alla Moratti e domande ai colleghi che fanno parte delle commissioni sui nuovi programmi

Su "la Repubblica" di ieri è apparsa un'intervista al ministro Moratti in cui i giornalisti mettono in evidenza un problema che io stesso avevo ...
Vincenzo Andraous - 17-05-2004
Non c’è colpa per il colpevole, non c’è giustizia per la vittima, non c’è neppure inizio né fine per alcuno, c’è solamente sangue e distruzione.
Irakeni e americani, palestinesi e israeliani, Bibbia o Corano, kamikaze o esercito, tortura o ...
Redazione - 15-05-2004
Abbiamo ricevuto in redazione segnalazione dell'articolo Mobbing - Burnout: La mia storia di maestra “flambè” , pubblicato sul sito Orizzonte scuola, fonte da noi citata.
Effettivamente il titolo apparso nella nostra newsletter di ieri riportava ...
Pier Alberto Caruso Associato ANIAT di Messina - 15-05-2004
e a tutti coloro che sono contro la riforma Moratti

Cari colleghi, cari amici,
è arrivato il momento di farci sentire al Miur, alle sedi centrali dei sindacati e alle sedi delle associazioni interdisciplinari per chiedere:

1) ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 14-05-2004
Dal profondo della barbarie che ammorba ed oscura questo inizio di millennio, e con la sola e remota e non ancora persa speranza che la luce della umanità possa rischiarare al più presto i giorni a venire, affinché nella barbarie non si abbia a ...
Coordinamento di Bologna - 14-05-2004
COLPO DI MANO DEL MINISTERO SULLE ADOZIONI. ECCO LA NOSTRA RISPOSTA CHIARA E INATTACCABILE

Due giorni dopo la dichiarazione di disponibilità a fornire alle scuole testi pre riforma da parte di alcuni editori ed agenzie editoriali (Giunti e Nicola ...
Danilo Sbarriti - 14-05-2004
Propongo a tutti i rappresentanti di classe che a breve saranno chiamati ad esprimere il loro parere sull'adozione dei nuovi libri di testo nelle rispettive riunioni di Interclasse, di far allegare al verbale la seguente mozione di rifiuto in ...
Segreteria Disal - 13-05-2004
Ieri, martedì 11 maggio 2004, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica Letizia Moratti ha convocato per la prima volta nella storia della scuola italiana un forum delle associazioni professionali dei docenti (Adi, ...
noi della redazione - 12-05-2004
Fuoriregistro non ha una "linea", ma non è "allineata": dà voce alle opinioni e, per sua natura, tiene particolarmente a quelle che sono "fuori dal coro". Trova inaccettabili gli attacchi personali e la pesantezza del linguaggio, ma non pensa ...
Corrada Cardini - 11-05-2004
C'è qualcosa che non mi è chiaro. Ci sta capitando fra capo e collo una riforma della scuola che invece di risolvere i problemi che indubbiamente esistono, è destinata a squalificare ulteriormente la funzione docente, senza contare quel che accadrà ...
Fabrizio Dacrema - 11-05-2004
Maggio 2004, questo mese intensamente dedicato alle lotte contro la politica scolastica della Moratti comincia a dare i primi frutti.
Prima ancora della manifestazione del 15 e dello sciopero del 21, si possono già deporre nel paniere due interessanti risultati: la marcia indietro su Darwin e sul docente tutor.

Se torna Darwin le Indicazioni non sono obbligatorie

Il ministro, accettando di cambiare le Indicazioni, ha, di fatto, dato ragione al ricorso presentato dai sindacati confederali contro il decreto: un allegato al decreto non può introdurre nuovi programmi obbligatori per la scuola italiana.
Nel ricorso sindacale si ricorda come la stessa legge 53, oltre al regolamento per l’autonomia, preveda ben altra procedura (un regolamento governativo) per introdurre la quota nazionale del curricolo in sostituzione degli attuali programmi.
La circolare 29, quindi, sbaglia a ritenere prescrittivi per il prossimo anno scolastico gli obiettivi di apprendimento contenuti nelle Indicazioni Nazionali.
Questo documento, introdotto illegittimamente come allegato, in via transitoria e in attesa di un nuovo documento approvato secondo la procedura legittima, non ha mai abrogato i programmi, né può avere la pretesa di sostituirsi ad essi in modo obbligatorio.
Tutto ciò ora è ancora più evidente, dopo che il Ministro, istituendo la Commissione presieduta da Rita Levi Montalcini, ha già dato avvio al cambiamento delle Indicazioni Nazionali.
Aperta la breccia su Darwin, ora l’obiettivo è l’istituzione di commissioni pubbliche e pluraliste che elaborino proposte riguardanti tutti i curricoli nazionali su cui realizzare una vasta consultazione democratica nella scuola e nel paese.
Nell’attesa, per considerazioni di puro buon senso professionale, conviene mettere le indicazioni di Bertagna nel cassetto, fare riferimento ai Programmi vigenti e adottare libri di testo non conformi alle Indicazioni o procedere all’adozione di strumenti alternativi, come consentito dal regolamento per l’autonomia didattica.

Insegnante tutor: fermi tutti

Nella riunione del 6 maggio il Ministro ha manifestato la volontà di aprire la trattativa all’Aran sulla questione del tutor.
Anche su questo punto il Ministro riconosce le ragioni contenute nel ricorso e nella diffida presentate dai sindacati confederali.
Anche su questo punto il governo fa marcia indietro. Fino ad ora ha tentato di far passare come obbligatorio il conferimento dell’incarico a svolgere la funzione tutoriale ad una parte degli insegnanti.
CGIL-CISL-UIL Scuola hanno diffidato il Ministro dall’attuare questo punto perché in contrasto con il contratto nazionale vigente.
Il Ministero ha prima detto alle scuole di aspettare ulteriori indicazioni e ora riconosce apertamente che finché il contratto non cambia il tutor non si può fare.
Una vera e propria svolta in materia: a tutti coloro che in vario modo nelle scuole stanno agitandosi per far partire il tutor, il Ministro manda a dire di fermarsi, di attendere la conclusione della contrattazione all’Aran.
Una trattativa che non si sa nemmeno quando inizierà, visto che manca addirittura l’atto di indirizzo del governo all’Aran, un atto preliminare all’avvio delle trattative.
Inoltre, per avviare credibilmente una trattativa, il Ministero dovrebbe avere delle risorse finanziarie aggiuntive, ma, ad oggi, non è disponibile per la contrattazione nemmeno la metà della quota necessaria per la sola difesa del potere di acquisto.

La posizione dei sindacati sul tutor

Se la contrattazione sul tutor partirà effettivamente, la posizione dei sindacati confederali, che sarà precisata in una eventuale specifica piattaforma, non potrà essere diversa dai contenuti delle varie prese di posizione, dei ricorsi e della diffida presentati.

Questi contenuti possono essere così riassunti:

- funzione docente unitaria e pari dignità professionale di tutti gli insegnanti;
- rifiuto della gerarchizzazione della funzione docente derivante dalla concentrazione in una sola figura professionale delle attività di tutoraggio, orientamento, documentazione, relazione con le famiglie e coordinamento delle attività didattiche;
- attribuzione della responsabilità circa le modalità di svolgimento delle attività di cui sopra all’autonomia didattica e organizzativa delle scuole e alle loro decisioni collegiali.

Dovrebbe, quindi, essere chiaro perché Enrico Panini, dopo l’incontro del 6 maggio, ha giustamente dichiarato che finalmente è stato riconosciuto dal governo che, come previsto dall’art. 43 del CCNL, il tutor non può essere imposto in modo unilaterale da un decreto.
La trattativa sul tutor, se e quando partirà, vedrà le parti su posizioni molto distanti, se non contrapposte, e il governo entra nel confronto con due pesanti handicap, i tempi molto ristretti e la mancanza di risorse.
Difficile capire come si possa seriamente ipotizzare, come qualcuno sta già facendo, che adesso i sindacati andranno a contrattare e legittimare il tutor della Moratti.
A meno che non si ricorra a quella strana voglia di perdere, ben descritta da Curzio Maltese, che, nel caso specifico, sta spingendo alcuni instancabili professionisti della sconfitta a indebolire i due principali appuntamenti anti -moratti del mese di maggio, la manifestazione del 15 e lo sciopero del 21.


>>> continua...
Roberta Bedosti - 10-05-2004
Adolescenti




- Prof. ci porta in palestra a vedere la finale di pallacanestro ? – chiese Maria, facendo leva sull’ ascendente, che tutti le riconoscevano, sull’ insegnante di francese.
- Veramente dobbiamo finire di correggere i compiti ...
Nico d'Aria - 10-05-2004
E-mail n° 18 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Alla riscoperta di Qwrtp

Eccomi, cari terrestri,

Oggi non ho un’esplorazione da raccontarvi, ma vi scrivo lo stesso perché ho una grande notizia da darvi. Vi ricordate il viaggio nel ...
Coordinamento bolognese - 10-05-2004
SI POSSONO AVERE I TESTI NON RIFORMATI!
ECCO LA PRIMA RISPOSTA

Attenzione: c’è una novità sul fronte delle adozioni dei libri di testo che può scardinare alla radice i piani della Moratti e permettere, anche a chi non se la sente di fare ...
Dedalus - 10-05-2004
Per evitare di farsi del male.
Oltre la Moratti, oltre Tafazzi



Curzio Maltese in un recente corsivo apparso nella rubrica Contromano (venerdì di Repubblica del 7 maggio) provocatoriamente dà all'Ulivo i "consigli per perdere" nella prossima tornata elettorale. Analogamente, in un altro contesto, riferito specificamente a quanto si muove nel mondo della scuola, Fabrizio Dacrema ha parlato di sindrome di Tafazzi, evocando il personaggio di Aldo Giovanni e Giacomo che in "Mai dire goal" si dava bottigliate sui coglioni (pardon, sugli attributi maschili). Questo scenario è un po' quello che ci appare se consideriamo le recenti polemiche che si sono sviluppate nelle scuole, nel movimento e nel più ampio fronte di lotta contro la riforma Moratti e per la difesa della scuola pubblica.
Una parte del movimento (vedi ad esempio il dibattito interno a Retescuole ma non solo) pare abbia preso a bersaglio preferito i dirigenti scolastici di area confederale o, come sono stati definiti, i presidi "di sinistra". Per non dire, su un altro versante, dei vertici dei principali partiti "democratici", "riformisti" o "di sinistra".
I primi accusati di proporre una sorta di via gradualista, edulcorata, non “antagonista”, per far approvare dai vari Collegi docenti i contenuti più pericolosi della riforma Moratti, a partire dalla figura e/o funzione dell'insegnante tutor. I secondi sospettati di voler costruire i presupposti per "far digerire" o metabolizzare la legge di riforma Moratti invece di lottare per la sua abrogazione, sfuggendo quindi di fronte alle richieste di una esplicita dichiarazione in tal senso.

Siamo così al paradosso che si attaccano proprio quei dirigenti scolastici confederali che per primi, sin dallo scorso anno e "in prima linea", hanno pubblicamente indicato ed espresso le loro "riserve" e i loro motivi di contrarietà, argomentandoli ampiamente, nei confronti di questa Riforma e dei materiali che ne hanno preceduto la costruzione, i famosi documenti del gruppo di lavoro Bertagna.
Qualcuno poi, semplicisticamente, fa di ogni erba un fascio, quasi non vi fossero tra gli stessi dirigenti scolastici posizioni diverse, non vi fossero organizzazioni sindacali e associazioni professionali altrettanto diverse e “alternative”. Ci si spinge persino (in qualche intervento apparso su Fuoriregistro) a riproporre improbabili logiche e contrapposizioni di “classe", assimilando più o meno i rapporti di lavoro nella scuola alla fabbrica, i docenti (lavoratori della scuola) ai proletari e i dirigenti scolastici (dirigenti d’azienda) ai padroni. Una sorta di rilettura, aggiornata e adattata al sistema scuola, di un vecchio e famoso testo di Mario Tronti, "Operai e Capitale".

Ma al di là di questi estremi atletismi del pensiero o spericolate incursioni nei territori della fantapolitica o della psichedelìa, quel che sconcerta è il fatto che si assiste, in molti casi, ad una vera e propria deformazione e distorsione delle idee e delle posizioni, peraltro limpidamente e coerentemente espresse. Siamo, a nostro modo di vedere, completamente fuori strada. Ci assale insomma il dubbio, più che fondato, che si riproponga sul terreno della scuola, come già avvenuto su altre questioni (guerra e pace, governo dell'Ulivo, ecc.) un vecchio vizio della sinistra, che ScuolaOggi ha già più volte indicato: la sindrome della divisione, la tendenza cioè a vedere dietro ogni angolo tradimenti, retropensieri, cedimenti al "nemico", cavalli di Troia, cavalli di frisia, ecc. ecc. E' il caso, allora, di porre un freno a questa deriva, ponendo le cose sui loro giusti piedi e fissando alcuni punti fermi.

Uno di questi riguarda la questione del docente (unico) tutor. Come abbiamo già scritto ripetendoci fino alla noia su queste pagine, citando a questo proposito una fonte attendibile come l'on. Brocca (attendibile proprio perché interna alla stessa area della maggioranza governativa), dietro a questa figura ci stava un disegno preciso: il ritorno all'insegnante, se non unico (perché oggi difficilmente praticabile), sicuramente "prevalente". Questo era (ed è) l'obiettivo di fondo della riforma Moratti nella scuola primaria: tornare ad una figura di insegnante che, al di là delle funzioni tutoriali, assomma in sé ed esercita gli insegnamenti principali (le discipline), attorniato da qualche altro insegnante, di secondo rango, che svolge attività accessorie, di laboratorio o di recupero. Insegnante “prevalente” quindi contro il team docente, cuore della Legge 148/90. Il tutto all'interno di un modello di scuola statale "leggera", con un orario (ed un organico) ridotto, possibilmente antimeridiano e con l'apertura ad altre "offerte formative" del territorio, magari gestite da agenzie esterne e private.

Chiariamo allora che a questo progetto si oppongono, con motivazioni diverse, sia coloro che proclamano un rifiuto netto del tutor-docente prevalente sia coloro che, come i dirigenti scolastici in questione ma anche un’associazione professionale degli insegnanti come il CIDI, sostengono la tesi delle cosiddette “funzioni tutoriali diffuse”. Secondo questa tesi, proprio il fatto di dimostrare, in maniera esplicita, all’interno delle programmazioni di team e nei POF delle scuole che queste attività vengono svolte (o comunque devono essere svolte) collegialmente da tutti i docenti - in quanto costituive della stessa funzione docente - vanificherebbe alla radice la figura del docente tutor, la renderebbe palesemente inutile e improponibile. Almeno sino a quando non vi saranno (e se vi saranno) sostanziali modifiche sul piano giuridico e contrattuale e fino a quando varrà quanto disposto dalle norme sull'autonomia scolastica (art. 4 e 5 del DPR 275/99, Titolo V Costituzione, ecc. ecc.).
Non si vede il motivo per cui chi la pensa diversamente ed è favorevole ad una “differenziazione” di ruoli nella categoria docente e intenda quindi farla accettare ai Collegi, magari gradualmente, non debba dirlo con altrettanta chiarezza e convinzione. Perché mai ostinarsi, come fanno i dirigenti scolastici Cgil -Cisl o Andis, a ricercare tutte le possibili interpretazioni e tutte le modalità di attuazione delle norme sostenibili sul piano della legittimità, e a valorizzare in tal senso gli spazi di autonomia che le istituzioni scolastiche possono praticare? Queste preoccupazioni o posizioni critiche non hanno infatti - sulla questione del tutor come su altri aspetti della Riforma - i dirigenti scolastici che fanno riferimento ad altre organizzazioni sindacali e professionali, ad esempio all’Associazione Nazionale Presidi, una delle maggiori della categoria, o, in buona parte, i dirigenti di area Snals.


>>> continua...
Osvaldo Roman - 08-05-2004
Vogliamo parlare seriamente della legge sulla parità scolastica ?

G.P. e Giuseppe Aragno nei loro commenti su Fuoriregistro alla nota di Alba Sasso sulla parità scolastica si sono ancora una volta attardati nella ripetizione delle tesi propagandistiche usate durante la campagna elettorale del 2001. Sarebbe il tempo, visto quello che sta succedendo nella scuola, che si preoccupassero di aggiornarle innanzitutto leggendo attentamente, soprattutto comprendendone il significato reale, i testi di legge che pur possiedono ed esibiscono e soprattutto quelli che la destra al governo sta cucinando presso la Commissione Cultura della Camera e che presto saranno scodellati in Aula come ennesimo campionario della serie delle leggi vergogna.
Sono convinto che su questo terreno nei prossimi mesi sarà necessario sviluppare il massimo di iniziativa unitaria per contrastare il progetto governativo di scardinare la legge di parità per realizzare quel finanziamento diretto delle scuole private che la Costituzione nega.
Se si continua a sostenere che la legge 62/2000 ha introdotto nel nostro ordinamento il finanziamento della scuola paritaria non solo si dice una cosa non vera ma soprattutto ci s'impedisce di comprendere con quale strategia la destra voglia oggi raggiungere tale obiettivo manomettendo i paletti che la legge 62/2000 imponeva.
In questi giorni, ha iniziato la Camera il 4 maggio, le Commissioni istruzione stanno svolgendo un’audizione sulla relazione che il Ministro Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti ha presentato sullo stato di attuazione della legge 62/2000 a tre anni dalla sua approvazione.
Si tratta di un documento assai grave che non è possibile analizzare in questa sede, ma che sarà necessario fare nei prossimi giorni, e che costituisce l’ultimo atto per procedere allo smantellamento dei cardini portanti della legge 62/2000.
Vogliamo ragionare seriamente per individuare quali sono i punti di attacco della destra su questo fronte decisivo della politica scolastica di questo paese?
Io ci provo sperando che le polemiche strumentali e soprattutto la stucchevole teoria, che accusa il centro sinistra di avere aperto con i suoi provvedimenti la strada a tutte le nefandezze della destra, sia definitivamente abbandonata. Da parte mia da tempo non rimprovero più quelli che a sinistra, con il loro comportamento elettorale, hanno consentito l’avvento del governo della destra, irresponsabilmente messo, anche a causa di sballate analisi della legge 62, sullo stesso piano di quello del centrosinistra.
Mi ripropongo di esaminare i punti chiave della legge 62/000 confrontandoli con il testo all’esame della Camera.
In primo luogo occorre prendere seriamente atto che tale legge non introduce alcun nuovo finanziamento diretto alle scuole paritarie.
Infatti il problema dei finanziamenti viene trattato esclusivamente al comma 13 che testualmente prevede
A decorrere dall'esercizio finanziario successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, gli stanziamenti iscritti alle unità previsionali di base 3.1.2.1 e 10.1.2.1 dello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione sono incrementati, rispettivamente, della somma di lire 60 miliardi per contributi per il mantenimento di scuole elementari parificate e della somma di lire 280 miliardi per spese di partecipazione alla realizzazione del sistema prescolastico integrato.”
Le citate Unità previsionali di base nello Stato di previsione della spesa del MIUR riguardavano rispettivamente la scuole elementari parificate e le scuole materne non statali.
Voglio segnalare che tali postazioni sono presenti in bilancio, la prima dal 1925, riproposta anche dopo l’assetto definito dalla Costituzione repubblicana, e la seconda dall’approvazione della legge 1073 nel 1962 e dalla introduzione in finanziaria nel 2000 di un capitolo di spesa per il sistema formativo regionale integrato dell’infanzia.
La legge 62 non finanzia dunque le scuole paritarie ma rifinanzia disposizioni già da molto tempo in vigore e che non riguardano specificamente le scuole paritarie. Infatti alle scuole che ottengono tali contributi non è richiesto dalla legge 62 il requisito della parità!
Ma a questo punto qualcuno frastornato da tale scoperta potrebbe dire: se il finanziamento preesisteva alla legge perché non lo avete abolito? Come ben si comprende la legge di parità avrebbe dovuto affrontare una prova molto ardua.
Ma allora entriamo in un altro ordine di questioni che necessitano di valutare che cosa erano concretamente tali finanziamenti e perché essi siano rimasti nel bilancio dello Stato così a lungo anche dopo l’entrata in vigore del DPR 616/74 che ha trasferito le competenze legislative e amministrative sul diritto allo studio alle Regioni.
Esse, per la scuola dell’infanzia risalgono alla legge 1073/62 e alla legge 444/68 (poi confluite nel Testo Unico del 1994) che prevedono contributi per le scuole non statali dell’infanzia (allora materne) in misura dipendente dall’accoglimento gratuito di alunni di disagiate condizioni economiche o dalla somministrazione a loro della refezione scolastica.
Ulteriori interventi finanziari alla scuola dell’infanzia, preesistenti alla legge 62, riguardavano l’erogazione di sussidi per il sistema prescolastico integrato ed erano in realtà già stati approvati nella legge di bilancio per l’esercizio finanziario 2000 cioè prima dell’approvazione della legge di parità.
Per la scuola primaria gli unici finanziamenti preesistenti la legge di parità riguardavano le scuole parificate che stipulavano particolari convenzioni con le quali fra l’altro assumevano con l’Amministrazione scolastica, impegni in materia di accoglienza gratuita degli alunni, di organizzazione delle attività didattiche, di formazione delle classi ecc.
Per la scuola secondaria di primo e di secondo grado non erano mai stati previsti con legge contributi di alcun tipo e solo per via amministrativa, prima nel 1998 e nel 1999 in relazione alla sperimentazione dell’autonomia scolastica, e poi con la legge di bilancio del 2000 furono istituiti i capitoli 3691 e 3692 per sostenere particolari progetti di innovazione.
Vale la pena di ricordare che tali contributi per la loro natura si presentano come interventi per il diritto allo studio concepiti quando ancora non esisteva la scuola materna statale o quando lo Stato veniva surrogato dai privati là dove non arrivava con l’istruzione primaria(oltre alle parificate ridotte oggi ad un numero esiguo, esistevano anche le sussidiate)

Come è noto dopo l'approvazione della legge di parità tali interventi, che si riferivano al rifinanziamento di una legislazione precedente, sono stati giudicati del tutto inidonei a risolvere il problema del sostentamento della scuola privata, sia dalle più alte autorità ecclesiastiche sia ovviamente da tutto il fronte politico di centro destra. Su tale terreno si è determinato l’appoggio largamente maggioritario delle gerarchie ecclesiastiche alle liste berlusconiane nelle ultime elezioni politiche.
Per questo motivo alla Camera in questa legislatura sono stati presentati dai vari partiti di centro destra numerosi disegni di legge(Atti: 495,736,965,2113). Tutti si proponevano di sbaraccare la legge di parità e di introdurre con varie ipotesi il buono scuola o il finanziamento diretto. La discussione in Commissione è iniziata il 2 luglio 2002 e il 3 marzo 2004 è approdata ad un testo unico proposto dalla maggioranza sulla base del testo 2113 presentato dal forzista bolognese Garagnani. (Si veda il testo integrale del dibattito in Commissione).Tale testo, che ancora non è stato sottoposto al voto, a differenza degli altri, per esplicita scelta della Commissione, che ha accantonato gli altri, non avrebbe dovuto occuparsi di parità ma solo di diritto allo studio e di libertà di scelta del percorso educativo nel nuovo quadro costituzionale. In realtà esso propone di cancellare alcuni capisaldi della legge 62 come cercherò di dimostrare.


