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Autore Topic: Un piano della Loggia per i campi nomadi: obiettivo integrazione  (Letto 3026 volte)
Redazione
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« il: 06 Ottobre 2010 - 01:22:50 »

di Giovanni Armanini (fonte: Brescia Oggi)

23 settembre 2010

Integrare Rom, Sinti ed i cosiddetti «nomadi» nella città. Portarli progressivamente fuori dai campi per farli vivere a Brescia da bresciani a tutti gli effetti e non in strutture «che hanno fatto il loro tempo e fallito la loro missione». Parole e musica di Fabio Rolfi, vicesindaco ed assessore alla sicurezza del Comune di Brescia e Giorgio Maione, titolare dei servizi sociali nella giunta cittadina.
C'è un progetto chiaro, un modello che Rolfi e Maione, sostenuti dalla maggioranza (compatta nel voto in commissione sul quale l'opposizione si è astenuta) hanno in mente per risolvere il problema delle strutture. Una recente delibera di giunta dà il via al cambiamento. Innanzitutto il campo di via Orzinuovi sarà previsto come unica struttura rientrante nella disciplina del «regolamento aree per nomadi» (negli ultimi anni sono stati chiusi i campi di via Girelli, cascina via Palazzoli, via Orzinuovi, via Serenissima, via Buffalora e via Serenissima Balardini). In secondo luogo tra le cause di allontanamento ci sarà anche il mancato pagamento reiterato dei vari servizi erogati dal Comune a favore del nucleo familiare. Dal 2007 infatti vi era stato un esonero di fatto giustificato dal disagio abitativo. Da gennaio, a tal proposito, il Comune confida di poter far partire una serie di utenze personalizzate con concessione di un anno che permettano di regolarizzare i pagamenti delle famiglie. «Successivamente - ha spiegato Rolfi - l'obiettivo è quello di trovare sistemazioni nel centro di emergenza abitativa di via Borgosatollo e successivamente di incentivare alla residenzialità: perchè ormai ci sono un sacco di nomadi che di fatto sono stanziali, cittadini a tutti gli effetti, che possono essere portati a vivere in situazioni più consone». Un lavoro lungo che Rolfi definisce «coerente e progressivo».
La maggioranza auspica per venerdì, quando la delibera sarà portata in consiglio comunale, «un atteggiamento responsabile anche da parte dell'opposizione su un tema che necessita di ampia condivisione», come ha sottolineato il presidente della commissione Giovanni Aliprandi.
L'assessore Maione - che ha quantificato in circa 120 mila euro i servizi erogati a favore dei bambini per mense e trasporti - ha infine sottolineato la massima apertura di questi anni concordata con l'assessorato alla cultura guidato da Andrea Arcai. «Abbiamo privilegiato il diritto allo studio anche per i bambini dei campi - ha spiegato Maione - non abbiamo interrotto i servizi ed abbiamo cercato di responsabilizzare le famiglie».
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