fant)a(smatico 
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Oreste Bonvicini
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ATTRAVERSANDO LA CITTA'
 
"Alla Madonna del Monserrato
la spagnola pietà edificò
l'alessandrina conserva"


Nomi di paese:
Alessandria
nell'identità odierna e sconosciuta.
Nomi sulle cassette della corrispondenza
sulle porte sbarrate e chiuse.
Le inferriate blindate
sulla via battuta da pochi passi:
negozi
con orari assurdi.
Lingue incomprensibili
sulle labbra di volti levantini.

Il colore della pelle.

Sui tetti delle case esagerano parabole
rivolte verso invisibili fonti.
Satelliti
vertici geostazionari sul nostro capo:
riflettono segnali lontani.
Il caos delle teletrasmissioni
che urlano di guerre.

Tu sai, -hai detto-
la furia omicida
non indossa
i panni della pietà.


E la pietà presto si nasconde
nell'oblio del tempo.
Ma l'amarezza stende un velo sulla memoria.
Perché?

Eppure la storia,
crudele questa storia degli uomini,
raccontata dalle immagini
vedute e rivedute
ripetute
rivissute,
nutrendo illusioni
vorrebbe forse poter mutare
il correre degli eventi.
Educazione.
Civiltà?

Nomi sconosciuti
in questa pomeriggio
attraversando la città.

Ho dimenticato le origini delle mie illusioni.
Presuntuosamente
ho creduto le mie parole
potessero scalfire
la scorza inattaccabile della città.
Le città stanno morendo.
Lasceremo un segno?

Ecco, entro in libreria.
La musica accompagna tra scaffali
gravidi di libri e fotografie.
Mi angoscia l'idea
aver creduto un giorno
leggere il mio nome
tra nomi centinaia sconosciuti
e pochi troppo noti.

Chi legge ancora?
O scrivere è furia personale
che subito consuma e scema?
Forse chi scrive non rilegge.
Aspira all'Olimpo della memoria.
Quanti attraverseranno
l'impercettibile frazione dell'infinito?

La vita appesa ad un filo.
La vita delle parole
poco più di un sospiro.