>>> continua...
Vincenzo Andraous - 08-05-2004
Occorre educare bene, educare con amore e fiducia: parole affermate da chi grande è stato ieri come Don Enzo Boschetti e da chi oggi come Don Franco Tassone prosegue nel campo della pedagogia del servire alla Comunità Casa del Giovane di Pavia. ...
Armando Catalano - 07-05-2004
Carissimi,
a parte le considerazioni risentite e dai toni troppo alti del collega Delmoro (che sbagliando fa di tutta l'erba un fascio, cosa da non far mai per nessuna categoria di persone e di professionisti), vorrei far sapere che gli organi ...
Vittorio Delmoro - 07-05-2004
Come giudicare altrimenti le parole, le prese di posizione di persone (prima ancora che dirigenti) che fino a ieri, fino all’altro ieri stavano dalla nostra parte, intendendo con parte quella degli interessi della scuola?

Come giudicare lo spasmodico desiderio di questi dirigenti a svolgere il proprio dovere (quello che loro considerano il proprio dovere) e a mostrarsi ligi fino al capello nei confronti dei dettami della riforma e della tanto enfatizzata LEGGE?

Cosa pensare di persone che fino a ieri si preoccupavano di come organizzare al meglio il servizio scolastico, di come rispondere ai bisogni degli alunni, di come estendere la collegialità delle scelte, di come valorizzare la professionalità docente, di come stimolare una formazione continua, pur nella ristrettezza delle risorse; mentre oggi sembrano preoccuparsi solamente di come fronteggiare Collegi agguerriti, di come tagliare le gambe alla protesta, persino di come intimidire i più focosi?

Nessuno ricorda più com’erano i direttori e le direttrici didattiche di qualche anno fa?

Nessuno rammenta di come ci si rivolgeva loro per ogni questione, per ogni piccola difficoltà sorta nel quotidiano svolgimento del nostro lavoro, nella convinzione che potessero in qualche modo se non aiutarci almeno esserci vicini?

Ora che sono diventati dirigenti e hanno raddoppiato lo stipendio (rispetto al nostro); ora che si sono associati in una loro categoria; ora che prendono come punto di riferimento salariale non più la scuola ma la dirigenza pubblica; ora che si sono installati nei loro uffici e manovrano telefono e computer dalla mattina alla sera, dimenticando le visite quotidiane alle scuole e il loro impegno anche nella ricerca didattica; ora che hanno marcato la netta divisione tra noi lavoratori della scuola e loro dirigenti di una quasi azienda; hanno subito o hanno cercato una ristrutturazione delle loro categorie mentali; hanno mutato aspetto e anima; stanno diventando un corpo estraneo alla scuola.

Di quelli di destra, dei qualunquisti, dei superficiali, degli scansafatiche, dei poltronisti e doppiolavoristi non ci si può meravigliare : ci sono anche fra di noi e ci sono in tutte le categorie sociali. Ma degli altri, di quelli impegnati, degli stacanovisti, dei missionari, degli innamorati della scuola, degli efficientisti, di quelli di sinistra, di quelli bravi, per dirla con una parola sola, cosa dobbiamo pensare?


>>> continua...
Nico d'Aria - 07-05-2004
E-mail n° 17 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: il mio pianeta interno


Eccomi, cari terrestri,

se vi racconto un Pianeta che c’è solo nella mia fantasia, penserete che sono un cattivo esploratore?

Stanotte ho fatto un sogno ...
Roberta Bedosti - 07-05-2004
Adolescenti





- Sei sicuro che l ‘ avevi chiusa ? – insisteva Cristian.
- Certo che l’ avevo chiusa, non sono scemo, con tutte le bici che rubano, la lascio aperta ? - Fabrizio giocherellava col pezzetto di catena rimasto attaccato al ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 06-05-2004
Lascia scritto una attenta navigatrice della rete a commento della quinta lettera “ Dal carteggio Adam Smith – Berlusconi “:
“ Sempre pungenti i tuoi interventi, Ettore. Ma ora siamo in un vicolo cieco. Come se ne esce? Ciao. ***** “ Meritevole assai di una risposta.


Carissima *****, che tu scopra e dica di essere tutti noi finiti in un vicolo cieco mi sorprende enormemente, non per altro per tutti gli atti di ottimistica fede da te fatti e di cui ho potuto leggere in questi nostri fugaci scambi di opinioni.
Mi amareggia peraltro quanto letto, facendomene quasi un rimprovero, per aver forse inconsapevolmente trasmesso quel pessimismo della ragione di cui mi sento integralmente preso e di cui sono venuto discorrendo con te anche in recentissimi post.
Ma le cose stanno proprio così. Ed allora la domanda andrebbe in un certo senso rovesciata: ma come abbiamo potuto tutti, collettivamente, inoltrarci in questo infido e buio vicolo? E quanto tutto ciò, legato alla nostra proverbiale insensatezza, ci costerà sul piano sociale, economico e sopratutto di civiltà politica?
E' potuto accadere nei mesi trascorsi di avere rinvenuto nella mia biblioteca, in un momento di riordino, l'agile volumetto di Sergio Turone dall'incantevole titolo " Lettere di Adam Smith al Cavalier Berlusconi ". Il volumetto è stato impresso presso i tipi Laterza nell'anno, come appare ora remoto, 1995; un anno veramente tragico, poiché all'indomani della pubblicazione quell'indimenticabile ed amatissimo Autore poneva fine tragicamente alla Sua esistenza.
Allora fu per me, e per i tanti altri che la condivisero, una lettura illuminante che guidò anche i futuri incerti passi politici di tanti amici e conoscenti.

>>> continua...
Gianni Gandola, Federico Niccoli - 05-05-2004
Nel precedente articolo Tutor: possibili scenari e delibere dei Collegi, dopo aver ribadito con chiarezza in premessa il principio secondo il quale "le norme vanno applicate" (da tutti) e che le modalità di attuazione delle stesse (interpretazioni possibili e spazi consentiti) devono essere sostenibili sul piano della "legittimità", abbiamo cercato di ipotizzare i possibili comportamenti dei Collegi docenti, almeno nel contesto milanese.
Cerchiamo ora di vedere, brevemente, la questione "tutor e/o funzioni tutoriali" dal punto di vista del dirigente scolastico. Quali possono essere cioè le modalità di comportamento del dirigente scolastico a fronte delle posizioni espresse dai collegi.

Se si parte dall’assunto che:
a) in primis, le modalità di impiego dei docenti e le scelte relative all'organizzazione didattica sono competenza esclusiva delle istituzioni scolastiche nell'ambito della loro autonomia (cfr. DPR 275/1999, legge n.59/1997, Titolo V Costituzione)
b) in secondo luogo (e in subordine) il contratto nazionale di lavoro definisce in modo unitario la funzione docente e considera di competenza di ogni insegnante, in quanto parte costitutiva della stessa "funzione docente" i compiti affidati dal D.Lvo approvato il 23.1.2004 alla funzione tutoriale
ne deriva, a nostro avviso, l’assoluta legittimità della scelta di non concentrare tali funzioni (e tutte insieme) in alcuni docenti creando di fatto delle "figure" sovraordinate e diverse.


>>> continua...
Nico d'Aria - 04-05-2004
E-mail n° 16 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: dal Pianeta di Sabbia, terzo giorno


Eccomi, cari terrestri.

vi ho mandato l’ultima e-mail mentre avevamo tutti una fame terribile.
I bambini piangevano. Anche gli animali avevano ...
Vittorio Delmoro - 03-05-2004
In questi ultimi giorni alcuni interventi in rete su questo apparentemente decisivo mese di maggio e sulle prospettive per il prossimo anno scolastico e oltre sta innescando un dibattito che mi auguro proficuo e chiarificatore.

Ha iniziato Antonio Limonciello con un accorato appello al sindacato affinché si facesse carico di uno sciopero come ultimo baluardo contro la partenza della riforma.

Ha risposto Omer Bonezzi con l’enfatizzazione delle numerose iniziative (di movimenti, sindacati, associazioni) che in questo mese metteranno al centro del dibattito pubblico la scuola.

Sono intervenuti i Comitati Bolognesi e Milanesi ad incitare i Collegi nella adozione di delibere contro il tutor, contro i libri di testo pro-riforma, per il mantenimento dello status quo ante.

Come un fulmine a ciel sereno si fanno vivi pure Gandola e Niccoli con la proposta choc di adottare forme di tutoraggio compatibili con la riforma.

Nel frattempo Francesco Mele riproponeva la posizione ufficiale della CGIL sul tutor, suscitando le comprensibili domande di Stefania Fabris, che per disperdere la confusione lancia pure lei un grido d’aiuto.

Infine, ecco pronta la proposta semiufficiale di Andrea Ranieri per il futuro governo di centrosinistra.

Tanta è la confusione sotto il cielo, dunque la situazione è ottima!

Non sto scherzando e Mao la sapeva lunga…

Finora tutto il movimento, oltre a compiere una preziosa ed approfondita analisi della riforma morattiana, partendo dalle sue reali motivazioni e giungendo alle sue ovvie conseguenze, si è speso per contrastare in qualche modo tutti i provvedimenti che man mano ne esplicitavano la portata : contro lo smantellamento del tempo pieno, contro la figura del tutor, contro le ore opzionali al ribasso, contro l’anticipo, contro il portfolio e i piani personalizzati, contro il taglio di orari e di cattedre, contro il sistema duale e, da ultimo, anche contro le Indicazioni Nazionali.

La RESISTENZA a tutto questo si è esplicitata all’interno con l’adozione di delibere sui vari aspetti per riaffermare la situazione preesistente, all’esterno con manifestazioni ed iniziative pubbliche (raccolta di firme, assemblee, cortei, feste, restituzione agende, …)

Tutte cose lodevoli, importanti che hanno ottenuto alcuni parziali risultati e che continueranno fino a giugno e già si programmano per settembre.

Ma a settembre LA RIFORMA PARTIRA’ COMUNQUE, e allora?

Prima di rispondere, è necessario far cenno ad un’eventualità non poi così improbabile : la possibilità che nelle elezioni del 12 e 13 giugno la destra berlusconiana prenda una botta tale che, se le resta ancora un po’ di sale in zucca per i due anni che le restano da campare, mette la riforma Moratti in stand-by almeno per un anno e cerca un qualche compromesso da gestire.

C’è una seconda eventualità, anch’essa con qualche chance di successo : la bocciatura della riforma da parte del Tar, che così renderebbe inapplicabile la legge, in attesa dei ricorsi e controricorsi; con l’aggiunta di quelli appena effettuati da alcune regioni, i cui tempi sono però più lunghi.

Ciò detto, torniamo al problema del prossimo settembre.

>>> continua...
Antonio De Iacob - 03-05-2004
Il coordinamentro RSU del Magentino e dell'Abbiatense (scuole elementari e medie) propone come forma di dissenso CONTRO LA RIFORMA MORATTI due modalita' di protesta riguardanti i nuovi libri di testo:

1) adozione alternativa o adozione dei vecchi ...
Danilo Sbarriti - 01-05-2004



Salve, sono Danilo, il coordinatore del comitato dei genitori di Figline Valdarno e vorrei mettere anche voi al corrente della nostra notizia sul Corriere di Firenze di ieri. Il 27 Aprile scorso abbiamo inviato al presidente Martini una ...
Gianni Gandola, Federico Niccoli - 29-04-2004
Fabrizio Dacrema, in un recente intervento a proposito del tutor sostiene che: “ nelle scuole molti dirigenti scolastici sono spinti dall’amministrazione a procedere all’assegnazione dell’incarico a svolgere la funzione tutoriale ad una parte del collegio dei docenti. Il leit-motiv è sempre lo stesso “La legge c’è e va applicata”. Peccato che il decreto (la famosa legge) è piuttosto confuso in materia e si guarda bene dal parlare di incarico, che inevitabilmente introdurrebbe una figura nuova di docente in palese contrasto con il contratto e con l’autonomia scolastica. Si vuole veramente arrivare ai ricorsi scuola per scuola ?”.
Con ciò Dacrema delinea di fatto uno scenario preciso: quello in cui il dirigente scolastico chiede al Collegio di esprimere i criteri generali per l’individuazione dei “docenti tutor”, in applicazione del decreto legislativo n.59/2004 (art.7, commi 5, 6 e 7). Ora, è bene innanzi tutto sgombrare il campo da un possibile equivoco. Sul fatto che le leggi vadano applicate in uno Stato di diritto non ci può essere il benché minimo dubbio: questa è una delle regole, come ci ha insegnato Norberto Bobbio, costitutive della democrazia politica. Questa regola e questa preoccupazione non sono patrimonio “esclusivo” del dirigente scolastico in quanto tale, riguardano parimenti il Collegio docenti e tutto il personale della scuola, come in generale tutti i cittadini, “in quanto tali”. La legge vale per tutti e, soprattutto di questi tempi, è bene attestarsi su una linea di assoluta difesa della legalità. Non si può pensare che si osservano solo le leggi che piacciono o che fanno comodo. La legge è legge. E il decreto legislativo, fino a quando non sarà dichiarato illegittimo, ha valore di legge e come tale va “attuato”. Il problema è “come”, ovvero “quali” sono le interpretazioni e gli spazi possibili, le modalità di attuazione della norma sostenibili sul piano, appunto, della legittimità.

E su questo piano non è possibile allora non incrociare e non tenere nel debito conto un'altra norma legislativa, il DPR 275/1999 (derivante dalla legge n.59/1997), che attribuisce piena autonomia alle scuole in materia di organizzazione didattica e di impiego dei docenti nell’ambito del proprio piano dell’offerta formativa. (Si veda su questo punto, l'intervento "In difesa dell'autonomia delle istituzioni scolastiche" di F. Niccoli).
D’altra parte è la stessa Circolare ministeriale 29/2004, in premessa, ad evidenziare che il nuovo Titolo V della Costituzione attribuisce all’autonomia scolastica “un riconoscimento di rango primario” e a far esplicito riferimento agli art. 4 e 5 del DPR 275/99, Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche.

Nei fatti, sulla questione del tutor e delle funzioni tutoriali si sta verificando nelle scuole una molteplicità di situazioni. Interpretazioni e prese di posizione diverse rese possibili da tre fattori:
1) l’ambiguità oggettiva della norma in questione e i suoi limiti intrinseci
2) l’opposizione sindacale (il ricorso presentato al TAR del Lazio contro il decreto e la CM 29)
3) la contrapposizione dichiarata del movimento “contro la riforma Moratti” (no al tutor, senza se e senza ma).
Ambiguità della norma: nell’articolo 7 del D.Lvo non si parla mai di diversa “figura” docente. La Moratti stessa ha ripetutamente dichiarato in TV che non si tratta di una nuova “figura professionale”” ma di “funzione”. Che non si tratta di nuove figure professionali in un rapporto di “sovraordinazione” con gli altri docenti ma di “funzioni rientranti nel profilo professionale del docente” è ribadito nella stessa CM 29. Peccato però che si agganci il possibile svolgimento di queste funzioni ad una formazione specifica, il che lascia presupporre che questo riguarderà solo alcuni docenti e non tutti, con relativo “incarico”. E cosi si torna alla “figura” e ad una implicita diversità di ruoli. La formazione, peraltro, non c’è stata. Quindi mancherebbe un requisito giuridico necessario per l’individuazione di queste diverse “figure”.



>>> continua...
Scuola Media - 28-04-2004
MOZIONE (SCUOLA MEDIA) L. SETTEMBRINI

ORGANIZZAZIONE DELLE CLASSI E CONFERMA POF a. s. 2004/05

Il Collegio Docenti della Scuola Media L. Settembrini di Afragola riunito nella seduta del 22/04/04, esaminata la legge delega di riforma dela ...
Nico d'Aria - 28-04-2004
E-mail n° 13 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Nono viaggio

Avviso ai terrestri.
Suppongo che di solito leggiate le mie e-mail pubblicamente. Quella di oggi, meglio che ognuno di voi la legga da solo. La drammatica avventura che m’è ...
Roberta Bedosti - 28-04-2004
Adolescenti





Irene si guardava attorno un po' smarrita, conosceva solo alcuni dei 20 ragazzi con cui si trovava a condividere la strana gara: " Le Olimpiadi della matematica ". Era stata un' idea della professoressa Ariberti. Dal momento ...
Fabrizio Dacrema - 27-04-2004
MA ATTENZIONE ALLA SINDROME DI TAFAZZI

La mobilitazione contro il decreto Moratti continua. Il governo sta puntando tutto sul prevalere nel movimento della rassegnazione, ha fatto concessioni per il prossimo anno scolastico, ha finto aperture sulle prospettive, ma sta praticando effettive chiusure sugli aspetti che ritiene strategici per l’attuazione del suo progetto regressivo.
Vediamo le questioni principali.

Le questioni aperte

Docente tutor
– Con la circolare 29 il Ministro ha detto alle scuole di attendere ulteriori indicazioni prima di prendere decisioni in materia e si è impegnato ad avviare il confronto con il sindacato. Del confronto non c’è traccia, i sindacati sono convocati solo il 6 maggio sull’avvio del prossimo anno scolastico. Intanto nelle scuole molti dirigenti scolastici sono spinti dall’amministrazione a procedere all’assegnazione dell’incarico a svolgere la funzione tutoriale ad una parte del collegio dei docenti. Il leit-motiv è sempre lo stesso “La legge c’è e va applicata”. Peccato che il decreto (la famosa legge) è piuttosto confuso in materia e si guarda bene dal parlare di incarico, che inevitabilmente introdurrebbe una figura nuova di docente in palese contrasto con il contratto e con l’autonomia scolastica. Si vuole veramente arrivare ai ricorsi scuola per scuola ?

Indicazioni Nazionali – Sono state introdotte come mero allegato al decreto, in via transitoria e in attesa di definire la quota nazionale del curricolo in modo legittimo, attraverso un regolamento governativo. Il Ministro Buttiglione all’uscita del Consiglio dei Ministri ha dichiarato di aver fatto un accordo con la Moratti, secondo il quale le Indicazioni sarebbero state modificate ampiamente. Il Ministro non ha mai smentito. D’altra parte sembra impossibile non istituire una commissione pluralista di esperti, avviare una vasta consultazione degli insegnanti e arrivare a nuovi programmi condivisi per la scuola della repubblica (non del governo). Invece sono state date indicazioni alla case editrici di uniformare tutta l’offerta di libri di testo alle Indicazioni. Le scuole possono ovviamente adottare le edizioni precedenti o decidere per l’adozione alternativa, ma il tentativo di imposizione rimane pesante. Non solo, il Ministro ha convocato il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione per dare avvio al percorso che dovrebbe portare ad un regolamento governativo che confermerebbe sostanzialmente l’attuale testo. Davvero si vogliono imporre programmi elaborati da commissioni segrete, considerati dalla comunità scientifica privi di sufficienti basi culturali e pedagogiche (vedi parere del CUN) e per certi aspetti addirittura oscurantisti(vedi il caso Darwin e l’appello degli scienziati) ?

Anticipo nella scuola dell’infanzia – Dopo la circolare 29 sembrava chiaro che il Ministero avesse rinunciato a far partire l’ingresso degli under tre dal prossimo anno scolastico, visto che l’ha subordinato alla definizione per via contrattuale delle nuove professionalità e condizioni organizzative, ritenute vincolanti dalla stessa legge.
Invece diverse Direzioni Scolastiche Regionali stanno raccogliendo le iscrizioni e hanno addirittura formato nuove sezioni comprensive degli anticipatari. Il Ministero vuole veramente promuovere situazioni di illegalità diffusa ?


