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Autore Topic: Interrogazione Parlamento europeo: Banca dati impronte dei rom in Italia  (Letto 2658 volte)
aemme
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« il: 09 Luglio 2008 - 03:07:55 »

INTERROGAZIONE ORALE CON DISCUSSIONE a norma dell'articolo 108 del regolamento di Giusto Catania, a nome del gruppo GUE/NGL alla Commissione

Creazione di una banca dati per le impronte digitali dei rom in Italia

Il 25 giugno, durante un'audizione della commissione per gli affari costituzionali del Parlamento italiano, il ministro dell'Interno italiano ha dichiarato che la polizia sta rilevando le impronte digitali dei rom nell'ambito di una serie di controlli attualmente in corso nei campi rom delle maggiori città e che tale procedura riguarda anche i minori. A quanto pare, le impronte vengono archiviate in una speciale banca dati recentemente creata e gestita dalle autorità di polizia italiane sotto il controllo dei prefetti, nominati "commissari straordinari per l'emergenza rom" e dotati di poteri straordinari. Scopi, obiettivi, modalità di accesso alla banca dati e altre forme di tutela dei dati non sono stati precisati. Durante l'audizione il ministro ha affermato che "non si tratta di una schedatura etnica, ma di un censimento...che prevede il rilevamento delle impronte digitali di tutti i residenti (nei campi), minori compresi, al fine di prevenire fenomeni come l'accattonaggio: l'obiettivo finale è consentire a queste persone di vivere in condizioni accettabili, degne di una società civile".

È la Commissione a conoscenza della creazione di una banca dati per i rom in Italia? Non trova che tale banca dati sia basata sulla razza e l'origine etnica, dal momento che vengono rilevate solo le impronte digitali dei rom, mentre i cittadini italiani non sono tenuti a sottoporsi a una simile procedura? Non ritiene che ciò rappresenti un'evidente discriminazione basata sulla razza, l'origine etnica e la nazionalità? Non trova che il rilevamento delle impronte digitali dei rom e la creazione di un'apposita banca dati costituiscano una violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, dei principi di uguaglianza e non discriminazione, dei diritti alla riservatezza e delle norme in materia di protezione dei dati, sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e dalla relativa giurisprudenza, dalla Carta dei diritti fondamentali dell'UE, dai trattati dell'UE e in particolare dall'articolo 6 del TUE, dagli imperativi politici di cui agli articoli 12 (divieto di discriminazione effettuata in base alla nazionalità) e 13 (divieto di discriminazione fondata sulla razza e l'origine etnica) del TCE nonché dalla direttiva contro le discriminazioni basate sulla razza e l'origine etnica (2000/43/CE)(1) e dalla direttiva sulla libertà di circolazione (2004/38/CE)(2)? Può la Commissione far sapere se intende manifestare le proprie preoccupazioni alle autorità italiane e come conta di procedere per far sì che l'attuale situazione dei rom in Italia sia gestita nel rispetto delle norme europee in materia di diritti umani e libertà fondamentali?

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+OQ+O-2008-0077+0+DOC+XML+V0//IT
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