fant)a(smatico - anno XXVIII - n.120 
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Igor Traboni
 
FANTASTICA MALINCONIA
 
FANTA, t'ho detto
Fanta - m'hai detto - non t'azzardare!
E se l'amicizia non fosse anche velo, sarei già finito a quel paese
(ma tu sai il paese mio? Chi conosce il paese suo? Nessuno è profeta in patria,
neanche il paese)
FANTA, intendevo, bollicine gialle che piluccano memorie di bambino, da bambino.
E allora, perché non dirlo?, perché non riconoscerlo?, davvero fantasticavamo.
Altro che adesso,
naufraghi di coca-cole da improbabili liceali trent'anni dopo,
di birre alla spina e feste di partito, di champagne e spumante da matrimonio, nascita del primo
e unico figlio,
promozione sul lavoro
e via via via.
E poi adesso la fanno anche amara
Fantastico gusto, unico, della malinconia.