>>> continua...
Rolando A. Borzetti - 24-04-2004

UNA DATA DA RICORDARE PER SEMPRE

Aldo Ettore Quagliozzi - 24-04-2004
“ ( … ) E Critone, ciò udendo, al fante che stava presso ritto in piedi, fe’ cenno: e il fante uscì.
E, stando buona ora, tornò, menando colui che aveva a dare il veleno, il quale portava pesto dentro a un calice.
Socrate, vedendo colui, disse : - ...
Organizzazioni sindacali - 24-04-2004
AL PREFETTO DI BOLOGNA
UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO
Via IV NOVEMBRE, n. 24
BOLOGNA

AL DIRETTORE SCOLASTICO REGIONALE
P.zza XX Settembre, n. 1
BOLOGNA

AL MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA
Viale Trastevere, n. 76/a
00153 ROMA

COMMISSIONE DI GARANZIA
PER L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE SULLO SCIOPERO
NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI
Via PO n. 16/a
ROMA


Oggetto
: Proclamazione sciopero dell’intera giornata di tutto il personale della scuola (Dirigente Docente ed ATA) per il giorno 10 maggio.


CGIL Scuola, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS/CONFSAL e GILDA dell’Emilia Romagna, concluso il tentativo obbligatorio di conciliazione presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Bologna senza nessun accordo, rilevano che la determinazione, da parte del MIUR, delle dotazioni organiche nelle scuole statali in Emilia Romagna, sta producendo danni rilevantissimi e non piu’ sopportabili, al sistema formativo dell’intera regione.
Il Ministro dell’Istruzione ha ridotto drasticamente il numero degli insegnanti e del personale Ausiliario, Tecnico ed Amministrativo nelle scuole statali della Regione.


>>> continua...
Pierangelo Indolfi - 24-04-2004
Intervengo da cattolicissimo e chiaramente come la penso io non è uguale a come la pensa il cardinal Ruini.
Affrontiamo prima di tutto un aspetto. L'ora di religione, per come è impostata attualmente, rientra in maniera chiarissima tra le attività facoltative e opzionali, data la possibilità per lo studente di dichiarare di non volersene avvalere. Bisognerebbe trarne le conseguenze, perché è
uno scandalo che se l'80% di una classe non si avvale, il collega di religione fa lezione a due tre persone, cosa non consentita a nessun insegnante di nessun'altra materia. Come minimo la decenza dice che in questi casi vanno accorpate le classi durante l'ora di religione. Questi colleghi fanno sballare la statistica del rapporto docenti/alunni, e invece la croce è sempre stata messa finora addosso agli ITP. Non mi sembrerebbe quindi particolarmente scandaloso e discriminatorio che l'ora di religione venisse messa in coda all'orario normale o addirittura di pomeriggio e che si lavorasse per classi aperte, facendo gli organici alla luce di questo criterio. Non per niente; ricordiamoci che dall'anno venturo tutte le "educazioni" nella scuola media diventano opzionali e facoltative e i colleghi inizieranno a vivere con il patema d'animo che i genitori possano decidere di non avvalersi di musica o di ed. artistica. Perché mai ci devono essere invece i figli della gallina bianca?


>>> continua...

Federico Niccoli - 24-04-2004
Il Tempo Pieno che vogliamo

Ho letto con particolare interesse l’intervento di Claudia Fanti all’interno del dibattito aperto su “ScuolaOggi” a proposito del modello di tempo-pieno che difendiamo.
Perché, dice Claudia, giocare in difesa e non all’attacco ?
In verità né Gianni Gandola né tutti gli altri (me compreso) che finora sono intervenuti nel dibattito hanno lontanamente pensato di arroccarsi in difesa di un mitico tempo-pieno delle origini, che sarebbe stato contaminato dal tempo-pieno attuale.
Si tenta solo di dire che, per evitare di essere catalogati fra i nostalgici di un modello e per evitare una difesa “a prescindere”, è necessario mettere in luce gli indicatori di qualità della migliore esperienza della scuola elementare italiana per contrastare (- e quindi con un gioco “di attacco”-) la miserevole proposta del cosiddetto tempo-pieno Moratti.

Partiamo dagli indicatori di qualità del tempo pieno attuali evidenziati con molta precisione da Claudia Fanti. Credo che nessuno dei 23 punti evidenziati sia una novità, introdotta a modifica e/o integrazione dei principi fondanti del tempo pieno originario, che ( scusandomi sin d’ora per una categorizzazione veloce non compatibile con una discussione fine e approfondita dei vari punti ) possono essere così riassunti :

- la pluralità delle figure educative : assoluta parità degli insegnanti con alternanza di ruoli e di orari
- il rispetto dei ritmi di apprendimento dei bambini in tempi distesi, che presuppone e postula l'assoluta unità didattica mattino/pomeriggio con articolazione della giornata senza subordinazioni gerarchiche tra le attività da svolgere al mattino o al pomeriggio, con riconoscimento della piena e paritaria valenza formativa delle educazioni, con il "pranzo insieme"
- solo in una giornata di 8 ore i bambini hanno la possibilità di alternare momenti di massima concentrazione a momenti di libertà espressiva nel pieno rispetto dei loro ritmi di attenzione/concentrazione . Il tempo disteso assume in modo intenzionale, deliberato e controllato il significato strategico di risorsa formativa
- utilizzare la diversità come risorsa : se la diversità è la norma (e cioè la descrizione normale della condizione infantile e non solo infantile) la scuola deve strutturarsi normalmente in modo da operare una discriminazione positiva e attiva nel senso che discrimina non già i soggetti cui si rivolge ma la intensità e complessità del proprio intervento in ragione delle esigenze diverse cui deve dare risposte efficaci
- Differenziare la proposta formativa rendendola proporzionale alle difficoltà e alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve essere offerta la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità
- Valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l'offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari e assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale

Da un’impostazione generale come quella sopra indicata, abbiamo fatto discendere una precisa strategia metodologica, centrata fondamentalmente su modalità di insegnamento/apprendimento in grado di qualificare la proposta formativa.



>>> continua ...
Daniele Formenti - 24-04-2004
Costituzione Italiana , Art. 33. : L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
Theodosius Dobzhansky: "In biologia nulla ha senso se non alla luce dell'evoluzione" .

Nei primi giorni di marzo del 2004 si sono diffuse voci ...
Coordinamento - 23-04-2004
Appello delle associazioni professionali per il diritto ad adottare libri di testo conformi al proprio piano di lavoro


La scelta del libro di testo o dei materiali alternativi è un elemento fondante della libertà di insegnamento e ...
Roberta Bedosti - 21-04-2004
Adolescenti





Giulia parcheggiò la bici sotto gli alberi e salì velocemente le scale. Si sentiva orgogliosa ed emozionata all' idea di far parte della redazione del giornalino della scuola.
Era avvenuto tutto così in fretta che non aveva ...
Nico d'Aria - 21-04-2004
E-mail n° 12 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Ottavo viaggio

Carissimi terrestri,

avvicinandomi con l’astronave ho fatto fatica ad atterrare nell’ottavo pianeta; il computer lo individuava perfettamente, ma io con gli occhi non lo ...
Gruppo di lavoro - 20-04-2004
L’articolo di Pietro Lucisano – docente ordinario di Pedagogia sperimentale all’Università “La Sapienza” di Roma, apparso sul n. 2/2003 della rivista “Cadmo – Giornale italiano di Pedagogia sperimentale” diretta da Benedetto Vertecchi - conferma ...
Collegio Docenti - 20-04-2004


Istituto comprensivo statale di Scuola Elementare e Media “G. Cena”
S.da S. Mauro, 32
Torino
tel. 0112730154
fax 0112238274
e-mail:segreteria



DELIBERA DEL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 31/3/2004

Il collegio dei ...
Gianni Gandola - 20-04-2004
Uno dei risultati dell’attuazione della Riforma nella scuola primaria e delle operazioni di assegnazione degli organici pare essere, inevitabilmente, la scomparsa delle “compresenze” dei docenti. Che cosa sono le “compresenze” e che cosa comportano ...
Sandra Coronella - 19-04-2004

Abito in una piccola città di provincia, dove non c’è molto movimento, né molto dibattito politico... A scuola incontro persone che credo pensino e si comportino “mediamente” come tanti altri in Italia. Da noi le azioni di lotta, gli scioperi, le ...
Collegio Docenti S.M.S. Sibilla Aleramo - 19-04-2004
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
AL PRESIDENTE DEL SENATO
AL MINISTRO LETIZIA BRICHETTO
ALLA VII COMMISSIONE PERMANENTE CULTURA,
SCIENZA E ISTRUZIONE ...
Vittorio Delmoro - 19-04-2004
Quella che segue è una proposta che ambirebbe sedere al tavolo romano che si riunisce oggi (lunedì) per decidere sulla giornata di lotta della scuola pubblica, ma ha due difetti di fondo : il primo è che nasce dalla mia testa senza che io abbia avuto ...
Gruppo di lavoro - 19-04-2004
Anche a Reginaldo Palermo, Dirigente scolastico, abbiamo rivolto le nostre domande sui progetti pilota e sul futuro SNVI

- Come è possibile partire con un piano di valutazione, se non esistono standard nazionali ?

Penso che questo sia il ...
Coordinamento genitori - docenti Napoli - 19-04-2004
Riceviamo da Napoli - e volentieri pubblichiamo - una lettera aperta inviata alla stampa dal coordinamento genitori-docenti, impegnato ad organizzare la resistenza contro l'attuazione della riforma Moratti, e l'ordine del giorno approvato la ...
Gruppo di lavoro - 17-04-2004
FONTE: Sito superabile.it

Pubblichiamo la nota che Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish, ha inviato al ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, nella quale analizza il progetto pilota 3 e suggerisce alcune soluzione per fare in modo che ...
Armanda Selva - 16-04-2004
Sono un'ex-insegnante specialista di francese.
Con molta grinta ho sempre difeso le lingue comunitarie diverse dall'inglese dimostrando, con l'esperienza degli alunni, la loro grande valenza formativa e i vantaggi, nel successivo apprendimento ...
Vittorio Delmoro - 14-04-2004

Sembra che l’esperienza non ci insegni nulla!

Numerose sono state nei mesi precedenti le voci di insegnanti, genitori, cittadini (organizzati o meno nei Comitati) sollevatesi per invitare all’unità, visto che (almeno a parole) siamo tutti quanti ...
Francesco De Ficchy - 12-04-2004
Dalla scuola sms dei miei tre figli Marco, Alessio e Fabio.
Rolando


A nome del personale dell'Istituto Comprensivo "Pestalozzi" di Tor­vaianica, comunico che i docenti dell'Istituto stesso hanno delibe­rato, in risposta alle politiche sul­la ...
Riccardo Ghinelli - 09-04-2004
Assistiamo in questi giorni ad uno strano fenomeno.

Negli anni passati il Ministro ha preso una serie di provvedimenti che miravano chiaramente ed in modo abbastanza esplicito al contenimento della spesa per l'istruzione. All'insegna della ...
Gruppo di lavoro - 09-04-2004
Abbiamo rivolto al professor Giovanni Cominelli membro del Comitato tecnico-scientifico dell'Invalsi e impegnato, in particolare, della formazione alla valutazione le stesse domande poste al professor Marcianò.
L’idea è quella di creare una tavola rotonda virtuale. Alla quale, speriamo, siederanno altri interlocutori. Per altre risposte e, magari, per altre domande. Il gruppo di lavoro.

Una premessa indispensabile a tutte le risposte.

I Progetti Pilota non si sono mai proposti di misurare alcunché, per la semplice ragione che non sono stati ideati per produrre una misurazione, ma per “simulare ” una misurazione. Il loro scopo era quello di sperimentare delle modalità di confezione dei test, di somministrazione dei medesimi, di raccolta dei risultati, di funzionamento della catena organizzativa. E dovevano anche servire a verificare la disponibilità delle scuole a partecipare alla costruzione del Servizio nazionale di valutazione, visto che le scuole sono uno dei cardini del Servizio, l’altro essendo l’Invalsi, così come prevede il Decreto legislativo appena approvato dal Consiglio dei Ministri. Nel corso delle tre sperimentazioni si sono operate modifiche, si sono realizzati degli avanzamenti. Per esempio, si è incominciato a costruire test e a validarli. Presso l’Invalsi non ce n’erano o quasi. Si è costruito un campione per il secondo e il terzo progetto. Si sono sperimentate vie dirette tra l’Invalsi e le scuole, cercando di eliminare dei passaggi. Si è sperimentata la via della somministrazione e della raccolta dei questionari per via informatica. E così si è visto che la Rete non funzionava, perché non era in grado di reggere che pochi contatti contemporanei. La partecipazione volontaria delle scuole è passata da 2000 a 7000 a 9000 nei tre progetti. Si sono moltiplicati i dibattiti sulle problematiche della valutazione, organizzati dalle scuole o dagli Enti locali. Si sono avviati i primi tentativi di formazione degli addetti alla catena organizzativa ai vari livelli. L’approdo finale doveva essere il Decreto legislativo sulla valutazione e sull’Invalsi. Che, in effetti, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 marzo ed ora incomincia l’iter previsto. Ora la sperimentazione è finita. Dall’autunno si incomincerà a fare valutazione effettiva, a partire dalle classi per le quali entra in vigore la riforma.

Ed ora le risposte

- Il gruppo di lavoro INVALSI che dà inizio alla sperimentazione nel 2001 (a proposito, ora è lo stesso?) dichiara che la prima caratteristica (a proposito, perché caratteristica e non obiettivo?) del progetto stesso doveva essere quella di :
a. misurare, scuola per scuola, il grado di raggiungimento degli obiettivi nazionali stabiliti dall’Alta Direzione (Ministro), integrando gli obiettivi nazionali con quelli dell’autonomia;

Con l'espressione obiettivi nazionali, si intendono gli standard nazionali , peraltro non ancora prodotti, o i due ambiti di indagine previsti dal ministro al momento della nascita del progetto (attuazione del POF e competenze)? L'osservazione ci serve per introdurre la domanda vera: come è possibile partire con un piano di valutazione, se non esistono standard nazionali?

Il Gruppo di lavoro ha registrato quasi subito il ritiro della prof. Ribolzi. Il dott. Murano ha preso servizio all’estero. La caratteristica di cui si parla non è del progetto, ma del Servizio. Perciò non è un obbiettivo, ma una caratteristica strutturale. Per obbiettivi nazionali, in materia di verifica degli apprendimenti, si intende gli standard nazionali. Finchè non sono definiti non è possibile effettuare nessuna misurazione. I Progetti Pilota per elaborare i test hanno utilizzato come standard i programmi vigenti incrociati con test internazionali già usati e revisionati per l’occasione. Ma, come si è chiarito, non per misurare, ma per “simulare” la misurazione. In materia di “sistema” si è “usato” il Pof.


>>> continua...

Coordinamento Napoli - 09-04-2004
Nuove adesioni ed iniziative del coordinamento insegnanti-genitori.

Controinformazione sul ruolo, ancora sovrano, del collegio dei docenti e sugli strumenti
legislativi a supporto. Coinvolgimento attivo dei genitori contro la riforma.

Il coordinamento si è riunito oggi 6 aprile per discutere de seguente ordine del giorno:
- la situazione nelle scuole
- strumenti a difesa dei collegi dei docenti
- adozioni libri di testo
- iniziative di mobilitazione a livello cittadino/nazionale

Sono state contattate ed intervenute nuove scuole, tra le quali numerosi istituti comprensivi, nei quali si registra una spinta maggiore da parte dei docenti di scuola elementare.
In base a quanto i docenti hanno segnalato nell ‘ambito delle proprie scuole, si stanno verificando i seguenti problemi e situazioni:

- i dirigenti scolastici temporeggiano e rinviano un coivolgimento diretto dei collegi;
- altri presentano organizzazioni orare che provano a far passare come dato di fatto;
- laddove i collegi si organizzano e si autoconvocano, mediamente i dirigenti “tentano” di bollare come mozioni politiche i documenti elaborati dai collegi e ne contrastano la discussione con stratagemmi vari, in modo del tutto arbitrario;
- in più collegi i dirigenti propongono commissioni in cui studiare la riforma;
- la disinformazione sulle procedure ed i ruoli rende insicuri parte dei docenti , che temono ritorsioni.


>>> continua...

Aldo Ettore Quagliozzi - 09-04-2004
Ricorrendo il tempo della “ Passione “ e per richiamare alla individuale sensibilità ed alla collettiva memoria le innumerevoli “ Passioni “ della umana storia, vissute sulle carni martoriate di milioni di uomini e di milioni di donne, di tutte le razze, di tutte le fedi, di tutte le età, a causa della tragicità propria della storia, così come è venuta sviluppandosi su di questo frammento di universo chiamato Terra, trascrivo la stupenda “ pagina laica “ di Marguerite Yourcenar apparsa su “ Le Figaro “ del 7 di aprile dell’anno 1977, con il titolo “ Sequenza di Pasqua. Una delle più belle storie del mondo “.


“ Un prologo quasi ironico: un gruppo di gente modesta giunge nella capitale col proprio maestro prediletto, acclamato da quella stessa plebaglia che, di lì a poco, doveva dileggiarlo.

Una frugale cena di festeggiamento: un traditore sospettato fra i dodici commensali; un ingenuo che proclama a voce alta la propria dedizione e che sarà il primo ad avere un momento di debolezza; il più giovane e il più amato appoggiato con una certa indolenza sulla spalla del maestro, ammantato com’è, forse, di quel guscio dorato che spesso protegge la giovinezza; il maestro, isolato per la sua sapienza e prescienza in mezzo a questi ignoranti e deboli che sono però quanto di meglio ha trovato per seguirlo e continuare la sua opera.

Scesa la notte, il maestro, ancora più solo in questo angolo di frutteto che domina la città dove tutti, tranne i suoi nemici, lo hanno dimenticato: le lunghe ore buie in cui il presentimento si muta in angoscia; la vittima che prega affinché la prova attesa gli venga risparmiata, ma è anche consapevole che non può essere evitata e che, se dovesse ricominciare, ripercorrerebbe lo stesso cammino; l’anima eterna che osserva il suo voto nonostante la notte solitaria .


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Elena Duccillo - 09-04-2004
Riporto la trascrizione delle interviste registrate dalla trasmissione "la radio ne parla" andata in onda lunedì. La stessa trasmissione si può ascoltare a questo url: http://www.radio.rai.it/radio1/laradioneparla


LA RADIO NE PARLA 5/04/04 a cura di Ilaria Sotis

Ilaria Sotis
: E' stato approvato pochi giorni fa, con un Decreto del Consiglio dei ministri, il servizio nazionale di valutazione dell'Istruzione ogni singola scuola saprà in futuro quali sono i suoi punti di forza e quali quelli di debolezza per arrivare a questo si sono fatti 3 progetti pilota in alcune migliaia di Istituti.
Professor Giacomo Elias lei ha coordinato questa iniziativa a cosa servirà questo servizio di valutazione?

Elias: Lo scopo principale è quello di fornire alle scuole un riferimento di parte terza per impostare il loro miglioramento continuo.
In pratica, ricevendo sia i propri risultati (che sono rigorosamente riservati ad ogni scuola che non vengono resi pubblici )e ricevendo una media nazionale dei risultati la scuola ha degli elementi per poter nell'ambito delle proprie attività di autovalutazione capire i propri punti di forza e di debolezza e provvedere conseguentemente.Quindi non serve nè a fare graduatorie nè a fare lavagne dei buoni e dei cattivi

Ilaria Sotis: Come sono stati considerati all'interno di questi questionari gli alunni disabili?

Elias: Gli alunni disabili hanno avuto particolari attenzioni, in modo particolare siccome ci era stato posto il problema dei non vedenti, ma direi ancora più importante quello degli ipovedenti, abbiamo provveduto a predisporre dei questionari in modo specifico, nel caso degli ipovedenti, se i numeri mi sovvengono, abbiamo fatto 60 diversi tipi di questionari in collaborazione con l'unione italiana ciechi.



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Annamaria Medri - 08-04-2004
Dieci mesi fa, il 24 maggio 2003, al termine della “Conferenza Nazionale per l’abrogazione della riforma Moratti” tenutasi a Buccinasco (Milano), venne lanciato un appello con il quale si invitavano le scuole a riunirsi in assemblea, a votare mozioni per l’abrogazione della legge e per il ritiro del primo decreto, a eleggere i propri delegati.

In questi mesi decine e decine di scuole di tutto il Paese hanno raccolto quell’invito e oggi, 3 aprile 2004, in 120 insegnanti, genitori, delegati RSU, responsabili sindacali, eletti nelle istituzioni di Milano, Torino, Parma, Bologna, Varese, Reggio Emilia, Piacenza, Modena, Carpi, Siena, Pavia, Viareggio, Verbania con messaggi di adesione e sostegno da Arezzo e Napoli, ci siamo ritrovati a Parma nell’”Incontro Nazionale dei delegati delle scuole e delle città, per l’abrogazione della riforma Moratti, per il ritiro del primo decreto applicativo”. All’incontro hanno partecipato gli onorevoli Capitelli e Motta (DS), Soliani (Margherita) e De Simone (Rifondazione Comunista). Al termine dei nostri lavori decidiamo di lanciare a tutti gli insegnanti e i genitori, a tutti i responsabili e i dirigenti sindacali, agli eletti nelle istituzioni, ai parlamentari il seguente

APPELLO
PER LO SCIOPERO GENERALE IMMEDIATO,
PER LA MOBILITAZIONE UNITA
FINO AL RITIRO DEL DECRETO APPLICATIVO, FINO
ALL’ABROGAZIONE
DELLA “RIFORMA” MORATTI.


Perché un appello per l’unità in questo momento?

