fant)a(smatico - anno XXVIII - n.120 
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Michele Pisicchio
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(ALMANACCO?) (SCHEGGE?)
 
1
6 del pomeriggio
Due vecchietti bianchi bianchi si tengono per mano
semaforo rosso - via Salaria
Bianchi e uguali uguali.
Verde
uno è storpio. Non sono poi neanche così uguali.

2
Una di notte.
Il moretto vestito tutto di bianco
(non siamo mica a Marrakech!)
beve alla fontanella.
Mi fermo, bevo un sorso del suo sguardo.
"Sai che ore sono?" - "No!"
"Scusa…" - "Prego."
Taciuta "…per la banalità".
Omissione fondamentale:
1. Non raggiunto lo scopo
2. Il banale sono io.

(identificazione del soggetto con l'omissione)

3
Mezzanotte
Sbattersi:
girare in macchina in due o tre posti conosciuti dove guardare i ragazzi
tornare a casa senza aver trovato cazzi
(al buio non si trova
e nemmeno si vede niente).
Al mattino dire:
"Mi sento sbattuto".

4
cinema ore 23.00
Bel ragazzo, delicatamente vellutato di peli neri, occhi dolci.
Disposto a farlo, purché in fretta, con chiunque…
comunque sceglie.
Palpeggiamenti.
"Me lo prendi in bocca?" (con tenerezza)

"N…no" (mentre mastico la scipita gomma)

Eliminazione dell'erotismo
(approccio, preamboli, ecc.: atteggiamento molto cristallino e virile)
come nel film
(porno con pretese culturali - boh!)

Si consuma in fretta e in fretta è
l'accenno di un saluto.

5
6 del pomeriggio
l'ultimo sole della giornata
tiepido delicato dorato.
Due ragazzi si abbracciano sulla spiaggia
si toccano e si accarezzano delicati.
Come mi piacerebbe leggerla
un'immagine desueta e dolce,
ma non riesco ad ignorare il terzo ragazzo
che seduto accanto a loro chiacchiera
tranquillamente gesticolando.

Solo.
…………………………..ma va bene così.

6
Uomini soli on the beach
Ostentazione del corpo-richiamo
Nudo come simbolo,
quindi assenza del corpo:
la spiaggia, 'una foresta di simboli'.
Il sesso galleggia al primo pomeriggio
come il calore visibile sulla sabbia
che rende tremanti di fuoco quei nudi
e non si posa mai.
Solo occhi complici
Solitudine ontologica

7
Marco il fotografo ha fretta:
"Sono quasi le cinque!"
messaggi parole intrecci discorsi legami ancora aperti
stiamo per salutarci gli sfioro la schiena lui risponde:
"Allora mi chiami?"
e torno a casa leggero ma ignoro
ancora
che il numero di telefono è volutamente sbagliato.

8
metropolitana ore 20.00
uno sporco maleodorante grassone si piazza di fronte ad una bella ragazza di colore facendo oscenità.

Giunto alla mia fermata scendo

9
8.30 del mattino
il medico del laboratorio di analisi
- cicatrice sull'occhio sinistro -
(mai incontrato precedentemente)
parla disinvoltamente di sé e di "certi suoi amici"
(ammiccando) seduto (camice aperto) sulla scrivania
………………………………………………
approfitto di un - suo - attimo di pausa per porgere
la mano e salutare

10
sospensione del giudizio
non c'è variazione di entropia
il sistema è in equilibrio
il tempo diventa isotropo

11
il vecchio ossuto
aridi e lunghi peli grigi dal naso, occhi golosi e isterici affossati in livide occhiaie
un rasoio in mano
mi scopre la pancia e il pube
e ancora di più e guarda ossessivo
con un impercettibile sorriso mi rade dove dopo due ore
mi avrebbero operato.

12
settembre 91 ore 21.30
in rosticceria ordino per due
ma a casa non ho nessuno con cui cenare

13
al cinema, seduti all'ultima fila
Antonio il greco laureando in medicina
puzza di vino.
Nemmeno sfiorato
……….chiacchierata stentata sul suo amore perduto.

14
All'inizio del secondo tempo 'occhiali scuri' ("Ti do fastidio?") mi si siede accanto
Poggia la mano destra sulla mia coscia quasi scottasse ("Ti do fastidio?") mentre la sinistra - intuisco - s'agita vorticosamente
E il lungo collo protende e la testa occhialuta ad annusarmi ("Ti do fastidio?")
"N…no, no, scusa, non mi sento bene"
lo scavalco ed esco.
A 'occhiali scuri' puzzava l'alito!

15
Una inequivocabile pressione in autobus. Uno sguardo.
"Hai casa?" "Che ti piace fare?" "Ho solo dieci minuti" "Togliamoci i pantaloni!"
- mi tremano le mani e la voce (è quasi un bambino!)
"È bello, eh?" "Ti piace?"
guinness dei primati: 3' 30'', il fiore non colto mi lascia un amaro…
il fascino del primate: il diciottenne Marco ha l'esile corpo interamente coperto di peli
"Ciao, eh!"

16
dark-room 1
perché mai sarà così buio se poi si cerca di vedere a tutti i costi in quali mani si rischia di cadere…!?

17
dark-room 2
immobilità statuaria col culo protetto dal muro e il cazzo serrato nelle mani:
cosa mai ci faranno lì a respirare (a fatica) un'aria amara di sigarette e umida di sudore?

18
ancora dark-room
serie infinite di approcci interrotti
in un silenzio chiesastico e teso.
Echeggia una scorreggia slabbrata:
qualche risolino sommesso
qualche fuga.
Ma non era qui il senso?

19
Piccoletto, capelli sparpagliati biondicci, seccaccio
Un po' nervoso, quasi distrattamente soppesa e misura
tutti - lì, ovviamente
con gesto assai discreto della destra
mentre con l'altra mano fuma da principiante.
Valuta la dimensione
che potrebbe scaldare
le sue scarne ossa.