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Autore Topic: La Chiesa critica con le città «no elemosina»  (Letto 12136 volte)
aemme
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« il: 16 Agosto 2008 - 08:50:15 »

La Chiesa critica con le città «no elemosina»


ROMA (28 luglio) - Preoccupa la chiesa italiana il clima di tensione che si sta creando in tema di sicurezza, in particolare ai danni dei più deboli: dopo le perplessità sulla impronte ai bambini rom e il richiamo di sabato scorso sul rispetto dei diritti umani anche in «emergenza» immigrazione, è stato Avvenire ad aprire il fronte «elemosine», con due editoriali critici sulle intenzioni di ripulire le strade di città e luoghi d'arte dai mendicanti. Anche se non mancano i distinguo tra la repressione di chi gestisce un vero e proprio racket e la protezione di chi, invece, di elemosina ci campa veramente.

Ma i sindaci non ci stanno e con diverse angolazioni spiegano il loro perché: «Si tratta di un provvedimento di puro decoro urbano», ha commentato Massimo Cacciari, sindaco di Venezia. Città che tra le prime ha posto il problema e dove oggi sono state comminate le prime due multe di 50 euro, più il sequestro degli oboli raccolti, ad altrettanti mendicanti. Ma dove è anche in corso un'indagine per convalidare l'ipotesi che dietro ai poveri seduti in campi e sottoporteghi ci sia un vero e proprio racket da migliaia di euro.

Decoro e sicurezza, comunque, sono parole che non convincono appieno il giornale della Conferenza episcopale italiana: «La guerra veneziana all'elemosina sarebbe paradossale se non avesse anche risvolti serissimi», ha scritto due giorni fa Avvenire, che è ritornato il giorno dopo con un nuovo editoriale sulla vicenda elemosine e non solo, intitolato «La presunzione di vincere la povertà togliendo i poveri d'attorno. L'ultima velleità degli utopici da passeggio». Una preoccupazione più «ampia», però, che riguarda il tema solidarietà e diritti umani in generale, anche perché le singole realtà sul territorio, come i frati di Assisi o la Caritas di Firenze non sono poi contrarie a che si distingua tra chi si approfitta e specula della generosità della gente e chi ne ha bisogno.

L'ultima ad approvare norme specifiche è stata Cortina d'Ampezzo, dove un provvedimento proibisce questuanti e falsi «promotori sociali» dalle vie del centro storico. Come Venezia, come Assisi in primavera, e come in tante altre città, (Alassio, San Remo, Modena, Padova e Trieste) con ordinanze contro i parcheggiatori abusivi, contro i mendicanti stesi in terra, contro i lavavetri, o le prostitute sulle strade.

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=8661&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
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