La situazione è sotto gli occhi di tutti: nella divisione totale, scuola per scuola, la “riforma” Moratti sta partendo in questi giorni. Tutte le scuole italiane sono messe sotto una pressione enorme per applicare, in nome dell’Autonomia Scolastica, la legge 53. Alle scuole viene imposta la scelta del tutor, l’adozione dei Piani di Studio Personalizzati, le variazioni organizzative, il taglio di centinaia di ore di insegnamento, l’istituzione delle materie facoltative, la fine del Tempo Pieno e Prolungato, dei Moduli e del Tempo Normale (Medie), l’eliminazione degli insegnanti di sostegno.
In queste ore centinaia di scuole cominciano ad applicare tutto ciò nella divisone più assoluta: nel tentativo di resistere alcune cercano di adottare solo qualche punto, altre applicano l’intera legge, altre cercano di confermare l’organizzazione e i programmi attuali.
Nel momento in cui ci siamo riuniti apprendiamo che in provincia di Torino i funzionari del Ministero hanno convocato i dirigenti scolastici per dire chiaramente: voi siete incaricati di applicare la riforma, non tollereremo che non lo facciate. Intanto si annuncia il taglio di un posto di Tempo Pieno ogni sei!
Un dato emerge quindi in modo chiaro: se il decreto e la circolare non saranno ritirati la “riforma” partirà.


>>> continua....

Heidrun Aschacher - 07-04-2004
Ho letto solo ora su Fuoriregistro l'intervento di Grazia che corrisponde esattamente a come la vedo io (la netta contraddizione tra dlgs 59/04 art. 13 comma 2 ed art. 19 comma 3).

Secondo me, l'organizzazione modulare 3/2, in qualche sporadico caso 4/3, va mantenuta, nel nuovo anno scolastico, per le classi seconde, terze, quarte e quinte. Lo sostengo in barba all'art. 13 comma 2 del dlgs 59/04 che recita: "Per l'attuazione delle disposizioni del presente decreto sono avviate, dall'anno scolastico 2003-2004, la prima e la seconda classe della scuola primaria e, a decorrere dall'anno scolastico 2004-2005, la terza, la quarta e la quinta classe.", e in barba alla fedele parafrasi nella cm 29/04 che, nel secondo capoverso, parla di attuazione "in tutte le classi della scuola primaria".
Lo sostengo in virtù dell'art. 19 (Norme finali e abrogazioni) comma 3 del dlgs 59 che dice: "Le seguenti disposizioni del testo unico approvato con
decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 CONTINUANO AD APPLICARSI limitatamente alle sezioni di scuola materna e alle classi di scuola
> elementare e di scuola media ANCORA FUNZIONANTI SECONDO IL PRECEDENTE
ORDINAMENTO, ed agli alunni ad essi iscritti, e sono abrogate a decorrere dall'anno scolastico successivo al completo esaurimento delle predette sezioni e classi: ..." (il maiuscolo è mio). Seguono una serie di articoli tra cui l'art. 128 che parla del modulo organizzativo (in contrasto col sistema del tutur), o l'art. 145 che regola il passaggio da una classe all'altra (in contrasto con i periodi didattici (della durata di due anni), o l'art. 148 che impone l'esame di licenza a conclusione del corso elementare). Siccome il 99% delle scuole elementari italiane gioco forza si trova ancora coll'ordinamento precedente (precedente al regime ordinamentale introdotto dalla moratti), IMMAGINO solo nella prima classe dovrà/potrà essere attuata la riforma.
Ma anche qui con riserva, facendo leva sul ruolo dell'autonomia (peraltro sottolineato dalla stessa 29 col suo rimando al nuovo titolo V della Costituzione, e in altri passaggi).



>>> continua...

Giuseppe Agostino, Arcivescovo di Cosenza - 07-04-2004
Sono passato, da solo, dall'Istituto Papa Giovanni, mercoledì 31 marzo, nel pomeriggio, ritornando dalla Conferenza Episcopale Calabra.
Ho visto una situazione insostenibile: uomini e donne come cartocci depositati a terra, letti senza lenzuola, servizi igienici inguardabili, nessuna sedia, finestre sgangherate.
Ho incontrato e visto piangere lavoratori delusi perché senza stipendio da diversi mesi e che stentano a dare da mangiare ai loro figli.
Mi sono vergognato di essere uomo, cristiano, vescovo e di essere calabrese.
È insostenibile la stasi di soluzione da parte della politica che si sta rivelando veramente bacata.
Negli ultimi tre anni sono stati presentati alla Regione Calabria e non assunti progetti seri e vi sono tanti ritardi inaccettabili nel pagamento delle rette per gli ammalati.
Insisto rispettosamente che si porti a compimento, in breve termine, il progetto attualmente in discussione.
Non si possono cercare degli utili da parte di alcuni sulle sofferenze dei crocifissi della terra.
È una bestemmia sociale.


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Aldo Ettore Quagliozzi - 07-04-2004

( … ) La cosa che si disponeva a fare consisteva nell’incominciare un diario. Ciò non era illegale ( nulla era illegale, perché non c’erano più leggi ); ma se comunque fosse stato scoperto, non c’era dubbio che sarebbe stato condannato a morte, o a venticinque anni almeno di lavori forzati.

Winston infilò un pennino nella cannuccia e lo succhiò, come s’usa, per facilitare la presa dell’inchiostro.

La penna era uno strumento antiquato, che si adoperava assai di rado, perfino per le firme importanti, e lui se n’era procurata una di nascosto e non senza difficoltà, solo perché sentiva che quei bei fogli color crema meritavano che ci si scrivesse sopra con un vero pennino, anziché d’essere grattati con una delle solite matite a inchiostro.

Veramente non aveva l’abitudine di scrivere a mano. Con l’eccezione di qualche breve appunto, di solito dettava ogni cosa al dittografo, un apparecchio che registrava e trascriveva tutto ciò che si diceva in un microfono, e che era assurdo pensar di adoperare nella presente circostanza.

Intinse la penna nel calamaio e quindi esitò un istante. Ebbe un fremito fin nelle budella. Segnare la carta sarebbe stato l’atto decisivo. Con certe piccole goffe cifre, scrisse: 4 aprile 1984. ( … ) “ ( da “ 1984 “ di George Orwell )



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Dedalus - 06-04-2004
In un recente spot televisivo della serie “la scuola cresce, proprio come te”, l’ineffabile settore propaganda del MIUR ha pensato bene di inserire anche il tempo pieno, naturalmente con il corredo di internet e inglese. Come se nulla fosse. Come se la questione del Tempo Pieno non fosse al centro di vivaci polemiche e proteste. Come se il tempo scuola di 40 ore riproposto dalla Moratti (27+3+10) fosse la stessa cosa del modello di Tempo Pieno consolidatosi in questi anni.
Uno degli “effetti paradossi” della Riforma Moratti è stato indubbiamente quello di aver dato origine ad una generale ripresa di interesse per la scuola, con le estese mobilitazioni di insegnanti e genitori di questi mesi, come non succedeva da tempo. Si è sviluppato nel paese un vasto movimento di opposizione e di dissenso nei confronti dei cambiamenti delineati dal Decreto attuativo (tempo scuola spezzettato, docente tutor, ecc.) e per la difesa, soprattutto nei grandi centri urbani, del modello di scuola esistente, vale a dire del tempo pieno così come riconfermato dalla legge di riforma della scuola elementare n.148/1990.

Ora, se è indubbio che le “innovazioni” prospettate dalla Riforma Moratti sollevano forti riserve e contrarietà occorre d’altra parte chiedersi, obiettivamente, se è giusta una battaglia di pura conservazione dello status quo. Veramente vale la pena di difendere il Tempo Pieno “in generale”, evitando di guardare dentro e di vedere che cosa funziona e che cosa no in questo modello e nelle situazioni concrete? E’ credibile trincerarsi dietro un semplice e indifferenziato “tutto va bene, madama la marchesa”?
Partiamo dalla constatazione che la scuola a Tempo Pieno oggi è una realtà estremamente variegata e complessa.


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Gruppo di lavoro - 06-04-2004
SUL PP3 E SUL FUTURO SNVI INTERVISTA A GIOVANNI MARCIANO' (*)

Premettiamo che le domande riguardano indistintamente i tre progetti, anche se le citazioni utilizzate per le prime sono state prese dalla relazione sul progetto Pilota 1, svolta dal Professor Elias, presidente dell’Invalsi. In ciò confortate da questa dichiarazione contenuta nella relazione dello stesso professore sul Progetto Pilota 2

"Il metodo di valutazione - Il metodo scelto combina la valutazione delle prestazioni degli studenti, attraverso l’uso di prove oggettive appositamente costruite, con la rilevazione delle attività avviate dalle istituzioni scolastiche su specifici aspetti del servizio scolastico. Esso ricalca il metodo utilizzato per la prima valutazione ."


Questa l’intervista


- Il gruppo di lavoro che dà inizio alla sperimentazione nel 2001 (a proposito, ora è lo stesso?) dichiara che la prima caratteristica (a proposito, perché caratteristica e non obiettivo?) del progetto stesso doveva essere quella di :
a. misurare, scuola per scuola, il grado di raggiungimento degli obiettivi nazionali stabiliti dall’Alta Direzione (Ministro), integrando gli obiettivi nazionali con quelli dell’autonomia;

Con l'espressione obiettivi nazionali, si intendono gli standard nazionali , peraltro non ancora prodotti, o i due ambiti di indagine previsti dal ministro al momento della nascita del progetto (attuazione del POF e competenze)? L'osservazione ci serve per introdurre la domanda vera: come è possibile partire con un piano di valutazione, se non esistono standard nazionali?

Ho visto un po' po' di ministri dibattersi con questo problema. L'idea del SNVI non e' nata ieri, ma quando qualcuno ha tagliato la testa al toro (ha DECISO ... spero tutti conoscano l'etimologia del verbo decidere) e tra la pressione dell'UE, in cui spicchiamo per la mancanza di un servizio di valutazione nazionale, e i tempi per un processo di difficile avvio (prima gli obiettivi poi la valutazione), ha lanciato i "Progetti Pilota" che - evidentemente in modo indiretto - han portato e portano tutti i soggetti della scuola a confrontarsi.

Non vorrei comunque che permanesse un equivoco di fondo su cui ogni riflessione rischia di scivolare. Ora poi che il decreto e' uscito, penso che tutti debbano premettere ad ogni osservazione che stiamo parlando di "obiettivi nazionali " nel contesto in cui (cito la sintesi pubblicata qui: " Si passa dalla valutazione delle procedure alla valutazione degli esiti formativi in uscita, superando l'auto-referenzialità del sistema scolastico, a supporto di una piena autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche e dei loro processi di auto-valutazione ."

Non vedo in ciò una limitazione dell'autonoma didattica della scuola - e di riflesso di noi insegnanti. Sinora siamo tutti "andati a naso", anzi molte scuole si sono più volte dichiarate "abbandonate" nell'auto-valutazione che non poteva che essere autoreferenziale. E quindi con pochi riflessi verso la progettualità mirata a risolvere tanti limiti - ben presenti a tutti noi - dell'azione didattica quotidianamente espressa in classe. Ora i PP hanno provato a dare alle scuole partecipanti degli elementi di riscontro. Un'esperienza pilota in cui chi ha partecipato ha ben avuto modo di vedere mille limiti, ma anche un dato su cui imperniare poi la propria autovalutazione d'istituto.

Un dato esterno, a volte gratificante, a volte scomodo. Comunque "esterno", e in quanto tale "dato" e non "elaborato" internamente. Ci sono state scuole che han dichiarato di "non riconoscersi" in quel dato (e quindi hanno inviato un feedback con tutte le osservazioni metodologiche del caso, perché si affinasse il processo. Dal PP1, al PP2 e ora al PP3 è stata una continua evoluzione). Molte scuole invece hanno trovato riscontri interni a quel dato esterno, e rinforzati proprio dal valore del "dato esterno" han potuto avviare processi interni di progettazione dell'offerta formativa
.


>>> continua...

Roberta Bedosti - 06-04-2004
Adolescenti





La professoressa Ariberti veleggiava sui nuovi tacchi, pronunciando le parole con insolita cautela. Il silenzio era totale, come quando l' argomento non lascia spazio a distrazioni.
Giulia alzò la testa, terrorizzata di ...
Nico d'Aria - 06-04-2004
E-mail n° 11 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Settimo viaggio


Carissimi terrestri,
Il settimo pianeta è tutto a bolle. Sono forme rocciose a cupola, cave, dentro cui c’è una caverna di roccia rosa. In ogni caverna ci vive una ...
Elena Duccillo - 02-04-2004
Il mio viaggio nel progetto pilota è cominciato da qui e non è ancora finito.

E’ entrato a far parte di quelle scoperte che fai , che trovi assurde e così continui ad occupartene fino a che non hai sviscerato il problema.
Sull’onda emotiva si scrive di getto e la rabbia guida il pensiero fin dove si può spingere, le parole si inseguono, la speranza è sempre la stessa: agire per cambiare la realtà, reagire perché non abbia la meglio l’indifferenza.
Quando si esaurisce la prima fase, quella dell’indignazione, ti si pone la scelta di lasciar fare chi ha raccolto l’appello oppure di offrire una “responsabile collaborazione” e di metterci del tuo perché le cose cambino.
Non mi cimenterò in discorsi tecnici, sarebbe facile farmi obiezioni, non sono una esperta del campo e tutto quello che ho letto in questi giorni è sufficiente solo a farmi un’idea mia circa la valutazione del sistema di Istruzione.
Ancora oggi non mi capacito del perché in tre anni di sperimentazione alcuni nodi non siano venuti prima al pettine.
Ho provato a darmi una risposta a questo perché leggendo e rileggendo, tra gli altri documenti, i messaggi del forum, soprattutto del PP3 ma anche del pp2 . Il fitto scambio di messaggi mette in luce tutto ciò che, all’atto pratico, succede nelle scuole, passaggio importante per capire quali sono i punti critici del sistema messo a punto per rilevare la qualità degli apprendimenti.
Pochi ma presenti negli interventi i richiami alla modalità di somministrazione delle prove agli alunni che seguono una programmazione individualizzata, nessun accenno alla mancanza degli “indicatori di qualità” inerenti l’integrazione scolastica nel questionario di sistema.
Se pochi sono i richiami, nulle sono le risposte, i chiarimenti da parte dell’Invalsi. Si rimanda con risposte laconiche al manuale del somministratore per avere soluzione ai quesiti


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Armando Catalano - 02-04-2004
Un dirigente scolastico che si dimostra autonomo!
Da quando è stata istituita la nuova figura del Dirigente Scolastico (settembre 2000), a seguito del Decreto 59/98 oggi confluito nell’articolo 25 del D.L.vo 165/2001, vi sono stati alcuni momenti in cui su di essa si sono riversati i conflitti di natura sindacale e politica che la scuola sta vivendo in questi ultimi anni con particolare intensità.
Ricordiamo che, appena insediato il Governo Berlusconi, nell’agosto del 2001, i neodirigenti vennero chiamati, con una Nota, peraltro non firmata, del Ministero, a nominare i supplenti annuali di loro competenza anche adottando criteri diversi da quelli previsti dalle leggi come la precedenza in graduatoria.. Si propose per la prima volta il dilemma: obbedire al Ministero, che strizzava l’occhio con complicità alla Dirigenza Scolastica proponendole un incremento di prerogative (chiamare direttamente i supplenti annuali a discrezione) o obbedire alle leggi? La naturale prudenza dei Dirigenti e la reazione sindacale fecero schierare i Dirigenti per la seconda soluzione: fu una prova di autonomia data allora dai Dirigenti Scolastici che tuttavia non fece scuola per il Ministero.
Infatti, un anno dopo, sempre di agosto, i Dirigenti delle scuole elementari furono interpellati tramite cellulare personale sulle spiagge o ai monti, direttamente da zelanti funzionari degli ex Provveditorati, oggi ribattezzati Centri dei Servizi Amministrativi (CSA), per conto del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (MIUR), affinché aderissero ad una iniziativa di sperimentazione che anticipava alcuni aspetti della controriforma nella scuola elementare. Si ripropose il dilemma: aderire a quella specie di ordine di scuderia amministrativa, impegnando la scuola, oppure attendere, come prevedono le leggi, le delibere del Collegio Docenti e del Consiglio di Istituto? La stragrande maggioranza degli interpellati declinò l’invito, oppure, pur impegnandosi, lo fece con la subordinata che comunque a decidere dovessero essere necessariamente gli Organi Collegiali. Sappiamo come è andata a finire: solo 251 scuole alla fine hanno aderito e di queste una gran parte è fatta di scuole private la cui autonomia dall’apparato amministrativo è assai opinabile.
Oggi la vicenda si ripete su larga scala. I Dirigenti Scolastici vengono chiamati ad applicare il Decreto Legislativo 59/2004 e la conseguente Circolare Ministeriale 29/2004, attuativo della contestatissima Legge di controriforma 53/2003. In una situazione, in cui gli stessi documenti ministeriali sono ritenuti illegittimi sotto il profilo giuridico e contrattuale da parte dei Sindacati Confederali.Da parte ministeriale ci si aspetta dai Dirigenti una pedissequa applicazione delle direttive, come solerti funzionari e Dirigenti centrali e periferici hanno lasciato capire in questi anni, esprimendosi sulla illiceità del comportamento di questo o quel Dirigente Scolastico che, magari, ha pubblicamente espresso critiche alla legge Moratti, ha consentito ai Collegi Docenti di esprimere il loro punto di vista senza contrastarli e senza spiegare la bontà dell’”innovazione” governativa , e ha consentito le “occupazioni” degli edifici ai genitori fuori orario del servizio (e quindi senza penalizzazione e disturbo delle lezioni).



>>> continua...

Redazione - 02-04-2004
Ci viene segnalata e volentieri riportiamo da: il Quotidiano.it

Ho tolto alla mia famiglia per la scuola Signor Presidente del Consiglio

Lettera aperta al Presidente Berlusconi sulla Riforma scolastica promossa dal Ministro Moratti.

di Prof.ssa Antonella Piunti*


Si, Signor Presidente, oggi ho scioperato per mio figlio, per la generazione del futuro, ho scioperato perchè credo fermamente nella scuola pubblica, quella in cui ho studiato, dove si è formato mio marito, che frequenta mio figlio e dove lavoro da undici anni, assunta con l'ultimo concorso ordinario che la scuola ricordi. Ordinario sottolineo, e non per effetto di quelle leggine speciali... clienterali, e comunque toccasana di molti disoccupati intellettuali e non solo.

Si, Signor Presidente, oggi ho scioperato, ma come fanno ormai da qualche tempo gran parte delle brave madri del nostro paese, avrei dovuto salvaguardare meglio l'economia domestica della mia famiglia; ora dovrò spiegare a mio figlio che il prossimo mese lui dovrà fare a meno di qualcosa, un giocattolo, un libro magari, ed io, della messa in piega in parrucchieria, o di una serata in pizzeria con mio marito (e siamo fortunati!).

Si, Signor Presidente, scioperare per noi insegnanti (e non solo), costa troppo, 50 euro al mese fanno la differenza sa! Scioperare non è più per noi un diritto da tempo, non possiamo neanche esprimere le nostre idee, il nostro dissenso all'opinione pubblica, la nostra energia reattiva contro una nuova riforma della scuola (già malata da tempo per essere onesti fino in fondo) che fa finta di non sapere che molte se non tutte delle sue probabilità di successo dipendono dalla questione docente.


>>> continua...

Consiglio d'Istituto - 02-04-2004



Istituto Comprensivo “G. Lucatelli” - Tolentino -

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
SULLA “RIFORMA MORATTI (D.L. 23/O1/04)”


Il Consiglio di Istituto dell’Istituto Comprensivo “G. Lucatelli” di Tolentino, riunito in data 31 marzo 2004, preso atto dell’orientamento espresso quasi all’unanimità dagli insegnanti del Collegio dei Docenti nella mozione approvata in data 5 marzo 2004, condivide quanto indicato nel documento e, in modo particolare, sottolinea quanto segue:

1. Il D.L. 23 gennaio 2004 di attuazione della legge di riforma, nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementare e media, ha avuto vita senza alcun coinvolgimento degli insegnanti, dei genitori, degli alunni, degli organi collegiali della scuola e delle parti sociali. In sostanza, viene, imposta una riforma calata dall’alto, priva di consenso e di risorse, a dispetto del forte dissenso delle Organizzazioni sindacali e professionali e delle Associazioni dei genitori.

2. Riteniamo che ciò rappresenti un atto di forza contro le rimostranze delle famiglie e del personale docente e non docente della scuola, che chiedono il mantenimento dei livelli quantitativi e qualitativi messi fortemente in discussione dal Decreto stesso.

3. Il dissenso espresso dal Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo “G. Lucatelli”, - che non nasce da pregiudizi di natura politica, vista la quasi plebiscitaria condivisione della mozione – è motivato da ragioni di merito. Con il D.L. 23 gennaio 2004 si sostanzia un arretramento dei modelli e livelli di qualità nella scuola ben collaudati e verificati nel tempo.


>>> continua...

Coordinamento insegnanti-genitori - 02-04-2004
Napoli , 31/03/2004


Il coordinamento insegnanti-genitori di Napoli si è riunito il 30 marzo alle ore 17,00 nei locali del caffè letteraio Intra Moenia in p.zza Bellini - Napoli .
Erano presenti genitori di diversi circoli didattici di Napoli, insegnanti di scuole elementari di diverse aree della città, alcuni insegnanti di scuola media e superiore.

Argomenti trattati:

1) punto della situazione nelle scuole: mediamente i dirigenti temporeggiano ed i collegi, quindi, non si sono ancora espressi ufficialmente con delibere sulla riforma. In alcune situazioni i dirigenti fanno aleggiare minacce, non concretizzate in alcuna iniziativa, per intimorire i docenti.

