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Autore Topic: Leader religioso induista: Difendere i rom  (Letto 4230 volte)
Luisa
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« il: 22 Gennaio 2009 - 05:27:31 »

Difendere i rom
 
In Europa i mezzi d'informazione non sono sempre imparziali quando parlano dei rom.

Anzi, ne danno spesso un'immagine negativa contribuendo a rafforzare gli stereotipi alla base della loro esclusione sociale. A criticare l'atteggiamento dei media europei verso le popolazioni nomadi non è un'associazione per i diritti umani o un esponente politico progressista europeo: è un leader religioso induista che vive e lavora negli Stati Uniti.

Rajan Zed è il capo della Società universale dell'induismo. Oltre a essere un esperto di comunicazioni e mass media, è molto attivo in politica e collabora al sito del settimanale Newsweek, per cui cura la rubrica On Faith, dedicata al dialogo interreligioso.

Il leader induista è convinto che in Europa dieci milioni di zingari vivano in una condizione simile all'apartheid, soprattutto negli stati balcanici e dell'est europeo. Dal momento che alcuni di questi paesi fanno parte dell'Europa a 25, Zed lancia un appello all'Unione europea per cambiare questa situazione.

Come riferisce il portale Baltische Rundschau, fa una proposta molto concreta: Bruxelles dovrebbe creare un organismo di controllo dei mezzi d'informazione per capire che tipo di immagine e quali stereotipi diffondono sui rom.

"Invece di parlare delle loro sofferenze, la stampa e le televisioni europee veicolano un'immagine così negativa degli zingari da farli apparire come 'sub-umani'", sostiene Zed. "I princìpi etici che s'insegnano nelle scuole di giornalismo vengono applicati solo quando il soggetto del discorso sono i non-zingari. I media europei dovrebbe dimostrare più responsabilità".

Inoltre, l'Unione europea dovrebbe sostenere i tentativi dei rom di fondare i propri giornali, televisioni e siti internet: "Per mettere fine a una forma di discriminazione strutturale".

-Francesca Sibani

http://www.internazionale.it/home/primopiano.php?id=21348
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