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Autore Topic: Maroni - linee programmatiche e censimento nei campi  (Letto 3282 volte)
Luisa
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« il: 27 Giugno 2008 - 08:18:49 »

Il ministro Maroni ha illustrato a Montecitorio le linee programmatiche del dicastero

Censimento nei campi Rom, agenzia per i beni confiscati alla criminalità, accordo con la Libia per il controllo dei flussi migratori, bilancio della Capitale e riforme degli enti locali, sono stati i temi affrontati davanti alla Commissione Affari costituzionali


Il ministro dell'Interno Maroni ha illustrato nel pomeriggio le linee programmatiche del suo dicastero nel corso dell’audizione in commissione Affari costituzionali di Montecitorio.
Diversi gli argomenti affrontati sui temi della sicurezza e dell’immigrazione.

I campi Rom
Le Forze dell'ordine andranno nei campi per effettuare il censimento, accompagnate dal personale della Croce Rossa italiana e dai servizi sociali dei comuni, ha riferito il ministro Maroni. «Prenderemo le impronte anche dei minori, in deroga alle attuali norme, proprio per evitare fenomeni come l'accattonaggio. Non sarà certo una schedatura etnica - ha precisato - ma un censimento vero e proprio per garantire a chi ha il diritto di rimanere, di poter vivere in condizioni decenti. E mandare invece a casa chi non ha il diritto di stare in Italia». Solo a Roma, ha riferito il ministro, ci sono «almeno 50 campi dentro il Grande Raccordo Anulare».

Flusso migratorio dalla Libia
Solo con un intervento diretto dell'Italia la Libia darà attuazione all'accordo siglato a dicembre con il precedente governo per porre un freno alle partenze degli immigrati clandestini dalle coste libiche. «La Libia - ha detto Maroni - chiede che venga realizzato un sistema di controllo degli ingressi alla sua frontiera sud», controlli che possono essere effettuati con un sistema radar e satellitare che già esiste, ma è costoso e la Libia è disposta a pagarne una parte. «Il governo italiano - secondo il ministro - deve dare via libera e contribuire al finanziamento». Maroni ha poi ricordato che venerdì il premier Berlusconi incontrerà Gheddafi proprio per affrontare la questione.

Procedure per l’iscrizione anagrafica
In uno dei tre decreti legislativi del pacchetto sicurezza è prevista l'attuazione della direttiva Ue del 2004 sulle condizioni che deve possedere un cittadino comunitario per stabilirsi nel territorio di uno dei Paesi membri. «Dopo tre mesi di libera circolazione - ha detto Maroni - si potrà restare in Italia solo ad alcune condizioni: che si disponga di un reddito proveniente da attività lecite, che si venga iscritti al sistema di sicurezza sociale». I controlli sono a carico del sindaco che, prima di concedere l'iscrizione anagrafica, «deve verificare che l'abitazione di residenza dichiarata sia, sotto il profilo delle condizioni igienico-sanitarie, abitabile».

Agenzia per i beni confiscati alla criminalità
La proposta di affidare ai prefetti la competenza sull'assegnazione dei beni confiscati è stata presentata dall'opposizione durante il dibattito sul Pacchetto sicurezza. Il ministro dell’Interno è intenzionato a recepirla e, ha detto, «andare oltre: costituire un'agenzia per i beni confiscati alla criminalità organizzata». «Ho chiesto però – ha spiegato – che l'emendamento venga ripresentato al disegno di legge» che ha iniziato oggi l'esame nella commissione Affari costituzionali del Senato.

Sicurezza sul lavoro
«Stiamo istituendo dei nuclei specialistici in materia di sicurezza sul lavoro - ha riferito Maroni - interverranno non solo quando l'incidente è avvenuto, ma anche dando indicazioni per evitare che accada». Le norme in Italia, ha spiegato il ministro, «ci sono, sono tra le più avanzate d'Europa, spesso sono solo disapplicate per superficialità».

Il bilancio della Capitale
Il sindaco di Roma «non ha iniziato la procedura di dissesto, ma è in condizioni di pre-dissesto economico-finanziario». Maroni ha ricordato che la procedura ha già interessato in passato il comune e la provincia di Napoli e altri 400 comuni. «Dovremo mettere mano anche alla normativa di controllo sui Comuni, non solo sulle infiltrazioni mafiose», ha detto il ministro, ma anche per quanto riguarda l’amministrazione delle risorse, per evitare la creazione di debiti astronomici che poi non si riescono a pagare.

Polizia municipale
Il ministro Maroni ha riferito che sta lavorando a un disegno di legge per la revisione delle funzioni dei corpi di polizia municipale sulla base di una proposta degli enti locali. Il ddl, ha spiegato Maroni, è stato già formulato nella passata legislatura. «Intendo riprendere il confronto e ripresentarlo in Parlamento», ha detto.

Riforma degli enti locali
«Sono pronto a presentarla a settembre, dopo una fase di confronto che farò a luglio», ha dichiarato Maroni. Il provvedimento dovrà prevedere l'eliminazione delle province nelle città metropolitane e dovrà valutare le altre, quale «ente intermedio necessario a tutela dei piccoli e piccolissimi comuni». «Sul ruolo di enti quali Consorzi, Ato, Comunità montane - ha detto Maroni - ho ottenuto uno stralcio dalla Finanziaria, perché penso che il Parlamento si debba occupare in modo organico della materia».

http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/2100_500_ministro/0783_2008_06_25_audizione.html
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