2) Organizzazione territoriale del movimento: le scuole attualmente più attive e presenti si faranno carico, in diverse aree della città, di comunicare ed " adottare" altre scuole, per raccordare le iniziative: 5° circolo ( zona Nord) , 28° e 36° ( Vomero zona collinare), 73° (zona flegrea), 33° ( zona Soccavo), 19° ( zona centro). E´ assolutamente necessario coinvolgere più attivamente le scuole medie.


3) Resoconto dell'incontro nazionale (27 e 28 marzo) dei coordinamenti che si sono riuniti a Bologna :

a) i prossimi due mesi sono decisivi per allargare ancora il dissenso; b) costruire insieme a tutti i comitati già attivi uno sciopero della scuola unitario con una grande manifestazione nazionale contro la riforma; c) continuare a proporre mozioni agli organi collegiali che mantengano gli assetti organizzativi e rifiutino la definizione dei criteri per nominare i docenti-tutor; d) una campagna per la non adozione dei testi con i programmi della Riforma, l'adozione alternativa o la conferma dei libri di testo con i vecchi programmi; e) un manifesto da diffondere al più presto nelle scuole per mostrare con semplicità e chiarezza come sia possibile e pienamente legittimo opporsi alla Riforma Moratti .

4) Quale mobilitazione nei collegi


>>> continua...
David - 01-04-2004
Beh, direi proprio che adesso ci siamo!
In questi ultimi mesi di scuola i Collegi dei Docenti decideranno i criteri per l'individuazione dei tutor e i dirigenti procederanno alle nomine... è interessante il punto di vista che emerge dal mio Collegio: l'insegnante tutor insegnerà tutte le materie e lavorerà solo di mattina, gli altri inservienti (pardon, insegnanti) si faranno tutte le mense e i pomeriggi...
Se uno finora ha svolto il suo lavoro con passione, penso che dal prossimo anno scolastico, relegato a fare il "badante" pomeridiano, senza alcuna incidenza né responsabilità educativa, non potrà che adagiarsi in questa deprimente situazione... però, futuri inserv...insegnanti di laboratorio, pensate ai vantaggi:


>>>continua...

Dedalus - 01-04-2004
Quella del docente tutor rischia di diventare una storia fantastica, quasi irreale. Come l'isola che non c'è di Peter Pan. Così come la distinzione tra “tutor-figura" e "tutor-funzione” si presta all'ennesimo gioco di prestigio, nella migliore tradizione di questo governo e del suo funambolico Presidente.
Cerchiamo allora, ancora una volta, di fissare qualche punto fermo, in questa giostra in cui tutto si muove e, a seconda delle convenienze, tutto e il contrario di tutto spesso si dice.

In principio era l'insegnante "prevalente". Così avevamo inteso noi e non solo noi, ma anche un esponente autorevole della maggioranza come l'on. Brocca, responsabile scuola dell'Udc, che non a caso contro questa ipotesi ha espresso da subito una posizione di netta contrarietà.
Il passaggio epocale e riformatore prevedeva infatti la rimozione del "gruppo docente" della legge 148/90, fondato sulla pari titolarità dei docenti di ambito. Gruppo docente sostituito dalla nuova "équipe pedagogica" che si differenzia per il fatto che diversi docenti ne fanno parte ma uno solo ne ha la supremazia. E' attorno al tutor infatti che ruota e si costituisce l'équipe pedagogica. Come aveva avvertito l'on. Brocca, uno degli estensori della legge 148/90, che non aveva esitato a cogliere le differenze di fondo, il cambiamento sta tutto qua. Si delinea un'evidente differenziazione di compiti tra i docenti: non potendo tornare all'insegnante unico di una volta, si prospetta una figura di docente che assume su di sé le funzioni principali, sia di insegnamento disciplinare che di rapporto con alunni e genitori, attorniato da altri docenti che svolgono attività complementari di laboratorio. Gli altri docenti che compongono l'équipe pedagogica infatti sono o insegnanti specialisti (religione, inglese, sostegno) o insegnanti di laboratorio. E il cerchio si chiude.


>> continua ...

Roberta Bedosti - 31-03-2004
Adolescenti





Quasi tutte le classi erano uscite alle 11 per un' assemblea sindacale, Rashid non aveva capito molto tranne che c' erano delle ore libere prima di tornare al Centro.
Era grato al centro per il calore, le lenzuola pulite, ...
Nico d'Aria - 31-03-2004
E-mail n° 10 a Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Sesto viaggio - aggio - aggio

Ciao, ciao, ciao terrestri -estri -estri,

scrivo dal pianeta –eta –eta dell’eco –eco –eco.
E’ un pianeta –eta –eta –eta dove tutto si ripete –ete ...
Fabrizio Dacrema - 30-03-2004
Secondo i sostenitori della riforma Moratti chi non si limita ad applicare pedissequamente il decreto legislativo n. 59 deve essere considerato alla stregua di un obiettore di coscienza, un atteggiamento non riconosciuto agli insegnanti dalle leggi e dai contratti.
A chi si appella all’autonomia delle scuole, costoro rispondono che questa non può rivolgersi contro la legge, altrimenti l’autonomia diventerebbe autarchia.
Stanno veramente così le cose ?
No, o meglio, starebbero così se il decreto legislativo avesse legiferato nell’ambito delle competenze assegnate dalla Costituzione alle norme nazionali, invece, così non è stato, il decreto ha debordato perché si è occupato di materie non di sua competenza.
Di qui contrasti, conflitti e molta confusione.
Le scuole, in questi giorni, stanno prendendo decisioni riguardanti la riformulazione dell’offerta formativa e l’individuazione degli insegnanti che dovranno svolgere la funzione tutoriale.
È, quindi, necessario chiarire il più possibile quali sono gli effettivi margini di discrezionalità disponibili per le scuole.

L’AUTONOMIA C’È, LA CORTE CONFERMA

A questo proposito è indispensabile ricordare come la recente riforma del Titolo V della Costituzione assegni allo Stato la competenza esclusiva di legiferare sulle norme generali dell’istruzione e sui principi fondamentali di tutte le materie oggetto di legislazione concorrente regionale (programmazione dell’offerta formativa, organizzazione e gestione del servizio).
A riguardo dell’autonomia delle istituzioni scolastiche la nuova Costituzione, all’art. 117, introduce una specifica tutela (… , salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche, …) per evitare invasioni di campo da parte della leggi statali o regionali.
La sentenza della Corte Costituzionale del 13 gennaio 2004 n. 13 conferma pienamente questo scenario istituzionale in quanto ha dato ragione alla Regione Emilia Romagna, che ha contestato l’attribuzione ad un organo statale della definizione degli organici del personale docente.
Secondo la Corte Costituzionale la disposizione impugnata è illegittima perché non enuncia “principi fondamentali”, ma determina aspetti gestionali, invadendo un ambito di competenza riservato alle Regioni.
Dopo questa sentenza, non solo è resa esplicita è la competenza regionale in materia di distribuzione degli organici alle scuole, ma è anche chiaro che ogni regione può esercitare questa prerogativa immediatamente, è sufficiente che si doti degli idonei uffici amministrativi.
Analogamente una istituzione scolastica autonoma può assumere decisioni operative nell’ambito delle prerogative che le sono attribuite dalla autonomia scolastica, nel rispetto delle norme generali e dei principi fondamentali fissati dallo Stato.
I problemi nascono perché con il decreto legislativo n. 59 lo Stato è andato oltre e si è occupato di materie (aspetti di dettaglio, modalità di utilizzazione delle risorse, modelli di organizzazione didattica) che non sono più di sua competenza, entrando così in obiettivo contrasto con le prerogative delle istituzioni scolastiche autonome.

UN DECRETO, TANTE ILLEGITTIMITÀ

Il governo per far passare un modello scolastico privo di effettivo e sufficiente consenso ha introdotto nel decreto diverse forzature e illegittimità, che i sindacati confederali della scuola solleveranno attraverso la presentazione di un ricorso, in via incidentale, alla Corte Costituzionale.
Vediamole in sintesi.


>>> continua...

Di.S.A.L. - 30-03-2004
Allo sciopero 26 marzo ha aderito un terzo del personale

Secondo i dati parziali comunicati dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, la partecipazione del personale del comparto scuola allo sciopero indetto dai sindacati CGIL, CISL, UIL, CISAL, UGL, GILDA, COSSMA e FIS-CAB è stata pari al 33,6 per cento.
Allo sciopero non ha partecipato lo Snals.Confsal.
In particolare il Ministero segnala che nelle 6.247 scuole rilevate (su 10.765) hanno scioperato 194.690 dipendenti (su 578.071 tenuti al servizio).
Il sindacato parla del 70%.
Per il 24 ottobre 2003 lo stesso Miur parlava del 43,59 %, quindi 10 punti in percentuale in meno.
Non si tratta certo di una riuscita ed in parte è una sorpresa, visto il clima degli ultimi mesi.
Infatti la scuola (che pur non gradisce volentieri le riforme) è stanca di polemiche, conflittualità, deformazioni ideologiche e strumentalizzazione delle informazioni.
È stanca anche di un sindacalismo scolastico che, purtroppo, ha perso la sua funzione di difesa del giusto salario e di degne condizioni di lavoro, per trasformarsi troppo spesso in strumento di lotta politica, addirittura contro le leggi del Parlamento.
La riforma non è perfetta, ma, nonostante il permanere di alcune difficoltà, a dire il vero non sempre dipendenti dalla riforma stessa (risorse economiche, formazione delle cattedre, processo di autonomia incompiuto, chiarezza su chi decide che cosa), contiene importanti svolte per la scuola italiana.
Non è ben chiaro se tutte verranno avviate, specie per la secondaria di secondo grado che di novità ha maggiormente bisogno.
Allora torniamo alla realtà, perché la scuola è in una situazione grave: ha bisogno di realismo, di valorizzazione delle professionalità.
Ha bisogno che, al di là della conflittualità si possa fare strada la passione a costruire, l’interesse per l’educazione come bene nazionale primario; ha bisogno che tutto questo, avviando la riforma e migliorandola, sia più forte di ogni ideologia e della logica sterile degli schieramenti.

Adriana L'Altrelli - 29-03-2004
ATTENZIONE!
SULLA SCUOLA BERLUSCONI E LA MORATTI
CONTINUANO A MENTIRVI...

IL PRIMO DECRETO ATTUATIVO
DELLA COSIDDETTA RIFORMA MORATTI
E’ STATO PUBBLICATO SULLA G.U DEL 2 MARZO SCORSO
MA NON E’ STATO ACCOMPAGNATO DA UN ADEGUATO PIANO FINANZIARIO

QUINDI...

DAL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO
NON E’ VERO
CHE E’ STATA AMPLIATA L’OFFERTA FORMATIVA


>>> continua...

Vittorio Delmoro - 29-03-2004
L’Italia, si sa, è il paese del fatta la legge, trovato l’inganno; ma non era mai accaduto prima d’ora che un’intera categoria, addirittura insegnanti, fosse tentata dall’illegalità.

Quella che segue è una riflessione su un valore, quello del rispetto della legge, su cui si combatteranno furiose battaglie, suppongo, all’interno dei Collegi Docenti da qui fino a settembre; ed è anche un contributo di resistenza.

Mi riferisco sostanzialmente al tutor e ai criteri per la sua individuazione.

Sappiamo già che all’interno del movimento trapelano due parole d’ordine : nessun tutor e tutti tutor, la prima fatta propria dal Manifesto dei 500 e dai sindacati estremi, la seconda dai confederali. Ma non è di questa differenza che voglio occuparmi, bensì del rapporto conflittuale che si creerà tra i 7mila dirigenti scolastici (di materna elementare e media) e i 4/500mila docenti italiani interessati, all’interno dei singoli Collegi.

Conflittualità facilmente prevedibile, constatato che i dirigenti che stanno affiancando il movimento nella sua lotta contro la riforma Moratti risultano ufficialmente essere poche decine (almeno quelli che lo dichiarano apertamente).

Cosa opporranno infatti tali dirigenti ai Collegi che vorranno essere tutti tutor o nessun tutor?

Essenzialmente un’idea, un punto, un valore : il rispetto della legge.

Se la legge dice che bisogna individuare i criteri per l’assegnazione delle funzioni tutoriali e conseguentemente l’affidamento dell’incarico a specifici docenti, questo devono fare i Collegi e questo deve fare il dirigente.

Posizione non soltanto imposta dal MIUR nelle conferenze di servizio che si sono tenute in tutte le province italiane nelle ultime settimane, ma fatta propria con convinzione da dirigenti anche di sinistra.

E’ vero che dietro tali posizioni ciascuno può intravedere la paura che spinge i dirigenti ad un allineamento e a un’immobilità statuaria, nel timore di reprimende, di sanzioni e di vendette, di cui questo governo ha già fornito ampiamente prova e, come diceva il buon Don Abbondio, il coraggio se uno non ce l’ha non se lo può dare.

Ma è altrettanto vero che molti di loro credono fermamente sia loro compito il rispetto scrupoloso della legge.

E allora propongo la mia riflessione.


>>> continua...

Gilda Puglia - 27-03-2004
Bari – 22 marzo 2004

FIACCOLATA DI PROTESTA C O N T R O

La scuola “supermercato dei saperi”;
“Iper-docenti” e “ipo-docenti” nello svilimento dell’opera di chi insegna;
Il precariato vecchio e nuovo come fonte di risparmio;
tagli al tempo-scuola, agli organici, ai fondi, ai salari .

P E R

Il sapere critico che educa e forma;
L’insegnante responsabile e libero;
Il giusto e definitivo riconoscimento dei diritti di tutti i precari;
I finanziamenti per la scuola dello Stato.


LA RACCONTIAMO CON LE IMMAGINI





>>>continua...
Coordinamento Provinciale di Siena - 27-03-2004

Il Coordinamento Provinciale di Siena “Genitori per la Scuola Pubblica”, costituitosi nel mese di Marzo 2004, si pone come finalità immediate la necessità di informare e sensibilizzare i genitori della provincia di Siena sul progetto della “Riforma Moratti”.
Un progetto che i componenti di tale coordinamento considerano non finalizzato al successo formativo né alla riforma del sistema scolastico per migliorarne la qualità.
Infatti la “Riforma Moratti”, prevedendo la riduzione del tempo scuola obbligatorio, riducendo di un anno l’obbligo scolastico e orientando prematuramente i ragazzi o verso i licei o verso la formazione professionale, inserisce già nel primo ciclo dell’istruzione le condizioni per una scuola che, riducendo le prestazioni, “risolve” la dispersione scolastica con una selezione di stampo classista.
Per tutte queste problematiche che mettono a repentaglio la qualità e il pluralismo che ancora caratterizzano la scuola pubblica, pur tra mille difficoltà (poche risorse sia umane sia economiche a causa delle ultime Leggi Finanziarie), tale Coordinamento di genitori, avendo a cuore la tenuta del sistema d’istruzione nazionale e pubblico, inserisce tra le priorità l’informazione e la sensibilizzazione dei genitori.


>>> continua...
Claudia Fanti - 26-03-2004
Può capitare che sostenendo con decisione la via di una valutazione formativa, senza verifiche standard, si ricevano insulti, risposte alquanto arroganti e impertinenti (del tipo: hai paura della valutazione esterna?!). A me è successo.

Dico con ...
Alessandro Ameli - 26-03-2004
Con la riforma Moratti, a partire da settembre, si esce da una lunga fase di transizione, durata più di trent’anni nel corso della quale vi è stata una riforma della scuola media, due della scuola elementare e un’infinità di sperimentazioni e si entra in un’altra.

Stavolta la trasformazione della scuola non si limita a operazioni di maquillage sulle discipline, sugli ordinamenti o sulle metodologie didattiche e di valutazione, come è accaduto in passato; la nuova riforma attacca le fondamenta del sistema e lo destruttura. Gli obiettivi non dichiarati, sono in realtà chiarissimi: riduzione del personale docente, si parla del 20% nei prossimi 6 anni, e progressivo disinvestimento dello Stato nell’istruzione. Tutto ciò accompagnato dalla retorica presuntuosa di voler perseguire un innalzamento del livello di qualità degli apprendimenti dei nostri giovani.

Gli strumenti dell’azione politica riformatrice sono un forte impulso all’autonomia organizzativa delle scuole, l’accentramento degli strumenti di valutazione e di controllo, lo sviluppo di un canale parallelo di formazione professionale. Questi strumenti serviranno a far funzionare i meccanismi di riduzione delle discipline obbligatorie, vero asse portante della riforma, e la introduzione delle materie opzionali facoltative, cuore nuovo del sistema. L’obiettivo primario, cioè la riduzione del personale docente, è legato direttamente al minor numero di materie obbligatorie e, nella scuola media, anche alla eliminazione di alcune di esse.

Nella fase di transizione a fare da cuscinetto, per poter gestire gli esuberi di docenti, sono inventate le materie opzionali.

Laddove però vi sia disattenzione sociale e disinteresse delle famiglie verso tempi lunghi di istruzione il meccanismo agirà immediatamente. Garanzie sulla stabilità degli organici sono limitate al 2004-2005. L’introduzione delle materie cuscinetto determinerà una situazione fortemente diversificata sul territorio nazionale, con tempi scuola a macchia di leopardo: le famiglie che non scelgono saranno l’alibi per l’Amministrazione. Ma le materie opzionali avranno un altro effetto dirompente e ben studiato, metteranno infatti i docenti in una condizione di sudditanza verso le famiglie.


>>> continua ...
Pierangelo Indolfi - 25-03-2004
OVVERO
LE RICADUTE DELLA RIFORMA MORATTI SUGLI ORGANICI DELLE SUPERIORI


Riporto la relazione tenuta da Pino Patroncini della segreteria nazionale CGIL scuola al convegno organizzato da Proteofaresapere a Milano il 1 marzo 2004 (P.I.)


I danzatori

Nella scuola secondaria superiore ci sono all'incirca 2.500.000 studenti e ad essi corrispondono all'incirca 250.000 insegnanti.

a.. Nei licei è concentrato il 36% degli studenti il che vuole dire circa 900.000 alunni e 80.000 insegnanti.
b.. Anche negli istituti tecnici è concentrato il 36% degli studenti, vale a dire 900.000 alunni, ma con 90.000 insegnanti perché gli orari sono più lunghi.
c.. Nell'istruzione professionale è concentrato il 23% degli studenti, vale a dire 600.000 alunni e 70.000 insegnanti.
d.. Nell'istruzione artistica è concentrato il 5% degli studenti, vale a dire 100.000 alunni e 10.000 insegnanti.

Dei 250.000 insegnanti circa 120.000 sono di materie tecniche.

Primo movimento: la riduzione di anni di studio
Secondo movimento: gli orari
Terzo movimento: il passaggio alle regioni
Quarto movimento: lo spostamento dell'utenza


Primo movimento: la riduzione di anni di studio

Nella nuova riforma la riduzione di anni di studio riguarda l'istruzione professionale. Un anno in meno in questo settore sono circa 10.000 insegnanti in meno.


>>> continua ...
Federico Repetto - 24-03-2004
LO SHOW POLITICO DI POCHI O LA VOLONTA' DI PACE DI MILIONI DI PERSONE?


Da alcuni giorni tv, radio e giornali non parlano che del presunto attacco squadristico contro Fassino. Non esitiamo certo a denunciare non solo ogni violenza fisica (che non c'è stata né - per quel che ne so - ha mai rischiato di esserci) ma anche le manifestazioni di intolleranza. Fassino aveva diritto a manifestare a modo suo per la pace e contro il terrorismo. Naturalmente, nei dovuti modi, chiunque altro aveva il diritto a manifestare civilmente il suo disaccordo con la concezione di Fassino della lotta per la pace.
Le cose non sono andate come dovevano, anche perché - mi dicono alcuni testimoni oculari - il leader ds e la sua scorta hanno aspettato per immettersi nel corteo proprio il momento in cui stavano muovendosi anche i disobbedienti. Poichè Fassino non è alla sua prima manifestazione, il dubbio che cercasse di provocare un po’ di spettacolo nasce subito spontaneo (questo non toglie che lo spettacolo lo hanno fatto gli altri).
Ma il punto è: perché un litigio da quattro soldi tra un politico burocrate acchiappa-audience e acchiappa-voti e gli urli di pochi giovanotti ammalati di protagonismo devono fare notizia? La vera notizia è che la nuova grande ondata di manifestazioni per la pace in Italia è arrivata al suo massimo, che anche in Italia è arrivato l'effetto Spagna, che un milione e mezzo di Italiani circa, con grande autonomia rispetto ai partiti, si è data appuntamento a Roma per protestare contro la politica guerrafondaia di Bush, Blair e Berlusconi (mentre altri, benché in maniera meno appariscente, si riunivano in altre città italiane).
Tutta questa gente non crede alla ridicola verità ufficiale per cui Saddam Hussein avrebbe aiutato Al Qaeda, ma ha capito che è proprio l'invasione americana che favorisce lo sviluppo del terrorismo fondamentalista - che gli USA del resto hanno incoraggiato dall'80 in poi in Afghanistan. Lo hanno capito, anche se quasi nessuno sa che la base italiana di Nassirya si trova davanti ad una raffineria di petrolio e che l'ENI nel 1997 ha firmato un accordo per lo sfruttamento del petrolio della zona circostante (a questo proposito, segnalo che Benito Li Vigni, già collaboratore di Enrico Mattei, ha appena scritto un libro per gli editori Riuniti sugli interessi italiani in Irak).

Si tratta ora di ristabilire dal basso il senso e la priorità delle notizie. Per questo propongo (senza pensare di aver trovato la formula più azzeccata) che le diverse mailing list e organizzazioni di movimento facciano girare on line i seguenti messaggi da mandare alla direzione generale dei ds, al ministro degli interni e al presidente della repubblica, con in cc una copia per uno dei siti di movimento, che si assuma questo compito, in modo che se ne possa tenere il conto per poter poi pubblicizzare i dati.


