Bimbi rom assenti a scuola
"Adesso abbiamo paura"Nei pressi di Foggia i genitori preferiscono lasciarli a casa
di Piero Russo
"I nostri amichetti preferiscono non venire a scuola, perché i genitori hanno paura". Alcuni dei 17 bambini rom macedoni della scuola elementare Santa Chiara di Foggia hanno giustificato così l'assenza prolungata dei loro coetanei, appartenenti allo stesso campo nomadi, quello di borgo Arpinova, a una decina di chilometri dal centro abitato. "Il servizio scuolabus, che quotidianamente porta i piccoli rom dal campo al plesso scolastico di via Petrucci, alla periferia della città, giunge a scuola da qualche giorno semivuoto – dice Rosa Ciavarella – una professoressa che si occupa di l'interculturalità e solidarietà sociale alla Santa Chiara - e abbiamo cercato di capire cosa stia accadendo, per cui al più presto ci recheremo al campo nomadi".
La risposta è una sola: paura. Paura di ripercussioni conseguenti ai fatti di Napoli, di episodi di violenza, di razzismo. Alcuni genitori hanno deciso di far assentare i figli da scuola, hanno lasciato il campo di Arpinova, almeno fino alla discussione al consiglio dei ministri del pacchetto sicurezza e della questione nomadi. "Foggia è la loro terra, ma hanno timore che non li accetti più", dice il responsabile dell'opera nomadi, Antonio Vannella. Molti macedoni, in effetti, sono foggiani a tutti gli effetti, sono nati in Capitanata e la loro terra d'origine non l'hanno mai vista. Dei 460 macedoni presenti a Foggia, ben 302 sono nati nel capoluogo dauno, e da vent'anni vivono stabilmente in Puglia.
"Spesso la cattiva pubblicità che scaturisce da episodi di cronaca che vedono coinvolti in negativo alcuni loro connazionali – aggiunge Vannella - o l'informazione distorta fatta da alcuni media, ma anche le campagne xenofobe e denigratorie messe in atto da alcuni estremisti terrorizzano i rom, che si vedono costretti ad allontanarsi forzatamente dalle loro case e non perché siano nomadi, visto che questo fenomeno pare non esistere più, se non nei rom che lavorano nei circhi. Il percorso d'integrazione scolastica messo in atto da un ventennio in Capitanata, dove i ragazzi rom che frequentano le scuole dell'obbligo sono tanti, potrebbe essere messo a repentaglio". Al 30 aprile 2008, secondo Habib Sghaier, presidente dell'associazione comunità straniere in Italia, a Foggia vivono 53 famiglie di macedoni al campo di borgo Arpinova, per un totale di 201 abitanti, oltre a 259 persone in 60 nuclei familiari in affitto in città. 460 persone in tutto, di cui 185 minori, 86 dei quali frequentano le scuole dell'obbligo.
I rom rumeni, invece, sono 273 a Foggia e 83 nei dintorni di Cerignola, dove vivono sul posto di lavoro, in aziende agricole e fabbriche. Questi ultimi mandano i loro bambini, 23 in età scolare, alle elementari di Lavello, in Basilicata. I rom bulgari, invece, sono 133 adulti e 58 minori. Alla scuola elementare Garibaldi di Foggia sono stati contati 51 bambini rom: "Gli scolari di qualche tempo fa non facevano distinzione tra rom, italiani, stranieri – conclude Vannella – ma adesso tutto sta cambiando e anche nelle scuole l'opera dei docenti e degli assistenti sociali è importantissima, affinché i bambini ritornino alla consapevolezza che tra i banchi non esistono discriminazioni, soprattutto se dettate da notizie nella maggior parte dei casi strumentalizzate". Chi si è allontanato dal campo di Arpinova è rimasto a Foggia, ospite da connazionali. Potrebbe tornare presto a casa, ma adesso chiede sicurezza, chiede di poter mandare i figli a scuola, come gli altri italiani, senza timore di nulla.
(21 maggio 2008)
http://bari.repubblica.it/dettaglio/Bimbi-rom-assenti-a-scuola-Adesso-abbiamo-paura/1462351 