>>> continua
Giuliana De Tata - 23-03-2004
Stamattina spero che in ogni classe delle scuole medie e superiori del Paese si parli dei fatti di Roma. Non stupisca la determinazione che metto nelle parole. Mi pare che ieri, 22 Marzo 2004, nello Stadio Olimpico di Roma sia stata scritta una ...
Nico d'Aria - 22-03-2004
E-mail n° 9 a Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Quinto viaggio

Ciao, cari terrestri,

sono un po’ spaventato dal quinto pianeta.
E’ un pianeta che potrebbe essere felicissimo e fino a poco tempo fa lo era. E’ un posto dove anche gli ...
Vincenzo Andraous - 22-03-2004
Il Santo Padre nel Suo messaggio per la XIX Giornata Mondiale della Gioventù ha più volte richiamato l’attenzione sulla nostra incapacità a chiederci finalmente “vogliamo vedere Gesù?”. Vogliamo cercarlo e vederlo davvero o solamente incontrarlo ...
Roberta Bedosti - 22-03-2004
Adolescenti





La porta della terza C era semiaperta e , appoggiato al muro, ravasi, il collega di tecnica l' aspettava, giocando con l' immancabile sigaretta tra le dita. Sara gli fece cenno con la mano, come per rassicurarlo " Sono qui, ...
Francesco Di Lorenzo - 20-03-2004
Uno dei pericoli che si corrono, quando si è attaccati, è perdere il senso della misura, finendo per difendere posizioni che sono spesso indifendibili.
Sulla scuola e sulla nostra sacrosanta opposizione alla riforma Moratti rischiamo di fare ...
Vittorio Delmoro - 20-03-2004

A pochi giorni da uno sciopero generale che vede la scuola in prima fila, ma piena di distinguo, di delusioni, di nuove spinte, anche di stanchezza e attesa, mi concedo una pausa per riflettere e fare il punto.

QUANTI SIAMO?

A leggere i ...
Collectif pour une école créative et solidaire - 20-03-2004
Avviata nel settembre 2003, la fase pubblica del dibattito nazionale sulla scuola è giunta in Francia alla sua conclusione dopo 15.000 riunioni aperte alla cittadinanza e la creazione di un apposito sito internet.
Aver dato la possibilità di ...
Comitato del personale dell’Istituto Comprensivo - 20-03-2004
Al Sindaco
del Comune di San Donato Val di Comino
SEDE

I docenti e il personale ATA, dell’ Istituto Comprensivo di San Donato Val di Comino (FR) , ritengono che la legge di riforma Moratti e il relativo decreto attuativo introducano nei tre ...
Rolando A. Borzetti - 20-03-2004
Oggi, ad un anno dall'inizio della guerra in Iraq, movimenti, associazioni e società civile si ritroveranno in piazza a Roma

- per ricordare il "ritiro delle truppe dall'Iraq
- per l'autodeterminazione del popolo iracheno
- per la pace in ...
Anna Piermattei, Lidia Casalena - 20-03-2004
Cara/o collega, Cari genitori,

siamo le docenti di inglese della Scuola Media Casal del Marmo di Roma e siamo seriamente preoccupate per l’applicazione della Riforma Moratti.

La riforma prevede infatti che le ore di inglese curriculari ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 19-03-2004
L’Associazione dei parenti delle vittime dell’11 settembre condanna incondizionatamente l’illegale, immorale e ingiustificata azione militare
Usa in Iraq.



Come familiari delle vittime dell’11 settembre sappiamo cosa si prova a essere ...
Roberta Bedosti - 18-03-2004
Adolescenti





- Professoressa, vuole prendere un caffè con noi ? - gridò Barbara Cavenaghi tenendo aperta la porta. La collega di arte si girò, sorrise ed entrò nel bar, dove anche Sara stava stringendo la tazza di caffè per ...
Nico d'Aria - 18-03-2004
E-mail n° 8 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Quarto viaggio

Ciao, cari terrestri,
grazie della vostra lettera.

Complimenti: vi siete guadagnati l’onore di fare anche la Missione n°4. Ormai quassù si parla dei Terrestri come di un ...
Consiglio di Istituto - 17-03-2004
SULLA TERZA AREA NEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI

Il Consiglio di Istituto dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Meucci” di Carpi nella riunione di lunedì 8 marzo 2004 ha approvato all’unanimità la seguente mozione e ha deciso di renderla ...
Lavoratori della scuola - 17-03-2004
ATTENZIONE : DIFFONDETE IL PIU’ POSSIBILE QUESTO DOCUMENTO!!!

Chiediamo a tutti gli iscritti, alle R.S.U., ai Dirigenti e Funzionari Provinciali della CGILScuola-CislScuola-UilScuola, la massima collaborazione nella diffusione di questo ...
Sergio Delli Carri - 16-03-2004

Mozione del Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo Scuola Media “G. Fiorelli” di Napoli

Oggetto: riforma “Moratti” della Scuola; Tutor e adeguamenti organici futuri.

Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo
Scuola Media "G. ...
Paola Arduini - 15-03-2004
Vi invio la mail inviata dalla nostra scuola, il 109° Circolo di Roma, ai colleghi di Madrid, nostri partner in un Progetto Comenius che, in 3 anni, ci ha portato tanta ricchezza umana e professionale.


Not a normal day today at school
just ...
Donata Miniati - 15-03-2004
Io insegno inglese alle elementari dal '92 come specialista e amo il mio lavoro, ho una certa competenza, ho allestito un laboratorio efficiente e impostato l'insegnamento a tutto tondo, lavorando con i miei colleghi e rivestendo un ruolo educativo ...
Un gruppo di docenti di inglese - 15-03-2004
I sottoscritti docenti di inglese della scuola secondaria di primo grado di Bologna, relativamente al primo decreto applicativo della legge 53/2003, esprimono forte preoccupazione per le conseguenze sulla scuola pubblica e giudizio negativo per le ...
Maria Concetta Grassadonio - 13-03-2004
Vi invio copia della sentenza in oggetto che mi ha reso giustizia di quanto sostenuto contro la Dirigente scolastica della mia Scuola, che mi ha assegnato classi diverse da quelle avute in precedenza con un provvedimento dichiarato illegittimo dal ...
Roberta Bedosti - 13-03-2004
Adolescenti





Le vacanze di Natale erano talmente vicine che in classe c' era un' insolita allegria, una piacevole eccitazione che faceva aumentare il brusìo sopra i livelli di guardia.
- Arriva, arriva - gridò Cristian dal suo posto di ...
Nico d'Aria - 13-03-2004
E-mail n° 7 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Terzo viaggio


Complimenti, cari terrestri,

gli scienziati hanno ricevuto la vostra documentazione sulla missione n°2.
Anche questa voi terrestri volta siete stati davvero in gamba, ...
Redazione - 13-03-2004
Scuola: il Governo sta perdendo la testa
Comunicato Stampa di Enrico Panini

Il Governo è in evidente difficoltà su scuola ed università.

Nonostante i milioni di euro spesi in una propaganda che dura ormai da mesi, l’opposizione di ...
Rolando A. Borzetti - 13-03-2004
Non bastavano i "buoni propositi" italiani per la formazione professionale: giunge la notizia che un Membro del Parlamento Europeo ha affermato che: "I Diritti Umani non sono per le persone con disabilità"
Il Forum Europeo della Disabilità è ...
Elena Duccillo - 13-03-2004
Vorrei sottoporre all'attenzione dei docenti, specialmente di quelli specializzati una cosa che non riesco a tenere assolutamente per me.
Come ogni mattina, in cui ci si accinge ad affrontare la giornata lottando contro tutto e contro tutti per ...
Alessandro Giorni - 12-03-2004
In un momento di così profondo dolore e sconvolgimento della vita di migliaia di persone, con il pensiero rivolto anche a chi la vita l'ha vista distrutta e sconvolta per anni per altri attentanti o guerre, cui magari ci si è assuefatti, il CIP_Prato ...
Cosimo De Nitto - 12-03-2004
Una riflessione un po' provocatoria, ma a fin di bene.
Cosa sono le unità di apprendimento personalizzate? Modellate sulla singola persona? E che vor dì?, direbbero a Roma. Che una conoscenza, poniamo, per Antonio è x per Marco è y? Siamo matti? O ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 11-03-2004
Dall’ultima fatica di Antonio Tabucchi “ Tristano muore “, senza altre parole…


“ ( … ) … in quel momento da un cespuglio spuntò un tipo tracagnotto con un’aria da mastino, vestito in doppiopetto, si avvicinò burbanzosamente a Tristano e gli ...
Rudy Guddemi - 11-03-2004
Gli insegnanti Tecnico Pratici della scuola superiore sono da tempo in stato di agitazione a causa della situazione che verrà a crearsi con l'approvazione della cosiddetta "riforma Moratti". In un quadro di forte preoccupazione e incertezza si ...
Gianni Gandola - 10-03-2004
Anche nel corso di una recente trasmissione televisiva dedicata alla scuola (Ballarò del 2 marzo) è emersa seppure en passant e in modo superficiale e tutt'altro che approfondito, la questione della (presunta) gratuità della scuola dell’obbligo. O ...
Vincenzo Andraous - 09-03-2004
Beati gli ultimi perchè saranno i primi...parole che sono speranza a piene mani per chi possiede vista prospettica, ma per chi non possiede neppure il presente.....a quale domani votarsi?

A Milano, ma potrebbe tranquillamente accadere domani in ...
Alessandro Giorni - 08-03-2004
Ai colleghi docenti a tempo determinato
A chi si sente coinvolto, come cittadino, nel futuro del proprio paese

Care Colleghe e cari Colleghi,

"Noi siam come le lucciole viviamo nelle tenebre"....

....cosi melodiava una canzone popolare di ...
Vittorio Delmoro - 06-03-2004
(e neppure ce ne accorgiamo?)

Provo a mettere insieme alcuni fatti di questi ultimi giorni, per tentare una previsione magari azzardata, ma utile per mettere a fuoco le strategie per la nostra battaglia contro la riforma Moratti.

Ed anticipo ...
Pierangelo Indolfi - 06-03-2004
Pur avendo visionato molte volte e condiviso il lodevole, proprio perché puntiglioso e voluminoso, dossier di Legambiente, per la prima volta mi accorgo di una frase inesatta e lesiva di una categoria di docenti che già sta soffrendo abbastanza in ...
Piero Di Marco - 06-03-2004
In un mondo o in una nazione perfetta - perché a quanto pare non esistono vie di mezzo tra la perfezione dell'utopia e una realtà avvilente - nessuna persona sana di mente proporrebbe di spalmare un percorso di studio sulla storia tra gli otto e i ...
Roberta Bedosti - 05-03-2004
Adolescenti




Dalla 3 C arrivava un forte brusìo, alcuni ragazzi uscirono nel corridoio incontro alla prof. d' inglese.
- Prof. venga. Rashid e Cristian si picchiano ! -.
Barbara Cavenaghi si precipitò in classe appena in tempo per vedere i ...
padre Angelo Cavagna - 04-03-2004
Mi è rimasta in mente una frase del Presidente della Repubblica Sandro Pertini: “ Non c’è odio più tremendo di quello religioso”. E non si può negare che tante piccole vicende storiche, antiche e moderne, possano dargli ragione.
A me sembra vero, ...
Nico d'Aria - 04-03-2004
E-mail n° 6 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Secondo viaggio

Grazie, cari terrestri,

gli scienziati hanno ricevuto la vostra documentazione sulla missione n°1 e la stanno studiando. Qui parlano tutti di voi, dicono che il materiale ...
Daniele Burrini - 04-03-2004

In alcuni paesi d’Europa si propone l’avanzamento veloce degli alunni migliori. Cosa ci stanno a fare, in classe con quei cocciuti dei loro compagni di banco che impiegano tre mesi ad acquisire quello che loro assimilano in cinque minuti? Eppure è ...
Ufficio Stampa Camera DS - 03-03-2004
Dichiarazione dell’on. Giovanna Grignaffini, capogruppo Ds in commissione Cultura della Camera dei Deputati


“Ci aspettiamo un atto del ministero che specifichi che spetta allo Stato, insieme ai Comuni, farsi carico dei 'ticket' per i libri in ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 02-03-2004
Titola Marina Boscaino in prima pagina su “ l’Unità “ del 28 febbraio 2004 “ Famiglie anti-Moratti “.
Ed è già un titolo a dir poco sorprendente e preoccupante, in quanto parcellizza la realtà della scuola ad una sola delle sue componenti. E per il ...
Alessandro Ameli - 02-03-2004
GILDA: SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA CONTRO LA RIFORMA.

La Gilda degli Insegnanti proclama per l’intera giornata del 29 marzo 2004 uno sciopero generale contro la riforma della scuola. La decisione segue una campagna diffusa di informazione a ...
Andrea Primiani - 01-03-2004
"Ormai anche le famiglie hanno capito che la scuola cosi' com'e' non funziona"

E' questa la sorprendente frase pronunciata  - come un dato di fatto da cui partire - dal commentatore del GR3 durante l'intervista con Daniela Girgenti di Tecnica ...
Claudia Fanti - 29-02-2004
E’ mattina, non una mattina qualsiasi, è quella del day after, il dopo manifestazione…leggo i quotidiani e, come al solito, non ci trovo LA SCUOLA, bensì le dichiarazioni, sempre le stesse, di uomini politici e politica.

La MIA scuola, quella di ...
grandecuore - 29-02-2004


Vedere quella moltitudine di gente colorata, infreddolita ma consapevole, determinata e non certo strumentalizzata da un'opposizione che secondo alcuni sa fare soltanto questo, rallegra gli animi ed il cuore di quanti credono che tale decreto ...
Vittorio Delmoro - 27-02-2004
Come si sente spesso anche in TV le cifre ognuno le tira dalla propria parte, a sostegno della propria causa e l’ascoltatore non sa a chi credere, visto che tutti ci portiamo appresso l’idea che la matematica non sia un’opinione e che i numeri ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 27-02-2004
Scriveva con la sua prosa straordinaria Fernanda Pivano, nel lontano 1995, nella sua introduzione a quel capolavoro della letteratura che è stato e rimane il racconto di Herman Melville “ Bartleby, lo scrivano “:

“ ( … ) Il suo male ( del ...
Docenti della scuola media S. Nicola - 26-02-2004
I docenti della scuola media San Nicola denunciano lo Stato per mobbing e non solo…..!


Un giudice palermitano, di cui ci scusiamo ma abbiamo dimenticato il nome, un giorno disse “Per una scuola che chiude si apre un carcere”, ma noi ...
Collegio Docenti Scuola Media statale di Verano Brianza - 25-02-2004
MOZIONE PER IL RITIRO DEL DECRETO LEGISLATIVO PROPOSTO DAL MINISTRO LETIZIA MORATTI E APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL 23/01/2004

I punti più controversi contenuti nel testo del decreto per la scuola media possono essere così sintetizzati: ...
Rino Di Meglio, Serafina Gnech - 25-02-2004

Il 18/02/04 è stato presentato ai sindacati lo Schema di decreto legislativo concernente l’ “Istituzione del servizio Nazionale di valutazione del sistema di istruzione e di istruzione e formazione e riordino dell’Istituto nazionale per la ...
Gruppi parlamentari d'opposizione nella VII Commissione - 24-02-2004
I gruppi parlamentari dell’opposizione della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati aderiscono alla manifestazione del 28 febbraio indetta dai sindacati confederali e dai sindacati della scuola contro le politiche ...
Nico d'Aria - 24-02-2004
E-mail n° 5 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Primo viaggio, tra gli uomini di plastilina

Ciao, terrestri, grandi notizie!

Sono appena tornato dalla mia prima esplorazione ho già fatto una scoperta formidabile. Sono ...
Roberta Bedosti - 24-02-2004
Adolescenti




Giulia entrò nello spogliatoio e trovò Maria che stava cambiandosi lentamente.
- Sbrigati lumaca - .
- Eh, arrivo, arrivo. Gliel' avete detto al prof. che stavo finendo di copiare il compito di francese ?
chiese la ragazza ...
Vittorio Delmoro - 23-02-2004
A leggere di seguito i comunicati che il sito RETESCUOLE copia dai vari sindacati che il 19 febbraio si sono incontrati con la Moratti, si viene assaliti da un certo senso di nausea, se non prevalesse la comicità di fondo.

Con un bel copiaincolla ...
Vittorio Delmoro - 21-02-2004

Al Ministro Letizia Moratti presso MIUR – ROMA

Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale – ANCONA

Ai Sindacati nazionali CGIL-scuola, CISL-scuola, UIL-scuola – ROMA

Alla stampa locale – loro sedi


I docenti dell’Istituto ...
Vittorio Zedda - 21-02-2004
Di fronte all’idea morattiana (o bertagnesca) dell’ insegnante tutor, nuova figura di supposta e prevista specifica preparazione e competenza, preposto ad un gruppo docente per i compiti che le norme hanno ormai delineato, possiamo, come ...
Elena Duccillo - 21-02-2004

Prisma

Fa discutere in questi giorni una serie di richieste di provvedimento di urgenza con le quali il tribunale dispone che il ministero assegni maggiore presenza dell’insegnante di sostegno , ordinanze ottenute con un ricorso che i genitori ...
Francesco Di Lorenzo - 20-02-2004
Ehi, Teacher!
Svegliati, che stai facendo?
Non dormire su allori che non sono allori; non sono niente.
La scuola ti sta scivolando via tra le mani e tu non te ne ...
Archimede PItagorico - 19-02-2004
Cara signora Ministro,

si ricorda di me? Sono Archimede Pitagorico, l’insegnante di Educazione Tecnica della scuola media “Safares” di Paperopoli. Sì proprio quello della Sua scuola a fumetti. Si ricorda? Quello che accoglieva i tre nipotini di ...
Pierangelo Indolfi - 19-02-2004
Riporto un accorato ed indignato intervento di una collega di Educazione Tecnica apparso il 16.2 sul newsgroup it.istruzione.scuola

MA COME SI PERMETTONO ?

Sono costernata! Mi presento:
Ho 43 anni, tre figli e sono architetto. Ho vinto la ...
grandecuore - 18-02-2004
Molte sono le prese di posizioni contro il decreto Moratti. Decreto che è stato sottoposto ai raggi x in ogni sua parte, supposto che esso sia talmente ricco di sostanziali e valide innovazioni da meritare un'analisi tanto approfondita. Comunque, a ...
CIDI Forlì - 18-02-2004
DOPO IL DECRETO LEGISLATIVO SUL “PRIMO CICLO"

Materiali di riflessione a cura dei gruppi nazionali scuola dell’infanzia, scuola elementare, scuola media, del CIDI - Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti:

un richiamo all’autonomia ...
Docenti del Circolo Didattico - 18-02-2004
Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Consiglio
Al Ministro della Istruzione, Università e Ricerca.
All’Ufficio Scolastico Regionale
Al Presidente della Regione Toscana
Al Presidente della Provincia di Firenze
Al Sindaco del Comune ...
Docenti scuole Valsangone - 17-02-2004
Al Presidente del Consiglio
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato
Al Ministro Letizia Moratti
Alla VII Commissione Permanente Cultura, Scienza e Istruzione
All'onorevole Adornato Presidente VII ...
Gianni Gandola - 17-02-2004
La grande manifestazione di genitori, bambini e insegnanti svoltasi a Milano il giorno di S.Valentino, all'insegna del "noi amiamo la scuola pubblica" è in qualche modo la conferma di quanto da tempo andiamo sostenendo, come dirigenti scolastici ...
Roberta Bedosti - 16-02-2004
Adolescenti



" Allora sempre su Internet ? "
" Stavo cercando materiale per la relazione di geografia" mentì Irene, rannicchiandosi sul letto.
" Io l' ho già finita, perché oggi ho l' allenamento. Ho trovato un sito con delle immagini troppo ...
Nico d'Aria - 16-02-2004
E-mail n°4 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: sono diventato Esploratore!

Ciao, terrestri,
ce l’ho fatta!
Da ieri, il mio compleanno, sono un Allievo Esploratore Galattico.
Mi hanno fatto una cerimonia: i Capi hanno fatto un ...
Nico d'Aria - 16-02-2004
E-mail n° 3 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Cari terrestri,
qui continua la festa, continuano tutti a farmi i complimenti!
Però devo stare attento a non montarmi la testa; a qualche vecchio scienziato non è piaciuto che un ragazzino come me ...
Nico d'Aria - 16-02-2004
Prima di cominciare: da noi, quando un allievo riceve una lettera importante, chiede a un insegnante di leggerla ad alta voce a tutta la classe. Fate così anche voi?

E-mail n° 2 da Nico d’Aria a Pianeta Terra


Cari terrestri, ...
Nico d'Aria - 16-02-2004
E-mail n° 1 da Nico d’Aria a Pianeta Terra

Cari terrestri,

che bello aver trovato il contatto con voi!
Scrivo da molto lontano e il segnale è molto debole.
Forse potete fare molto per il mio popolo, a cui è successa una disgrazia. Siete ...
Leonardo F. Barbatano - 14-02-2004
Per tutto il 2004 si svolgeranno in Germania e nel resto del mondo iniziative in ricordo di I. Kant. In tutto il mondo, nei luoghi della cultura, ci si concentrerà sull’opera di questo grande della filosofia. Ma di Kant si parla continuamente, ...
Michele De Pasquale - 14-02-2004
IGNOBILE ATTACCO DELL’ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DEGLI ESULI ISTRIANI (ADES) SPALLEGGIATA DA ESPONENTI DI ALLEANZA NAZIONALE CONTRO IL LICEO SCIENTIFICO “G.C.RISPOLI” DI SAN SEVERO

Da alcuni giorni il Liceo Scientifico “C.Rispoli” di San Severo è ...
Dedalus - 14-02-2004
A proposito del primo Decreto per la Riforma, per cercare di capirne di più qualcuno dalle pagine di ScuolaOggi (il Preside "ANPista fedele" Aristarco Ammazzacaffé, per la precisione) ha voluto provare ad entrare nella testa del Ministro Moratti . ...
Claudia Fanti - 12-02-2004
E passiamo a un ennesimo argomento sulla riforma: libri di testo e portfolio

Argomento che passa in sordina, purtroppo!

Dio non voglia che la riforma (per quale motivo però, nonostante la ribellione generale, tutto è filato liscio come l’olio?) ...
Dedalus - 11-02-2004
E' apparso qualche giorno fa, sul sito dell'ANIAT, Associazione Nazionale Insegnanti Attività Tecnologiche (non quindi sul sito del MIUR o dintorni…), il documento "Ipotesi organizzative per la scuola primaria e secondaria di primo grado". ...
Rolando A. Borzetti - 10-02-2004
E' morto Flavio Cocanari, responsabile nazionale Cisl
per le politiche sulla disabilità

E' scomparso all'età di 56 anni, Flavio Cocanari, responsabile nazionale nella CISL per le politiche sulla disabilità.
Cocanari, nativo di Lecce, affetto ...
Vittorio Delmoro - 09-02-2004
Grazie di cuore a Claudia Fanti per il prezioso documento costituito dall’intervista rilasciata dalla Moratti a Radio anch’io; col passare del tempo (e delle dichiarazioni) va facendosi sempre più chiaro il disegno della destra sulla scuola e si ...
Ernesto De Fazi - 09-02-2004
Vorrei sapere se qualcuno dei colleghi che realizza l'orario degli insegnanti si è accorto del caos che ha generato questa nuova riforma.
Secondo calcoli che stanno facendo tutte le scuole ci sono insegnanti che dovrebbero lavorare 6 ore e 8 minuti ...
Rolando A. Borzetti - 07-02-2004
Merita tutta l'attenzione!


Non sono attendibili: I due presidenti finiscono nel mirino per le loro stime
(da Repubblica)


ROMA - Polemica al calor bianco tra la politica e gli istituti di ricerca. Il centrodestra spara a zero contro ...
Pierangelo Indolfi - 07-02-2004
Torno adesso dai funerali del papà di Giuseppe, un mio studente di quinta. I compagni di classe erano tutti schierati lì in chiesa. Sono stati eccezionali. Stamattina non è stata cosa di fare lezione: chi ha deciso che andava dalla mattina in ...
Patrizia Corasaniti ed Antonio Limonciello - 06-02-2004
Il movimento che si sta organizzando per contrastare l’attuazione della riforma Moratti è composto da tanti soggetti che in questi giorni si confrontano in molteplici sedi in un turbine di incontri, aggiornamenti quotidiani di documenti e di ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 06-02-2004
“Tra il momento in cui ho smesso di scrivere, nel maggio scorso, e ora, 6 febbraio ’91, il previsto conflitto tra l’Irak e la coalizione occidentale è scoppiato.

Una guerra “pulita “ secondo la propaganda, benché siano già cadute sull’Irak “più ...
Paola Arduini - 05-02-2004
OSSERVAZIONI SULLE INDICAZIONI NAZIONALI
PER I PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI NELLA SCUOLA PRIMARIA

Documento elaborato da un gruppo di docenti del 109° circolo di Roma dopo aver analizzato i documenti relativi alle Indicazioni Nazionali, le ...
Vittorio Delmoro - 05-02-2004
So bene che la rete è ben piccola cosa, rispetto al mondo qua fuori; so pure che il popolo della scuola che si esprime in rete è ancor più piccolo, rispetto a quello reale. Tanto per fare un esempio, nel mio istituto siamo (tra insegnanti, ATA e ...
Vittorio Delmoro - 04-02-2004
In merito al Progetto di Legge di Forza Italia per vietare la partecipazione dei bambini alle manifestazioni politiche, suggerirei alla prima firmataria Maria Burani Procaccini una maggiore precisione nell’individuare la tipologia delle ...
Riccardo Ghinelli - 04-02-2004
Spero proprio che la proposta di Forza Italia di vietare i cortei ai minori di undici anni passi.
Mi dispiace piuttosto di non avere un figlio di 10 anni.

Gli potrei dire
- "oggi papà e mamma vanno al corteo, ma non ti possono portare con ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 04-02-2004
Del metodo, ovvero dei 10, 100, 1.000, 10.000 ...metodi


“ Ho trovato, tra i miei appunti, ciò che mi disse il collega C.B. qualche anno fa a proposito della sua arte di insegnare. ( … )

D.S. Quando hai cominciato a insegnare, avevi in mente ...
Nando - 03-02-2004
Non me la sento di dare una risposta sovra individuale alla domanda posta
.
Posso parlare solo a titolo personale, perchè nella mia scuola, come in molte altre della mia zona, manca un'identità, manca un sentire e un progetto comune, ognuno ...
Dedalus - 02-02-2004
Un anno fa, le bandiere della pace. Più o meno un anno fa in numerose scuole di Milano e di tanti altri Comuni venivano esposte le bandiere arcobaleno della pace. Qualcuno ebbe da ridire, si rivolse al Provveditore, al Prefetto, all’Autorità ...
Progetto Didaweb - 02-02-2004
Il giorno 27 gennaio, presso la sede CIDI di Roma, si è svolta la riunione del coordinamento nazionale di associazioni e movimenti che si stanno mobilitando contro la (contro)riforma Moratti e che hanno organizzato e promosso la manifestazione del ...
Enrico Panini, Daniela Colturani, Massimo DiMenna - 31-01-2004
Cari genitori,

il Ministro Moratti vi ha rassicurato in più occasioni sugli effetti che la riforma ed il Decreto recentemente approvato avranno sulla scuola.
Noi, come tanti di voi, siamo preoccupati su quanto potrà accadere, siamo interessati ...
Dedalus - 29-01-2004
... A PROPOSITO DEL DOCENTE TUTOR...


Il prof. Bertagna, considerato a torto o a ragione il Padre della riforma Moratti, ha ribadito anche recentemente, nel corso di un convegno del CIDI a Milano, che il docente tutor non può e non deve essere ...
Roberta Bedosti - 28-01-2004


" Petrini, guarda che mancano solo 20' alla consegna.." gracchiò la prof. di matematica, passando tra i banchi col solito sorrisetto sadico, stampato sulla faccia.
" Befana " pensò Giulia, tormentando sotto il banco la pallina antistress " ...
Claudia Fanti - 28-01-2004
Solitudini in cerca di firma d’autore…


“Cose” che vorrebbero chiamarsi riforme, decreti e decreti “incomprensibili”, aumenti di prezzo indiscriminato che si fanno eco…Ora vorremmo differenziazioni stipendiali in base alla carriera?! Che ...
dodici in tutto - 27-01-2004
C’era una volta un paese di nome Biancastagno.


Si chiamava così perché le castagne sui castagni erano bianche, e molti colibrì ci volavano intorno.
Abitavano lì dodici bambini con i loro genitori.
Erano dodici proprio come noi e provenivano ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 27-01-2004

Auschwitz, 27 Gennaio 1945, ore 15.00: l’Armata Rossa, agli ordini del generale Pawel Kurochkin, restituisce alla vita gli ultimi 7.000 internati dei campi.

Dedico, come fiore che non appassisce mai, la meravigliosa poesia del pensatore indiano ...
Moni Ovadia - 27-01-2004
Perché il giorno della memoria non diventi museale, e quindi celebrativo, ridondante e, alla distanza, controproducente dev’essere vincolato alla costruzione del futuro.

Non ha senso ricordare quella memoria e non occuparsi dei perseguitati oggi, ...
Claudia Fanti - 27-01-2004
UN FUTURO DI INNOVAZIONE-SPERIMENTAZIONE
ALL’ INCONTRARIO: il “nostro far scuola” come proposta “sperimentale” da inserire nei P.O.F.

Non è della scuola passata che molti di noi avevano nostalgia, ma di quella sognata, sperata, attesa, ...
Fabrizio Dacrema - 26-01-2004
Il decreto per attuare le legge 53 nella scuola dell’infanzia, elementare e media è stato approvato, ma la partita rimane aperta.
Sul fronte politico e sindacale le questioni poste da questo decreto sono tutt’altro che risolte dall’approvazione ...
Radio Città del Capo - 24-01-2004
GIORNATA DELLA MEMORIA

Radio Citta' del Capo - Popolare Network dedichera' al genocidio degli zingari la giornata della memoria prevista per il 27 gennaio prossimo.

Tra gli orrori della Seconda Guerra Mondiale c’è lo sterminio dei 500.000 rom ...
Docenti di Bari - 24-01-2004
LETTERA APERTA
AI GENITORI DEGLI STUDENTI DEI LICEI SCIENTIFICI STATALI DI BARI
E. FERMI - G. SALVEMINI - A. SCACCHI

A quattro mesi dall’inizio dell’anno scolastico e dall’attuazione dell’art. 35 della Legge finanziaria che ha ...
Claudia Fanti - 24-01-2004


Scuola: Berlusconi, Sul Tempo Pieno Colossali Menzogne Da Sinistra
(ASCA) - Roma, 23 gen - Sulla scuola la sinistra dice una ''colossale, assoluta bugia'', quando afferma che il governo vuole togliere il togliere il tempo pieno e ''ritornare ai ...
Roberta Bedosti - 24-01-2004
Quando il papà comprò un nuovo computer fece aggiungere un po' di memoria al vecchio 486, che collocò in camera di Caterina. Per qualche tempo fu lasciato in letargo, poi la mamma lo risvegliò per scrivere le sue relazioni e perfino Alessandro, il ...
Vittorio Delmoro - 24-01-2004
LA LOTTA COMINCIA ORA!

Se vogliono la guerra, la avranno, visto che si dimostrano più stupidi di quel che si pensava.
Con l'approvazione odierna del Consiglio dei Ministri parte la controriforma morattiana, e parte contro tutta la scuola ...
Coordinamento forlivese - 23-01-2004
COORDINAMENTO FORLIVESE DEI DOCENTI
DELLA SCUOLA STATALE
(LIBERA AGGREGAZIONE FORMATA DA DOCENTI DI VARIO ORIENTAMENTO)
Viale Spazzoli, 67 – 47100 Forlì c/o 1° Circolo


Prima puntata : finalmente la scuola si muove per difendere ciò che è un ...
Roberta Bedosti - 23-01-2004
Penny non sapeva scrivere. Stava lì nel suo bellissimo astuccio arancione tra la gomma e il righello, ma, per quanti sforzi facessero, nessuno riusciva a farla scrivere.
Qualcuno le alitava in faccia, qualcuno la faceva volteggiare in una danza ...
Gianni Pardo - 22-01-2004
Settembre 1998 - Riferisce il "Giornale" che un celebre e ricco cantante, Claudio Baglioni, ha fatto un esperimento: si è messo barba e baffi finti, ha imbracciato la sua chitar-ra, ed ha cantato nella Galleria Umberto di Napoli, chiedendo ...
Vittorio Delmoro - 19-01-2004
Può un governo fare leggi contro i bambini?

Evidentemente sì, visto che sabato a Roma sono scesi in piazza anche i bambini, soprattutto i bambini!

Strumentalizzati, si dirà; portati da genitori e insegnanti che li usano come mezzo per ...
Redazione - 18-01-2004
A causa di un blocco del server di distribuzione, la newsletter di domenica 18 gennaio non è stata recapitata ai lettori nei tempi previsti.
Ci scusiamo per l'intoppo che non è dipeso dalla nostra volontà ed al quale cercheremo di trovare ...
Redazione - 15-01-2004
BOLOGNA: Una settimana di mobilitazione, che inizia e finisce con manifestazioni nazionali a Roma

Insegnanti, genitori e sindacati sono sul piede di guerra contro la riforma moratti della scuola. Dal 12 al 17 gennaio a Bologna ci saranno ...
Aldo Sala - 14-01-2004
Gli insegnanti di scienze saranno chiamati ad insengare tecnologia e informatica, in sostituzione degli insegnanti di Ed. Tecnica.
Tutto appare chiaro, nessun commento, nessuna voce osa porsi il problema. Quasi a dire, finalmente abbiamo eliminato ...
Giuliana De Tata - 13-01-2004
Hanno deciso di renderci felici, o almeno di farci credere di esserlo.
Chi? Chi ha potere, in svariati campi, da quello politico a quello della comunicazione, dell’informazione radio-televisiva e giornalistica.
Ti alzi la mattina e scacci i ...
Agata Rita Judicelli - 12-01-2004
Caro Pino,
parlando della "casa...sogno di tutti" hai centrato in pieno, eccomi... io sono una fra tanti.
I miei genitori arrivarono nella Svizzera tedesca agli inizi degli anni "50, io ero ancora in fasce. Essi avevano giá abbandonato la terra dei ...
Teo Orlando - 12-01-2004
Nell'unirmi al cordoglio generale per la morte di Norberto Bobbio, vorrei ricordarlo con due citazioni dai suoi scritti, la prima che illustra esemplarmente le idee politiche in cui io stesso credo, la seconda che indica un modello di attività ...
Teo Orlando - 10-01-2004
Proposta di valorizzazione dei docenti di scuola secondaria impegnati in attività di ricerca

La questione relativa alle "differenziazioni" tra gli insegnanti non va posta in termini di carriera, di area separata (anche se i sindacati come la ...
Roberta Bedosti - 10-01-2004
C’ era una volta, un paesino, dove viveva Lìlybell, una graziosa libellula, che sognava di fare la ballerina.
Quando Lìlybell era piccola, c’erano bravissime ballerine nella valle: libellule, farfalle colorate, colibrì. Ogni anno, per la festa del ...
Riccardo Ghinelli - 09-01-2004
Salviamo i dipendenti di Rete Quattro!

Questo è il grido al quale si è levato dai banchi del Governo. Al suono di questa invocazione accorata Ministri e Parlamentari della maggioranza hanno elaborato e approvato a spron battuto, prima una riforma ...
Daniele Burrini - 08-01-2004
ATTENZIONE!!!
LA STORIA D’ITALIA SCOMPARE DALLA SCUOLA ELEMENTARE!
MANIFESTIAMO LA NOSTRA PROTESTA!

Si prega di leggere con attenzione e, qualora lo si condivida, di spedirlo ad altri conoscenti e soprattutto all’indirizzo di posta ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 08-01-2004
Ad un certo punto scrive Michele Serra nel suo splendido volume “ Cerimonie “ : “ ( … ) Questo paese pullula da sempre di spiriti liberi che praticano nella più facile indisciplina le loro personali secessioni da questo e quel potere, che modificano ...
Coordinamento in difesa del Tempo Pieno di Osio Sotto (Bg) - 07-01-2004
La legge Delega di Riforma Moratti (L.53/2003) e il Decreto Legislativo del 12/09/2003
cancellano di fatto il Tempo Pieno nelle scuole elementari e il Tempo Prolungato nelle scuole medie.

Pertanto anche la scuola elementare di Osio Sotto subirà ...
Vincenzo Andraous - 06-01-2004
C'e' l'uomo della condanna e c'è l'uomo della pena, c'è il viaggio di ritorno lento e sottocarico a fare da ponte con l'umanità ritrovata

Ho partecipato alla S. Messa di Natale, ma non a quella di mezzanotte come avrei voluto, bensì a quella di ...
Claudio Sgarbi - 05-01-2004
L’informazione, la notizia… quando uno è giovane non ci pensa più di tanto, … è quella che ti sfiora, che ti passa sopra, che ti entra da un orecchio ed esce dall’altro…è quella che ti colpisce, che fa rumore, che impressiona… la tragedia, il dramma, ...
Elpidio Iorio - 01-01-2004


L'AUGURIO DI UN ANNO RICCO DI SORRISI
E RICCO DI GIOIA E FELICITA'...
L'AUGURIO CHE IL 2004 POSSA ESAUDIRE I NOSTRI SOGNI
E POSSA NON FARCI SMETTERE DI SOGNARE...
POSSA IL 2004 NON FARCI SMETTERE DI ESSER NOI STESSI
E DI NON FARCI SMETTERE ...
la Redazione - 22-12-2003
I nostri migliori A U G U R I
ed un arrivederci
all'anno prossimo!!



Docenti di inglese - 19-12-2003
LETTERA APERTA AL MINISTRO LETIZIA MORATTI
DA PARTE DEI DOCENTI D'INGLESE DELLA SCUOLA MEDIA

Siamo docenti di lingua inglese di scuola media a scriviamo per chiedere delucidazioni al Ministro Moratti a proposito del monte ore annuale obbligatorio ...
Vittorio Delmoro - 17-12-2003
Ciampi, dunque, non ha firmato; non mi sono mai sentito così contento per essermi sbagliato!
Avevo infatti pessimisticamente previsto che firmasse la Gasparri, soprattutto per opportunità, e invece...
Certo, non posso fare a meno di intravedere ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 16-12-2003
E venne il tempo nel quale “ l’egoarca “ con voce stentorea, non potendo disporre della parola scritta già da tempo resasi inutile, ne dichiarò per sempre la morte.
E con la morte della parola scritta dichiarò nel contempo morta una odiosa pratica, ...
Osvaldo Roman - 15-12-2003
Questa deve essere una pregiudiziale per tutti!

[Riportiamo all'attenzione dei lettori e delle lettrici il contributo di Osvaldo Roman, precedentemente apparso a commento di altro articolo per esigenze tecniche. Cogliamo l'occasione per ...
Vittorio Delmoro - 15-12-2003

ma per l'Italia è stato un trionfo!

Apparirà strumentale ed è sicuramente riduttivo giudicare tutto sommato utile a Berlusconi il fallimento europeo sancito ieri a Bruxelles; un fallimento che non solo va al di là degli interessi nazionali, ma ...
Coordinamento scuole 6°-7° Municipio in difesa del T.P. - 15-12-2003
In Italia il 24% delle classi della scuola elementare è a Tempo Pieno, modello di scuola diffuso e radicato nel tessuto sociale e culturale. Purtroppo però da alcuni anni la sua diffusione è costantemente ostacolata da normative e tagli finanziari. ...
Fabrizio Dacrema - 13-12-2003
Il fronte talebano comincia a cedere, ma non basta

Il 10 dicembre è stata una giornata importante per il primo decreto di attuazione della legge Moratti.: la Conferenza Unificata Stato-Regioni ha espresso il proprio parere e la Commissione ...
Dedalus - 13-12-2003
Come avevamo in buona parte previsto (e paventato), stando agli esiti dell'incontro Miur-Conferenza Stato Regioni, si starebbe profilando una soluzione di accordo sul "tempo scuola". Sottolineiamo subito che qui si intende il tempo scuola non ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 12-12-2003
A proposito della cosiddetta legge Gasparri


“ …è importante per il potere disporre del piccolo schermo e di tanti spettatori resi ormai incapaci di cogliere la realtà, perché assuefatti e persuasi dal suo allestimento.“ ( letta in “ Come ...
La città del sole - 11-12-2003
Riceviamo e immediatamente ritrasmettiamo:

Lo shopping è di Berlusconi

Sarin, Tabun, Agente Arancio.
Sono solo alcune delle sostanze chimiche e radioattive ordinate dal governo Berlusconi. Per fare cosa?
G. Lannes

Armi nucleari, ...
Comitato a difesa del tempo pieno di Concorezzo - 08-12-2003
27+3+10 non è uguale a 40 !

Cari genitori,

sul sito del Ministero è comparso un testo “commentato” dello schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri il 12 settembre scorso.
Come sapete, questo testo deve seguire ora ...
Vittorio Delmoro - 06-12-2003
E’ possibile, dall’umile scranno di comune cittadino, lanciare una sfida a quello civicamente più alto occupato dal Presidente della Repubblica?

Forse no, ma ci provo lo stesso.

La sfida è quella posta dalla promulgazione della legge Gasparri, ...
126° Circolo Didattico Roma - 06-12-2003
Dal Verbale del Collegio dei docenti
del 126° Circolo Didattico di Roma
del 04/12/2003

Omissis…

Il Collegio dei docenti nella seduta odierna, dedicata all’argomento “offerta formativa MIUR e-learning" delibera che la seguente mozione, ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 05-12-2003
Torna prepotente alla mente il ricordo di un fanciullo trastullarsi nel suo gioioso tempo con un mirabile aggeggio, tornano le infinite meraviglie che l’occhio sullo strumento gli rendeva nei loro sfolgoranti colori, sempre mutevoli, sempre ...
Rolando A. Borzetti - 02-12-2003
Ma la maggioranza dei ragazzi di Salò non si era arruolata per riempire i campi di sterminio.

Dal sito Sordionline

Che cosa devo pensare di quello che Gianfranco Fini ha detto a Gerusalemme, a proposito della repubblica di Salò e della sua ...
Vittorio Delmoro - 29-11-2003
(in partenza per Roma 29)

C’è stata una stagione in cui anch’io ho inseguito i miei miti; oddio, proprio miei non direi, erano i miti di tutti, in quella stagione, i soliti : successo e prestigio personale.

Certo, parlare di successo e ...
Erica Pedone - 28-11-2003

Comunicato Stampa

Il difficile cammino per raggiungere l'istruzione primaria universale: c'è ancora molta strada da fare!

Riassumiamo il demoralizzante percorso:

18 novembre 2003

Viene reso pubblico il Rapporto scolastico 2003 "Must ...
Alessandro Ronchi - 27-11-2003
----- Original Message -----
From: " Alessandro Ronchi"
To: " Fiorello Cortiana"
Sent: Tuesday, November 25, 2003 10:56 PM
Subject: [Scuola] Materiale ForTIC sotto licenza GPL


Salve.
Le scrivo per chiederle un parere su una questione che ...
Dedalus - 26-11-2003
Le illuminanti affermazioni del prof. Bertagna non cessano di stupirci, come pure la sua capacità creativa di "innovazione" e di trasformazione continua.
Nella fase preparatoria della legge 53/2003, il prof. Bertagna coordinava il Gruppo Ristretto ...
Rolando A. Borzetti - 25-11-2003
Una serie di richieste, da presentare al Ministro Maroni.

La Fish (Federazione italiana superamento handicap) e la Fand (Federazione tra le associazioni nazionali dei disabili) vanno avanti e, in attesa della manifestazione di protesta fissata ...
Erica Pedone - 21-11-2003
COMUNICATO STAMPA

I Paesi ricchi si devono impegnare di più per l'istruzione universale


Viene presentato alla stampa il "Rapporto scolastico 2003 - Must Try Harder" realizzato dalla Global Campaign for Education (GCE), di cui la Global ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 21-11-2003
Afferma Susan Sontag: “ ( … ) … la parola “ terrorista “ è più duttile di “ comunista “. Può accomunare un maggior numero di lotte e interessi diversi. Ciò probabilmente significa che la guerra sarà infinita, perché esisterà sempre qualche forma di ...
GILDA - Toscana - 20-11-2003

COMUNICATO STAMPA


Liste Anp alle elezioni Rsu: la Direzione regionale della Federazione Gilda-Unams denuncia il basso tasso di democrazia nelle scuole dove sono state presentate liste ANP-ANQUAP-CIDA


La Federazione Gilda-Unams, ...
Vincenzo Andraous - 20-11-2003
Qualche mese addietro raccontando la mia esperienza di tutor nella Comunità Casa Del Giovane di Don Franco Tassone a Pavia, ho tentato di disegnare il mio incontro con Lutrec, giovanissimo ospite della comunità.
Non so perché, ripensando a questo ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 19-11-2003
E’ questo un ritorno che fa seguito al mio ultimo intervento postato in rete dal titolo “ Divenire insegnanti efficaci”.
In verità mi sarei atteso una rigogliosa messe di interventi, e giusto ne faccio ritorno per una gratificazione a quei pochi ...
Cosimo De Nitto - 17-11-2003
A me va bene cominciare a parlare di "figure di sistema".
Sono d'accordo con gli amici che nella lista dw-fs@yahoogroups.com sostengono sia arrivato il tempo di parlare di figure di sistema. Forse è tempo di fare un salto in avanti e mettere i ...
Alberto Biuso, Dario Generali - 17-11-2003

1. Il Progetto Qualità

Da qualche anno nelle scuole italiane è stato introdotto il Progetto Qualità. In che cosa consiste? Chi lo ha voluto? Quali sono i suoi obiettivi? Che cosa sta comportando per i docenti? Alcune delle ...
Rolando A. Borzetti - 14-11-2003
Ricevo e trasmetto


Mi permetto di scrivere questo messaggio per capire se sono io che traviso cio' o se invece ancora oggi c'è della discriminazione a scuola.
Sono la mamma di una ragazza di 12 anni, che frequenta la 2° media. Gia' l'anno ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 12-11-2003
È divenuto un obbligo, essere efficaci. Ma nell’ambito educativo l’efficacia non si sostanzia secondo il concetto oggi tanto caro ad una visione aziendalistica della vita nel suo complesso, e né tanto meno alla oramai innominabile concezione della ...
Vittorio Delmoro - 10-11-2003
Per l'importanza del tema trattato, riportiamo l'intervento di Vittorio sulla manifestazione del 29 , apparso la scorsa settimana tra i commenti per esigenze tecniche.
Come lo stesso autore si augura , speriamo che sulla questione (forse decisiva ...
Gianni Gandola - 08-11-2003
Il nodo degli organici

Parliamo di cose concrete: tra non molto avrà inizio la tornata delle preiscrizioni alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado. Comincia a diffondersi tra i dirigenti scolastici una certa preoccupazione ...
Vittorio Delmoro - 06-11-2003
Deciderete voi alla fine se togliere o lasciare l’interrogativo.

Mi riferisco infatti alla notizia di Tuttoscuola relativa ad un intervento di Beniamino Brocca al recentissimo convegno dell’UDC sulla scuola e in attesa che qualche anima buona ...
Vincenzo Andraous - 06-11-2003
Da giorni le televisioni ed i quotidiani ci inondano di immagini, di notizie, ci informano degli avvenuti arresti e della soluzione dei casi D’Antona e Biagi.
Le Brigate Rosse sono nuovamente pancia a terra, le prime linee al gabbio, le bocche di ...
Alessandro Marescotti - 04-11-2003
Tratto da PER UNA STORIA DELLA NONVIOLENZA E DEI DIRITTI UMANI


Raccontare la verita' della guerra, risvegliare le coscienze e' un impresa anche per chi non e' regista ma educatore di pace: padre Ernesto Balducci viene incarcerato e don Lorenzo ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 01-11-2003
A proposito ancora delle puntuali ed immancabili polemiche suscitate dalla decisione di un giudice sulla esposizione del crocefisso in un’aula scolastica.

E ci risiamo, con una puntualità ed una veemenza degna di migliore occasione e fortuna. ...
Cosimo De Nitto - 01-11-2003

In questi anni abbiamo dato vita a riflessioni e discussioni su problematiche che poche volte sono state, per così dire, corporative e minimali sulle figure delle funzioni obiettivo. Non abbiamo mai disgiunto la discussione sul loro ruolo, sui ...
Vincenzo Andraous - 31-10-2003
Droga sostenibile e droga che uccide, mi pare necessaria una ulteriore precisazione, quanto meno per largo consumo………di onestà intellettuali, in condanne e conseguenti assoluzioni a poco prezzo.

Quanto meno per rendere giustizia alle parole, ...
Gianni Rinaudo - 31-10-2003

“internet, e più in generale la telematica … stanno già modificando e sempre più modificheranno i consueti scenari … di trasmissione del sapere e di diffusione dell’informazione scientifica. Situare in internet alcune specifiche competenze ...
Un gruppo di insegnanti del Liceo Scientifico “G. Ferrari” - 30-10-2003
Come molti altri, anche il nostro istituto è stato coinvolto nel progetto del Ministero della Pubblica Istruzione per verificare le conoscenze degli studenti. Quello stesso progetto i cui risultati, negativi, sono stati riportati da tutti i giornali ...
Rolando A. Borzetti - 30-10-2003
Cgil, Cisl e Uil sulla previdenza

CGIL CISL e UIL dicono no alla controriforma delle pensioni proposta dal Governo Berlusconi perché ritengono tale riforma inutile, dannosa, iniqua e fondata su evidenti falsità.

CGIL CISL e UIL ribadiscono che ...
Leonardo F. Barbatano - 29-10-2003
Il documento intitolato Progetto “Buonsenso per la scuola. Per un investimento sul futuro" che circola in rete, sotto le sembianze di un linguaggio “bipartisan” (com’è di moda dire ultimamente) difende a spada tratta la controriforma Moratti e tenta ...
Donata Gottardi - 29-10-2003
Settembre 2001 - settembre 2003: due anni sono bastati al Governo per passare dall'indicazione politica nel Libro bianco delle linee di riforma del mercato del lavoro alla sua attuazione mediante decreto delegato.

La riforma appare all'insegna ...
Riccardo Ghinelli - 28-10-2003
Ho accolto con tristezza la notizia che un giudice ha ordinato di togliere l'immagine del Crocefisso dalle aule scolastiche.
Certamente perchè è il simbolo dei valori di fondo del nostro paese, come ha detto il Cadinal Tonini.
Ma anche perchè ...
Vittorio Delmoro - 27-10-2003
Ovvero

DA UN LATO ORSOLINE E GESUITI DALL’ALTRO SAN PATRIGNANO



In questi tempi in cui un Beniamino Brocca (UDC, maggioranza di governo) combatte una battaglia tutta interna per far scrivere nel famigerato Primo Decreto Legislativo fino a ...
Dedalus - 25-10-2003
Nella legge di riforma n.53/2003 ci sono due grandi "rimozioni" (c'entrerà Freud?): il Tempo Pieno e gli Istituti Comprensivi.

Del primo già è stato detto e scritto su queste pagine. Di fatto (e de jure) il Tempo Pieno viene rimosso con il carro ...
Rolando A. Borzetti - 23-10-2003
Onorevole Presidente del Consiglio,

abbiamo ascoltato increduli il suo messaggio televisivo a reti unificate; abbiamo poi appreso che intende inviare una lettera per spiegarci la sua riforma delle pensioni. Nel farle pervenire per iscritto alcune ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 21-10-2003
“ Sa qual è la disgrazia di essere morti? E’ che non si ha diritto di replica. E De Gasperi purtroppo non può rispondere.
Noto, comunque, un certo progresso in Berlusconi, che da “ unto del signore “, una sorta di messia, ora si proclama un uomo ...
Rolando A. Borzetti - 20-10-2003
Cambiamo la finanziaria:
le proposte di Sbilanciamoci per il 2004
Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace e l’ambiente:



«This land is your land» cantava Woody Guthrie. Questa terra è la tua terra. Parafrasandolo: questo ...
Mostarda Ettori - 20-10-2003
Siamo una associazione di genitori della Val Trompia.Ci stiamo organizzando a livello nazionale iscrivendoci al Coordinamento Genitori Democratici e a livello regionale abbiamo scritto due righe per farci conoscere e discutere. Eccovi le nostre ...
Gianni Pardo - 19-10-2003

Considerando gli uomini - la loro pochezza, i loro pregiudizi - è lecito stupirsi dei grandi risultati cui è giunta l’umanità. E tuttavia l’umanità è composta proprio da quegli uomini che ne sembrano tanto indegni. Questo contrasto va ...
Gianni Rinaudo - 19-10-2003
Quale paradigma promuove salute?
Il quadro di riferimento mentale globale


La parola cibernetica significa arte del timoniere. La vita ha creato servo-meccanismi che servono per governare - guidare - condurre automaticamente verso una meta o ...
Vittorio Delmoro - 17-10-2003
EVVAI!

Finalmente c’è qualcuno che sta progettando il dopoberlusconi, progettandolo, dico, per noi della scuola, il che non è poco.

Si tratta nientedimeno che di Massimo D’Alema! Pensate che onore…

Il Corriere della Sera dà infatti notizia ...
Marino Bocchi, Riccardo Ghinelli - 17-10-2003
Dialetto e dignità
di Marino Bocchi

Diceva Pasolini nel ‘74 che in seguito alla rivoluzione antropologica dovuta all’omologazione consumistica, i giovani delle borgate non erano ormai più in grado di comprendere il gergo romanesco parlato solo 10 ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 17-10-2003
La “ particolarità “ del momento politico merita la massima attenzione innanzi tutto da parte dei cittadini, poiché solo essi sono i portatori del destino del Paese.
Oggi, nell’era di internet e della comunicazione globale, la mobilitazione dei ...
Alessandro Portelli - 16-10-2003
«Su questa rampa ho visto mia madre per l'ultima volta, su quel piazzale ho salutato per sempre mio padre. Lo sterminio cominciò subito» ricorda Piero Terracina, che allora aveva 15 anni. «Non è il set di un film, lo si vede sui muri screpolati, ...
Rolando A. Borzetti - 15-10-2003
Anna è una collega di sinistra, iscritta al sindacato e informata sul proprio contratto. Diventa di destra quando si parla delle tasse che il marito medico non paga assolutamente.

Clelia è una collega di sinistra, quella ideologica, legata a certi ...
Aldo Ettore Quagliozzi - 14-10-2003
A proposito della “ bocciatura “ degli insegnanti italiani giudicati dai loro alunni.

Come sempre una “ pietosa sorpresa “ accoglie una notizia di stampa al riguardo degli insegnanti italiani e del loro rapporto con gli adolescenti. Sarebbe ora ...
Vittorio Delmoro - 13-10-2003
IO DICO CHE VOTEREMO A MAGGIO

Sì, io dico che la prossima primavera non voteremo solo per amministrative (dove ci sono) ed europee, ma voteremo per le politiche.

Certo non rischio nulla a fare questa previsione, giacché non ne dovrei poi ...
Ordinamento Giudiziario - 11-10-2003
APPELLO

I sottoscritti professori universitari di diritto esprimono radicale dissenso, nel metodo e nei contenuti, rispetto al disegno di legge-delega per la riforma dell’ordinamento giudiziario.

Nel metodo va deplorato che una riforma di ...
Rolando A. Borzetti - 09-10-2003
Preoccupano le condizioni di 1,2 miliardi di adolescenti: il 58% vive con meno di 2 dollari al giorno, 1 ogni 14 secondi contrae l'Hiv/Aids; tra i 100 e 250 milioni vivono in strada. A lanciare l'allarme è il Rapporto dell'Unfpa

Rapporto sullo ...
Federico Niccoli - 06-10-2003
Nel dibattito aperto sulla "scuola a tempo pieno", la sua storia e le sue possibili sorti, ScuolaOggi pubblica uno scritto di Federico Niccoli. L'intervento riveste un particolare significato simbolico: Niccoli è stato uno dei "padri fondatori" del ...
Giuseppe Donnarumma - 05-10-2003
in relazione a certe prese di posizione sull'inchiesta pubblicata dall'Espresso, credo che sia opportuno chiarire alcuni aspetti. Infatti l'articolo non mi sembra affermasse che tutti i professori sono scoppiati, ma è innegabile che un'inchiesta ...
Rolando A. Borzetti - 04-10-2003
CON QUESTA FINANZIARIA IL GOVERNO HA VOLUTO CELEBRARE L'ANNO DELLA DISABILITÀ.

Piero Di Marco - 30-09-2003
Le singole leggi di "riforma" che sono state presentate o che si preparano sono ciascuna profondamente criticabili, e ciascuna rappresenta un pericolo per il settore della vita economica o politica al quale si riferisce.
Ma quello che ormai vale la ...
Docenti De Amicis - 22-09-2003
Al Ministro dell'Istruzione

e p. c. - Ai Sindacati della Scuola

Il Collegio dei Docenti del XX Circolo Didattico "De Amicis" di Bari, riunitosi in data 11 settembre 2003,

avuta notizia

che il Governo ha emanato un decreto che ...
Fabrizio Dacrema - 22-09-2003
… LA CGIL SCUOLA CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE

Venerdì 11 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura lo schema di decreto legislativo per l’attuazione della legge 53/03 nella scuola dell’infanzia e il primo ciclo ...
Dedalus - 22-09-2003
Il Polo, oltre il Decreto

A quanto pare sul testo del decreto legislativo sulla scuola primaria c’è stato (e forse è ancora in atto) un braccio di forza all’interno della maggioranza. Solo così si spiega il fatto che il testo definitivo del ...
Precari Liceo E. Amaldi - Alzano Lombardo (BG) - 20-09-2003
Servizio essenziale dei precari e "scelte di bilancio" dello Stato

Al D.S. del Liceo Scientifico “E. Amaldi “ di Alzano Lombardo (BG)
p.c. Ai Sindacati-scuola

I docenti precari dell’Istituto, in adesione alle azioni di protesta di docenti di ...
Piero Di Marco - 20-09-2003
Tra tutti gli articoli comparsi su Fuoriregistro recentemente, compresi quelli che costituiscono lo speciale, il più determinate è quello di Giuseppe Aragno su cittadinanza e appartenenza - anche se è certamente il meno spettacolare, il più sommesso ...
Guido Caldiron - 19-09-2003
Continua il dibattito dopo l'incontro tra Berlusconi e i vertici dell'ebraismo italiano. Intervista a Tullia Zevi


All'indomani dell'incontro presso la Sinagoga di Roma tra Silvio Berlusconi e i vertici dell'ebraismo italiano, continua il ...
Andrea Pioppi - 19-09-2003
Lettera aperta dei docenti del 45° Circolo al Ministro

Al Ministro dellIstruzione, dell'Università e della Ricerca,

Come operatori della Scuola Elementare Statale, impegnati a svolgere nel miglior modo possibile il nostro difficile compito di ...
Ass. Naz. Per la scuola della Repubblica - 18-09-2003
La politica scolastica della maggioranza di governo non è soltanto una politica regressiva, ma viola i principi fondamentali della Costituzione e stravolge il ruolo che la Costituzione assegna alla scuola pubblica.
Rispetto a questa politica non è ...
Fabrizio Dacrema - 16-09-2003
DECRETO INFANZIA E CICLO PRIMARIO:
IL GOVERNO NON SA QUELLO CHE HA APPROVATO


Non senza incredulità abbiamo scoperto che esistono due sintesi diverse dello schema di decreto legislativo sulla scuola dell’infanzia e il primo ciclo ...
Franco Di Michele - 15-09-2003

Settembre, andiamo, è tempo di iniziare.

Ora dappertutto gli Insegnanti lasciano le spiagge
le fonti alpestri gli chalet gli agriturismo i residence esclusivi il prato fuori porta vicino alla discarica e qualcuno arroventato disidratato ...
Domenico Starnone - 13-09-2003
Parla lo scrittore Domenico Starnone: le famiglie che hanno i soldi riprodurranno se stesse pagandosi i corsi.

Sara Menafra per Il Manifesto

Domenico Starnone ha raccontato la scuola e le sue magagne in libri ed articoli per anni. Era la ...
Assemblea Precari di Foggia - 11-09-2003
Mentre da più parti si profilano ipotesi circa la bozza di disegno di legge che dovrebbe modificare il sistema dei punteggi e mettere ordine nel caos delle graduatorie permanenti, valutazioni fortemente negative sono state per intanto espresse ...
Alessandra Referza - 11-09-2003
Cari colleghi del Movimento Interregionale Insegnanti Precari,

sono una precaria specializzata SSIS e dopo aver letto i vostri recenti contributi vorrei farvi un ennesimo invito alla ragione ed al buonsenso.
Il vostro atteggiamento di aggressione ...
Redazione - 11-09-2003
Nello Speciale LA LINEA DEL TEMPO 11 settembre : L'Universale Finzione - Marino Bocchi Salvador Allende - Grazia Perrone Ricorda con rabbia - Anna Pizzuti Il sorriso di Clio - Giuseppe Aragno

Ernesto Detto - 10-09-2003
Sono un docente di un Istituto Professionale Statale, vorrei informare sulle scelte, a mio avviso gravissime che si stanno compiendo sulla pelle degli studenti degli Istituti professionali statali (il 25% della popolazione ...
Vincenzo Andraous - 10-09-2003
Quattro morti, a Rozzano, diventati presenze costanti, per chiederci perché quel ragazzo abbia fatto “piazza pulita” persino di chi era lì per caso. La domanda è già risposta, così evidente da sembrare sociologia spicciola parlarne. Di certo non c’è ...
Marco D'Eramo - 06-09-2003
Si è aperta a fine luglio alla Neue Nationalgalerie di Berlino la mostra «L'arte in Ddr», solo l'ultima in ordine di tempo tra le sempre più numerose manifestazioni dell'Ostalgia che si è impossessata della Germania unita: ostàlgia (da pronunciare ...
Reginaldo Palermo - 06-09-2003
Ma la CM 68 esiste o è solo "virtuale" ? Emanata l'8 agosto, pubblicata nel sito del MIUR solo pochi giorni fa, ora risulta irraggiungibile. E' solo un problema tecnico o ci sono ancora punti da chiarire ? Intanto le scuole delibereranno l'adesione ...
Fabrizio Dacrema - 06-09-2003
Negli ultimi tempi questo celebre motto della vetero-sinistra sembra essere diventato il motivo ispiratore del comportamento dei dirigenti dell’Amministrazione Scolastica.
Solo sulla vicenda dell’avvio dell’attuazione della legge Moratti nella ...
David Bidussa - 05-09-2003
Walter Benjamin e il suo angelo.

Uno sguardo all'indietro che non si presenta solo come nostalgia o ispirazione di un futuro possibile. Ripensare il nostro rapporto con la storia vuol dire anche riconsiderare, nel presente, quelle possibilità ...
Alessandro Marescotti - 05-09-2003
A sessant'anni dall'8 settembre 1943



Sessanta anni fa - l'8 settembre 1943 - tanti italiani vissero in prima persona una storia drammatica: l'invasione dei tedeschi. Il re fuggì, lasciando l'Italia allo sbando.
Quella data fu decisiva per mio ...
Rolando A. Borzetti - 04-09-2003
Indagine Eurispes, il 62,7% dei genitori contrari al federalismo scolastico: ''Crea troppe differenze nella formazione''

In un momento in cui le scelte governative legate alla realtà scolastica italiana sono al centro di molte polemiche, ...
Alessandro Marescotti, Maria Teresa Tarallo - 03-09-2003
Piccolo dossier per capire i nessi fra globalizzazione e demolizione della scuola pubblica


A molti insegnanti e studenti la globalizzazione può sembrare un fenomeno da "studiare" a scuola ma che in fondo non tocca la scuola in sé. ...
Redazione - 03-09-2003
Tutelare i nostri bambini e le nostre bambine che inconsapevolmente crescono, è dovere di adulti consapevoli.
Qualcuno lo fa.

Dal Redattore Sociale

Tra minori e media

Creare un organismo legislativo che riunisca tutti gli organismi ...
Centro Studi Gilda - 01-09-2003
La legge di riforma della scuola prosegue il suo cammino con un percorso in retromarcia.

La legge n. 53 del 28 marzo 2003 delega il Governo ad emanare, entro 24 mesi da allora, uno o più decreti legislativi per la sua attuazione.

Nell’anno ...